freedog Posted July 30, 2014 Share Posted July 30, 2014 e quindi, cosa proponi? cominciamo a smascherare/denunciare sti abusi illegali ma legalizzati o ci rassegnamo allo status quo? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted July 30, 2014 Share Posted July 30, 2014 @freedog se vuoi cambiare le cose devi cambiare la legge o gli accordi tra chiesa e stato italiano. le denuncie fanno solo conoscere il problema ma non servono a nulla altrimenti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted July 30, 2014 Share Posted July 30, 2014 ripeto: quindi che fai, ti rassegni? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted July 30, 2014 Share Posted July 30, 2014 @freedog si. a me questo problema sinceramente non colpisce molto. 1. sono svizzero e in ogni caso non posso influenzare la politica italiana 2. chi si mette nelle scuole dei preti sa a cosa va incontro. inutile reclamare dopo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 visto però che a me va poco di rassegnarmi, continuo ad inca§§armi assai con quei leccapreti che, pur di raccattare voti clericali, s'inventano porcate tipo quella di Cota in Piemonte (è di un annetto fa ma si è saputo solo adesso; nel frattempo a lui fortunatamente l'hanno cacciato): s'è inventato una legge regionale che sembra una barzelletta, ma purtroppo è vera. In breve: se qsi Ente Pubblico in Piemonte vuole aprire una scuola materna, deve farsi dare il permesso dalle scuole paritarie (il 99,99% delle quali sono di istituti religiosi; di solito suore). Senza quello la scuola materna PUBBLICA non si può nemmeno costruire, perchè farebbe perdere iscritti (=soldi) alle pie suorine, mandandole sul lastrico, poverine. Invece le famiglie possono andare in bolletta per pagare rette belle salate, vero? Già, perchè, grazie a questa folle legge, non possono avere lo stesso servizio gratis o quasi dal pubblico Non mi credete? Lo so, sembrava assurdo anche a me quando ne ho sentito parlare, poi però l'hanno spiegata bene qua http://www.lastampa.it/2014/07/30/italia/cronache/piemonte-il-veto-delle-private-che-blocca-le-scuole-pubbliche-H6s57OlKzQymbxQ04sHc8J/pagina.html Domandina ai legulei: ma na porcata così da cereblolesi, se venisse impugnata davanti ai vari TAR, Cassazione, eccetera, non ha pure qualche non piccola tara di incostituzionalità? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 Credo che sia una legge che può avere delle chance di sopravvivenza legale, solo a condizione di ritenere l'asilo un servizio distinto dalla scuola dell'obbligo Se vai a questo link noterai che la casella "scuola dell'infanzia" è tratteggiata http://it.wikipedia.org/wiki/Istruzione_in_Italia E' catalogata come "istruzione prescolastica" cioè si rimanda ad uno statuto giuridico incerto perché la Scuola materna statale fu istituita in Italia SOLO nel 1968 e la si volle appunto "prescolastica" e "non obbligatoria" proprio perché la DC volle fare una favore agli ordini religiosi che gestivano i cd giardini d'infanzia fino a quel momento Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lili Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 (edited) tristemente d'accordo con Marco7, tuttavia penso che la battaglia per annullare il finanziamento pubblico alle scuole cattoliche o comunque private si debba portare avanti. Edited July 31, 2014 by Lili Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 Credo che sia una legge che può avere delle chance di sopravvivenza legale, solo a condizione di ritenere l'asilo un servizio distinto dalla scuola dell'obbligo mmmhh.. dato che ne capisci molto più di un profano in materia come me, non hai anche tu l'impressione che un'interpretazione del genere somigli parecchio a un'arrampicata sugli specchi? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 no vabbè, quando leggo ste cose voglio solo che emigrà.. sti leccapreti stanno oltre ogni minimo senso del pudore & della decenza... --- Forza Italia ha preparato un dossier per difendere la legge contestata usando come strumento di difesa la riforma scolastica che porta la firma del ministro Berlinguer, del centrosinistra. Alberto Cirio, ex assessore all’Istruzione ed oggi europarlamentare azzurro: «Con la riforma scolastica varata dal ministro Berlinguer, nel 2000, le scuole statali e le scuole pubbliche non statali paritarie concorrono nello stesso modo alla realizzazione del sistema scolastico pubblico nazionale. Questo significa che non vi è alcuna differenza tra scuola statali o comunali e scuole paritarie». Ecco perché «dividere il sistema istruzione pubblico in bianchi e neri rischia solo di riaccendere i toni di un dibattito ideologico e politico già aspro», attacca il capogruppo Gilberto Pichetto. Secondo Gianluca Vignale, padre con l’ex consigliere di Ncd, Giampiero Leo, della norma, essa «ha una chiara e razionale finalità: prima di aprire un nuovo istituto bisogna verificare