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Il genocidio del Medio Oriente


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FreakyFred

Allora il primo che invade con la forza un'altra terra ha il diritto di abitarla e cacciare via chi ci viveva da millenni? Se degli alieni invadessero l'Europa e prima ci massacrano e poi confinano i rimasti in un territorio più o meno grande come la Danimarca sarebbe legittimo?

 

Sulle scemenze di @marco7 non commento neanche, sapevo che prima o poi arrivavano i difensori dell'indifendibile...

 SI', sarebbe assolutamente legittimo. Il diritto si applica se c'e' uno stato che se ne fa garante, ma uno stato non puo' farsi garante dei rapporti fra stati. Infatti quando lo fa (tipo USA), tutti dicono che non ne ha l'autorita'.

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  • Mario1944

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isaraele ha sepre reagito duramente agli attacchi che subisce e i palestinesi lo sanno, dunque non si lamentino se vengono rasi al suolo.

 

Giusto!

Però è anche vero che gli Israeliani non dovrebbero lamentarsi se i Palestinesi giocano la loro partita con le armi che hanno, seppure non sempre convenzionali:

l'hanno fatto tutti, Ebrei compresi: Irgun docet!

Edited by Mario1944

gli ebrei fino al concilio vaticano secondo erano accusati di deicidio per aver ucciso cristo.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Deicidio

 

"Solo alla fine del XX secolo la Chiesa Cattolica iniziò ad assumere un atteggiamento di apertura verso gli Ebrei. Il Concilio Vaticano II (ottobre 1965) abolì con il decreto "Nostra Aetate" la definizione di Ebrei deicidi."

Si possono paragonare casi singoli come Dreyfuss ad una persecuzione che va avanti da decenni con centinaia di migliaia di morti e l'emigrazione forzata di milioni di persone come avviene in Palestina? Siamo seri...

 

L'ebraismo è una religione di base violenta e intollerante verso il prossimo, in Europa vivono tranquillamente decine di milioni di ebrei e loro invece sono incapaci di vivere assieme a pochi milioni di musulmani.

AndrejMolov89

Si possono paragonare casi singoli come Dreyfuss ad una persecuzione che va avanti da decenni con centinaia di migliaia di morti e l'emigrazione forzata di milioni di persone come avviene in Palestina? Siamo seri...

 

L'ebraismo è una religione di base violenta e intollerante verso il prossimo, in Europa vivono tranquillamente decine di milioni di ebrei e loro invece sono incapaci di vivere assieme a pochi milioni di musulm

Mi stupisce questa tua ignoranza! Le persecuzioni ai danni degli ebrei per durano dal almeno il 100 dopo cristo. Senti evita di parlare, va, è meglio, dici solo cazzate.

@Mario1944

papa giovanni paolo secondo chiamò gli ebrei "fratelli maggiori" e io non la trovo un'offesa ma un tributo alla loro religione che è la base su cui è continuato il cristianesimo.

 

Be' non è mica una novità che Cristiani ed Ebrei siano stati tra loro ostili fin dall'inizio:

d'altronde è nella natura stessa delle loro religioni d'essere antagoniste, dato che per lo stesso diogli uni hanno trovato il Messia e gli altri no.

Che poi dopo duemila anni abbiano ripensato l'ostilità, tanto meglio per loro (forse.....).

 

 

Si possono paragonare casi singoli come Dreyfuss ad una persecuzione che va avanti da decenni con centinaia di migliaia di morti e l'emigrazione forzata di milioni di persone come avviene in Palestina? Siamo seri...

 

Ineffetti il paragone col caso Dreyfuss è fuori luogo dato che si trattò di un errore giudiziario in cui l'antisemitismo entrò soprattutto successivamente nell'ostinazione a non ammetterlo.

