True_Vampire Posted October 1, 2006 Share Posted October 1, 2006 Apro questo topic per venire a conoscenza di titoli ed autori a me sconosciuti.Conoscete voi forse qualche saggio linguistico (intendo, oltre all'argomento linguistica, anche lingue singole), qualche autore, qualche filosofo del linguaggio (che non siano Wittgenstein o Heidegger o Habermas), qualche linguista che parlino di questo argomento?Qualunque cosa di cui foste a conoscenza vi pregherei di rendermela nota. Anche storie di lingue (italiano compreso).Grazie a tutti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yrian Posted October 1, 2006 Share Posted October 1, 2006 Alberto, ti interessa farti una bibliografia essenziale sulla materia o vuoi cominciare a "guardarti intorno"? Perché nel primo caso bisognerebbe farti un elenco foltissimo, a cominciare dai mostri sacri che però - detto tra noi - puoi anche non leggere, in quanto le loro teorie sono state sviluppate dagli epigoni o sono comunque riassunte nei manuali. Nel secondo caso ti si indirizza appunto verso i manuali o comunque verso titoli più "commestibili". C'è anche un terzo caso: hai fiducia nella struttura didattica del corso distudi che hai intrapreso e preferisci che qui ti segnaliamo le "curiosità" che non ti verrebbero indicate in un percorso istituzionale. Cerca di spiegarmi meglio e poi ti aiuterò, per quanto posso. Non sono un linguista ma gran parte del mio lavoro è basato sulla (socio-)linguistica. Io stesso ho scritto un manuale sull'argomento, ma non so fino a che punto può interessarti la mia prospettiva della materia. Magari c'è qualche utente anche più esperto di me che vorrà intervenire. Ne sospetto almeno un paio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
True_Vampire Posted October 1, 2006 Author Share Posted October 1, 2006 Alcuni grandi della materia, come De Saussure, Ascoli, Chomsky, Manzoni ecc., li conosco, più o meno. A me interesserebbe qualsiasi cosa riguardi l'argomento, anche vostre opinioni/curiosità. Una bibliografia essenziale credo si faccia con il tempo e con l'esperienza più che altro. Il secondo e il terzo caso da te citati mi paiono proprio una bella idea. Quindi: avanti, linguisti del forum. Se ci siete e vi va di insegnarmi qualcosina, io sono qui! P.S: grazie Yrian per aver risposto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest VovaSaur Posted October 5, 2006 Share Posted October 5, 2006 Guarda.. io studio lingue a Pavia e ho la fortuna/sfortuna di avere come professori di linguistica due luminari: Anna Giacalone e Paolo Ramat.. La professoressa Giacalone nella sua pluricentenaria carriera universitaria ha scritto infiniti saggi sull'apprendimento dell'italiano, sull'italiano di stranieri, sulla variazione diatopica in Italia.. La mia domanda è: quale branca della linguistica ti piace di più? Nel caso io sono molto ferrato, o più che ferrato informato.. Posso darti una mano volentieri Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yrian Posted October 6, 2006 Share Posted October 6, 2006 Bene, ti segnalo un manualetto divulgativo "Il libro della comunicazione", scritto dal buon vecchio Volli ed edito dal Saggiatore e un testo sacro (ma outsider), cioè "Forme del parlare" dell'immenso Goffmann, edito dal "Mulino". Entrambi i testi non trattano di linguistica in senso stretto, bensì nell'ottica delle scienze umane e della comunicazione: come avevo avvertito è più che altro questa la prospettiva che mi vede competente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted October 6, 2006 Share Posted October 6, 2006 come per yrian... se interessano cose piu' inerenti alla comunicazione posso dare una mano (e ben volentieri) altrimenti temo dovrai affidarti a qualcun'altro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
True_Vampire Posted October 6, 2006 Author Share Posted October 6, 2006 Per riassumere le vostre domande (indirette e dirette) posso dirvi che della linguistica mi interessano molto la nascita delle lingue nel mondo (o anche in Europa, insomma quello che potete), i mezzi di diffusione delle lingue (quindi anche la comunicazione di esse), la glottologia e la glottodidattica. Fra tre giorni comincerò anche io la facoltà di Lingue a Milano, anche se il primo vero esame di Linguistica generale l'avrò solo al II anno. Vi ringrazio per le vostre risposte! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SaintJust Posted October 6, 2006 Share Posted October 6, 2006 allora ti consiglio, anche, "segni e simboli" di Adrian Frutiger, edito da stampa alternativa/Graffiti. Affronta il tema dell'evoluzione di lingua e scrittura nelle diverse culture, oltre che ad argomenti di comunicazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grandguignol Posted October 6, 2006 Share Posted October 6, 2006 Gli unici che ti consiglio, per ora, sono: - H. Walter, "L'avventura delle lingue in Occidente", Laterza. - C. Milani (a cura di), "Origine del linguaggio", Demetra. Quest'ultimo, in particolare, è una lettura per nulla impegnativa, ma molto interessante, essendo una raccolta di saggi brevi sull'origine del linguaggio, per l'appunto. Se ti servono consigli anche per quanto riguarda la storia della linguistica, posso darti ulteriori indicazioni, avendo fatto diversi esami di glottologia e linguistica. Idem per l'evoluzione delle lingue indoeuropee. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
