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giovane insegnante perde lavoro perchè lesbica


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Mi fa piacere che finalmente qualche gay cattolico o che lavora coi cattolici

inizi a ribellarsi o quanto meno a protestare, in forma anonima.

 

Perché il problema è che fino a qualche anno fa davano addirittura ragione ai

loro aguzzini

 

 


Ricordo all'Università un caso di una sentenza della corte costituzionale che affrontava il caso di un professore di educazione fisica licenziato da una scuola cattolica perché sposato con rito civile. La corte, pur riconoscendo il diritto della scuola cattolica di sindacare sulla "moralità " dei suoi docenti, disse anche che tale moralità doveva essere rilevante ai fine dell'insegnamento e quindi diede torto alla scuola.

 

Una sentenza intelligente al di là della questione specificamente giuridica.

Conosco il caso perché riguarda una scuola di Firenze

 

Ma la cassazione motivò nel 1994 sulla base del fatto che l'educazione

fisica fosse una materia di insegnamento neutrale rispetto alla tendenza

della scuola e rispetto a cui l'orientamento ideologico del docente non poteva

trovare applicazione ( il chè ovviamente significava ex adverso che avrebbe

potuto trovarlo in altre materie: filosofia, lettere, storia e tutte le umanistiche )

@freedog

 

in questo caso però l'insegnante "lesbica" non insegna religione ma una materia "importante" e non si tratta di una scuola statale ma privata cattolica (credo). Il concordato dell'84 si applica a queste scuole per tutti i docenti o siccome è una scuola privata si licenzia come vogliono loro senza motivi validi ?

@freedog

 

in questo caso però l'insegnante "lesbica" non insegna religione ma una materia "importante" e non si tratta di una scuola statale ma privata cattolica (credo). Il concordato dell'84 si applica a queste scuole per tutti i docenti o siccome è una scuola privata si licenzia come vogliono loro senza motivi validi ?

Mi sa che è una scuola parificata (se fosse privata non potrebbe prender soldi dallo stato)

 

All'epoca della storia del nostro amico prof ci studiammo il concordato, e c'è scritto chiaramente che è a discrezione del vescovo del luogo la nomina & il licenziamento dei prof

*di religione nelle scuole pubbliche

*di tutti i docenti nelle parificate

 

Non se ne esce: anche 30 anni fa il governo s'è stracalato le braghe davanti ai preti!

Non è esattamente così

 

Nel senso che è ovvio che in una scuola privata il personale sia scelto

da chi dirige la scuola, che sia il Vescovo o un imprenditore poco cambia

 

Meno ovvio che in una scuola pubblica invece, l'insegnante di religione

sia nominato dal Vescovo....per il solo fatto di insegnare religione ( questo

è un privilegio che lo stato italiano ha in effetti mantenuto alla religione cattolica

nonostante l'affermazione di principio, di laicità ) e che religione significhi religione

cattolica

 

Certamente - stante così la situazione - poco si può fare per gli insegnanti di

religione

 

Ma è anche vero - e lo dico senza intendimenti polemici - che un gay che nel 2014

si riproponesse di insegnare la religione cattolica, sa di mettersi nei guai in quanto

gay e sa di insegnare una materia che per come è in Italia ( catechismo cattolico ) lo

pone in contraddizione con se stesso

 

Il fatto però che un privato si scelga il personale che vuole non significa che possa

vantare un totale arbitrio e d'altronde abbiamo visto che nel 1994 è stato ritenuto

illegittimo il licenziamento di un insegnante di ginnastica sposato solo civilmente

 

Quindi dei limiti ci possono essere e per certi versi ci devono essere

Hinz, il problema di Trento è che quella è una scuola parificata (non privata!),

che prende soldi pubblici per decidere a suo insindacabile giudizio chi mettere dietro a una cattedra e chi cacciare via.

Ripeto: son curioso di sapere qual è stata la reazione delle famiglie degli alunni di sta poveraccia quando hanno saputo che l'hanno cacciata.

Possibile che nessuno ha avuto nulla da ridire?