Per il resto le persecuzioni degli Ebrei nei secoli passati non furono certo molto lievi, tra espulsioni in massa entro pochi giorni dall'avviso (famosa quella dalla Spagna d'Isabella di Castiglia), stragi (pogrom), costrizioni in siti abitativi angusti (ghetti), discriminazioni giuridiche (incapacità di possedere immobili, diminutio capitis ecc.) e sociali.

 

Comunque non si può certo stabilire un nesso causale tra queste persecuzioni degli Europei contro gli Ebrei e quelle degli Ebrei contro gli Arabi della Palestina:

certamente gli Ebrei se ne andarono dall'Europa proprio per le secolari ostilità dei Cristiani, rinnovate dopo il periodo di tolleranza del tardo Settecento e del primo Ottocento, soprattutto nell'impero russo che s'annettè quelle provincie tra la Polonia e l'Ucraina dove gli Ebrei erano più numerosi; ma questo non può giustificare che gli Ebrei se la siano presa con gli abitanti della Palestina che in tutta la faccenda delle persecuzioni europee e cristiane contro gli Ebrei c'entravano come i cavoli a merenda.

 

D'altronde gli Ebrei fino alla fine dell'Ottocento, ad onta della loro frase rituale "l'anno prossimo a Gerusalemme" non diedero mai segni di volersene andare dall'Europa per costituire un proprio stato altrove e tanto meno in Palestina:

la Palestina fu allora una delle sedi proposte, oltre che per gli ovvi collegamenti con la sede originaria della loro religione, anche per il disfacimento dell'impero Ottomano che prometteva un vuoto di potere che i tre Stati maggiormente interessati ai luoghi, Inghilterra, Francia e Russia si proponevano di colmare a proprio vantaggio e già avevano cominciato a colmare con la scusa della protezione dei cristiani (cattolici, protestanti od ortodossi) residenti e dei luoghi loro sacri.

Gli Europei presero una buona occasione per disfarsi di popolazioni considerate estranee, per la loro religione, all'autentità civiltà europea, che era considderata cristiana, e gli Ebrei presero l'occasione per costituire uno Stato dove fossero pieni padroni e non inquilini a mala pena tollerati.

Gli antichi abitanti della Palestina divennero "superflui" e tali furono trattati, anche se bisogna dire che l'Inghilterra, che governava la Palestina dopo la sconfitta ottomana, fece del suo meglio, con scarsi effetti per altro, per far convivere pacificamente Ebrei e Arabi palestinesi.

D'altronde la situazione era esplosiva di per sé:

non si poteva salvare la capra di uno Stato per gli Ebrei ed i cavoli dei diritti degli Arabi palestinesi a vivere come padroni in casa propria (padroni che per altro non erano stati negli ultimi secoli, essendo dominati dai Turchi Ottomani, poco amati benché loro correligionari.

 

 

 

L'ebraismo è una religione di base violenta e intollerante verso il prossimo,

 

Non è che le altre siano state o siano in generale più tolleranti e meno violente.....

 

 

 

Le persecuzioni ai danni degli ebrei per durano dal almeno il 100 dopo cristo.

 

Ma scrivete i numeri dopo aver gettato i dadi?

 

Per Fabius81 le persecuzioni degli Ebrei in Europa datano dal 1930!! (perché poi proprio 1930?: se ti riferisci alla presa di potere di Hitler essa fu del 1933).

 

Per Greed89 le persecuzioni degli Ebrei datano dal 100 dopo Cristo:

perché il 100 d.C.?

Se ti riferisci all'antigiudaismo pagano devi anticipare almeno al II secolo prima di Cristo (Antioco IV Epifane), se non addirittura al VII (Nabucodonosor).

Se invece ti riferisci all'antigiudaismo cristiano devi posticipare almeno al IV secolo dopo Cristo (Teodosio).

