Pix Posted June 29, 2014 Share Posted June 29, 2014 Con l'elezione di Bergoglio la Chiesa Cattolica ha dimostrato di essere in crisi: in barba ai rigidi moralismi adesso mostra un rappresentate più leggero ed esteriormente innovatore. C'è la crisi di vocazione e le chiese ( almeno nella mia città ) si sono svuotate fino ad ospitare solamente anziani. Quello che mi domando, quindi, è su quale strada stia camminando la Chiesa cattolica. se tra qualche decennio avrà ancora lo stesso potere politico, sociale ed economico che aveva dieci anni fa. Voi cosa ne pensate? Che sappiate, nella vostra città le chiese sono frequentate da più persone? Io credo che l'influenza che esercita sull'Europa stia scemando ma vedo che nei Paesi del Terzo Mondo ( Africa e Asia ) sta guadagnando terreno. Che la futura Chiesa cattolica sarà nera e asiatica? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted June 29, 2014 Share Posted June 29, 2014 Che la futura Chiesa cattolica sarà nera e asiatica? Farebbe pensare di sì e magari nei paesi occidentali il suo potere potrebbe diminuire, magari ce la levassimo dai cosiddetti comunque se è sopravissuta per 2.000 anni fa suppore che sia dura a morire definitivamente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fabius81 Posted June 29, 2014 Share Posted June 29, 2014 Quello che mi domando, quindi, è su quale strada stia camminando la Chiesa cattolica. se tra qualche decennio avrà ancora lo stesso potere politico, sociale ed economico che aveva dieci anni fa. Voi cosa ne pensate? Che sappiate, nella vostra città le chiese sono frequentate da più persone? Io credo che l'influenza che esercita sull'Europa stia scemando ma vedo che nei Paesi del Terzo Mondo ( Africa e Asia ) sta guadagnando terreno. Che la futura Chiesa cattolica sarà nera e asiatica? Giovani che frequentano la chiesa non ce ne sono più moltissimi, anche se le varie ACR e simili continuano ad avere molti ragazzi, almeno qui, e la maggioranza dei genitori manda ancora i figli a catechismo e gli fa fare i sacramenti. Però stanno prendendo molto le religioni alternative, e stanno destando una certa preoccupazione nella stessa chiesa. L'influenza cattolica (ma io direi cristiana) sull'Europa non è scemata secondo me, anzi, basta vedere come in tutta Europa si è fatta politica sui "valori" cristiani e dell'occidente in opposizione ai "disvalori" dell'islam e del mondo orientale, e questo in special modo in paesi superlaicizzati, penso all'Olanda, alla Danimarca, alla Svezia, ecc... ma con che criterio possiamo giudicare delle religioni? Per rispondere all'ultima domanda nel terzo mondo la chiesa prende ancora parecchio, ma viene modificata con molte usanze locali, ad esempio caraibici e latinoamericani pur essendo molto praticanti sono tra le mentalità più aperte e libertine (non è difficile trovare famiglie con padri e madri diversi all'interno della stessa), quindi uno spostamento della chiesa su questi paesi non potrebbe che farle bene, facendola diventare molto meno rigida di quanto è adesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted July 1, 2014 Share Posted July 1, 2014 Come istituzione e centro di religione organizzata durerà ancora molto secondo me, nonostante ciò, sono quasi sicuro che tra cent'anni le principali religioni organizzate saranno in parte decadute o in decadenza di fronte alle forme di spiritualità personali ed "eretiche" e all'ascesa di ateismo e agnosticismo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 (edited) la Chiesa custodisce uno scrigno immenso di saggezza e di gnosi che affonda le sue radici ben più indietro rispetto alla nascita ufficiale del cristianesimo: si può essere credenti o meno ma non si può prescindere dal fatto che la Chiesa e la sua dottrina siano un imperituro monumento all'Uomo e al suo posto nel Cosmo, dunque io mi auguro da laico che l'istituzione ecclesiastica viva ancora a lungo la Chiesa non dovrebbe allontanarsi dalle forme, anche esteriori, della sua spiritualità tradizionale: i suoi sacerdoti a volte mostrano di aver smarrito il senso del loro ufficio, che non è in alcun caso assimilabile a un moralismo o a una rappresentazione, ma è la riproposizione in forme simboliche e vive del mistero del sacro (e non c'è altro modo di parlare del sacro se non attraverso il simbolo, e ogni simbolo è anzitutto religioso) Edited July 2, 2014 by conrad65 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted July 2, 2014 Author Share Posted July 2, 2014 La Chiesa cattolica è un'accozzaglia di superstizioni. L'unica cosa che la fa andare avanti sono i soldi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 Pare che il Vatic ano sia titolare di circa il 20% del patrimonio immobiliare italiano... