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Cos'è ammissibile per gli Italiani?


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Penso pure io che gli italiani mentano, probabilmente per dare una risposta che li faccia apparire migliori di quello sono.

Non mi stupisce per le casalinghe, anche se è terribile la risposta sull'aborto da parte di donne.

Non a caso pare che alle europee i partiti più votati dalle donne fossero Forza Italia e Lega Nord. Ringraziate Mediaset e i programmi pomeridiani.

 

 


Penso pure io che gli italiani mentano, probabilmente per dare una risposta che li faccia apparire migliori di quello sono.

 

Io invece non mi sento di collocare al 100% il momento della menzogna nell'atto di compilare le risposte.

 

Sono portato a pensare che almeno in parte gli italiani mentano non nel momento in cui rispondono al sondaggino online, quanto piuttosto al di fuori di esso, nella sfera pubblica. Il perbenismo e il conformismo conservatore impediscono agli italiani di dire in pubblico che una donna può abortire o due uomini possono fare sesso fra loro, o che un malato incurabile può chiedere che si ponga fine alla sua vita.

 

Perché la mentalità collettiva è il problema dell'Italia: è un paese mafioso, e il comportamento pubblico e privato (anche l'espressione di un'opinione personale) sono inesorabilmente asimmetrici per colpa dell'omertà.

 

Naturalmente non è che io abbia grande fiducia nella coscienza interiore dei miei bravi caproni.

 

Però... si sa: bisogna fare bella figura. Bisogna essere per bene. Bisogna essere appropriati. Ci si sente in dovere di aderire ad un parametro. E l'ammasso di convinzioni fasciste, cattoliche, democristiane e mafiose che si è conglomerato a livello collettivo nell'arco di un secolo rappresenta il minaccioso e totalitario parametro di riferimento per tutti gli italianotti nel momento in cui dovranno esprimere un'opinione in pubblico.

 

E poi si può aggiungere che un retrivo che fosse contrario a tutto ciò di cui si parla nel sondaggio sarà sufficientemente retrivo per non occuparsi nemmeno di compilare il sondaggio. Però ha comunque il diritto di voto.

Spesso nei sondaggi di opinione gli italiani tendono a voler dare una immagine migliore di come sia la realtà. Per portare un esempio su un argomento diverso ma comunque attuale, in una ricerca dell'università Bocconi sui prodotti eco-friendly - in cui si chiedeva ai consumatori se sarebbero disposti a pagare di più per prodotti più rispettosi dell'ambiente, se è importante per loro la salvaguardia delle risorse naturali etc.. - emergevano livelli di responsabilità e coscienza superiori alla media europea, salvo poi, andando a vedere le statistiche sugli acquisti effettivi, vedere che l'Italia si posizionava nella fascia medio bassa (acquisti di prodotti eco-friendly in media o sotto rispetto all'UE).

 

Però volendo dare una lettura positiva al sondaggio si potrebbe dire che, al netto della distorsione per "fare bella figura", gli italiani del 2014 ritengono che per fare bella figura bisogna per lo meno dichiararsi non-omofobi e progressisti, quando fino a qualche anno fa il conservatorismo estremo era di moda e l'omofobia fra i giovani faceva figo. Sembra comunque un bel passo avanti che potrebbe anche far ben sperare per il futuro prossimo.

 

 


Bisognerebbe indagare se il questionario contenga un set di domande che indagano
il desiderio di apparire piacevoli e più desiderabili.

Ci pensate? Sarebbe paradossale scoprire che i bigotti parametrano la propria desiderabilità e piacenza sulla base del proprio grado di libertarismo mentale...

Beh la "sanzione sociale" su un comportamento o un modo di pensare ritenuto sbagliato, l'omofobia in questo caso), che porta colui che lo pratica a doverlo nascondere (l'omofobo in questo caso) è un primo passo verso lo sradicamento di quel comportamento: ovviamente chi nasconde l'omofobia è omofobo esattamente come prima, però le nuove generazioni, che prenderanno a modello i comportamenti attuali della società e saranno formate con il set di valori dominante in quel momento, magari cresceranno con un reale convincimento che l'omofobia è sbagliata.

 

Alla fine in Spagna è successo qualcosa di simile: si è passati dalla Cattolica Spagna, uno dei paesi tradizionalmente più arretrati in fatto di apertura mentale (proprio per la pressante tradizione cattolica) al paese attuale che da Zapatero in poi è considerato un modello per garanzia di diritti e accetazione sociale dell'omosessualità. Non credo che tutti gli omofobi spagnoli abbiamo cambiato improvvisamente idea con l'avvento di Zapatero, probabilmente il cambio generalizzato di "convenzione sociale" ha formato nuove generazioni più aperte di quelle vecchie.