Nei primi secoli dopo Cristo, fino all'editto di tolleranza di Costantino, infatti i Cristiani furono quelli perseguitati e spesso su accusa delle autorità giudaiche del luogo:

vedi il caso stesso di Cristo accusato dai Giudei ortodossi davanti al prefetto Pilato o quello di Paolo di Tarso accusato dai Giudei di Corinto davanti al proconsole d'Acaia Gallione Novato e poi da quelli di Gerusalemme davanti al procuratore Felice.

I Giudei invece, se non "rompevano" politicamente, furono generalmente protetti nella loro religione dalle massime autorità romane che continuarono la politica di Giulio Cesare che aveva concesso notevoli privilegi religiosi agli Ebrei per l'aiuto ricevuto in Egitto.

D'altronde quella giudaica era una religio licita, mentre quella cristiana, fino all'editto di Milano, una superstitio illicita, quindi a rigore giuridico intollerabile.

Di fatto poi le cose potevano andare meglio o peggio secondo le circostanze.

Edited by Mario1944

 

 


@Mario1944
papa giovanni paolo secondo chiamò gli ebrei "fratelli maggiori" e io non la trovo un'offesa ma un tributo alla loro religione che è la base su cui è continuato il cristianesimo.

 

Be' non è mica una novità che Cristiani ed Ebrei siano stati tra loro ostili fin dall'inizio:
d'altronde è nella natura stessa delle loro religioni d'essere antagoniste, dato che per lo stesso diogli uni hanno trovato il Messia e gli altri no.
Che poi dopo duemila anni abbiano ripensato l'ostilità, tanto meglio per loro (forse.....).

 


Si possono paragonare casi singoli come Dreyfuss ad una persecuzione che va avanti da decenni  con centinaia di migliaia di morti e l'emigrazione forzata di milioni di persone come avviene in Palestina? Siamo seri...


Ineffetti il paragone col caso Dreyfuss è fuori luogo dato che si trattò di un errore giudiziario in cui l'antisemitismo entrò soprattutto successivamente nell'ostinazione a non ammetterlo.
Per il resto le persecuzioni degli Ebrei nei secoli passati non furono certo molto lievi, tra espulsioni in massa entro pochi giorni dall'avviso (famosa quella dalla Spagna d'Isabella di Castiglia), stragi (pogrom), costrizioni in siti abitativi angusti (ghetti), discriminazioni giuridiche (incapacità di possedere immobili, diminutio capitis ecc.) e sociali.

Comunque non si può certo stabilire un nesso causale tra queste persecuzioni degli Europei contro gli Ebrei e quelle degli Ebrei contro gli Arabi della Palestina:
certamente gli Ebrei se ne andarono dall'Europa proprio per le secolari ostilità dei Cristiani, rinnovate dopo il periodo di tolleranza del tardo Settecento e del primo Ottocento, soprattutto nell'impero russo che s'annettè quelle provincie tra la Polonia e l'Ucraina dove gli Ebrei erano più numerosi;  ma questo non può giustificare che gli Ebrei se la siano presa con gli abitanti della Palestina che in tutta la faccenda delle persecuzioni europee e cristiane contro gli Ebrei c'entravano come i cavoli a merenda.

D'altronde gli Ebrei fino alla fine dell'Ottocento, ad onta della loro frase rituale "l'anno prossimo a Gerusalemme" non diedero mai segni di volersene andare dall'Europa per costituire un proprio stato altrove e tanto meno in Palestina:
la Palestina fu allora una delle sedi proposte, oltre che per gli ovvi collegamenti con la sede originaria della loro religione, anche per il disfacimento dell'impero Ottomano che prometteva un vuoto di potere che i tre Stati maggiormente interessati ai luoghi, Inghilterra, Francia e Russia si proponevano di colmare a proprio vantaggio e già avevano cominciato a colmare con la scusa della protezione dei cristiani (cattolici, protestanti od ortodossi) residenti e dei luoghi loro sacri.
Gli Europei presero una buona occasione per disfarsi di popolazioni considerate estranee, per la loro religione, all'autentità civiltà europea, che era considderata cristiana, e gli Ebrei presero l'occasione per costituire uno Stato dove fossero pieni padroni e non inquilini a mala pena tollerati.
Gli antichi abitanti della Palestina divennero "superflui" e tali furono trattati, anche se bisogna dire che l'Inghilterra, che governava la Palestina dopo la sconfitta ottomana, fece del suo meglio, con scarsi effetti per altro, per far convivere pacificamente Ebrei e Arabi palestinesi.
D'altronde la situazione era esplosiva di per sé:
non si poteva salvare la capra di uno Stato per gli Ebrei ed i cavoli dei diritti degli Arabi palestinesi a vivere come padroni in casa propria (padroni che per altro non erano stati negli ultimi secoli, essendo dominati dai Turchi Ottomani, poco amati benché loro correligionari.


