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Ho bisogno di un consiglio.


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Ciao a tutti, 
mi sono iscritta da poco, ma ho deciso di aprire una discussione per avere delle opinioni su quanto mi sta succedendo.

Cercherò di riassumere la storia sperando di non annoiarvi. 

Sono una studentessa fuori sede, attualmente vivo a Roma. A settembre dello scorso anno è arrivata una nuova coinquilina e, da quando l'ho vista, ho provato subito una certa attrazione fisica nei suoi confronti, che mi sono sforzata di accantonare, data la sua eterosessualità (quando scopro che qualcuna che mi piace è etero, è come se avessi un meccanismo di auto-preservazione che mi impedisca di continuare a farmela piacere). Nel giro di due o tre mesi. siamo diventate veramente molto intime: trascorrevamo intere giornate insieme, lei mi punzecchiava continuamente con scherzi vari e capitava spesso che cominciassimo a picchiarci giocosamente. Ho sempre avuto al sensazione che fossimo ad un livello di intimità forse un po' eccessivo per due amiche, ma il mio mantra era "per quanto io possa stringere sempre di più il nostro rapporto, ho davanti un'eterosessuale, talmente etero che non si fa problemi a mischiarsi in contesti LGBT, senza paura di essere scambiata per lesbica. Fattene una ragione".

Da gennaio le cose sono progressivamente migliorate, poi a marzo lei ha conosciuto un mio amico con cui è scoccata la scintilla. Non nego di aver sofferto un po' inizialmente per la loro storia: mi sembrava che non ci fosse quella chimica che vedevo nel modo di rapportarsi con me. Giorno dopo giorno, tuttavia, vederla in coppia con lui ha cominciato ad essere una fonte di tranquillità per me, una prova inconfutabile del fatto che il rapporto speciale tra noi fosse una mia personalissima sensazione e suggestione. 
Ho cominciato ad evitare di uscire in gruppo quando mi sentivo un po' più frustrata dalla loro relazione e, al contrario, a vivere tranquillamente intere serate con soli noi tre, quando ho ritrovato una parvenza di serenità sulla questione - cosa sempre più frequente.

Le cose sono cambiate a giugno: dopo una festa, ubriache marce, siamo uscite a fumare. Ad un certo punto, tra uno scherzo e l'altro, lei mi ha guardata con gli occhi lucidi e mi ha detto: "Devo dirti una cosa importante...". Dopo qualche attimo di silenzio, ha fatto coming out come bisessuale ed era disperata, perché non l'aveva mai detto a nessuno prima. Il mondo mi è crollato addosso: ho basato l'intera impossibilità di una relazione tra noi sul fatto che lei fosse etero, e mi sono ritrovata senza appigli. Ho tentato di tranquillizzarla, dicendole che non sarebbe cambiato nulla tra noi, ma sono morta dentro. Poco dopo mi ha confessato di essere stata con due ragazze dal suo arrivo a Roma, di cui con una all'inizio della frequentazione con il suo tipo. Quando sono usciti degli altri amici, io ho detto di essere stanca, e sono tornata a casa.
Lei è tornata alle quattro, e l'ho sentita vomitare. Alle sei del mattino, si è intrufolata in camera mia, e mi ha detto: "Ho sognato che stavamo litigando" "Per cosa?" "Non ricordo". 

Ho passato un giugno d'inferno poi, finiti gli esami, lei è tornata a casa, ed ho avuto il tempo di rilassarmi un po'. Ho provato a conoscere altre ragazze, ho flirtato con chiunque, sono finita a letto con un paio che mi piacevano parecchio, ma non sono riuscita a liberarmi di lei che, puntualmente, vuole sapere tutti i dettagli della mia vita più intima e sentimentale.

Ho ricordato tutte le volte che mi provocava affinché le mettessi le mani addosso, per poi non reagire, tutte le volte che ha smontato ogni ragazza che conoscessi ("troppo brutta", "troppo bella", "troppo alta", "troppo bassa", "ha le gengive che non mi piacciono"), alcune frasi dette da lei ("se portassi una fidanzata a casa, sappi che le darei la vita maledetta"), e tutte le volte che, per stare con me si è dimenticata del suo ragazzo (a volte non si accorgeva nemmeno che lui avesse degli attacchi di panico - sì, lui soffre di ansia patologica).