True_Vampire Posted October 6, 2006 Author Share Posted October 6, 2006 Grazie a tutti per i consigli. Sì, grandguignol, gradirei ricevere pure consigli anche sulla glottologia e sulla evoluzione delle lingue indoeuropee. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grandguignol Posted October 9, 2006 Share Posted October 9, 2006 Ma com'è motivato 'sto ragazzo! E' inutile che ti faccia un'elenco dettagliato, anche perchè credo tu ti imbatterai fin troppo spesso nei titoli che potrei elencarti, considerato il percorso di studi che stai per intraprendere. Comunque i testi con cui mi sono trovato meglio sono: - R. H. Robins, "Storia della linguistica", Il Mulino. (Appunto per quanto riguarda la storia della della linguistica.) - F. Villar, "Gli Indoeuropei e le origini dell'Europa", Il Mulino. (Sull'evoluzione delle lingue Indoeuropee.) Ti do anche una letturina domestica... (Legata soprattutto al ruolo della retorica nelle forme di comunicazione) - C. Perelmann - L. Olbrechts Tyteca, "Trattato dell'argomentazione", Piccola biblioteca Einaudi. Detto questo, non mi resta altro che augurarti una buona lettura. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
True_Vampire Posted October 10, 2006 Author Share Posted October 10, 2006 Grazie mille per le tue dritte! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fernan_Spagna Posted October 27, 2006 Share Posted October 27, 2006 Beh, io ti posso raccomandare il migliore linguista Spagnolo della storia anche non so se le sue opere saranno state tradotte ad altre lingue come l'inglese o l'italiano; lo dico perché non sto parlando di un linguista del secolo XIX, ma di un linguista contemporaneo... tanto è così che continua a dare delle lezioni magistrali alla Universitat Autònoma de Barcelona... ... parlo di Jesús Tuson. e se per me Jesús Tuson è il migliore linguista della storia è per due ragioni fondamentali: 1) La sua visione pragmatica de la lingua. 2) La sua visione struturale della grammatica. La prima si traduce nella sua visiono sociolinguistica dell'ogetto a studiare. Mi sembra patetico che ancora molti linguisti continuino a trattare la lingua come qualcosa di formale che soltanto può esser controllata da loro. La lingua è viva, in continuo cambiamento; la lingua è patrimonio di chi la parla e noi che stiamo imparando l'ufficcio del linguista doviamo trovare il modo in cui cifrarla e conservarla affinché possa esser capita da tutti, senza scordare però, che la lingua non è la nostra propietà, la propietà degli intelletuali, ma la propietà di chi l'usa e la trasmette giorno dopo giorno. La seconda visione è un po' più complessa da spiegare, ma vediamo se ci riesco... Da sempre la grammatica, sopratutto l'analisi sintatica, è stata insegnata da un punto di sguardo "significativo", cioè, ogni elemento sintatico non era presso come quello che è in essenza, un semplice elemento sintatico, con una natura morfologica ed una funzione sintatica, ma come una parola con un significato determinato. Questo si traduce in espressioni come "complemento locativo" ecc. ecc. Perciò, ad analizzare sintaticamente, gli studenti si trobavano continuamente nei guai... perché non pensavano a quegli elementi come lo studente della matematica pensa ai numeri, ma come parole con un significato concreto. La grammatica struturale sfugge dei significati. Tuson se ne frega che un complemento circunstanziale sia locativo o temporale, quanto complemento circunstanziale già gli abbiamo dato una funzione sintatica e non doviamo andare al di là... Beh... mi raccomando. Jesús Tuson... Fernan. segni e simboli ho letto... interessante la teoria struturalista del segno... se t'interessa cerca qualsiasi saggio di David Lodge (saggio, non romanzo, che pure gli scrive...) giù il formalesimo russo!! Fernan. ______ EDIT. Uniti due post. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Anubis Posted October 28, 2006 Share Posted October 28, 2006 Ti posso consigliare di Edmund Husserl (prima o poi ti toccava ehehe) Ricerche Logiche per poter leggere Atti Linguistici di Adolf Reinach. Essendo codesti due illustri filosofi fenomenologhi puoi capire benissimo che saranno gli unici due (sopratutto Reinach più che il Maestro Husserl) in grado di dare un concetto contemplabile al tuo Ego Trascendentale, del resto diamo in puro intenzionalismo L'unico problema che potresti riscontrare è il classico problema che non fa mai apprezzare Husserl alla persone Non-Specializzate ed a coloro che seguono comode filosofie (troppo facile poggiarsi su Empirismo, Psicologismo, Positivismo etc etc): troppo complesso. Sebbene la sua sia probabilmente, come hanno avuto modo di dire illustri moderni Filosofi, la più complessa filosofia della storia non dovresti riscontrare problemi nella lettura di queste due opere. Per passar a qualcosa di meno profondo, ma più moderno: Sul Denotare di Russell che ovviamente si concentra sull'assunzione dell'esistenza oggettiva di una molteplicità di entità, in questa particolare opera si trova esposta la sua particolare Teoria delle Descrizioni, che spero tu ritenga interessante. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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