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Differenze culturali / di istruzione nella coppia


Allineedisyou

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Quando parlavamo gli argomenti di discussione non erano molto vari e quando avevamo delle discussioni o litigi ero spesso io ad averla vinta.

 

mentre quando facevate a pugni vinceva lui perché più allenato.

 

se fai giocare una partita di scacchi tra un maestro e un giocatore di un circolo di scacchi chi vince ?

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Christopher84

mentre quando facevate a pugni vinceva lui perché più allenato.  :haha:

 

 

No, non ci siamo mai picchiati, ci siamo sempre molto rispettati, anche se penso che con tutta la palestra che faceva sicuramente le avrei prese. 

In merito alla partita di scacchi...non capisco il nesso con la domanda sulle differenze di istruzione nella coppia gay. 

Edited by Christopher84
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@Christopher84

 

la partita di scacchi era per fare il paragone tra te e lui nelle capacità a discutere, visto che argomentavi meglio di lui.

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Christopher84

 

 


la partita di scacchi era per fare il paragone tra te e lui nelle capacità a discutere, visto che argomentavi meglio di lui.

 

Studiare serve anche per questo, almeno a mio parere. 

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@Christopher84

 

per conto mio studiare non serve per vincere le discussioni ma per avere interessi nella vita che vanno oltre il mangiare, scopare e andare al mare. serve per poter affrontare nuovi problemi con più approfondimento nelle nuove tematiche, serve a porsi delle domande che vanno oltre la superficie delle cose, serve se sei malato per poter capire meglio la tua malattia, serve per crescere meglio un figlio, ....

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Christopher84

@Christopher84

 

per conto mio studiare non serve per vincere le discussioni ma per avere interessi nella vita che vanno oltre il mangiare, scopare e andare al mare. serve per poter affrontare nuovi problemi con più approfondimento nelle nuove tematiche, serve a porsi delle domande che vanno oltre la superficie delle cose, serve se sei malato per poter capire meglio la tua malattia, serve per crescere meglio un figlio, ....

Hai ragionissimo.

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mentecritica

Più di un fattore culturale parlerei di differenze marcate di personalità e interessi...

 

Faccio un esempio, se uno è laureato e l'altro no ma hanno svariati interessi in comune e i weekend vanno solo a ballare perché a loro interessa quello...Allora la coppia funzionerà...

 

Prendiamo invece un'altra coppia, entrambi laureati ma come interessi non ne hanno mezzo in comune e, sempre nel weekend, uno preferisce andare a vedersi un'opera e l'altro, invece, vuole andare a ballare...È impossibile che questa coppia possa fare tanta strada...

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  • 3 weeks later...

Dici? Secondo me era più facile negli anni 80' vedere per esempio un laureto con specialistica e uno con la quinta elementare o terza media ( questo per me è ENORME DIVARIO di cultura ). Ma oggi un diploma ce l'hanno più o meno tutti e l'università, con laurea finale o meno... l'hanno frequentata più o meno tutti. 

Poi si può discutere all'infinito sulla qualità dell'insegnamento e su quello che si è realmente appreso sui banchi di scuola, però ecco...tra uno con laurea triennale e uno/a che si è diplomato/a al classico o allo scientifico io non vedo un ENORME DIVARIO di cultura.

 

Penso altresì che in una relazione prima ancora della cultura, sia più importante avere interessi comuni, elementi di dialogo...e quelli si trovano suvvia, non credo che al giorno d'oggi possano esserci dei quasi analfabeti incapaci di sostenere una conversazione.

beh, se uno è stronzo-spocchioso, può avere anche millanta lauree, ma stronzo rimane!

(scusa il francesismo..)

 

poi, generalizzando, credo avrei problemi a relazionarmi con un tronista o uno del grande fratello,

ma forse è un problema mio

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che poi come già hanno scritto, ci sono molti non laureati che ragionano meglio di altri con titoli di studio... ma vabè.

Sono romantico dopotutto, credo che il divario sia invisibile finchè c'è l'amore o comunque un sentimento. Un congiuntivo sbagliato si può correggere con un ceffone se detto dal cesso di turno o con un sorriso se detto da Tom Daley ...

Tenete presente che tutti abbiamo un passato diverso, se io ho avuto la fortuna di poter viaggiare e conoscere non è scontato che anche l'altro abbia avuto questa opportunità.

Edited by Blink
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  • 4 weeks later...

Secondo me purtoppo influiscono entrambe le differenze culturali, sia il titolo di studio, sia la nazionalità o la religione. Ma devo dire che la differenza di cultura in senso etnico mi ha fatto fare più risate che altro, sia con amici, sia con partner.