Ci siamo sentite tutti i giorni a tutte le ore da quando è partita, lei ha fatto coming out con il suo ragazzo che è diventato ancora più geloso e, da quando è andata a trovarlo a Bologna (la città di lui), e ha smesso di farsi viva. Da sentirci tutti i giorni tutto il giorno, a non scriverci da venti giorni.

Da ottobre dovremo lasciare dove abbiamo vissuto e, prima del suo coming out, avevamo deciso di vivere nella stessa stanza, per risparmiare soldi. Il suo ragazzo mi ha detto che sarebbe pronto ad andare a convivere con lei, ma che non lo farà perché sa che abbiamo già preso degli accordi noi due, mentre la versione della mia amica è che ancora non si sente pronta per la convivenza, perché non ha la sicurezza della relazione

Ora: voglio bene alla mia amica, voglio bene a lui. 

Ho sentito frasi uscire dalla sua bocca, come "Ti prego non andartene da Roma..." o "Lo sai che sei la persona più importante per me a Roma, vero?", e è difficile per me capire che le sue parole siano pronunciate da amica ad amica..

Non so come comportarmi: mi rendo conto che non sia la cosa migliore per me mettermela nella stessa stanza, dovermi svegliare con loro due che si coccolano nel letto accanto al mio, ma mi piace vivere con lei, mi piace la sua compagnia e non voglio perderla. Ho pensato di essere onesta con lei al 100%, per evitare di doverci vivere insieme, ma non so davvero come gestire il tutto. Vi prego, datemi un consiglio: non sopporto né l'idea di perdere la sua amicizia (e il suo ragazzo le pianterebbe grane se sapesse che io abbia una cotta per lei), né tollero averla in stanza, perché voglio darmi altre possibilità, e non voglio restare legata ad una persona da cui ho sentito frasi tipo "Con le donne per me è solo sesso, la relazione è una cosa troppo  socialmente scomoda". Io sono una militante da diversi anni ormai, e sono cosciente che anche se per noi due ci fosse una possibilità, i livelli di maturità sarebbero così diversi, da rendere impossibile una compatibilità effettiva, senza contare che lei è ancora molto acerba e spaventata e, che quando si lascerà andare definitivamente, avrà bisogno di fare le sue esperienze.

 

Perdonatemi per essere stata prolissa.

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https://www.gay-forum.it/topic/27596-ho-bisogno-di-un-consiglio/
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Data la situazione, dato quanto ci stai male e il ragionamento a posteriori da te fatto riguardo anche ad una possibile relazione con una persona che effettivamente ha una maturità in quel campo diversa dalla tua, io ti direi "dacci un taglio".

Il ritrovarsela in stanza non è il modo migliore per lasciarsela alle spalle (anzi, direi che sarebbe solo una tortura) e anche se tu riuscissi ad uscirne fuori emotivamente, dovresti comunque rendere conto a lei di eventuali nuove frequentazioni&affini.

 

Veramente, non andarti ad infilare nel solito lesbodrama.

Ohi ohi, urge che ti trovi una casa diversa! fuggi da questo coinquilinaggio in cui dovresti soffrire in maniera triplice: reggeresti il moccolo ai due piccioncini, ti sveglieresti e andresti a dormire con la tua bella davanti al naso, e in più ti sentiresti inibita dal coinvolgere più intimamente nella tua vita altre ragazze lesbiche!

 

No ,assolutamente rifiuta il coinquilinaggio, a ottobre fregatene delle scuse che lei accampa per non convivere col fidanzato, trova tu una bella scusa che possa essere credibile e vai a vivere altrove con gente nuova.  Non credo sia necessario smettere di frequentarla del tutto, ma almeno la casa e la vita domestica non dovete più condividerla.

@nowhere razionalmente so che è così che dovrei comportarmi, ma c'è qualcosa che mi spaventa nel distacco con lei. 
Ho avuto anche la geniale idea di farle conoscere TUTTI i miei amici, quindi sarebbe difficile non procurare imbarazzo anche alle altre persone, uscendo tutte insieme.