 


L'ebraismo è una religione di base violenta e intollerante verso il prossimo,


Non è che le altre siano state o siano  in generale più tolleranti e meno violente.....



 


Le persecuzioni ai danni degli ebrei per durano dal almeno il 100 dopo cristo.


Ma scrivete i numeri dopo aver gettato i dadi?

Per Fabius81 le persecuzioni degli Ebrei in Europa datano dal 1930!! (perché poi proprio 1930?: se ti riferisci alla presa di potere di Hitler essa fu del 1933).

Per Greed89 le persecuzioni degli Ebrei datano dal 100 dopo Cristo:
perché il 100 d.C.?
Se ti riferisci all'antigiudaismo pagano devi anticipare almeno al II secolo prima di Cristo (Antioco IV Epifane), se non addirittura al VII (Nabucodonosor).
Se invece ti riferisci all'antigiudaismo cristiano devi posticipare almeno al IV secolo dopo Cristo (Teodosio).
Nei primi secoli dopo Cristo, fino all'editto di tolleranza di Costantino, infatti i Cristiani furono quelli perseguitati e spesso su accusa delle autorità giudaiche del luogo:
vedi il caso stesso di Cristo accusato dai Giudei ortodossi davanti al prefetto Pilato o quello di Paolo di Tarso accusato dai Giudei di Corinto davanti al proconsole d'Acaia Gallione Novato e poi da quelli di Gerusalemme davanti al procuratore Felice.
I Giudei invece, se non "rompevano" politicamente, furono generalmente protetti nella loro religione dalle massime autorità romane che continuarono la politica di Giulio Cesare che aveva concesso notevoli privilegi religiosi agli Ebrei per l'aiuto ricevuto in Egitto.
D'altronde quella giudaica era una religio licita, mentre quella cristiana, fino all'editto di Milano, una superstitio illicita, quindi a rigore giuridico intollerabile.
Di fatto poi le cose potevano andare meglio o peggio secondo le circostanze.
 

 

Se devo essere sincerissimo

A me puzza sta storia del rapimento/omicidio

Ci sono troppi interessi a voler mantenere lo stato guerreggiante da ambo le parti. 

Poi per carità, il caso capita e conta più di ogni altra cosa alla fine, ma ci han messo troppa convinzione a dar la colpa ad hamas fin da subito

Ma guarda...intanto io dico partiamo dai fatti ( senza risalire ad Adamo ed Eva )

 

Poi certo può essere un casus belli, su questo non c'è dubbio, però anche l'Internazionale scrive

 

Alcune informazioni riservate (comunicate dall’Autorità palestinese) hanno indicato come possibili responsabili due uomini di Hamas, scomparsi dalle loro case. 

 

Quindi se io dovessi dire che esiste una attribuzione ad Hamas dovrei dire che la colpa è anche di Abu Mazen

 

In secondo luogo se a questo primo fatto è conseguito il linciaggio di un palestinese da parte

di israeliani di estrema destra ed il governo di Israele è dovuto intervenire per frenare i sentimenti

di vendetta etc

 

Questo significa che un problema di gestione della violenza, per la prima volta, si pone anche da parte Israeliana

( ed anche un problema di umori interni...)