Devo ammettere che sull'ignoranza sono un po' snob, mi farebbe sentire a disagio averla sempre vinta, non riuscirei a vederlo come un rapporto paritario.

Ovviamente con gli amici è diverso, ho molti amici senza grandi strumenti culturali, ma magari con altri strumenti di cui io sono priva, parlo solo della coppia.

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  • 2 weeks later...

Più di un fattore culturale parlerei di differenze marcate di personalità e interessi...

Faccio un esempio, se uno è laureato e l'altro no ma hanno svariati interessi in comune e i weekend vanno solo a ballare perché a loro interessa quello...Allora la coppia funzionerà...

Prendiamo invece un'altra coppia, entrambi laureati ma come interessi non ne hanno mezzo in comune e, sempre nel weekend, uno preferisce andare a vedersi un'opera e l'altro, invece, vuole andare a ballare...È impossibile che questa coppia possa fare tanta strada...

 

Funziona proprio così... il mio ex aveva la terza media, il mio attuale ragazzo è laureato, ma sugli interessi, sulle opinioni, sulla politica, siamo affini, ed è questo l'importante.

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Penso che persone molto diverse per vari motivi, culturali e non, possano stare bene. Peró devo ancora conoscerne che vivano una relazione da molto tempo. Quindi il mio è un pensiero tutto chiacchiere e distintivo u.u

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  • 3 weeks later...
per conto mio studiare non serve per vincere le discussioni ma per avere interessi nella vita che vanno oltre il mangiare, scopare e andare al mare. serve per poter affrontare nuovi problemi con più approfondimento nelle nuove tematiche, serve a porsi delle domande che vanno oltre la superficie delle cose, serve se sei malato per poter capire meglio la tua malattia, serve per crescere meglio un figlio, ....

 

Hai scritto davvero un bel pensiero marco... Mi trovo d'accordo con te. 

Edited by losvedese
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@Christopher84

 

per conto mio studiare non serve per vincere le discussioni ma per avere interessi nella vita che vanno oltre il mangiare, scopare e andare al mare. serve per poter affrontare nuovi problemi con più approfondimento nelle nuove tematiche, serve a porsi delle domande che vanno oltre la superficie delle cose, serve se sei malato per poter capire meglio la tua malattia, serve per crescere meglio un figlio, ....

Da come la metti sembra quasi che una persona che ha la terza media o che non ha potuto/voluto finire il liceo non sia in grado (o comunque defici) di mettersi in gioco, capire la sua situazione in casi problematici o perfino nel poter crescere un figlio.

Queste son "capacità" che, secondo me, derivano più dall'educazione ricevuta, si sviluppano con il tempo grazie al modo in cui si riescono ad affrontare i vari problemi della vita. Una persona laureata che non ha mai saputo togliersi un sassolino dalla scarpa sarà più inadatto a tirare su una creatura rispetto ad un operaio, che magari ha la quinta elementare, che nella vita si è fatto da solo ed ha imparato, perfino a sue spese, come risolvere i guai.

Forse l'unico divario, come qualcun altro ha fatto notare, può stare nel riuscire a tirarsi fuori meglio da un dibattito e quindi nelle capacità dialettiche dell'individuo.

Io il liceo non l'ho fatto perché ho intrapreso un percorso professionale visto che il mio lavoro non richiede un diploma, ma solo due anni di corso. Dal canto mio non mi sono mai sentito in deficit rispetto ad amici e partner diplomati o laureati. A volte mi son trovato perfino in imbarazzo per chi a mi stava davanti, nonostante avesse vari pezzi di carta a certificare la sua "intelligenza/cultura", per la pochezza di contenuti dimostrata...

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@PresoBlu

 

io ho scritto "serve per crescere meglio un figlio". il meglio si riferisce alla stessa persona che se ha studiato ha più attrezzi a sua disposizione per crescere un figlio.

 

naturalmente ci sono persone che naturalmente sono più adatte ad essere genitori di altre e le queste persone le si possono trovare sia tra chi ha studiato che tra quelli che non hanno studiato.

 

ci sono inoltre persone più portate o più interessate allo studio e altre più portate per i lavori artigianali ad esempio. io sono dell'opinione che in generale la stessa persona se fa uno studio avrà dei vantaggi nella sua vita di tutti i giorni rispetto alla stessa persona se non ha fatto lo studio.

 

ti faccio un altro esempio. mia madre ha una forma di demenza mista anzheimer / demenza vascolare.

 

le persone con più formazione scolastica hanno una probabilità minore di ammalarsi di alzheimer. anche gli uomini hanno meno probabilità delle donne di avere l'alzheimer.