@Sampei ho pensato alle scuse che potrei usare, ma non riesco a trovarne mezza che sia vagamente credibile...

@marco7 ha fatto coming out come bisessuale. Principalmente la picchiavo, ma è la dinamica che è strana: lei mi provoca sempre affinché io le metta le mani addosso e, quando lo faccio, non reagisce. Sì, insomma, a volte le ho fatto parecchio male, ma non si lamenta mai. 
No, non ci ho fatto sesso, né ci siamo baciate.

Che storia! Quindi non le hai mai confidato la tua attrazione nei suoi confronti? Credi che cambierebbe qualcosa? 

Comunque sono d'accordo con nowhere, se credi che un'ipotetica relazione con lei non vi porterebbe da nessuna parte (secondo le sue parole, farlo con le donne per lei è solo sesso e a quanto ho capito le piace, ma per una relazione non è socialmente pronta) non ha senso continuare a starci male...forse allontanarti un po' senza però perderla di vista potrebbe farti bene.

Il mio consiglio è segui il tuo mantra, trova un'altra casa, trovati una ragazza che sia 

a) tua 

b ) lesbica
c) sicura di se stessa

questa persona NON è tua amica, malgrado il punzecchiarsi ti faccia pensare di sì, è solo il suo modo di tenerti legata a lei e di cercare attenzioni.
Se fosse tua amica, sarebbe felice per te quando conosci una ragazza che ti piace, potrebbe farti qualche battutina cameratesca ("dai, è troppo alta" + risatine) ma non si permetterebbe mai di mettere becco nelle tue scelte sentimentali tanto da ostacolarle (chi è lei per non far fare vita alla poveretta di turno?)
Ti sta tenendo in scacco, potrebbe averti quando vuole ma stranamente sei l'unica con cui non è mai finita a letto.
Eppure è finita a letto con altre, anche quando giocava con te e tu iniziavi a vederla sotto un'altra luce, cercando di convincerti che fosse etero.
Perché?

Hai tre scenari:

è etero curiosa: va sporadicamente a letto con ragazze (tranne che con te) solo per gioco ma conosciuto il ragazzo che fa per lei è scoccata la scintilla 
è lesbica: va a letto con altre ragazze (tranne che con te) perché è nella sua natura, ma sta con un ragazzo per salvare le apparenze
è bisessuale (nota personale, non ci credo per niente...): va a letto con ragazze e ragazzi, tranne che con te 

Che cosa vuoi fare?
Non la vuoi perdere perché è tua amica? O non la vuoi perdere perché in fondo-in fondo speri in qualcosa di diverso?

Personalmente credo tu possa meritare qualcosa di meglio e soprattutto di tuo, risparmiandoti tanta sofferenza gratuita, alla fine soltanto tu nutri sentimenti sinceri nei suoi confronti.

Edited by minib

@MrDadinski sì, purtroppo credo che cambierebbe qualcosa. Ho notato che lei si comporta in tre modi diversi con me: 
A) Come fossi sua sorella; B) Come fossi la sua migliore amica; C) Come fossi la sua amante.
Per lei non è solo sesso, lei non vuole che le cose si evolvano oltre al sesso, perché non si sentirebbe pronta a vivere una relazione saffica in modo sereno e libero.
So che dovrei allontanarmi da lei, ma non riesco ad ideare una scusa decente per scollarmela di dosso. 

@minib so perfettamente che devo cambiare orizzonti per essere serena. Lei a tutti gli effetti è una mia amica: ci divertiamo insieme, è sempre pronta ad ascoltarmi e ci tiene a me, me l'ha dimostrato più e più volte. Ci tengo a precisare che lei non mi mette i bastoni fra le ruote, anzi, a volte capita anche che mi invogli a conoscere persone nuove, però vedo che, allo stesso tempo, se ne esce con battutine varie, che mi sembrano sprazzi di gelosia che non riesce a contenere. 
Sai? Non riesco a capire se io le piaccia o no, almeno un po'. Non penso che lei sia cosciente a volte di come si comporti...
Lei è bisessuale, ne è sicura. Io credo che lei si sia convinta di essere innamorata di lui, perché questo poveraccio se ne prende cura come fosse la sua bambola, riempendola di attenzioni e cortesie.
Sto cercando effettivamente di capire se io non voglia perderla per reale amicizia, o perché ci spero ancora...

