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Disturbo di dismorfismo corporeo/DOC


Liquid user

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Qualcuno ne soffre? io ho una forma di DOC sublimata per la maggiore parte in dismorfofobia, in pratica, una percezione della propria estetica alterata e insensibile a molti apprezzamenti nella realtà. mi è stata diagnosticata da una specialista e ho fatto una lunga psicoterapia,che francamente è servita sotto diversi aspetti, oltre che nel merito del disturbo, come per esempio conoscermi,conoscere i miei pensieri, il mio modo di pensare e ad interfacciarmi con  le altre diverse modalità di pensiero,a capire meglio gli altri. Ad un certo punto in una fase acuta ho preso farmaci (SSRI) e ora sto meglio, sicuramente meno rimuginazione, quasi zero conferme,maggiore accettazione senza svalutazione degli apprezzamenti, riuscendo finalmente ad applicare le cose che, a causa della gran fatica, non riuscivo ad eseguire della psicoterapia. Ora è una fase di Up and down, ma sempre abbastanza stabile.

Credo sia la cosa che mi ha fatto soffrire di più nella mia vita, perchè ti da un sensazione di inadeguatezza devastante.

volevo sapere se qualcuno ne soffre, per magari confrontarsi o ne ha sofferto.

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Mh, in passato l'unico disturbo che mi è stato diagnosticato è stata una forma di Fobia Sociale, ma mi ritrovo in gran parte delle tue problematiche anche se non è mai stata posta una diagnosi ufficiale.

 

Ne sto uscendo autonomamente, e la cosa mi conforta perché evidenzia che rispetto al passato mi sono decisamente rafforzato, anche se non è facile liberarsene completamente perché credo sia alto il rischio di "recidive".

 

Comprendo perfettamente il senso di "inadeguatezza devastante" che citi, è paralizzante: vedi le altre persone sicure di sé, anche persone con cui ci si confronta e ci si domanda che diamine abbiano più di sé stessi.

 

Liberarsi di questo disturbo rappresenta una grande liberazione :uhsi:

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Liquid user

Mh, in passato l'unico disturbo che mi è stato diagnosticato è stata una forma di Fobia Sociale, ma mi ritrovo in gran parte delle tue problematiche anche se non è mai stata posta una diagnosi ufficiale.

 

Ne sto uscendo autonomamente, e la cosa mi conforta perché evidenzia che rispetto al passato mi sono decisamente rafforzato, anche se non è facile liberarsene completamente perché credo sia alto il rischio di "recidive".

 

Comprendo perfettamente il senso di "inadeguatezza devastante" che citi, è paralizzante: vedi le altre persone sicure di sé, anche persone con cui ci si confronta e ci si domanda che diamine abbiano più di sé stessi.

 

Liberarsi di questo disturbo rappresenta una grande liberazione :uhsi:

per me è esattamente l' opposto.

Io sono sicuro di me, delle mie idee, della mia socialità, della mia intelligenza. Sono solo in preda a un altalena,che ora è stabilmente ferma in una posizione buona, mentre prima era costantemente ferma in una posizione di inadeguatezza. è un esperienza che sembra quasi da matti, hai percezioni che variano nel tempo e ne variano anche l' interpretazione.

