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Intervista a due ragazzi, gay, che hanno vissuto in Israele Continua a leggere su: www.lastessamedaglia.it Intervista a due ragazzi, gay, che hanno v


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Salve a tutti :salut:

 

Vi riporto un link riguardante un'interessante intervista fatta da un ragazzo italiano (anche lui gay) a due giovani ragazzi gay italo-israeliani vissuti in Israele.

 

Come avete vissuto la vostra omosessualità in Israele, relativamente ai genitori, gli amici, la religione, la società…?
 

R: Avevo molta paura di dirlo in pubblico, poi un mio amico ha deciso di diventare una donna, ma questo molto più tardi, all’inizio diceva di essere gay. E a un certo punto mi ha convinto a dire a tutti che sono gay, l’ho scritto su Facebook. Quando tornavo a casa dai miei genitori, una volta a settimana, e andavo in giro con gli amici, di giorno o di notte c’erano sempre dietro di me cinque persone che mi volevano accoltellare, che dicevano «È lui è lui!» Mi buttavano di tutto, pietre, pomodori, alcune volte tiravano fuori le bottiglie, coltelli, qualsiasi cosa possibile. Non si può andare mano nella mano con un altro ragazzo. Quando parli con altre persone su internet bisogna essere molto discreti, non si manda mai la foto per primi se non la manda anche l’altro, se non dai nome e cognome non mandano la foto, ci sono un mare di persone che sono sposati con donne e figli da anni. Negli ultimi anni si sono aperti piano piano, ma pochissimo: il Toys dove lavoravamo era un posto molto aperto, l’unico in cui sapevano che sono gay, però i maschi evitavano di parlarmi, dicevano «Senti, non parlarmi, non guardarmi, fai la tua vita, tra te e le ragazze». C’è un posto che si chiama la Casa aperta, dove si poteva andare e c’erano pochissimi gay, alcune lesbiche

 

 

 

 

Qui c'è tutto il resto   http://www.lastessamedaglia.it/2013/06/intervista-a-due-ragazzi-gay-che-hanno-vissuto-in-israele/

 

 

Non so voi, ma io la trovo allucinante l'intervista ma soprattutto la situazione israeliana. Insomma, danno del "estremisti" ai palestinesi, ma mi sembra che anche loro non scherzino!

 

Lì c'è un continuo conflitto fra religioni diverse, credo però che "Dio" non sia mai sbarcato in quella terra.

 

A voi.

 

 

PS Ah, sono ragazzi abbastanza seri, non credo abbiano inventato nulla. 

 

 

 

PPS Ohibò, vedo ora che nel titolo è uscito il link, ma non l'ho inserito io, è uscito in automatico dopo che ho incollato il titolo dell'intervista. Scusate.

Edited by Angelo1900

Prova a dire in una famiglia araba palestinese che sei gay, o direttamente ad Hamas, poi ne riparliamo. In Israele ci sono locali LGBT, sono riconosciute le unioni omo dell'estero e sono pure protetti da discriminazioni.

Prova a dire in una famiglia araba palestinese che sei gay, o direttamente ad Hamas, poi ne riparliamo. In Israele ci sono locali LGBT, sono riconosciute le unioni omo dell'estero e sono pure protetti da discriminazioni.

Quindi mi stai dicendo che non hai letto l'articolo. Ok.

a zurigo ci sono parecchi gay che vanno in vacanza a tel aviv (sincerante io non ci andrei, ma contenti loro...), il che significa che alla fine almeno a tel aviv i gay non stanno così male.

 

gli ebrei religiosi ti diranno che vai all'inferno ma gli ebrei laici se ne fregano se sei gay.

Bad_Romance

Per me qualsiasi stato così basato sulla religione (peggio ancora con divisione interne) è uno stato pieno di pazzi (non tutti, ovvio).

più che sulla religione io direi che istraele è basato sull'etnia ebrea

 

Tu sai che "l'etnia" ebraica non esiste vero? Gli ebrei israeliani sono bianchi europei e americani e qualcuno arabico o africano ma comunque di origine ebraica. Per EBREO si intende la religione. Come se definissimo la razza "cristiana".

@Rotwang

 

forse esistono diverse etnie ebraiche. gli ebrei non fanno proselitismo come i cristiani ad esempio e alla fine gli ebrei sono figli di ebrei. in una qualche maniera devono dunque formare dei gruppi a se stante che in passato si sono anche mischiati poco con le altre popolazioni perché tradizionalmente vedono male i matrimoni misti.

 

dalla diaspora

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Diaspora_ebraica

 

si sono sparsi un po' dappertutto ma si sono poco mischiati alle altre popolazioni figliando tra di loro.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Dieci_tribú_disperse

 

essere ebreo è più di una religione, è una tradizione comune e un vivere tra loro mischiandosi poco o nulla nei matrimoni con altri.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_della_storia_ebraica

 

credo che gli ebrei si sanno riconoscere tra loro, non so però come.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Chi_è_ebreo%3F

Edited by marco7

 

 


credo che gli ebrei si sanno riconoscere tra loro, non so però come.

