Hinzelmann Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Beh allora una certa utilità l'ha avuta XD che tte devo di' Beh certo che ce l'aveva In tempi pre-internet le informazioni correvano molto lentamente e molte persone erano anche disinformate sulla realtà LGBT Il principale canale di informazione era costituito dal materiale reperibile nei locali, ma chi li frequentava doveva prima tesserarsi etc quindi aveva un senso contattare proprio chi nei locali non andava e chissà cosa immaginava o pensava. Oggi magari del materiale di prima informazione è facilmente reperibile da internet, quindi avrebbe meno senso rifare la stessa cosa nello stesso modo. Ovviamente su chi frequenta un battuage "incombe" lo spettro della promiscuità, ma è esattamente lo stesso pregiudizio che voi stessi tendete a replicare per coloro che frequentano una chat Ma chi sono in realtà queste persone? Se ora frequentano le chat non è questione archiviata E dico - in realtà - perché non ci vuole una grande fantasia a capire che per alcuni in questa discussione sarebbero dei "diversi" perché facendo sesso al buio ed in forma anonima sarebbero dei velati, per altri invece sarebbero dei diversi perché il loro comportamento indecente rispecchierebbe una omofobia interiorizzata Il concetto di non-accettazione per un militante ha un chiaro significato, univoco Per i gay italiani no, nel senso che noi troviamo gay che riferiscono ad omofobia interiorizzata l'effeminatezza, la promiscuità, il poliamore, fino ad arrivare all'omo-socialità o allo stile di vita "gay" viste come forma di auto-ghettizzazione ( e quindi sempre come forma di omofobia interiorizzata ) Un gay "buono" deve quindi essere maschile, monogamo, straight acting e tendenziamente odiare tutto ciò che è gay e se qualcosa invece gli piacesse, con la ferma consapevolezza che sia solo un caso o uno stereotipo, che possa avere un qualche significato gay Tutto ciò - sommato assieme - distrugge l'identità gay ; preso a pezzi - una cosa sì, un'altra no - la condiziona ma non la condiziona rispetto ai topos che definirebbero un gay, secondo la cultura LGBT occidentale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Iron84 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Esatto Hinzelmann penso che tu abbia toccato il cuore della questione, l'identità gay in Italia non è la stessa che nel resto d'Europa ma per un motivo culturale, la stessa cosa si potrebbe dire dell'identità etero, perchè è la sessualità che viene vissuta in modo diverso. In molti paesi europei la visione sessuale è a 360 gradi e qualsiasi orientamento tendenzialmente le accetta e rispetta tutte. In Europa una donna che cambia e scambia uomini è vista come la norma, da noi o è una zoccola o comunque è vista come libertina, trasgressiva che prima o poi si spera metterà la testa fare bene. Il problema è che i gay italiani provengono da quello stesso ceppo culturale e quindi inevitabilmente tendono a qualificare tutti i tipi di comportamenti amorosi che escono fuori da determinati standard in maniera negativa o comunque distante. Ammetto che probabilmente anche io, che in linea di principio sono aperto e ovviamente non potrei essere diverso anche per coerenza con ciò che sono, nello stesso tempo tendo a vedere come distanti determinati stili di vita, quasi come non mi appartenessero. Ora qui non si tratta di dire se è giusto o sbagliato, però è una realtà, quella realtà che ha creato questo solco che di fondo, e questo mi colpisce negativamente, non c'è nessuna voglia di voler colmare da entrambe le parti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 allo stile di vita "gay" Mah, a me anche questa cosa dello "stile di vita gay" risulta difficile da capire Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 (edited) Non esiste uno "stile di vita gay", se non per gli omofobi, che dipingono la vita dei gay come una vita da reietti. Edited October 25, 2014 by ben81 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Se tutti i sabato vai in un bar gay e quasi tutti i tuoi amici sono gay stai avendo uno "stile di vita gay". Se tutti sabato vai al pub e quasi tutti i tupoi amici sono etero stai avendo uno "stile di vita etero". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Se tutti i sabato vai in un bar gay e quasi tutti i tuoi amici sono gay stai avendo uno "stile di vita gay". Se tutti sabato vai al pub e quasi tutti i tupoi amici sono etero stai avendo uno "stile di vita etero". E' solo questo? XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 (edited) Se tutti i sabato vai in un bar gay e quasi tutti i tuoi amici sono gay stai avendo uno "stile di vita gay". Se tutti sabato vai al pub e quasi tutti i tupoi amici sono etero stai avendo uno "stile di vita etero". Ma che dici... non basta frequentare talvolta posti dove prevale una certa clientela per poter affermare l'esistenza di uno stile di vita gay. Analizziamo ad esempio una giornata tipo di un gay, posto