Mi sono fissato su piu o meno tutto,fin da piccolo,a parte qualcosa, con piu o meno intensità. Occhi (che oggi so che sono una delle mie parti piu belle ,grandi e verdi),bocca, naso (che è stata una tortura,ma ora lo accetto e addirittura mi piace cosi), peli, orecchie, collo,sopracciglia, capelli (che ora so essere belli, folti e spessi) ,mani,piedi, genitali (ma ora anche qui so che sono assolutamente a posto),coscie, magrezza, ginocchia, altezza,e altre cose piu nell ' insieme. c'è qualcuna che è durata troppo poco per lasciare un segno, il naso che invece mi ha segnato ma ora lo apprezzo e non lo cambierei e ora piu nell' insieme. La cosa sconvolgente è la differenza di percezione che si ha nelle varie fasi. Quando mi ero fissato con il naso, ero convinto che tutti lo guardassero e facessero battute, e lo sentivo fisicamente, presente. se ti fissi con i capelli, non sai mai come metterli,non ti piacciono. con l' altezza in quei momenti pur essendo 1.70 (non un gigante,ma nemmeno un nano)  ti senti e ti percepisci cosi. Quando mi fissavo con i peli delle braccia, me li accorciavo..ogni risata la associ a qualche cosa che ti prende la .ora sono molto piu equilibrato, grazie a Dio parlo del passato,ma a volte si cade,come tutti..in quei momenti smonti ogni conferma positiva trovando un significato che possa andare nella  direzione della tua falsa credenza, e gli altri hanno la sbagliata percezione che te la meni,o che lo fai perche vuoi fare il modesto. ora non mi reputo brutto, è un buon periodo. ma si passa da momenti in cui hai vergogna di te stesso, a momenti in cui ti vedi carino. con tutti i comportamenti ossessivi associati. prima c' erano tutti i  santi giorni, ora quasi più, anche se su qualche ambito ancora qualche segno mi è rimasto. è quasi come l' anoressia come linea di pensiero,perdonatemi il paragone,a è per rendere bene l' idea,anche se appartengono a classi diverse.

Edited by Liquid user
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Io soffro di DOC da anni ma ormai ho imparato a conviverci e quindi a non pensarci più :) E' un disturbo molto comunque alla fine, anche la dismorfofobia lo è. Comunque la chiave sta nell'accettare il rischio ed affrontarlo, so che è molto difficile ma dovresti provare ad esporti di più agli stimoli ansiogeni.
Io ho risolto tutto quando ne ho parlato apertamente ed ho visto che non ero il solo, capire che anche altre persone (in primis il mio ex) avevano il mio stesso problema e che lo accoglievano come normale o addirttura banale mi ha aiutato moltissimo.

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  • 1 month later...

Ne soffro in maniera abbastanza lieve, ma ne soffro. Ce l'avevo parecchio su col mio naso, che ora ho lasciato stare, e da sempre ce l'ho con la mia pancia. Non ho la pancetta, ma mi è rimasto un rotolino insignificante che però puntualmente ingrandisco con le mie fissazioni. Lo odio, se potessi lo tirerei via con un coltello.

 

La dismorfofobia comunque mi aumenta esponenzialmente se non faccio attività fisica: se non vado a correre o in palestra per troppo tempo inizio a sentirmi male con me stesso, a irritarmi col mio stesso corpo.

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orodeglistupidi

Mi sembra un disturbo piuttosto comune, non è certo la prima volta che ne sento parlare e devo dire che pure io tendo a prendermela ciclicamente con certe parti del mio corpo, ingigantendone i difetti e arrivando a proiettare le mie fissazioni sugli altri (per il ciclo: mi stanno guardando tutti per colpa del mio/della mia...).

 

Nel mio caso, è stato d'aiuto rivedere alcune mie vecchie foto, scattate in periodi in cui mi ritenevo un'immondizia su due zampe. Passati ormai diversi anni ed essendo palese che all'epoca non ero affatto una latrina (come invece credevo intimamente), mi sono reso conto di quanto possano essere gratuiti certi miei giudizi sul mio corpo.

 

Credo che le radici di questi disturbi siano diverse. Da una parte, si sconta l'inevitabile distanza tra l'ideale di sé e ciò che si è realmente (vorrei essere perfetto, vorrei essere quello che fa girare la testa a tutti... e invece sono così e così). Dall'altra, c'è un masochismo di fondo che, attraverso la voce del cosiddetto "diavolo interiore", ci induce a sparare a zero sulla nostra immagine per continuare ad alimentare il senso di colpa, la disistima di sé e lo stato generale di sofferenza (il famoso "pantano del masochista").

Le due cose sono legate, comunque: è come se dovessimo gareggiare nel salto in alto e decidessimo di fissare l'asticella ad un'altezza impossibile. Ovviamente falliremo, perché solo una persona su un miliardo potrebbe riuscire a raggiungere quel livello: ma noi non siamo quella persona, dunque crediamo di aver dimostrato a noi stessi che, ancora una volta, non valiamo proprio nulla... e ricominciamo ad odiarci. Senza renderci conto che siamo stati proprio noi a fissare l'asticella a quel livello!

