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Polemiche sulla nuova app "MilanoGayLife"


NewComer

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Notizia dei primi di Luglio ma in cui mi sono imbattuto solo oggi.

 

A seguito della presentazione della nuova app che dovrebbe, secondo il comune di Milano, fare da leva per promuovere il turismo lgbt (in pratica una sorta di giuda virtuale alla gay scene del capoluogo lombardo), si accendono le polemiche di alcuni rappresentanti della comunità gay locale per l'esclusione dall'app stessa di saune e cruising bar (ed in genere di tutti i luoghi in cui è consentito fare sesso).

 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/07/02/milano-comune-presenta-lapp-gay-friendly-ma-dove-scopano-non-ci-interessa/286971/

 

Voi che ne pensate? E' una scelta apprezzabile o insensata?

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se non mettono quei posti c'è polemica da parte dei gay.

 

se mettono quei posti c'è polemica da parte dei cattolici....

 

forse visto che il target dell'app sono i gay andava fatta un'app completa....

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Visto il mondo in cui si muovono (avete letto che razza di commenti omofobi su Il Fatto?)  penso che non si possa chiedere piu di tanto alla nuova amministrazione

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Visto il mondo in cui si muovono (avete letto che razza di commenti omofobi su Il Fatto?)  penso che non si possa chiedere piu di tanto alla nuova amministrazione

 

Credo che l'app sia sviluppata e commercializzata da un'azienda privata, e che il comune dia semplicemente una sorta di patrocinio. Non so se ho capito bene, però se così fosse in teoria la scelta dei contenuti non sarebbe vincolata ad alcun principio "politico"

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Se c'è il patrocinio del Comune mi sembra arduo, pure teoricamente, non avere vincoli politici

ma francamente la Iardino non mi pare accusabile di qualche forma di omofobia, non solo per il fatto di essere lei stessa lebica ma anche per la suo storia

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La Iardino, però, è una semplice consigliera comunale

ciò che conta è l'opinione dell'assessore al turismo

 

( come di consueto l'articolo è scritto male come se fosse

il resoconto impressionistico di una serata fra amici e non

un fatto di cronaca )

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Anche io mi aspettavo che ci fossero tutte le attività a tema.

 

Avevo scaricato l'app per avere una panoramica su tutte le proposte, essendo nuovo di Milano, per sapere dove poter incontrare gente, partecipare a eventi, conoscere i luoghi più frequentati... ma ho trovato solo eventi, credo sponsorizzati, per lo più serate in discoteca...

 

Ottima l'idea, scarso il contenuto.

 

La polemica politica che coinvolge l'app è abbastanza strumentale, il classico gioco delle parti con i politici che fanno i politici, sventolando nella direzione di maggior consenso, e i cattolici che fanno i bigotti.

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ciò che conta è l'opinione dell'assessore al turismo

 

L'assessore al turismo dovrebbe essere il tipo seduto accanto alla Iardino nel video, e a quanto pare concorda con l'esclusione di saune e cruising dall'app :)

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@sergk io l'app sinceramente non l'ho scaricata, a quanto si dice però le uniche attività escluse dovrebbero essere quelle in cui, per citare la Iardino, "si va a scopare", ossia cruising bar e saune...per il resto dovrebbe esserci tutto; probabilmente hai trovato quasi solo serate in discoteca perchè la vita gay milanese è fatta essenzialmente di quelle (per fortuna per quelli a cui piace il genere, purtroppo per quelli a cui, come me, non piace), dovrebbero comunque esserci anche le associazioni, sia quelle più "politiche" (tipo il cig) sia quelle sportive

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@NewComer in effetti hai ragione

 

Nel senso che ho controllato e al di là del video, che dice e non dice,

la Iardino "rivendica" poiticamente la decisione sul suo Blog

 