 

si potrebbe dire che l'aver studiato protegge dall'alzeimer ma naturalmente si ammalano di alzheimer sia persone con formazione accademica che persone che non l'hanno, sia donne che uomini.

 

si sente spesso dire oggi in italia "uno studio non rende più finanziariamente, non da un posto di lavoro e anche lo stipendio non è necessariamente meglio di chi non ha studiato". io penso che bisogna anche considerare lo studio come un ampliamento delle potenzialità di una persona.

 

non tutti gli studenti hanno i genitori che li mantengono. molti studiano e lavorano facendo sacrifici molto duri e forse sono anche i più motivati.

Edited by marco7
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Io ho la terza media,se mi sedessi ad un tavolo con @Hinzelmann,@Demó o @Isher tanto per citare alcuni forumisti che leggo con piacere perché mi "costringono"al ragionamento su ciò che scrivono,non potrei permettermi di affrontare con loro alcuni argomenti in modo approfondito.

Però sono uno curioso,mi piace ascoltare,capire,non mi importa di essere culturalmente inferiore,mi interessa di più imparare da chi ne sa di più.

Quindi una mia ipotetica ( ;))relazione con uno di loro potrebbe funzionare ma dovrebbero avere tanta pazienza,chiudere un occhio e tapparsi le orecchie se sparassi troppe nefandezze.

Però pure loro dovrebbero interessarsi a quello che piace a me (o per lo meno fingere ;) )quindi sport,tutti i tipi di sport eh!musica,cinema.Poi se confondessero la Halep con la Gamova o Kazinski con Rogan li perdonerei.Apprezzerei l'impegno !

 

Mah..io la vedrei difficile ma non proprio impossibile.

Edited by Gilbert
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@Gilbert

 

in effetti un bel fisico sportivo ha pure i suoi vantaggi e aiuta di sicuro di più a trovare un partner che una laurea.

 

ho pensato ora: i matrimoni di marilyn monroe con joe dimaggio (sportivo) e arthur miller (intellettuale) sono entrambi finiti dunque ne la bellezza, la prestanza fisica o intellettuale garantiscono che una relazione funzioni. ci vuole altro, anche se la ricetta per una relazione non esiste.

Edited by marco7
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@Gilbert

 

in effetti un bel fisico sportivo ha pure i suoi vantaggi e aiuta di sicuro di più a trovare un partner che una laurea.

mah va!!

 

Però ,o mi sono spiegato male io o non hai capito che intendevo dire.

Oppure io non ho capito te?

Edited by Gilbert
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@Gilbert

 

non so se ho capito quel che volevi dire... io ho capito che tu ascolti volentieri persone più istruite di te e in una ipotetica relazione tra te e qualcuno più istruito bisognerebbe cercare di condividere gli interessi diversi che si hanno.

 

il mio messaggio precedente l'ho modificato e forse non l'hai letto completamente mentre rispondevi.

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@Gilbert

 

non so se ho capito quel che volevi dire... io ho capito che tu ascolti volentieri persone più istruite di te e in una ipotetica relazione tra te e qualcuno più istruito bisognerebbe cercare di condividere gli interessi diversi che si hanno.

 

il mio messaggio precedente l'ho modificato e forse non l'hai letto completamente mentre rispondevi.

Si scusami,ho letto dopo.Intendevo proprio quello.

Poi boh,penso che l'amore sia talmente irrazionale che tutto può accadere.

Non si può scegliere chi amare.

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credo di aver letto da qualche parte due cose interessanti:

 

1. le copie di solito sono tra persone di intelligenza simile (bisogna poi vedere quel che significa esattamente)

 

2. le coppie gay a differenza di quelle etero si formano tra persone di "condizione sociale" diversa. gli etero scelgono il partner nella loro classe sociale (che in una qualche maniera spesso rispecchia la scolarizzazione delle persone) mentre ai gay non importa la classe sociale del partner.

 

naturalmente queste sono generalizzazioni e ci sono esempi di coppie diverse da quanto scritto sopra.

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@Marco7

 

effettivamente mi sembra una forzatura.

In un rapporto le variabili sono infinite,se non potessi condividere i miei interessi con chi amo li condividerei con gli amici e lui con i suoi.Però chiaramente qualcosa in comune bisogna averla:la passione per il proprio compagno,il resto è superabile con pazienza e buona volontà.

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@Gilbert

 

in svizzera credo che metà dei matrimoni finiscono e alcuni finiscono proprio male coi figli che ci rimettono perchè i genitori usano i figli contro il partner.

 

questa cosa deve far riflettere. in una quanche maniera penso ci voglia anche una certa maturità per portare avanti una relazione e non tutti l'hanno.

 

l'amore reciproco naturalmente è la base della relazione.

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