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted July 2, 2014 Author Share Posted July 2, 2014 E in più si busca un sacco di soldi dalle offerte delle pecorelle. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 Durerà più a lungo della Coca-Cola. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
prefy Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 la mala erba non muore mai Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 la Chiesa custodisce uno scrigno immenso di saggezza e di gnosi che affonda le sue radici ben più indietro rispetto alla nascita ufficiale del cristianesimo: si può essere credenti o meno ma non si può prescindere dal fatto che la Chiesa e la sua dottrina siano un imperituro monumento all'Uomo e al suo posto nel Cosmo, dunque io mi auguro da laico che l'istituzione ecclesiastica viva ancora a lungo la Chiesa non dovrebbe allontanarsi dalle forme, anche esteriori, della sua spiritualità tradizionale: i suoi sacerdoti a volte mostrano di aver smarrito il senso del loro ufficio, che non è in alcun caso assimilabile a un moralismo o a una rappresentazione, ma è la riproposizione in forme simboliche e vive del mistero del sacro (e non c'è altro modo di parlare del sacro se non attraverso il simbolo, e ogni simbolo è anzitutto religioso) I preti alla vanga. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 la chiesa c'è da 2000 anni e non bisogna illudersi che finirà in pochi decenni. alla nostra morte lei ci sarà ancora. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 Forse la domanda più realistica non è quanto durerà la Chiesa cattolica, ma da che cosa sarà sostituita..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted July 2, 2014 Share Posted July 2, 2014 la Chiesa custodisce uno scrigno immenso di saggezza e di gnosi che affonda le sue radici ben più indietro rispetto alla nascita ufficiale del cristianesimo: si può essere credenti o meno ma non si può prescindere dal fatto che la Chiesa e la sua dottrina siano un imperituro monumento all'Uomo e al suo posto nel Cosmo, dunque io mi auguro da laico che l'istituzione ecclesiastica viva ancora a lungo Sorvolo sul posto dell'Uomo nel Cosmo perché evidentemente si tratta di un'opinione dipendente da una credenza religiosa e quindi, benché repellente per me ateo, in sé non contraddittoria, come non contraddittorio, date le premesse, è il tuo augurio che la Chiesa viva a lungo, ma ti faccio notare, impugnando le tue premesse, che per custodire la sapienza degli antichi non c'è bisogno delle chiese cristiane e di quella cattolica in particolare: basta un buon corso di studi filosofici..... Comunque anche il paganesimo antico divenne uno "scrigno immenso" che raccoglieva la saggezza non solo popolare ma anche delle scuole filosofiche antiche: tale fu ai tempi di Plutarco che ne è testimone in varie opere e tale fu inteso dall'imperatore Giuliano quando ne tentò vanamente la restaurazione contro l'ormai vittorioso cristianesimo: il problema è che una religione non dura solo perché divenga filosofia o custode di filosofie, dura se conservi la sua "vis" religiosa anche a scapito della filosofia o delle filosofie che, più o meno bene, custodisca. Insomma la Chiesa cattolica e in generale le chiese cristiane dureranno finché il culto di Cristo potrà soddisfare degnamente le esigenze di religiosità delle persone, che conservino o no la saggezza antica è a mio parere piuttosto irrilevante: certo la cosa fa parte dell'apparato "scenico", come ne fa parte l'immenso patrimonio artistico e la sontuosità delle tradizioni cerimoniali. Ma tutto ciò non credo sia essenziale nella conservazione d'una religione, perché, se lo fosse, il paganesimo greco romano non sarebbe stato sepolto dal cristianesimo, che allora recitava la parte della semplicità teoretica e cerimoniale e della povertà artistica e monumentale: quanto infatti a immensità del patrimonio sapienziale, artistico e monumentale ed alla sontuosità delle tradizioni cerimoniali, il paganesimo antico non aveva nulla da invidiare a quello che sarebbe poi stato l'apparato interiore ed esteriore cristiano! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 @Mario1944 chiarisco meglio: il mio non voleva essere un punto di vista di fede, ma gnostico (dunque sarebbe aborrito in massimo grado dalle gerarchie cattoliche che vedono la gnosi come il fumo negli occhi) intendevo cosmo nel senso greo originario, come "ordine" infine, l'unica cosa in cui non sono affatto d'accordo con te: tu proponi uno iato tra cristianesimo e paganesimo, salvo poi contraddirti in parte dicendo che anche il paganesimo aveva una sua sontuosità cerimoniale in effetti questo iato non c'è: forse c'era all'inizio, ma poi il cristianesimo è di fatto divenuto un proseguimento della tradizione pagana senza soluzione di continuità è proprio questo l'aspetto che lo rende prezioso secondo me, e lo dico ancora una volta da un punto di vista gnostico, non di fede il cristianesimo riprende gli aspetti più cruenti della religiosità antica, in parte sublimandoli: la morte di dio, il banchetto antropofago, il Cristo appeso alla croce come Odino appeso all'albero Yggdrasil, sacrificio di sè stesso a sè stesso come dice la poesia norrena, i sacerdoti che non si possono sposare perché sono idealmente castrati al culto di Cibele, etc. poi che tutto questo possa essere ugualmente "fatto vivere" nei libri come sistema teologico - filosofico, può darsi: ma anche questa tua critica non coglie l'aspetto vivo del mito, che permea la nostra psiche come archetipo e dunque è destinato a rimanere tale, ovvero "vivo", sia che sia incarnato dalla religione cristiana sia che lo sia da qualcos'altro le pagine dei libri mal si addicono alla vitalità dei simboli Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 L'idea junghiana di sostituire ad una pluralità di religioni, una Religione dell'individualità è ovviamente indimostrabile. E' chiaro che se la religione fosse in ipotesi una funzione della psiche, dovremmo dedurne che sia -in qualche modo - unica e diversa per il fatto di essere celata un'altra verità, comune a e celata in, tutte le religioni ufficiali. Questo è ovviamente un pensiero religioso ( ovviamente infinitamente migliore, soprattutto per un gay rispetto ad altre dogmatiche più pericolose perchè una religione dell'individualità è amica delle minoranze ) Va detto però che a distanza di anni, questa visione del mondo rimane confinata ad un circolo abbastanza ristretto di persone, oggi non possiamo certo affermare abbia prevalso un umanesimo marxista ( il contrario ) semmai potremmo dire un umanesimo utilitarista-borghese, tuttavia a parte qualche "effervescenza" new age post '68-ttina, dobbiamo registrare una ripresa di forza dellE religioni tradizionali E' vero, è cambiata la forza dell'osservanza sociale, molto attenuata, ma non c'è stata nessuna palingenesi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 (edited) L'idea junghiana di sostituire ad una pluralità di religioni, una Religione dell'individualità è ovviamente indimostrabile. E' chiaro che se la religione fosse in ipotesi una funzione della psiche, dovremmo dedurne che sia -in qualche modo - unica e diversa per il fatto di essere celata un'altra verità, comune a e celata in, tutte le religioni ufficiali. Mi pare che quest'ipotesi sottovaluti comunque il potere aggregante delle religioni ufficializzate (oltre ché la loro significatività storica). Va detto però che a distanza di anni, questa visione del mondo rimane confinata ad un circolo abbastanza ristretto di persone, oggi non possiamo certo affermare abbia prevalso un umanesimo marxista ( il contrario ) semmai potremmo dire un umanesimo utilitarista-borghese, tuttavia a parte qualche "effervescenza" new age post '68-ttina, dobbiamo registrare una ripresa di forza delle religioni tradizionali Già, pure Jane Fonda ha abbandonato la meditazione a favore della preghiera. Edited July 3, 2014 by schopy Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Pix Posted July 3, 2014 Author Share Posted July 3, 2014 Ciò che mantiene la Chiesa sono i fedeli e questi sono quasi tutti anziani. Quindi tra decenni la Chiesa si ridimensionerà. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 Mi pare che quest'ipotesi sottovaluti comunque il potere aggregante delle religioni ufficializzate (oltre ché la loro significatività storica). Sì, certo...ma bisogna chiarirsi su "ipotesi" In realtà ciò che ho scritto è ciò che Hinzelmann pensa di una certa teoria di Jung. Cosa pensasse realmente Jung è un altro paio di maniche perché secondo me lui pensava di fare un discorso "scientifico" ( e tale per me non è cioè la mia idea è che questa parte della sua opera sia religiosa ) quindi non si poneva il problema di fondare una nuova religione, quanto di dimostrare la verità della sua teoria. Il risultato è che sul piano storico la religione dell'individualità non è mai nata, perché Jung non ha mai pensato di farla nascere, rimane uno strumento a disposizione della sua scuola psicoanalitica. Tanto è vero che maggiore fortuna hanno avuto persone come Hubbard, che hanno usato la psicologia ( non Jung ) come mezzo per creare consenso e adepti, nel quadro di una teologia per me "sgangherata" se non ridicola...ma la psicologia qui è solo un mezzo, uno strumento ( anche se mi par di capire costituisca l'essenza dell'adesione sociale a quella confessione ) La visione di Jung per me avrebbe potuto diventare qualcosa di diverso dalle sue intenzioni se non fosse che - forse - era figlia di un pensiero un po' troppo romantico ( inteso come movimento culturale del XIX secolo ) Ed il romanticismo per definizione è individualismo Fermo rimanendo il fatto che io non saprei definire con chiarezza quale sia il pensiero che invece si è via-via affermato nella società contemporanea Cioè non so dire cosa oggi si chiede ad una religione, altrimenti sarei capace di scriverci un saggio sopra e non ne sono capace C'è poi il discorso della globalizzazione...che favorisce il ritorno alle radici ed alle piccole identità, in questa fase storica ( io non vado in chiesa ma voglio il crocifisso proprio per distinguermi dagli altri, dagli stranieri ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
conrad65 Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 L'idea junghiana di sostituire ad una pluralità di religioni, una Religione dell'individualità è ovviamente indimostrabile. E' chiaro che se la religione fosse in ipotesi una funzione della psiche... se la religione fosse una funzione della psiche, la domanda posta dal topic avrebbe come conseguenza una sola risposta: la religione come tale durerà ancora a lungo questo non garantirebbe pari durata al cristianesimo, che tuttavia, come ripresa di una pluralità di tradizioni e dunque come sincretismo, potrebbe nel futuro trovare altri nomi e altre modalità di espressione, pur conservando alcuni contenuti fondativi in comune con tutte le religioni la forza del cristianesimo è proprio la sua capacità aggregativa, ovvero l'aver trovato un meccanismo di evoluzione storica della dottrina e del dogma che, seppure con tempi lunghissimi, opera sempre in termini di adeguamento rispetto alla contemporaneità tornando a Jung, secondo me non pensava tanto che la religione era una funzione della psiche, quanto che la religione era una risposta socialmente accettabile a una serie di bisogni della psiche che tuttavia potevano trovare altre strade: la religione è una risposta che potremmo definire con linguaggio moderno "totalitaria" in quanto mirante a fornire un messaggio integrale, anzi a sostituirsi a tutti i messaggi possibili come messaggio unico il vantaggio di questo approccio è appunto collocare l'uomo in un ordine generale, dunque in un "cosmo", dove alla sua psiche viene intrinsecamente garantita l'unitarietà e la coerenza la modernità sta andando in tutt'altra direzione, ovvero quella