 

Ovviamente questo si inscrive nell'ambito di un continuo lancio di razzi da parte di Hamas che dura da mesi

senza causare gravi perdite in Israele perchè il 90% dei razzi a media lunga gittata è intercettato in aria, quindi

colpiscono solo i razzi a corto raggio a Sderot

 

Tuttavia e proprio perchè preesiste un certo nervosismo questi due fatti sono decisivi

 

Ciò che è incredibile invece è la riflessione de l'Internazionale....cioè Israele ha abbandonato Gaza

e sta meditando di reinvaderla a causa di questi fatti e ci si interroga sulla politica di occupazione?

 

Gaza mostra i problemi della liberazione dei territori, non della loro occupazione

 

 


Gaza mostra i problemi della liberazione dei territori, non della loro occupazione

Gaza mostra il problema di base, cioè il mancato riconoscimento dello stato palestinese. Un atto formale che col passare del tempo e lo stratificarsi di rappresaglie, controrappresaglie, controcontrorappresaglie ecc ha ingenerato le conseguenze disastrose di adesso. Gaza mostra che si vuole fare l'ipossibile pur di continuare a fare i finti tonti credendo che la questione palestinese sia solo una rogna etnico-religiosa di mancata assimilazione interna allo stato israeliano, e che come tale debba essere trattata e risolta, quando invece è evidente che il problema è infranazionale, anche se nessuno osa dirlo chiaramente.

In tutto questo, diciamocelo, non è assurdo che la violenza di Israele si scaglia contro Gaza, quando il vero problema è la Cisgiordania?

A Gaza possono rinunciare, alla West Bank no...perchè....boh...è al centro della Palestina storica, sta attaccata a Gerusalemme etc etc

Gaza è una cosa che fa molto comodo a Israele

Senza Gaza dovrebbero fare i conti con la politica coloniale a livello internazionale

 

Quando avranno colonizzato l'intera Cisgiordania, pian pianino, lamentandosi di ogni petardo lanciato dai palestinesi, ricordandoci i lager...allora la questione palestinese muterà improvvisamente

O Gaza se la riprende Israele, o Gaza se la riprende l'Egitto

o i Palestinesi devono ricostituire un governo unico dei loro

territori che abbia credibilità internazionale ed impedisca a gruppi

e gruppuscoli di uccidere a casaccio civili

 

La soluzione può essere una delle tre, ma non c'è soluzione al di

fuori di queste

 

Israele si è ritirata unilateralmente da Gaza nel 2005 sgomberando a

forza 8000 coloni, Il risultato sono 6400 palestinesi e 1080 Israeliani morti

 

Mettetevi nei panni di un Israeliano e chiedetevi se avete voglia di

replicare l'esperimento con l'intera West bank

Su questo hai una sacrosanta ragione, ma ciò non toglie che stanno sgretolando la cisgiordania palestinese, mentre Gaza non gliene può fregar di meno perchè è marginale

E a sgomberare la Cisgiordania, che è una zona "libera" rispetto all'inferno urbanistico che è Gaza, a far casino sarebbero soprattutto i coloni

Quindi mi domando, in futuro, col processo di colonizzazione ultimato(e mi auguro ce la facciano perchè altrimenti non se ne esce), si aprirà il problema dell'integrazione dei palestinesi nello stato ebraico? o li terranno assediati a vita in villaggi e cittadine circondati da mura?

Se devo essere sincerissimo

A me puzza sta storia del rapimento/omicidio

Ci sono troppi interessi a voler mantenere lo stato guerreggiante da ambo le parti.

Poi per carità, il caso capita e conta più di ogni altra cosa alla fine, ma ci han messo troppa convinzione a dar la colpa ad hamas fin da subito

 

Infatti:

non è che uno Stato normalmente faccia o no la guerra solo perché uno scriteriato, fosse pure foraggiato da servizi segreti più o meno deviati o da qualche politico estremista, va o non va a sequestrare o ad uccidere tre o più persone.