 

Ovviamente la "sanzione sociale" è tanto ricca di potenzialità, quando si rivolge a comportamenti oggettivamente sbagliati (omofobia, razzismo, odio politico etc..), quanto pericolosa quando rafforza pregiudizi (si veda ad esempio in tempi addietro - fino agli anni '80 ad esempio, non solo l'omosessualità ma anche le coppie divorziate, o quelli che convivevano non essendo sposati).

 

Scusate la lunghezza dei post, non riesco ad essere sintetico su questi argomenti XD

Qualcosa non torna:

 

espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/28/news/omofobia-la-mappa-dell-odio-in-europa-e-l-italia-e-il-paese-che-discrimina-di-piu-1.174696

 

La mappa indica la percentuale del linguaggio omofobo in politica, è un po' diverso, gravissimo, ma diverso.

Edited by Rotwang

È un sondaggio molto interessante. Io sono particolarmente stanco e sfasato in questo momento, ma non riesco a capire il 5,7 attribuito alle donne sultema dell'abortire. È un refuso?

 

A parte questo, vedo che giustamente il vstro interesse è stato attratto dai giudizi sull'omosessualità. A @Hinzelmann, che si mostra davvero convinto che gli italiani mentano (e certo un sondaggio non è un esente da una percentuale di risposte alterate), e a Coeranos e ad altri, faccio però notare che la domanda riguarda cosa ne pensano i soggetti in questione di: «avere rapporti omosessuali». Niente di più. Ora "che li abbiano pure! che ognuno faccia quel che vuole nel suo letto!" non implicherebbe nè accettazione del matrimonio tra coppie dello stesso sesso, nè particolare liberalità nello scoprire che il proprio figlio è gay. Provate a fare una domanda specifica, e, soprattutto, riferita a un membro della propria famiglia, e vedremo le risposte.

 

Il mio interesse è attratto invece dalla prostituzione. Trovo aberrante che essa sia biasimata da una fetta così alta della popolazione. il che mi conduce a una considerazione spero non del tutto banale. Un simile dato si spiega solo pensando alla sommatoria tra due diversi atteggiamenti: uno di condanna, dettato dal moralismo, forse dalla religione, e da cose analoghe; un altro di condanna, supportato dal contrario, (che poi il contrario non è), cioè da femminismo, da politicamente corretto, da moralismo tout court travestito con argomentazioni 'moderne'. È questo dato così profondamente moralista, bigotto, illibertario, che mi spaventa.

 

Anche perché questa sinergia tra 'vecchio' e 'nuovo' moralismo spiega bene l'italia.

 

E forse svela un fraintendimento sui valori. Valore, valori... Se ne parla tanto, spesso a sproposito. Ma i valori sono qualcosa di attivo, di agente, di dinamico: qualcosa capace di trasformare la persona e la realtà. Non voglio sostenere - con un funambolismo paradossale - che chi si prostituisce o si droga (per me droghe sono solo le droghe pesanti, le droghe leggere non le considero droghe) sia, al contrario, portatore di chissà quale valore, ma non credo nemmeno che, a parte condizioni evidenti di degrado, soprattutto fisico e sociale, sia portatore di chissà quale disvalore. D'altra parte non voglio nemmeno annullare la distinzione tra valore e disvalore, sia chiaro. Solo la riporrei un po' più in alto. È la banalità della discussione sui valori che mi nausea. E che spiega, in parte, la nessuna presa di tali discorsi sui malcapitati, giovani per lo più, che effettivamente dovrebbero 'costruirsi' dei valori. Costruirli, non ereditarli (anche se un po' di eredità positiva non fa male...).

 

Quanto alle categorie di persone cui è stato somministrato il test, noto che in tante risposte non c'è tutta questa abissale differenza tra casalinghe e dirigenti. 

 

 


 È un refuso?

 

Beh direi di sì

 

Sarà da intendersi 57%

 

In effetti se si somma 57+64 e poi si divide

viene quasi 61

 

 

 


Niente di più.