se l’offerta sul territorio è satura. Se non lo è una nuova scuola rappresenterebbe solo un doppione inutile e realizzato a danno dei cittadini». Secondo Vignale questo è il caso di Bibiana: «Il Comune ha 100 bambini e un asilo paritario che riesce ad ospitarli praticamente tutti. Eppure anni fa si è deciso di aprirne uno nuovo, costato in tutto oltre 1,6 milioni di risorse pubbliche. Questo significa che se il Comune avesse speso la metà (oltre 300 mila euro) per sostenere le rette dei bambini, si sarebbero risparmiati oltre 1 milione di risorse pubbliche». I dubbi di costituzionalità Cosimo Scarinzi, responsabile scuola per la Cub, annuncia una protesta sotto l’assessorato «in difesa della scuola pubblica statale e di chi ci lavora». E a sinistra c’è anche chi sta valutando se ci siano gli estremi per sollevare una questione di incostituzionalità perchè l’offerta di una scuola paritaria non può essere vincolante per le famiglie [copincollato da http://www.lastampa.it/2014/07/31/cronaca/scuole-paritarie-il-giorno-della-verit-WoRM6u1sd9szS5CtLXwwEM/pagina.html ] Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 non hai anche tu l'impressione che un'interpretazione del genere somigli parecchio a un'arrampicata sugli specchi? Sai benissimo che nella sostanza siamo d'accordo Diciamo che è una arrampicata sugli specchi pensata formalmente bene e con una sua storia di progressivi cedimenti La legge sulla parità scolastica costituisce solo l'ultimo di una lunga serie Però - senza imbarcarmi in ricerche giuridiche che non ho voglia - l'art 33 della Costituzione prevale sulla legge ordinaria e dice: La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Cioè era già presente al Costituente la rivendicazione cattolica di equiparare la scuola privata a "servizio pubblico oggettivo" e fu respinta con la scelta di un termine inequivoco "scuola STATALE" cioè SOGGETTIVAMENTE gestita dallo Stato e non parificata-pareggiata-paritaria Nessuna legge sulla parità può o potrebbe, anche per ragioni di sgravio di spesa pubblica o di razionalizzazione di spesa, sollevare la Repubblica dal dovere di garantirmi una scuola statale in cui andare L'unico modo per sostenere che "ogni ordine e grado" non abbia valore per la scuola dell'infanzia è quindi sostenere che l'asilo non sia in senso tecnico una scuola, ma una forma di istruzione pre-scolastica D'altronde di fatto la Repubblica non ha mai soddisfatto l'obbligo di garantire asili sufficienti a soddisfare la domanda, tanto è vero che....esistono graduatorie comunali e proteste delle famiglie italiane, che spesso si vedono scavallare dalle più povere e numerose famiglie di immigrati Se l'asilo-nido e la scuola dell'infanzia fossero scuole a tutto tondo, dovrebbe esistere una rete scolastica che garantisca un servizio universale Il punto è che con l'andare degli anni si sono consolidate altre richieste corporative che confliggono con l'interesse cattolico: quello alla qualificazione del personale ( sindacale ) che cerca una equiparazione allo status degli altri insegnanti, quello dei pedagogisti a estendere il concetto di istruzione etc Mentre l'asilo nido rimane saldamente nell'ambito dei "servizi sociali ed educativi" la scuola dell'infanzia sta di fatto a cavallo di due materie : il sociale e l'istruzione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted July 31, 2014 Share Posted July 31, 2014 (edited) Sai benissimo che nella sostanza siamo d'accordo non che avessi dubbi su questo!!! E' che la mia poteva pure essere un'impressione un po' a naso, mentre la tua è l'opinione di chi è competente in materia. tutto qua! Edited July 31, 2014 by freedog Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
coeranos Posted August 2, 2014 Share Posted August 2, 2014 Uno squallido aggiornamento della vicenda, notare l'accenno alle "cure riparative" http://gaynews.it/omofobia-per-il-capo-dei-salesiano-di-trento-i-gay-vanno-curati/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
freedog Posted August 2, 2014 Share Posted August 2, 2014 beh, allora perchè non citare anche st'esempio di nebbia fitta in val padana? sfido chiunque a capire di cosa stesse parlando Avvenire 10 giorni fa in quest'articolo (non ritrovo l'originale, ma solo un altro sito che l'ha ripreso) http://www.vita.it/societa/scuola/il-pubblico-non-il-deserto-delle-identit.html Se vi serve una decodifica, il succo è: la scuola paritaria è mia e la gestisco come dico io. Tu, Stato, non rompere co ste menate sulla costituzione, la non discriminazione eccetera. Pensa solo a scucì la grana e zitto! Per citare i Promessi Sposi, stanno attuando la solita vecchia tattica: "Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire. Un parlare ambiguo, un tacere significativo, un restare a mezzo, uno stringer d’occhi.." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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