Il problema è che al momento presente la pace non interessa né agli Israeliani né ai Palestinesi, se non forse a condizioni reciprocamente insopportabili.

D'altronde Israele ha una potenza militare e politica tale che non gli conviene cedere più di tanto rispetto a quello che ha ora, mentre i Palestinesi non hanno praticamente nulla, quasi nemmeno le terre in cui vivono, per altro precariamente e divisi per le inclusioni dei coloni ebrei, quindi non conviene loro ricevere così poco, mentre possono sperare che, mutate le condizioni politiche, militari ed anche demografiche della regione, un giorno Israele sia costretto a concedere loro molto di più.

C'è poi sempre la possibilità che uno dei due o addirittura entrambi in futuro si pentano di non aver concesso il più o di non avere accettato il meno, ma il futuro è nel grembo di Zeus.....

Edited by Mario1944

 

 


ma ciò non toglie che stanno sgretolando la cisgiordania palestinese

 

Guarda, no...

 

Cioè alla fin fine si parla per ora di 50-80 morti a Gaza in centinaia

di raid, quindi non stanno sgretolando né Gaza né la Cisgiordania

 

Il punto è un altro ovviamente non esiste e non può esistere una soluzione

al problema palestinese nello stato ebraico, non almeno a medio lungo periodo

forse fra 100 anni e dopo 50 di pace, non prima

 

L'unica soluzione è due popoli due stati con un governo unico di Palestina

ed il problema nuovo è che non c'è più l'Egitto di Mubarak, ma quello Arabo-Saudita

che strepita contro Israele ma in realtà non vuol mediare, perché Hamas è Filoiraniana

 

In questo caos post primavere arabe le incertezze sono tali che neanche è facile capire

quanto effettivamente controlli l'Arabia Saudita di ciò che capita in Iraq Siria e Libia

 

E sullo sfondo c'è l'offerta Obama all'Iran di rinunciare al nucleare per riallacciare

i rapporti USA-IRAN e potersi disimpegnare dal Medio Oriente

 

PS

 

Non si può ragionare nei termini di "qualche scriteriato"  ma di centinaia di clan jihadisti

alcuni dei quali fuori controllo i quali si riferiscono o all'Iran o all'Arabia Saudita o al Qatar

Guarda, no...

 

Cioè alla fin fine si parla per ora di 50-80 morti a Gaza in centinaia

di raid, quindi non stanno sgretolando né Gaza né la Cisgiordania

 

io parlavo degli insediamenti e dei furti di terra e pozzi in verità, non dei bombardamenti

Ah beh, no io mi limitavo solo alla questione in discussione

cioè il conflitto armato

 

Poi certo è chiaro che dopo 3 guerre balcaniche è bastato l'assassinio

dell'Arciduca Francesco Ferdinando a scatenare la Prima Guerra Mondiale

 

Qui dal 2005 saremo alla quarta quinta operazione anti-missile, può accadere

di arrivare ad un punto in cui il meccanismo sfugge di mano: il rapimento e

l'uccisione dei bambini, l'indignazione popolare che rischia di sfociare in linciaggi

quindi il richiamo dei riservisti da parte del governo etc e di cosa in cosa - prima

o poi succederà - si arriva a qualcosa di nuovo e più grave

 

Quando "si scherza" col fuoco ( mi riferisco ad Hamas ovviamente ) rischi di

appiccare un incendio, anche senza volerlo

Il punto è che la situazione è lasciata putrefarre in eterno perché fa comodo a tutti, tranne ai Palestinesi.

Israele ha un solo obiettivo: neutralizzare questi fastidiosissimi straccioni arabi che le intralciano la creazione della Grande Israele.

 

Dunque. Io sono Israele.