 

Ovviamente si riconoscono tutti dal naso adunco ;-)

...la sintassi è incerta, l'italiano pessimo in alcuni passaggi nn si capisce neanche 

di cosa parlano o usano espressioni francamente razziste tipo:

 

" posto schifosissimo pieno di etiopi"  "sono neri ma pensano di essere ebrei"

 

Uno dei due sostiene di essere cattolico (?) e che a Gerusalemme ...non è mai entrato

nel quartiere ebraico della città vecchia essendo cristiano ( è quasi fisicamente impossibile evitarlo )

che i musulmani ed i cristiani si odiano ( in realtà i cristiani palestinesi sono meno odiati che

altrove in medio oriente, per ovvie ragioni ) e loro avevano paura di passare da un quartiere

all'altro ( io li ho visti tranquillamente tutti, come qualunque turista a Gerusalemme )

 

Che i ragazzini religiosi fanno sesso senza fine, si ammalano di AIDS e muoiono, che i bagni

pubblici sono pieni di sperma....Lol

 

E' chiaramente un falso e scritto pure male

Forse gli israeliani hanno una mentalità un po' d'assediati (non che gli si possa dar torto), quindi sebbene tendano ad essere il paese "occidentale" del medio oriente resta cmq la necessità di formare un gruppo coeso contro i pericoli esterni, da qui una certa intolleranza per il diverso in questo caso gay.

D'altronde le città vicino alla striscia di Gaza hanno i percorsi che portano a scuola i ragazzi costellati di rifugi antimissilistici, persino le fermate degli autobus sono costruite come bunker, per una società così militarizzata è normale non vedere di buon occhio i gay visto gli stereotipi che si hanno di noi.

Che sia scritto male non dimostra che sia un falso, anzi, potrebbe piuttosto dimostrare che non lo sia.....

Comunque che in Israele ci siano sette ebraiche particolarmente omofobe non è una novità:

potrebbe quindi benissimo essere che i due siano incappati in un quartiere abitato da una setta simile.

Ciò non toglie che Israele sia un paese giuridicamente tollerante per gli omosessuali e certo lo è molto di più della gran parte dei paesi arabi o mussulmani e anche di qualche paese europeo.

Veramente uno dei due sostiene che nel 2005 era qui:

http://en.wikipedia.org/wiki/Amona,_Mateh_Binyamin

 

Non ho nessuna difficoltà ad immaginare che vivere in un

posto del genere ed essere gay non sia il massimo, non è

questo il punto

@Pix

 

ma perché solo per le donne ? capisco che diano l'inseminazione artificiale solo alle donne ma l'adozione solo alle donne mi sembra strano....

Gli Ebrei hanno tradizionalmente la tendenza a considerare più importante la femmina del maschio nella generazione, infatti si considerava ebreo chi fosse nato da donna ebrea anche se il padre non fosse, ma non chi fosse nato da padre ebreo se la madre non lo era.

Probabilmente per questo alla donna è concesso adottare.

Nella cultura greco-romana e quindi nella nostra il padre è tradizionalmente molto più importante.

Semplicemente fu una coppia lesbica ad intentare causa perché fosse consentita

l'adozione dei reciproci figli ( essendo già un diritto l'accesso alla inseminazione 

artificiale e/o all'adozione come single ) 

 

Avendo le due donne convissuto per 15 anni, la Corte suprema riconobbe che

era interesse dei figli di ognuna, cresciuti insieme, poter essere adottati dall'altra

compagna.

 

Tale principio è stato poi esteso ad una coppia gay nel 2009, quando il figlio adottivo

di un partner è diventato figlio adottivo anche del suo compagno

 

Si tratta della step adoption e la religione non c'entra niente ( se non per il fatto

che in Israele tecnicamente non esiste un matrimonio civile e quindi neanche un

matrimonio civile gay )

Certo, ma non c'entra niente il discorso maschio-femmina come neanche il discorso etero gay

 

C'entra semmai il fatto che non esistendo in Israele il matrimonio civile, a meno che uno non si

sposi all'estero e si faccia poi riconoscere il matrimonio da un Tribunale israeliano, i diritti tendono

a configurarsi come diritti dei singoli e non come diritti della coppia.

 

Quindi è una step adoption come in Germania in un senso formale, ma non in senso sostanziale

giacché due etero che non volessero contrarre un matrimonio religioso sarebbero nella stessa

identica situazione

 

Questo deriva dalla peculiarità dell'ordinamento giuridico israeliano definito dalla dottrina giuridica

"ordinamento laico a base formalmente pluriconfessionale equiordinata"

 

Questa caratteristica non è però una peculiarità ebraica perché tutto l'Impero Ottomano era così

strutturato ( pur con degli influssi franco-tedeschi che produssero dei Codici civili parziali ) ; l'esperienza

del diritto mandatario britannico introdusse poi la common law inglese ( anch'essa recepita nel 1948

come si evince dal fatto che si creano diritti per sentenza ) ed Israele ha raccolto tutte queste tradizioni

locali affiancandovi il diritto ebraico.

 

Tutto ciò appare profondamente strano ad un Europeo, ma è estremamente familiare ad un mediorientale

anzi sarebbe la via attraverso cui tutti i paesi mediorientali potrebbero evolvere verso una sostanziale laicità

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