 

Quanto agli insegnanti di religione: se vuoi, ti aggiungo un altro dettaglio:

sti poracci (nb: non sono quasi mai preti, ma quasi sempre padri/madri di famiglia, che han bisogno di quello stipendio per campare!) c'hanno sempre & solo la nomina annuale, anche dopo 30 anni di onorato servizio.

Il che significa che stanno tutta la vita sotto schiaffo del vescovo (o chi per lui), che può cacciarli come & quando gli pare, senza essere manco tenuto a dargli uno straccio di spiegazione.

E questo, indipendentemente dal fatto che anche secondo me la scuola pubblica DEVE essere laica e non si dovrebbe manco star qui a parlare di insegnamento di qsi religione, mi fa provare un po' di solidarietà per la categoria.

Il fatto che una scuola prenda soldi pubblici non la rende pubblica

 

Ai sensi di legge rimane una scuola privata ( che poi la costituzione

vieterebbe in principio il fatto di ricevere finanziamenti se privati è

contraddetto dalla legge ordinaria )

 

Per chiarirti ( cito da wikipedia ) :

 

Le scuole non statali ricevono oggi denaro pubblico sotto forma di:

  • sussidi diretti, per la gestione di scuole dell’infanzia e primarie (ex parificate);
  • finanziamenti di progetti finalizzati all’elevazione di qualità ed efficacia delle offerte formative di scuole medie e superiori;
  • contributi alle famiglie dell'importo massimo di € 300,00 denominati "buoni scuola" e disponibili solo per la scuola dell'obbligo.

 

Non mi imbarcherei in una discussione fra ex-parificate ( ora paritarie ) finanziate direttamente 

e paritarie non ex-parificate finanziate indirettamente attraverso i cd. buoni scuola...o "progetti"

sono dei tecnicismi abbastanza ipocriti, ma nella sostanza per quanto riguarda il trattamento del

personale la situazione non cambia

 

Ciò nondimeno noi dobbiamo reclamare la parità di trattamento gay-etero

 

Se l'insegnante di ginnastica può essere sposato solo civilmente, DEVE poter

essere anche gay o lesbica

Ovviamente - nel caso non fosse chiaro - la situazione legislativa

di queste scuole non è affatto limpida e chiara, cioè la legge sulla

parità scolastica ( fatta ahimè dal Centrosinistra nel 2000 ) essendo il frutto

di concessioni-litigi-sotterfugi, ha creato un altro - fra i tanti - mostri

giuridici, su cui i Tribunali hanno margine per litigare per 100 anni, se

lo vogliono

 

Senza addentrarmi troppo in dettagli tecnici io credo che la parità di trattamento

sia un po' il principio minimo indefettibile.

Scusate, allora devo ancora capire bene lo status giuridico degli insegnanti di religione e come avviene la loro immissione in ruolo

 

Sempre ricordando quanto ci disse il nostro amico de cuius,

è semplice: i prof di religione non sono di ruolo, ma di nomina annuale.

Punto

 

Ogni anno, a settembre il vescovo, o chi per lui, dà a sti poracci la nomina scuola per scuola (validità: fino al giugno successivo; credo non vengano pagati per i mesi estivi, ma non sono sicuro, dovrei chiederglielo).

Se "sgarri", sei fuori.

E il criterio con cui si stabilisce se sgarri è sempre a totale discrezione del vescovo (che potrebbe cacciarli pure perchè quel giorno gli girava storta).

In pratica, li tengono per le balls, e loro non possono dire/fare niente

 

Con quali criteri li selezionano? BOH!!!

pare debbano fare un corso universitario triennale o quadriennale di non so che (ma qsa a livello seminari), poi gli danno un diplomino e sti incarichi.

 

Insomma, a quanto mi diceva l'ex prof, hai le stesse possibilità di beccarti la persona con una buona cultura oppure il cattobigotto ignorantissimo et isterico, che si crede sto cavolo e sta lì solo grazie a robustissime spintarelle..

In un passato non molto lontano bastava frequentare un corso presso la curia ed avevi l'abilitazione per poter insegnare religione. Ora è richiesta la laurea in teologia. Negli ultimi anni anche il reclutamento è cambiato: esistono graduatorie anche per loro e a seconda del punteggio i docenti scelgono la sede desiderata. Che poi ci siano ancora molti favoritismi, non ci sono dubbi.