della estrema frammentazione dei messaggi riassemblati dalle scelte libere e responsabili del singolo secondo una sua personale visione del mondo o scala di valori il rischio della modernità è la frammentazione dell'io, frammentazione che viene naturalmente indotta dall'ambiente e dai messaggi molteplici, a meno che non ci sia uno sforzo di coscienza, che deve essere psicologico e culturale, per rifondare la propria unitarietà su basi individuali quello che le religioni servono su un piatto d'argento, a prezzo però della libertà di pensiero, diviene nella modernità una difficile conquista personale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 se la religione fosse una funzione della psiche, la domanda posta dal topic avrebbe come conseguenza una sola risposta: la religione come tale durerà ancora a lungo Beh certo se è addirittura una funzione della psiche la risposta non potrebbe che essere questa Successivamente gli studiosi "specialistici" han cercato di rispondere al quesito che precede questo: cioè il fatto che sembra che la religione possa essere sempre esistita ( da che storia esiste...e in modo ipotetico fin dalla preistoria, secondo alcuni ) Se la Religione è sempre esistita, non solo si può ipotizzare che possa continuare ad esistere ma che risponda in effetti a dei bisogni psichici o ad una funzione psichica etc Altrimenti come spiegare che sia sempre esistita? La risposta meno spirituale che gli specialisti hanno ipotizzato ( che io sappia, beninteso ) è che già il bisogno sia "sociale" cioè il corredo cognitivo-psicologico dell'essere l'uomo un animale sociale ( sarebbe una specie di "psicologia delle credenze" ) Ovviamente si tratta di discorsi del tutto ipotetici proiettati su scenari non solo pre-moderni, ma addirittura arcaici o preistorici, partendo dal presupposto che la risposta marxista della religione come "oppio dei popoli" non appare sufficiente a spiegare il fenomeno e che di fatto nessuno può dimostrare niente, ma il quesitoè oggettivamente suggestivo. Quello su cui io avrei pochi dubbi è che la visione di Jung fosse romantica, in quanto tale irriducibilmente individualista, ma forse anche esclusa dal corso successivo degli eventi storici Però ripeto, per poterlo affermare, dovrei anche dire come funziona oggi l'adesione ad una religione ( se si usa Jung la risposta è in effetti facilmente desumibile e sta nelle cose che tu dici ; se si ritiene di non usarlo...diventa molto difficile rispondere ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mario1944 Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 l'unica cosa in cui non sono affatto d'accordo con te: tu proponi uno iato tra cristianesimo e paganesimo, No, forse mi sono spiegato male: lo iato con le religioni precedenti fu proposto, molto abusivamente, ma (è chiaro) necessariamente dai Cristiani, i quali invece raccolsero a piene mani non solo dal cerimoniale e dal mito dei pagani, ma anche dalla loro filosofia, non per nulla ai miei tempi nel corso di filosofia si parlava di platonismo cristiano con Agostino d'Ippona e di aristotelismo cristiano con Tommaso d'Aquino! D'altronde logicamente un ateo, quale io sono, non potrebbe mai concedere una sostanziale differenza, tanto da poter parlare di iato, tra religioni, tanto più se si tratti di religioni che presuppongano dei provvidenziali, creatori o comunque "interventisti": al massimo può concedere varianti con orpelli sul tema..... se la religione fosse una funzione della psiche, la domanda posta dal topic avrebbe come conseguenza una sola risposta: la religione come tale durerà ancora a lungo Certo non è una funzione, altrimenti chi non è religioso sarebbe un deficiente (cosa su cui peraltro molti credenti converrebbero.....), ma probabilmente è una necessità molto diffusa: in fondo a tutti farebbe piacere sapere che abbiamo un protettore potente alle spalle che può aiutarci a risolvere qualsiasi problema e che, morti, continueremo in forma diversa, ma migliore la nostra esistenza. la forza del cristianesimo è proprio la sua capacità aggregativa, ovvero l'aver trovato un meccanismo di evoluzione storica della dottrina e del dogma che, seppure con tempi lunghissimi, opera sempre in termini di adeguamento rispetto alla contemporaneità. Ma c'è anche l'Islam che gli fa concorrenza e presenta anche i vantaggi d'essere molto più semplice dottrinalmente e di non essere legato, anzi d'essere sempre stato contrapposto, ad un'Europa che in praticamente tutto il mondo è stata colonialista e quindi è ancora percepita come opprimitrice. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 la forza del cristianesimo è proprio la sua capacità aggregativa, ovvero l'aver trovato un meccanismo di evoluzione storica della dottrina e del dogma che, seppure con tempi lunghissimi, opera sempre in termini di adeguamento rispetto alla contemporaneità Carl Schmitt in Cattolicesimo Romano e Forma Politica assumeva proprio qualcosa del genere In realtà ciò che ho scritto è ciò che Hinzelmann pensa di una certa teoria di Jung. Cosa pensasse realmente Jung è un altro paio di maniche perché secondo me lui pensava di fare un discorso "scientifico" ( e tale per me non è cioè la mia idea è che questa parte della sua opera sia religiosa ) quindi non si poneva il problema di fondare una nuova religione, quanto di dimostrare la verità della sua teoria. Sull'idea di scientificità potremmo scervellarci talmente a lungo... probabilmente Jung (di cui so poco) riteneva di dover fare un discorso scientifico, ma oggi davvero in pochi guarderebbero agli stessi criteri di scientificità cui guardava Jung, perciò... Se la Religione è sempre esistita, non solo si può ipotizzare che possa continuare ad esistere ma che risponda in effetti a dei bisogni psichici o ad una funzione psichica etc Altrimenti come spiegare che sia sempre esistita? La risposta meno spirituale che gli specialisti hanno ipotizzato ( che io sappia, beninteso ) è che già il bisogno sia "sociale" cioè il corredo cognitivo-psicologico dell'essere l'uomo un animale sociale ( sarebbe una specie di "psicologia delle credenze" ) Ma qui secondo me ci ingabbiamo in un discorso circolare. Perché se siamo così spaventati dall'uso della parola Religione da dover sostenere che si tratti di un affare di psicologia delle credenze, in definitiva spieghiamo poco, e tanto vale accontentarsi della risposta affermativa alla domanda se la Religione sia sempre esistita senza domandarcene il perché. Piuttosto io metterei in dubbio il fatto che la Religione sia sempre esistita: specificando ciò che differenzia alcune forme di culto da altre eccetera...e allora occorre chiedere aiuto ad archeologi e storici. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 3, 2014 Share Posted July 3, 2014 Certo non è una funzione, altrimenti chi non è religioso sarebbe un deficiente Beh no...anzi si potrebbe semmai dire che il vero deficiente potrebbe essere l'intelligente, ovvero colui che in qualche modo ha sacrificato all'utile sociale, alla riuscita pratica della vita, ogni altro aspetto della personalità. La "persona" fa premio sull'anima ( in Jung intendo ) In questo senso Jung è un borghese, il figlio di un'epoca in cui l'uomo di cultura esprimeva - direi statutariamente - una funzione di critica sociale ( quale oggi in effetti possiamo rimpiangere, perché la cultura non ha più questo "alto" compito che ebbe ) e un "romantico" @Schopy il discorso sulla scientificità, lo possiamo tranquillamente omettere era solo questione di correttezza distinguere un mio pensiero, forse non attribuibile a Jung Quanto al discorso sulle "credenze", si -forse- può fornire risposte poco interessanti ma le fonti archeologiche sono chiaramente insufficienti a fornirne alcuna ( tracce di sepolture intenzionali, tracce di cannibalismo rituale del cervello ) prima dei culti della Dea Madre ( cioè della produzione di statuette votive e di tracce di arredi funebri ) Inoltre come noto se nel XIX secolo ed ai tempi di Jung ebbe grande fortuna l'orientalismo ( il Mandala 'ste robe qui ) nella seconda metà del XX secolo è andato di moda l'Africanismo la scoperta cioè delle forme "magiche" di pratiche religiose tribali o lo studio delle tribù amazzoniche primitive ( da cui il concetto largo di "credenza" ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.