per esempio quello che ho fatto oggi. Mi sono svegliato, ho fatto la doccia, sono andato a fare spesa col mio ragazzo, abbiamo pranzato, adesso sistemiamo casa, stasera saremo a cena ad un compleanno di un amico gay, al quale sono invitati sia gay che etero, e dopo cena penso faremo un salto in un pub gay friendly. Ebbene, potresti sovrapporre la mia giornata odierna appena esposta, con quella di qualunque coppia eterosessuale convivente, e "lo stile di vita" e le azioni svolte sarebbero le stesse, in quanto le cose giornaliere da fare, così come i passatempi, sono sempre le stesse per tutti. Quindi non è il frequentare un bar a clientela gay, piuttosto che a clientela dark, a clientela pariolina, piuttosto che a clientela punk, fa cambiare un intero stile di vita. Ergo, checchè ne diciate, non esiste un intero stile di vita gay, ovvero uno stile di vita diverso da quello etero sin da quando ci si sveglia a quando la sera si va a dormire. Edited October 25, 2014 by ben81 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Ebbene, potresti sovrapporre la mia giornata odierna appena esposta, con quella di qualunque coppia eterosessuale convivente, ... il tuo stile di vita forse si ma quello di almadel con dark room, incontri a tre e simili non è assimilabile allo stile degli etero medi..... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 il tuo stile di vita forse si ma quello di almadel con dark room, incontri a tre e simili non è assimilabile allo stile degli etero medi..... Passa tutta la giornata in dark o a scopare a tre? Non lavora, non fa la spesa, non va al cinema, non va al pub, non esce con gli amici, ecc. ecc. ecc. ? E comunque se è per questo ci sono anche etero che frequentano night club e club privè, eppure non si sognano di inventarsi "un nuovo stile di vita" solo perchè sessualmente hanno delle abitudini diverse da quelle riscontrate nella maggior parte degli altri etero. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 a parte l'inopportunità di Marco7..., credo che il discorso di Almadel sia: "lo stile di vita gay è equivalente a quello etero, però viene definito tale dalla proporzione di persone gay all'interno del gruppo", cioè, da quanto ho capito è questo. lol Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Infatti scherzavo :) A parte che sono tre anni che non vado in un vero locale gay, l'ultima scopata fuori dalla coppia l'ha fatta il mio ragazzo la scorsa primavera... e pure se andassimo in dark tutte le settimane non sarebbe più di tanto significativo. Sono certo che il mio stile di vita somiglia più a quello dei miei amici etero della mia classe sociale rispetto a quello che possono avere Dolce & Gabbana (magari non è vero neanche questo, ma non posso saperlo). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 (edited) gran delusione per lo stile di vita pantofolaio di almadell. se lui vive così addio il gay medio.... secondo me lo stile di vita gay si differenzia al massimo da quello etero in questi punti: - vita sessuale - amicizie dei gay non tipiche degli etero in quanto avranno piu amici gay degli etero. - più soldi e tempo da spendere in viaggi e vacanze degli etero che hanno magari più figli dei gay al giorno d'oggi. - gli etero con figli hanno la vita incentrata attorno a scuola e figli, i gay sono più comparabili a coppie etero senza figli. Edited October 25, 2014 by marco7 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Quindi lo stile di vita gay e quello da perenne single, lol?Non credo che si differenzi molto dagli etero. Cioè non c'è un intrinseco stile di vita associabile ai gay: io sono molto pantofolaio per esempio. Tra mancanza di risorse e altro. Sono uno dei due "bravi" ragazzi esemplari di Almadel. Sinceramente non ho mai trovato che il mio stile di vita sia radicalmente diverso da una persona etero normale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 forse i gay lavorano più a tempo parziale (60-80%) rispetto agli uomini etero. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Non è vero. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 in svizzera credo sia tendenzialmente vero che i gay lavorano meno in % degli etero. l' 80-90% degli uomini che lavorano in svizzera vorrebbero ridurre un po' il lavoro percentualmente ma sia per non compromettere l'eventuale carriera, sia perchè gli uomini guadagnano più delle donne (e per chi ha famiglia i soldi che entrano sono meno se la moglie lavora al posto del marito), sia perchè non osano chiedere al capo o all'azienda di ridurre il tempo di lavoro alla fine finora non lo fanno. potrei immaginarmi benissimo che i gay in svizzera ci siano più gay a tempo parziale degli etero, come pure che fanno più viaggi degli etero. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 (edited) Sinceramente non ho mai trovato che il mio stile di vita sia radicalmente diverso da una persona etero normale. Io idem. Perciò mi sembrava strano. Comunque non posso fare a meno di notare che, tirando in ballo le differenze etero vs gay: secondo me lo stile di vita gay si differenzia al massimo da quello etero in questi punti: - vita sessuale - amicizie dei gay non tipiche degli etero in quanto avranno piu amici gay degli etero. - più soldi e tempo da spendere in viaggi e vacanze degli etero che hanno magari più figli dei gay al giorno d'oggi. - gli etero con figli hanno la vita incentrata attorno a scuola e figli, i gay sono più comparabili a coppie etero senza figli. Al primo posto sempre là andiamo a parare. Ma non avevate appena finito di dire che non è vero che i gay sono più promiscui degli etero? XD Edited October 25, 2014 by NewComer Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marco7 Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Ma non avevate appena finito di dire che non è vero che i gay sono più promiscui degli etero? dipende da che gay è. alla fine i gay sono promisqui come i maschi etero che però vengono repressi nella promisquità dalle donne. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Samwise Posted October 25, 2014 Share Posted October 25, 2014 Ok, mi sono letto tutta la discussione e mi state mandando sempre più in confusione... Riassumo la mia situazione: non sculetto e non mi vesto da donna, credo di appartenere alla categoria degli "insospettabili"; sono dichiarato in famiglia e con buona parte dei miei amici e conoscenti; ogni tanto vado nei locali gay, sì, anche in discoteca a ballare la peggio musica; sto cominciando a frequentare l'ambiente delle associazioni; ho qualche amico e conoscente gay, con cui a volte facciamo "cose da gay" e a volte altre cose (no, non parlo di sesso); ho alle spalle due relazioni "serie", che idealmente sarebbero dovute durare per sempre, e in generale mi piace l'idea di una relazione stabile; non sono mai stato iscritto a una chat; non mi è mai capitato di fare sesso occasionale. Non ho capito se finora sono stato fortunatissimo o se sono uno sfigato che ha fatto troppo poco sesso. Ma soprattutto non ho capito se sono un bravo gay rispettabile o no. Aiutatemi! XD Più seriamente, per quanto riguarda i primi contatti che ho stabilito con l'associazionismo, posso dire di non aver percepito atteggiamenti "poco accoglienti" nei confronti delle persone non dichiarate. Per il resto ho ancora troppo pochi elementi per valutare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
BernardoR Posted October 30, 2014 Share Posted October 30, 2014 (edited) Interessante discussione, a cui porto il mio contributo esistenziale: ma magari un po' di sesso occasionale tramite social networks, sarebbe già una grande conquista per me. Altro che conoscenze stabili o relazioni, quella è pura fantascienza. Edited October 30, 2014 by BernardoR Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
filou Posted November 16, 2014 Share Posted November 16, 2014 Secondo me le chat possono essere il primo contatto per conoscere un'altra persona, sono veloci, facili da usare e il web fa da barriera verso timidezza ed affini di alcune persone che nella vita reale troverebbero davvero difficile conoscere un altro. Anche gli etero le usano è molto spesso pure! A questo punto non capisco cosa sia tutto questo scalpore, leggo utenti "indignati" asserendo che siano un troiaio, scusate dove pensavate di finire, nel salotto bene della contessa di turno? Il web ha cambiato il nostro modo di vivere e siamo noi con il nostro buon senso a fare da filtro. Mi spiego meglio, il 60% della gente in chat vuole fare sesso, però sembra sia di moda non dichiararlo (fra l'altro non ne capisco il perché) ed è qui che deve essere usato il filtro, capire dove vuoi buttare la tua conversazione. Per quanto mi riguarda le ho usate spessissimo nonostante abiti in una grossa città, sono nate relazioni più o meno durature come dei rapporti occasionali più o meno piacevoli. La mia morale é vivetevi una vita senza troppe paranoie, di problemi la nostra comunità ne ha già fin troppi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
marvin Posted November 16, 2014 Share Posted November 16, 2014 Ammetto di aver poca dimestichezza con le chat di entrambi gli orientamenti. Le chat etero le evito come la peste: le persone che le frequentano hanno insita una forte propensione al sessismo (io uomo rude cacciatore, tu donna debole preda) che fa si che le donne o, comprensibilmente, non ti rispondano o siano irrimediabilmente idiote. Nelle chat gay invece devo dire che in generale le esperienze son un po più positive. Non ho mai incontrato nessuno, ma districandosi un po' fra i "ciao da dv dgt a o p?" e cercando un po si riesce a trovare qualcuno con cui fare una conversazione interessante. Che poi magari con un po di fortuna potrebbe sfociare nel vedersi e frequentarsi, chi lo sa, non amo fissarmi a cercare qualcosa in particolare :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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