Il titolo deve essere conferito da una facoltà approvata dalla Santa Sede

ed è equipollente rispetto alla frequenza di un  corso di studi teologici in Seminario

( per gli insegnanti ecclesiastici )

 

A quel che vedo da wikipedia in effetti nel 2003 si è prevista l'entrata in ruolo previo

concorso del 70% del personale, però c'è anche scritto che:

 

L'autorità diocesana si riserva comunque di revocare l'idoneità dell'insegnante per alcuni gravi motivi, come incapacità didattica o pedagogica, e/o condotta morale non coerente con l'insegnamento.  ( di fatto non mi pare una formulazione che garantisca molto, però almeno devono motivare....prima si limitavano a non chiamarti più )

 

Inoltre, come spesso capita in Italia, il concorso e la conseguente immissione in ruolo, sono durati anni

dal 2003 al 2007....e già nel 2010 quel 70% di insegnanti di ruolo era tornato sotto il 50%

 

Nell'anno scolastico 2009/10 in Italia vi erano 26.326 insegnanti di religione, con un aumento del 4% rispetto a quelli dell'anno scolastico 2008/9[6][7]. Gli insegnanti di ruolo erano 12.446 e i precari 13.880.

 

Diciamo pure che questo secondo aspetto non è una prerogativa ristretta all'insegnamento della religione cattolica, in Italia le procedure

concorsuali non funzionano quasi mai ed il sospetto è che così sia, perché non si vuole che funzionino in modo da poter fare favoritismi

In un passato non molto lontano bastava frequentare un corso presso la curia ed avevi l'abilitazione per poter insegnare religione. Ora è richiesta la laurea in teologia. Negli ultimi anni anche il reclutamento è cambiato: esistono graduatorie anche per loro e a seconda del punteggio i docenti scelgono la sede desiderata. Che poi ci siano ancora molti favoritismi, non ci sono dubbi.

ho parlato di questo tuo msg al nostro amico ex prof (ci siamo sentiti 5 minuti fa per organizzare il week end).

mi ha detto di farti sapere che erano anni che nessuno lo faceva ridere così tanto (testuale; io riferisco solamente).

 

Se dopo lo risentissi, gli chiederò di spiegarmi perchè ha trovato comica la cosa

Edited by freedog

Freedog, mi sa invece che il tuo amico è poco informato...io ti parlo del passato, non di ora. Nella scuola in cui insegno le due insegnanti di religione sono laureate rispettivamente in lettere e in lingue. Nessuna in teologia. Dopo la laurea hanno seguito un corso in curia ed ora insegnanti religione. Se per questo anche mia madre negli anni ottanta fece un corso del genere, pur non avendo mai insegnato religione. E lei è laureata in pedagogia. Ora le cose sono cambiate, è necessaria una laurea in teologia, ma prima no.

Freedog, mi sa invece che il tuo amico è poco informato...io ti parlo del passato, non di ora. Nella scuola in cui insegno le due insegnanti di religione sono laureate rispettivamente in lettere e in lingue. Nessuna in teologia. Dopo la laurea hanno seguito un corso in curia ed ora insegnanti religione. Se per questo anche mia madre negli anni ottanta fece un corso del genere, pur non avendo mai insegnato religione. E lei è laureata in pedagogia. Ora le cose sono cambiate, è necessaria una laurea in teologia, ma prima no.

[faccio solo da dattilografo, mi sta dettando per telefono cosa risponderti!]

---

Ciao, sono Claudio, l'amico di Luca e Fabio* ex prof di religione.

magari fossi poco informato in materia!

Quel che combinano là dentro l'ho vissuto sulla mia pelle!!

 

Non so di dove sei (Fabio non me l'ha detto), però qui a Roma funziona che c'è un Ufficio Scuola in Vicariato dove, se frequenti da un paio d'anni l'Istituto scienze religiose collegato con l'Università Lateranense, vai lì, ti presenti, e ti segnano nella lista supplenti.

Ufficialmente per una cattedra alle elementari devi aver fatto le Magistrali (o il liceo di scienze umane, come lo chiamano ora), mentre per medie & superiori devi essere laureato, meglio se in materie umanistiche (io ho storia moderna).