Bisogna cercare di uscire da questa logica rigida ed estrema ed impare ad essere più flessibili: del tipo, non sarò un bronzo di Riace, ma posso comunque piacere; ho questo e quel difetto, ma chi non ne ha? Aiuta anche rendersi conto che le persone intorno a noi manco si accorgono di ciò che a noi può sembrare gigantesco e imperdonabile.

In definitiva, prendersela con il proprio corpo è un modo traslato per odiarsi. La domanda giusta da porsi, pertanto, è: perchè mi odio tanto?

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Che dire, soprattutto in tema di aspetto fisico io e l'autostima non abbiamo mai avuto molta confidenza. Sono spesso portato a minimizzare i miei pregi, esagerare i difetti oggettivi e vedere difetti anche dove non ce ne sono, o non sono così drammatici. Fortunatamente non è mai stato un problema grave, ma è comunque qualcosa con cui devo sempre fare i conti.

Per quanto mi riguarda un grosso aiuto viene dall'ammettere la situazione e parlarne apertamente. Il teatro, poi, è stato un vero toccasana. Da ultimo, be', certamente non guasta aver avuto degli obiettivi miglioramenti a livello fisico per via dell'attività sportiva (il che ha però portato con sé altri problemi di natura diversa, cosa che ho notato anche in persone davvero molto belle che conosco).

Edited by Samwise
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  • 2 weeks later...

Io sono stato anoressico, direi di sì. Mi vedevo costantemente un cesso di prima categoria, facevo fatica a guardarmi in foto e ho distrutto letteralmente le foto prima di dimagrire...

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Dismorfofobico all'appello!

 

Adesso le parti su cui mi sono fissato sono la colonna vertebrale, i polsi e la struttura ossea. Ma talvolta mi capita di vedere il naso completamente deforme.

Sembra un disturbo molto frequente nella comunità gay. Non parlerei di una semplice insicurezza, ma di un vero malessere psicologico che condiziona la vita quotidiana.

 

Come tutte le malattie, ha bisogno di un trattamento. Altrimenti tenderà a peggiorare. E i casi di remissione spontanea sono molto rari, se non impossibili. Aggiungo che però, nel mio caso, la dismorfofobia è solo uno dei ''tanti'' problemi.

 

 L'anoressico è un dismorfofobico , perché vede il suo corpo grasso anche quando non lo è. Ma la dismorfofobia non deve essere per forza associata a disturbi del comportamento alimentare. In molti casi, si usa questo termine per descrivere la preoccupazione eccessiva per una parte del corpo specifica (o più parti del corpo). Cmq lo spettro è sempre quello ''ossessivo-compulsivo''. Qualche affinità col DOC quindi ce l'ha.

Edited by Olimpo
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Beh la maggior frequenza fra i gay si può spiegare per il

ruolo svolto dalla costruzione del corpo nel processo di costruzione

identitario ( identità gay )

 

Ci può essere un intreccio fra autostima e accettazione in una

prima fase: con il discorso già fatto da @orodeglistupidi su ideale

dell'io e colpevolizzazione inconscia

 

Ci può essere anche una seconda fase, sempre volendo ragionare

in termini gay, in apparenza più reattiva ma in cui si "sconta" una tensione

perché a differenza di stile, gusti, modo di vestire, piaceri sessuali etc 

( una serie di piaceri che potrei ricavare dalla cultura gay ) il corpo nella

sua fisicità si pone ad una intersezione fra mondo gay e contesto sociale

generale ( è sempre lo stesso corpo )

 

In questa seconda fase - forse - si potrebbe parlare di "idealizzazione dell'Io"

cioè della dimensione più "sociale" dell'Io ideale ( non credo sia una distinzione

del tutto pacifica ) il corpo sta tra identità individuale e collettiva e identità individuale

e sociale, per certi versi è il vertice di una triangolazione su cui quindi può scaricarsi

"molto".

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Per me c'è una ragione molto più semplice, senza dover tirare in mezzo parole come 'Io'' o ''Io ideale''.