Di recente nella mia attività come consigliere comunale a Milano ho dovuto patire gli strali polemici di tutta una categoria di operatori del settore Lgbt. Ovvero coloro i quali si sono sentiti esclusi dall’iniziativa “Milano Gay Life”, perché non si sono visti posizionati all’interno della prima app persmartphone veicolata dal sito del turismo del Comune di Milano e che servirà ad ogni omosessuale, in visita nella nostra città soprattutto in occasione di Expo 2015, per trovare locali e luoghi gay friendly. In questa app – per una condivisibile decisione dell’assessorato al turismo – non saranno presenti link ai locali di cruising ed a un certo circuito di saune omosessuali dove, si sa, è possibile consumare sesso occasionale. So anche per certo che in quei luoghi, magari non in tutti ma nella maggior parte, l’utilizzo del preservativo non è affatto una priorità. Solo per la mia posizione e per la mia storia personale, non potrei mai contribuire alla promozione di luoghi di questo genere. Ma men che meno in un momento storico come questo, dove i numeri stanno facendo di nuovo suonare alto l’allarme Aids in questo Paese. 

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/16/aids-tra-gli-omosessuali-e-giusto-non-promovuore-il-sesso-occasionale/1061411/

 

Lei quindi dice espressamente di condividere, sulla base del fatto che i locali non promuoverebbero l'uso del preservativo

e sulla base dell'allarme OMS sull'aumento dei rischi AIDS

 

Non resta quindi che prendere atto...io non condivido l'opinione della Iardino, semmai si sarebbe trattato di promuovere

la distribuzione di preservativi gratuiti ai clienti, però devo prendere atto che ancora una volta in Italia non si fa ciò che si

fa all'estero

 

Ed anche per colpa nostra

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Probabilmente il fatto dell'uso o non uso del preservativo è un ragione politically correct usata per celare un imbarazzo (che fra l'altro trovo compresibilissimo) nello sponsorizzare su un mezzo "istituzionale" luoghi deputati al sesso occasionale. Poi non c'è dubbio che se effettivamente la Iardino percepisce un probelma relativamente all'educazione al sesso sicuro, indipendentemente dalla questione dell'app turistica, potrebbe proporre in quanto consigliere comunale qualche provvedimento per colmare questa lacuna, sia dal punto di vista educativo sia con la distribuzione gratuita di preservativi (che in Italia effettivamente costano un botto XD).

 

Fra l'altro di questo eventuale programma beneficierebbero anche gli etero, che quanto ad educazione al sesso sicuro mi sembrano un po' indietro...

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Mah...qui però ci sono due problemi

 

Il primo è che viene creata dal Comune di Milano una app gay ed invece di discuterne

con le associazioni gay si usa come copertura una consigliera comunale, ma di fatto è

il Comune di Milano che decide unilateralmente cosa è gay e cosa no, cosa ci va e cosa

no.

 

Mi pare di capire che le associazioni gay fossero favorevoli ad inserire tutti i locali e poteva

essere anche l'occasione per motivare i gestori di certi locali a riprendere delle iniziative sul

sesso sicuro...insomma poteva esserci una interlocuzione

 

Se ogni volta lo Scalfarotto della situazione, o la Iardino della situazione, si distinguono solo

per il fatto di avere la pretesa di rappresentare il mondo LGBT, per il solo fatto di essere gay

o lesbiche dichiarate, questa interlocuzione non si instaurerà mai

 

In particolare questo vale per il PD, che imbarca gay e lesbiche al solo fine di evitare un

dialogo vero con il mondo LGBT e intercettarne i voti

 

Il secondo punto è che il turismo gay è anche turismo sessuale, non è possibile immaginare

un turismo gay che non sia sessuale...insomma le mie mappe cartacee gay conservate come

souvenir nel corso degli anni, contengono tutte quante tutti i locali, sia che si tratti di Barcellona

o di Madrid o di Parigi o di Londra....

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Si poteva anche prevedere come corrispettivo dell'inserimento pubblicitario l'obbligo di

distribuzione gratuita a carico dei gestori, insomma di cose se ne potevano e se ne potrebbero

immaginare diverse...

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Ilromantico

Ma se è un'APP patrocinata dal comune (più o meno) non potevano mica mettersi a pubblicizzare 'scopatoi'. Un po' di senso logico suvvia! Senno a sto punto pretendete pure che nelle guide turistiche delle città d'arte o negli eventi promossi dai comuni pubblicizzino pure i sex club per etero. Se si fosse trattata di un'APP totalmente privata avreste avuto ragione, ma visto che in un certo senso è un po' "istituzionalizzata" il "decoro" è d'obbligo e scontato.