 

 


Ho avuto anche la geniale idea di farle conoscere TUTTI i miei amici, quindi sarebbe difficile non procurare imbarazzo anche alle altre persone, uscendo tutte insieme.

 

...Sinceramente credo che non sia un problema tuo l'eventuale "imbarazzo" che si potrebbe venire a creare.

La gente si mette insieme e si lascia ogni giorno, saranno gli amici tuoi a regolarsi di conseguenza una volta spiegata loro la situazione.

 

 

 


ma c'è qualcosa che mi spaventa nel distacco con lei.

Potrebbe essere il fatto che attualmente è nella tua vita tutti i giorni e che, effettivamente, fa sempre un po' di paura chiudere un capitolo ed aprirne un altro andando incontro all'ignoto.

Ma d'altra parte, sei ben cosciente di quello a cui andrai incontro se deciderai di rimanere a vivere con lei.

Anche perché, mettendo il caso che improvvisamente si rendesse conto di provare lo stesso per te, rimarrebbe comunque una persona che a livello personale ancora non è "formata" sotto questo punto di vista e che si è eventualmente appena lasciata, e non perché lesbica, ma perché bisessuale, il ché secondo il mio punto di vista cambia notevolmente la cosa, visto che tendenzialmente esperienze continue mi insegnano che finire nei letti altrui ancora caldi, non è mai qualcosa che giova a livello di sicurezza.

 

E sarò sincera, a me pare anche strano il suo comportamento, sia perché ha fatto coming out con te, sia perché comunque resta fidanzata. Ma queste sono mie riflessioni personali derivate dal fatto che esperienza mi insegna che spesso le ragazze fanno finta di non capire o percepire le cose, quando in realtà son ben coscienti di quanto accade loro intorno.

 

Comunque, ritornando in tema,essendoti tu definita una persona comunque risolta con sé stessa, militante&affini, vale realmente la pena buttarti in una situazione senza respiro da cui poi sarebbe ancora più difficile uscire (perché una volta che ci pigli stanza assieme, sarebbe ancora più difficile accettare di prendere le distanze in maniera definitiva)?

@marco7 forse ho ritratto un po' male questa ragazza presa dalla collera, ma ti assicuro che è una bravissima persona, sempre presente per me nei momenti di bisogno. Lei era super entusiasta al pensiero di vivere un altro anno con me e, veramente, mi spezza il cuore dovermi tirare indietro...

@nowhere sono d'accordo su tutta la linea. L'unica cosa: lei è più piccola di me di quattro anni (ha 19 anni, io 23) e credo che spesso non si renda nemmeno conto di star flirtando, perché lo fa in un modo talmente ingenuo e goffo, da lasciarmi ancora più sorpresa e sbigottita. Lei ha fatto coming out con me perché sono l'unica persona gay che conosca di cui si fidi ciecamente, visto che non si sente ancora pronta a dichiararsi pubblicamente.
So bene che la scelta migliore sarebbe non viverci più insieme, devo soltanto decidermi, e tagliare il cordone ombelicale. 

 

Lo fa in maniera ingenua e goffa, eppure non lo è nel momento in cui ti spara frasi come "Con le donne per me è solo sesso, la relazione è una cosa troppo socialmente scomoda", essendo a conoscenza oltretutto del fatto che sei lesbica.

Capisco la paura di fare coming out, ma frasi del genere comunque non se le è certamente risparmiate.

E improntare la propria bisessualità come un andare con le donne solo per sesso escludendo completamente la parte affettiva, fa risultare il suo orientamento sessuale come una "scelta" e non un modo di essere, il ché mi fa suonare altri 300 campanelli d'allarme.

Ripeto, pure se avesse questa attrazione per te, rimane il fatto che andare a finire a convivere nella medesima stanza con te e lei è ancora fidanzata, rende la situazione ancora meno chiara.

Che lei sia super entusiasta della cosa non ci son dubbi, dopo tutto la sua è una situazione stabile.

Il problema è il tuo che dovresti sovraccaricarti di uno stress allucinante.