 

Il corpo è un mezzo di costruzione della nostra identità. Oggi più che in passato le persone si identificano con il proprio corpo. Nei soggetti dismorfofobici l'identificazione avviene con la parte del corpo ritenuta difettosa , rispetto alle quali tutte le altre caratteristiche perdono alcun valore (così come perde valore il dato oggettivo). 

 

Nelle persone omosessuali (soprattutto adolescenti), a cui viene negata ogni giorno la possibilità di esprimere la propria identità sociale e relazionale , il corpo diventa dunque l'unico mezzo di affermazione personale.

Edited by Olimpo
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...non ne ho mai sofferto...anche se son nevrotico per altre cose, perciò non è che non capisca le "fissazioni".

Credo che se gli insicuri dismorfofobici qui sopra scopassero con qualcuno che ritengono davvero "figo" e, auspicabilmente, le cose andassero pure così così per colpa DELL'ALTRO...inizierebbero a far pace con tutti sti complessi, dagli occhi, alle ginocchia, alle sopracciglia...

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...non ne ho mai sofferto...anche se son nevrotico per altre cose, perciò non è che non capisca le "fissazioni".

Credo che se gli insicuri dismorfofobici qui sopra scopassero con qualcuno che ritengono davvero "figo" e, auspicabilmente, le cose andassero pure così così per colpa DELL'ALTRO...inizierebbero a far pace con tutti sti complessi, dagli occhi, alle ginocchia, alle sopracciglia...

No, il problema non si risolverebbe in questo modo , purtroppo. I dismorfofobici si vedono sempre brutti, e non servono a niente le rassicurazioni esterne. Dire a un dismorfofobico ''Non sei brutto'' significa dirgli 'non sei bello abbastanza''.

Non sono semplici complessi, sono vere e proprie ossessioni. E bisogna anche notare che i dismorfofobici sono in genere (ma non nel mio caso eh) persone bellissime e fighissime, che però non riescono a vedere  la loro bellezza. E si sentono inadeguate.

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No, il problema non si risolverebbe in questo modo , purtroppo. I dismorfofobici si vedono sempre brutti, e non servono a niente le rassicurazioni esterne. Dire a un dismorfofobico ''Non sei brutto'' significa dirgli 'non sei bello abbastanza''.

 

Non hai capito. Io non suggerivo che la rassicurazione per il dismorfofobico passasse attraverso un dialogo, ma attraverso una serie di azioni.

Certo, sentirsi dire "non sei brutto" è un po' triste per chiunque...ma a mio avviso è solo affrontando alcune esperienze che il dismorfofobico impara a convivere meglio col suo discturbo.

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«Una domanda che mi faccio sempre è: ma conta così tanto l'aspetto fisico? E mi rispondo da sola: VAFFANCULO, se conta!»

 

http://www.dailymotion.com/video/xu9ezz_luciana-littizzetto-1x02-bisturi_shortfilms

 

Domenica Barozzi Cotenna è l'emblema di come un soggetto oggi si sente dinanzi all'imperare dell'imposizione di ideali corporei. Il problema è che tradiamo un po' tutti l'idea che la bellezza stia nelle cornee di chi la percepisce, “avvertendo” che c'è dell'oggettività nella bellezza di chi abbiamo dinanzi.

 

Il corpo ideale è veicolato culturalmente e socialmente, e quel che è peggio è che la veicolazione è “magica”, perché viene veicolata tramite Photoshop. Il grande problema è che non esiste un Photoshop che alla mattina ci mette a posto i pettorali, ci toglie i brufoli e i nei di troppo.

 

Dobbiamo praticamente scontrarci ogni giorno con una violenza simbolica: dalle riviste alle pubblicità, ai concorsi di bellezza, alla televisione, tutti in qualche modo ci violentano proponendo l'adorazione di un ideale. Non c'è pluralità, ci sono solo due modelli di bellezza «oggettiva»: donne magre e con seni enormi e ragazzi palestrati. Fine.