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Ilromantico

Che dirti, a me la mappa di saune/dark room fa molto depliant da baretto gay, un po' retró sinceramente, ma capisco che in certe realtà antiquate sia essenziale. Non conosco Milano, ma credo e spero che la vita gay non sia così nascosta d'avere bisogno di un depliant per sapere in che posti andare. Le mie opinioni su cosa sia "peccaminoso" poi non credo abbiano importanza (oltre ad essere ridicolmente false), vorrei capire perché per te l'abbiano... Tra l'altro non è il mio caso, ma c'è gente che pensa che certe cose siano 'peccaminose', accettalo e fattene una ragione.

 

Il punto della questione è che un'APP 'istituzionalizzata' e pubblica deve andare bene per QUALSIASI tipo di pubblico e non può certo promuovere il 'sesso sfrenato' perché nella società di tutti i giorni funziona così, che devo dirti? L'errore di fondo è avere un'attitudine egoista e non pensare che per andare bene a tutti si debbano rispettare dei limiti e dei compromessi.

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Senno a sto punto pretendete pure che nelle guide turistiche delle città d'arte o negli eventi promossi dai comuni pubblicizzino pure i sex club per etero.

 

nelle guide per turisti di zurigo ci sono anche i locali a luci rosse per etero tra le varie cose. se mettano i locali gay non lo so perché è talmente tanto tempo che non ne prendo in mano una che non ricordo.

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giusto perché il sesso occasionale è osceno e peccaminoso

 

Beh scusa ma qui la valutazione che uno fa sul sesso occasionale ha importanza relativa: indipendentemente da come uno personalmente lo consideri (peccaminoso, sconveniente, vergongnoso, divertente, appagante etc..) bisogna pur sempre tener conto che si sta parlando di una iniziativa voluta e sponsorizzata da una istituzione, mi sembra quindi abbastanza normale che una pubblica istituzione non si faccia sponsor di locali in cui si va a consumare sesso occasionale. Non credo ci sia dietro nemmeno tutto questo pensiero discriminatorio, probabilmente una guida turistica "istituzionale" non menzionerebbe nemmeno i night club etero.

 

Le giude ci cui si parlava in un paio di post probabilmente sono guide indipendenti, create da società private, ce ne sono molte anche su internet (la più famosa mi pare si la Spartacus international gay guide).

 

Alla fine non rischia di diventare un po' fastidioso il fatto che si trovi sempre il lato negativo su cui far polemica? In questo caso specifico pur nei limiti di una iniziativa "istituzionale" siamo di fronte ad una amministrazione locale che per la prima volta prende atto che il turismo gay è un settore che va tenuto in considerazione (il che sembra ovvio, ma in Italia non molto, si vedano tutti i casini a torre del lago) e tenta di promuoverlo. Come dice la Iardino nel video, probabilmente poi se qualcuno è interessato proprio a saune e cruising, non menzionati nella guida, può benissimo chiedere in giro (nei locali ad esempio, che sono invece menzionati) o trovare maggiori info su internet.

 

L'unica cosa in tutta la bagarre che mi è sembrata davvero inopportuna da parte del comune è stata l'inserimento dell'associazione catto-intollerante fra le associazioni gay-friendly.

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Non lo so, vedi tu

 

Fanno una guida gay e neanche chiedono l'opinione delle associazioni gay

 

Se neanche ci consultano su questo, figuriamoci quanto lo faranno sul resto

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Beh ma qui, benchè "gay", si tratta pur sempre di promozione turistica. Se si fosse trattato di, non so, un regolamento comunale per l'istituzione di un registro coppie omo o per un programma di educazione nelle scuole promosso dall'amministrazione, ok, lì un'azione concertata sarebbe quasi d'obbligo, ma per fare una guida turistica, ancorchè gay, non credo ci voglia l'imprimatur delle associazioni.

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Sai cosa ti dico?