E per gli incarichi annuali devi aver finito i 4 anni di corso alla Lateranense.

Quelli sono i criteri di ammissione, insieme alle lettere di referenza di almeno 3 preti + certificato di battesimo & cresima.

Ufficialmente, dicevo.

 

In realtà, ho visto cose là dentro che voi umani non potete neanche immaginare:

ex della banda della magliana, che avevano forse la terza elementare presa alle scuole serali, con incarichi annuali al liceo, tanto poi si danno malati e ci mandano i supplenti (ogni 3-4 mesi un supplente diverso; e la chiamano continuità didattica..). però lo stipendio lo prendono lo stesso.

una buddista dichiarata, amica intima (capisci a me..) della suora-segretaria dell'ufficio scuola; come la sua amante è stata spostata ad altro incarico, lei magicamente ha cambiato lavoro..

E potrei andare avanti molto a lungo.

 

Lo so, DOVREBBERO fare il concorso per l'abilitazione, DOVREBBERO fare le cose in totale trasparenza, DOVREBBERO premiare il merito, eccetera.

ma non lo faranno mai.

perchè?

perchè così possono infilarci tutti i raccomandati che vogliono e dove vogliono (immancabilmente vicino casa..),

perchè così ci tengono tutti sotto scacco e non possiamo permetterci di lamentarci, sennò addio incarico e ciao.

 

E per perdere un posto che amavo a me è bastato che qualche infamone facesse avere alla segreteria dell'ufficio scuola un biglietto fatto coi ritagli di giornale in cui si diceva che ero stato visto in un bar gay a chiacchierare!

non diceva che avessi storie con gli alunni (per mantenere il giusto distacco non gli accettavo nemmeno l'amicizia su facebook, pensa te!) o che m'avessero visto fare chissà cosa con chissà chi, ma solo che stavo bevendo qualcosa in un bar gay, una cosa innocentissima!!!

non c'era neanche una foto, ma solo per un pettegolezzo infame nemmeno scritto a mano, ti rendi conto???

 

M'è cascato il mondo addosso in quel momento, se non ci fossero state pesone splendide come Luca e Fabio ad aiutarmi bla bla bla [e qui taglio io, sennò pare che mi sto elogiando da solo..].

----

*[il dattilografo è Fabio, cioè io]

Claudio,  per prima cosa mi dispiace per la tua situazione.E' un vero e proprio schifo. Sei stato vittima di una gravissima ingiustizia  :-(

(I moderatori mi scusino per il seguente OT:) 

Quello che volevo dire è che almeno in passato per insegnare religione non era necessaria la laurea in teologia, almeno nelle mie zone ( e ti parlo di Molise/Campania, poi altrove non saprei) Bastava una laurea ad indirizzo storico/letterario/pedagogico  ed un corso annuale tenuto dalla curia con cui potevi poi insegnare religione. Poi le cose probabilmente sono cambiate, tutto qui. Una mia amica ora insegna ma con la laurea in scienze religiose. La mia prof di religione di terza media era invece laureata in lettere, infatti ora insegna latino allo scientifico.

Proprio oggi inoltre il mio provveditorato ha pubblicato la graduatoria regionale provvisoria dei docenti di religione, da cui attingono il personale. Si spera che se il provveditorato ha pubblicato una graduatoria, i docenti sceglieranno le sedi in base al punteggio spettante (altrimenti che senso avrebbe?). Non so se poi ogni diocesi/provincia/provveditorato è una sorta di feudo ed è il vescovo che decide...

Ad ogni modo le cose nel mondo della scuola purtroppo cambiano sempre. Ti faccio un esempio. Un mio collega, classe 1978, dopo il diploma ITIS insegna come docente ITP (insegnante tecnico-pratico) al nord per tre anni. Esce un corso abilitante che permette di conseguire l'abilitazione per chi ha insegnato 2 anni come supplente. Fa il corso (durata 6 mesi). Successivamente si specializza sul sostegno (6 mesi) ed ora insegna sostegno nelle scuole superiori. 