Ho fra i coglioni 5 milioni e mezzo di palestinesi che mi odiano furiosamente "solo" perché mando i carri armati a radere al suolo le loro casette in modo da poter costruire palazzi per gli ebrei,

 

Come faccio? La soluzione finale non la posso attuare, perché, per quanto allettante, gli occidentali mi guardano, e magari poi mi tagliano i viveri. Inoltre avere un nemico esterno, misero e innocuo, fa sempre e comunque comodo per conservare un ferreo potere sulla politica interna.

 

Dunque, allora facciamo così: facciamo che 2 milioni e mezzo li sbatto in Cisgiordania: li chiudo col muro a zig-zag e pian piano ci infilo dentro delle colonie per strappare quanto più terreno possibile.

 

Un altro milione e mezzo lo ammasso a forza in quel cubicolo che si è soliti chiamare Striscia di Gaza (360 km quadrati! sarebbe come cacciare l'intera popolazione di Milano centro nella provincia di Trieste!!!) e li tengo costantemente sotto tiro, al primo sgarro mazzate.

 

Mi resta un milione e mezzo, che vabé, me lo tengo sparso qua e là nel mio territorio e faccio finta di assimilarli trattandoli come veri e propri immigrati, che mi tornano utili perché chiedono poco di stipendio e gli faccio fare i lavori umili, ma nel frattempo creo status giuridici differenti per evitare che gli ebrei puri si sentano a disagio nel percepirsi come amalgamati a questa feccia.

 

Abbiamo dunque tre situazioni:

1)palestinesi che vivono circondati dalle muraglie e dai coloni in Cisgiordania, dove formalmente si fa finta di rispettare i trattati di pace.

2)palestinesi che vivono come manovali operai e contadini al mio servizio col privilegio di poter transitare senza esser fucilati ai check-points.

3)palestinesi che vivono ammassati come profughi di loro stessi in un fazzoletto di sabbia privi dei servizi essenziali e circondati dai miei carri armati.

 

L'unità politica dei palestinesi è impossibile. I palestinesi sono un popolo ostaggio.

La loro unità politica, che molti di voi criticano come un'incapacità organizzativa che legittima i bombardamenti, è in realtà un fatto accuratamente studiato e meticolosamente messo in atto da decenni di operazioni militari e spostamenti demografici coatti.

Edited by Sampei

Vabbè un po' unilaterale eh

 

Gaza è stata occupata dal 1948 al 1967 dall'Egitto

 

Solo per fare un esempio...esiste solo perché gli Egiziani

non hanno mai concesso ai palestinesi ne cittadinanza né

diritti civili e politici

 

Comunque è inutile metterla in politica la questione è militare

 

Hamas lancia missili per dire che politicamente esiste anche se

militarmente è solo controproducente, stop

 

E Israele ha il diritto di rappresaglia

Gli stati arabi fanno i loro porci comodi, anzi tendenzialmente i palestinesi danno molto fastidio e sono visti parecchio male dai paesi vicini perché sono in fuga e non possono far altro che ammassarsi in campi profughi e nessuno li vuole, né in Giordania, né in egitto, né in Siria, né il Libano. La Cisgiordania era stata annessa dalla Transgiordania proprio per bloccare il nuovo arrivato, lo stato israeliano, quando la Gran Bretagna ha dato il nullaosta per la spartizione del protettorato. Che poi costoro abbiano fatto i loro porci comodi fallendo, questo è ovvio perché la tecnologia militare israeliana è ineguagliabile, di diretta fonte occidentale, e Israele in sede di negoziati ha sempre goduto del sostegno incondizionato degli Stati Uniti. Tutto questo non implica affatto che il progetto militare e demografico di dissoluzione preventiva dello stato palestinese non sia molto raffinato e ben congegnato dal punto di vista sistematico, anzi. Come ho già scritto, la situazione fa comodo a tutti, tranne ai palestinesi.

Edited by Sampei

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