 

Che poi come dice

 

il gay ponga una enorme quantità di enfasi psichica sul suo corpo come compensazione di un'impossibilità di esprimersi in altri modi, questo è sacrosanto. Ma l'ideale viene veicolato da fuori.
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Uomini gay a rischio anoressia

http://www.galileonet.it/articles/4c32e1c05fc52b3adf001ff2

 

Finora una delle teorie più accreditate per spiegare questa prevalenza di disturbi alimentari nei gay era quella che puntava il dito contro l'attenzione data alla forma fisica dalla stessa comunità omosex, i cui membri sembrano essere molto più preoccupati degli uomini etero dell'apparenza fisica. Ma i risultati dello studio, pubblicati sul numero di aprile dell'International Journal of Eating Disorders, smentiscono questa ipotesi: nei volontari sottoposti a test psichiatrici non si sono osservate differenze fra quanti partecipano attivamente alle attività della comunità gay e coloro invece che non lo fanno. “Questo ci suggerisce che siano altri i fattori correlati ai disordini alimentari negli uomini”, ha commentato Ilan H. Meyer, professore di scienze sociomediche presso l'ateneo statunitense e primo autore della ricerca.

Al contrario di quanto accade negli uomini, nelle donne non sembra che l'orientamento sessuale influisca sul comportamento alimentare: fra le lesbiche considerate nello studio la percentuale di persone afflitte da tali problemi è stata del 10 per cento, contro l'8 per cento nel gruppo di donne eterosessuali. Anche questo è un dato che smentisce teorie precedentemente affermate secondo cui lesbiche e bisessuali fossero in qualche modo maggiormente protette rispetto alla media contro il rischio anoressia o bulimia.(l.g.)

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Non c'era bisogno facessero uno studio per smentire questa ipotesi

 

Doveva bastare il buon senso

 

Semmai frequentare gruppi o scene gay etc. può spingere ad andare in

palestra, cioè sommare ad un precedente disordine alimentare un altro

comportamento che può essere "eccessivo" e/o nocivo

 

Comunque 15% rispetto a 5% ( gay ) e 10% rispetto a 8% ( lesbiche )

rimane un dato preoccupante

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Ma i risultati dello studio, pubblicati sul numero di aprile dell'International Journal of Eating Disorders, smentiscono questa ipotesi: nei volontari sottoposti a test psichiatrici non si sono osservate differenze fra quanti partecipano attivamente alle attività della comunità gay e coloro invece che non lo fanno.

 

...non mi pare uno studio su vasta scala perciò prenderei i risultati un po' colle pinze.

Banalmente, credo che un ragazzo gay si affacci alla vita adulta con qualche difficoltà in più rispetto ad un ragazzo etero; ciò non fa che amplificare quei disturbi tipici soprattutto dell'età adolescenziale. D'altro canto ho visto anche diversi gay prendere queste difficoltà "per le corna" e, armati di buona volontà, ottenere risultati eccezionali...

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Comunque 15% rispetto a 5% ( gay ) e 10% rispetto a 8% ( lesbiche )

rimane un dato preoccupante

Mi stupisce che le lesbiche soffrano in misura maggiore di disturbi della immagine corporea.

La letteratura scientifica ha sempre dimostrato il contrario, cioè che le lesbiche erano meno portate delle etero a sviluppare questi problemi nell'età evolutiva.

Ad ogni modo, la letteratura è vasta e spesso contraddittoria.

Certo però, le donne etero ci tengono di più all'aspetto fisico visto che gli uomini, in genere, se ne innamorano meglio se sono belle (e questo non è un discorso di critica, ma di realtà : gli uomini si innamorano con i testicoli, soprattutto).

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15% è più di 10%

 

O ho sbagliato a trascrivere?

mi riferivo al fatto che le lesbiche erano più portare ad avere disturbi dell'immagine corporea rispetto alle etero.

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Ah è vero....non avevo capito! 

 

Cioè tu ti saresti aspettato che le donne fossero

forzate dai maschi o comunque dalla cultura maschile

e quindi che le lesbiche fossero più libere.

 

Beh però se non capisco male si parla più di DAF, cioè

di un qualcosa che ricomprende oltre l'anoressia anche

la bulimia ed il binge eating, sono due tipi di reazione, la

prima e le seconde che potrebbero riferirsi alle une ed alle

altre ( però io non lo so ! Potrebbe essere una ipotesi : eccesso

di controllo ; difetto di controllo )

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