 

Quasi ti direi di tirar fuori il sacco giusto per mettere in chiaro le cose, vedere il tipo di reazione e poi pensare ad andare avanti (se eventualmente l'epilogo dovesse finir male).

 

 

 

Mi dispiace se posso risultare brusca, ma diciamo che ormai ho la tendenza a dare ascolto più al mio spirito di sopravvivenza che a quello di madre teresa di calcutta.

Ora, a costo di risultare l'ottusa di turno, ma

 

"Per lei non è solo sesso, lei non vuole che le cose si evolvano oltre al sesso, perché non si sentirebbe pronta a vivere una relazione saffica in modo sereno e libero."

 

e

 

"Lei è bisessuale, ne è sicura. Io credo che lei si sia convinta di essere innamorata di lui, perché questo poveraccio se ne prende cura come fosse la sua bambola, riempendola di attenzioni e cortesie."

 

sono cose che per me non possono coesistere.

La sua natura di bisessuale perché dovrebbe crearle problemi a venire a letto con te? Oggi le è capitato di essere innamorata di un ragazzo, ma per sua natura è andata tranquillamente a letto con altre, ne è stata attratta e se dovesse finire con lui, trovasse una ragazza interessante non si tirerebbe indietro.

Perché con te non lo fa?

 

Se la risposta è: "perché mi considera solo un'amica", il problema non si pone.

Se è amica e le vuoi bene e vuoi bene anche a lui (e pure a te), lascia perdere.

 

Se invece, sarò maligna, sta solo giocando con te come sostengo e tenendo i piedi in 400 scarpe, lascia perdere.

 

Si è confidata con te, gioca con te, ti stuzzica, ti porta a farti domande del genere, a doverti mettere il cuore in pace e in tutto questo tempo ha conosciuto altre quando, visto il livello di intimità, poteva farti intendere di volerci provare con te.

Invece è stata solo equivoca.

E ora sta con un altro.

 

Fatti coraggio e lasciala stare.

@nowhere credo tu abbia ragione. Probabilmente continuo a giustificare molti dei suoi comportamenti perché la sbandata che mi sono presa non mi fa ragionare lucidamente. Quella del "socialmente scomoda" me l'ha detta perché ha saputo della mia relazione passata con una ragazza, che mi ha fatto soffrire le pene dell'inferno per la sua paura di uscire allo scoperto. 

 

Ho già pensato di tirare fuori il sacco, ma avremo ancora un mese di convivenza da gestire, e non so veramente se riuscirei a tollerare il tutto dopo essermi dichiarata.

Sì, anch'io, ed è per questo che, nonostante tutto, ho sempre mantenuto una certa distanza fisica: avrei avuto diverse occasioni per tentare di baciarla, con la scusa del "stavo giocando - ero ubriaca".

Il punto è che, anche se si lasciasse con lui,non credo che vorrei provare a frequentarla. Proverò a spiegarla in un modo semplice: ho una cotta per lei, ma non mi piace più, e non ho stima di lei dal punto di vista sentimentale. Per il resto mi rendo conto che è una brava persona.

@minib la dura verità in poche righe. Avevo bisogno di leggerla, grazie. Ho provato ad addolcirmi la pillola ma, probabilmente, la verità è che non le piaccio abbastanza.

Un mese di convivenza da gestire prima di dover lasciare casa?

Non per altro, ma eventualmente le devi dare la notizia in modo che lei (e anche tu, del resto) vi possiate organizzare per trovare un'altra sistemazione.

Insomma, vedi tu, ma sicuramente prima trovi un epilogo a questa situazione prima troverai il modo di poter andare avanti.

 

Per il resto, in bocca al lupo.

  • 2 months later...

Dato che i consigli ricevuti su questo forum mi hanno aiutata parecchio, ho deciso di aggiornare. 

Alla fine sono riuscita a confessare tutto alla mia ex coinquilina, e abbiamo cambiato casa. Quando le ho detto che avevo bisogno dei miei spazi, lei è stata piuttosto riluttante e invadente, ed è stato in quei momenti che ho realizzato di aver fatto la scelta più giusta. 

Non nego di soffrire per l'intera situazione, ma sono cosciente di essermi data la possibilità di voltare pagina. 

Grazie a tutti per i consigli.

 

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