 

Secondo me il Comune di Milano ha fatto bene

( per rimanere in tema con il topic sull'apertura

mentale degli Italiani )

 

Perché dimostrare nei fatti di essere gay friendly

se si può fare finta di esserlo?

 

Vivendo in un paese dove si è educati fin da piccoli

a far finta si può ottenere il consenso facendo finta

di fare qualcosa, è logico e conseguente

 

Se poi pure i diretti interessati ti danno ragione...Lol

 

Certo c'è il problema che i turisti gay potrebbero non

essere Italiani e quindi non abituati...anzi a dire il vero

la guida dovrebbe servire proprio a loro

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In una guida gay dovrebbero essere menzionate tutte le attività gay, altrimenti è un fiasco perché le persone preferiscono consultare siti e guide in cui sono sicuri di trovare tutto.

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Quindi se una guida rivolta al pubblico gaio omette il tipo di locali di cui si è detto non è veramente gay-friendly? Un po' radicale XD

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No, è inutile perché ci si aspetta che vi sia riportato tutto. Nessuno vuole leggere una guida parziale, ci si rivolge a internet.

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Beh non sarà certo la maggiore fra le spese inutili di Expo 2015

l'angosciante quesito è se siano riusciti a spendere utilmente qualcosa

e quanto sarà il disavanzo totale dell'operazione a fine esposizione

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@ Hinzelmann      Ma guarda, io il ragionamento che fai lo capisco perfettamente, il mio punto di vista è però il seguente (e riguarda questo argomento ma un po' in generale l'approccio degli attivisti gay alle questioni politiche): in un paese come il Regno Unito, che citano nel video come paragone positivo, in cui sono riconosciute sia unioni sia adozioni per coppie omo ed in generale c'è un'attenzione ben maggiore alla parità di diritti, è ragionevole che una questione come questa dell'app gay venga recepita con indignazione dalle associazioni, che avrebbero a buon merito rivendicato la necessità di essere consultate prima, poichè lì ci si aspetta un alto "committment" da parte delle istituzioni in materia di diritti LGBT; in Italia abbiamo una classe politica che ancora si rifiuta di approvare uno straccio di legge contro l'omofobia perchè "discriminerebbe gli etero" (e dice tutto...) ed in generale l'atteggiamento verso l'omosessualità è non proprio evoluto: in questo clima non ci possiamo aspettare lo stesso livello istituzionale dell'UK di Cameron, e secondo me fare gli schizzinosi quando arriva un segnale di attenzione da parte di una istituzione, pur nei limiti e coi mille difetti segnalati, è irresponsabile.

 

Per usare una metafora, se uno studente è svogliato o poco brillante e prende sempre insufficienze, non ci si può aspettare che passi da un giorno all'altro dal 3 al 7: se studiando poco arriva al 5 e mezzo, che è pur sempre insufficiente ma dimostra un miglioramento, va incoraggiato per spronarlo a continuare a migliorarsi. Se invece gli si dice "vabbeh prima prendevi 3, ora 5 e mezzo, siccome sei ancora insufficiente fai schifo comunque" il risultato che si ottiene è probabilmente che lo studente torni a non studiare del tutto.

 

Ora applichiamo la metafora al caso concreto: consideriamo un amministratore di sinistra, come Pisapia e la sua giunta, che si mette a fronteggiare sia le pressioni dell'opposizione Lega/PdL, che in lombardia è particolarmente omofoba, sia le pressioni interne della sua stessa maggioranza che, come sappiamo, comprende anche una parte catto-democristiana non proprio irrilevante, per approvare un provvedimento anche blandamente gay-friendly: se come risultato questo amministratore viene attaccato anche dalle associazioni verso cui il provvedimento era indirizzato, probabilmente in futuro egli eviterà, a monte, di farsi tutto lo sbatti e rinuncerà a provvedimenti in questo senso.

In questo caso si poteva apprezzare quanto meno lo spirito dell'iniziativa e far notare che sarebbe però stato opportuno coinvolgere anche le associazioni.

 

In sostanza: una linea politica "intransigente" sulle questioni di principio può essere giustissima dal punto di vista degli ideali, ma controproducente (per lo status quo attualmente in Italia) dal punto di vista pratico.

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