Io, qualche anno più giovane di lui, decido di laurearmi: 3 anni +2 anni di specialistica. Poi mi faccio due anni di SSIS per abilitarmi sulla materia (frequenza quotidiana, esami ed ingresso a numero chiuso). Dopo due anni di SSIS faccio anche la SSIS sostegno (altro anno). Risultato finale: 3+2+2+1= 8 anni per insegnare sostegno alle superiori (in realtà attualmente insegno sulla materia). Il mio amico 6 mesi + 6 mesi, senza laurea per insegnare sostegno alle superiori. Io 8 anni di studi universitari per poter insegnare allo stesso modo. Ho fatto questo esempio per farti capire che purtroppo nella scuola le cose cambiano da un anno all'altro e che ci sono docenti che insegnano la stessa disciplina proveniendo da percorsi molto diversi. 

@Marcolino2

 

capisco tutto ma la responsabilità di quella situazione è dello stato che non da criteri uniformi e non di chi si candida con 6 mesi di uni e 6 di sostegno che si candida al posto e lo stato lo accatta perchè soddisfa i criteri statali.

marcolì, a sto punto però mi manca un passaggio:

se questi non c'hanno il ruolo, com'è che da te è il provveditorato a fargli la graduatoria?

a sentire Claudio, quelle sono nomine annuali a discrezione del vescovo, che c'entra il provveditorato?

 

Non so se Roma faccia caso a sè (infatti qui non si chiama manco più provveditorato, ma ufficio scolastico regionale o qsa del genere)

o se negli ultimi 2 anni (da quando Claudio c'ha avuto st'avventura) è cambiato qsa.

 

Però, detta così, a naso non mi quadra.

 

nb: non sto dicendo che non credo a quanto scrivi, sia chiaro!

magari è cambiato qsa, e Claudio non l'ha saputo, chissà!

Io per come ho capito da wikipedia, pur non essendomi visto le norme dedurrei che

 

1) il 70% degli insegnanti deve essere nominato dall'Ufficio Scolastico Regionale che è il provveditorato

    con una targa diversa davanti dalla riforma del Titolo V d'intesa con l'ordinario diocesano, fra coloro

    che hanno vinto il concorso, gli Uffici coinvolti sono due un ufficio statale ed uno diocesano

 

Già qui si pone un problema: cosa significa di intesa? se c'è una graduatoria dovrebbe essere oggettivo

ma se è oggettivo l'intesa in cosa si sostanzia? La diocesi può o non può esprimere preferenze sulla destinazione?

Anche perché il Concordato è fonte superiore alla legge in Italia e quindi prevale su essa

 

2) il 30% continua ad essere nominato dalla Curia, perché sono precari e quindi reclutati e nominati dalla CEI

    in base al possesso dei meri requisiti di legge per poter insegnare

 

Fermo restando il fatto che in entrambi i casi l'insegnante può essere revocato per condotta morale incoerente

 

Il punto è che però queste percentuali sono legate ad un concorso del 2003 che prevedeva scaglioni di assunzione

fino al 2007 ( il ché non è successo a caso....perché è un tipico malvezzo della PA in generale )

 

Dopo il 2007 ovviamente la graduatoria non era ancora esaurita ed è partito il contenzioso legale sul diritto a

scorrimento della graduatoria fino "ad esaurimento" 

 

Credo che in diverse regioni il TAR abbia dato ragione ai vincitori di concorso, ma questo significa che in molte

Regioni si era deciso in attesa di futuro concorso di tornare al vecchio sistema di nomina

 

Il risultato è che i precari sono più del 50%, mentre dovrebbero essere il 30%

@freedog

 

sarà pure non corretto quel che i cattolici fanno però ste scuole cattoliche stanno nella legalità in ciò che fanno (perché in accordo con lo stato che ha concesso loro questo) e i gay / lesbiche che lavorano li lo dovrebbero saperlo, infatti ci stanno velati e se sapessero che non ci possono essere conseguenze negative a dichiararsi ci sarebbero di sicuro dei gay che si dichiarano in quei posti, cosa che non succede.

 

una situazione un po' paragonabile a quella dei preti che vogliono fare il prete e avere una relazione sentimentale.

 

la chiesa ha le sue leggi accettate dallo stato che distruggono le persone. punto.

Edited by marco7

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