 

Hai ragione

 

Bisogna avere pochi rapporti omosessuali con persone di cui

si è veramente innamorati ( altrimenti si diventa troie ) ma senza alcun

impegno formale, pubblico o diritto ( altrimenti si rompono le scatole alla

propria famiglia ed alla società in generale )

 

E se la cosa mettesse di mal umore...beh questo non autorizza la possibilità

di usare droghe leggere 

 

Questo fintantoché uno è giovane....dopo una certa età, guai a pensare di

farsi un lifting, o peggio farlo per piacere ai giovani

 

A queste condizioni forse non mentono, però non so se sia un quadro

migliore XD

Mi sembra quantomeno "strano" il sondaggio pubblicato da Rotwang, o è basato su dati di almeno 3-4 anni fa oppure non me lo spiego, ogni giorno praticamente si sentono provvedimenti omofobi, aggressioni, ecc... con un clima politico che sta scivolando nella destra più estrema e becera e poi dai sondaggi viene fuori una tolleranza così alta? Mah...

Nel senso che ti meraviglia che il 43% delle donne

ritenga inammissibile l'aborto?

 

Beh ma è un obbligo morale che incombe sulla donna no?

 

A parte il fatto che in generale emerge un quadro secondo il quale

la donna è "custode dei valori" perché mi sembra che solo sulla fecondazione

artificiale vi sia una parità di genere ( che però riflette l'obbligo--desiderio di

maternità )

 

In generale il differenziale di genere supera quello di condizione sociale

ma questo non meraviglia in una società maschilista come la nostra

in questo aspetto non c'è niente di nuovo, però.

 

Che si tratti di maschilismo troviamo conferma nei dati su omosessualità e lifting

dove invece sono i maschi meno tolleranti

 

Forse però pesa anche la condizione sociale di donna-casalinga, il fatto

cioè che in Italia ancora troppe poche donne lavorano e conducono una vita

autonoma e attiva. Potrebbero esserci cioè due approcci femminili uno moderno

ma minoritario e l'altro tradizionalista maggioritario ( non so quante siano le casalinghe

sul totale )

Nel senso che ti meraviglia che il 43% delle donne ritenga inammissibile l'aborto?

....

Forse però pesa anche la condizione sociale di donna-casalinga, il fatto cioè che in Italia ancora troppe poche donne lavorano e conducono una vita autonoma e attiva.

no, nel senso che quel 5.7% era troppo basso perfino per l'Italia!!

 

Poi, se ci vogliamo buttare sulle analisi sociologiche, ti posso aggiungere qualche particolare riguardo al discorso donne & casalinghe:

nella vita, mi capita di fare da decenni prima lo scrutatore poi (dal 2001 in poi) il presidente di seggio alle elezioni.

 

E ho visto che:

1. i ggiovani non votano quasi più, mentre ogni volta al seggio c'è vieppiù il festival del capello bianco

2. vengono a votare più le donne che gli uomini.

[corollario]: ormai la maggioranza relativa dei votanti, almeno al mio seggio, è di signore non-più-giovanissime (over 60 diciamo).

 

Ma CHI votano? E come si fanno un'idea politica più o meno chiara?

[qui ovviamente generalizzo assai!]

 

Stiamo parlando di pensionate/casalinghe che:

passano le giornate davanti a BarbareD'Urso, MarieDeFilippi & ItalieInDiretta varie (quando non appresso a radioMaria),

che manco sanno cos'è il web,

che (ahimè, non per colpa loro, ma perchè ai tempi andò così) a stento sono arrivate al diploma di Avviamento Al Lavoro (fino agli anni 60 non c'era la scuola media unica obbligatoria..).

eccetera

 

E queste sono ormai lo zoccolo duro dell'elettorato berlusconiano, per stessa ammissione dei forzitalioti: quando mi sento dire "com'è che, dopo tutti i danni che ha combinato, quello zombie è ancora vivo politicamente?" faccio solo notare sto dettaglio, rilevato sul campo.

 

Se deleghiamo la scelte della nostra classe politica alle pie & devote vecchine che da una vita son convinte che i komunisti mangiano i bambini, come possiamo poi pretendere che siano elette persone non ancorate a bigottismi & idee vetuste varie?

 

 


Che si tratti di maschilismo troviamo conferma nei dati su omosessualità e lifting
dove invece sono i maschi meno tolleranti

 

Maschilismo? Credo che da questi dati possiamo dedurre tutto

tranne che il problema in italia sia il maschilismo.

 

O semmai che quello che noi chiamiamo "maschilismo"

potrebbe essere più efficacemente chiamato "conformismo da casalinga"

Non so, io parto dal presupposto che la donna stia in 

casa anche per una certa cultura maschilista no?

 

Cioè a me hanno sempre detto così

 

Poi certo ci saranno casalinghe che ci stanno volentieri

e sposano quei valori

 

Ma d'altronde se ci sono gay che sposano l'omofobia

e danno ragioni agli omofobi, noi non abbiamo certo 

titolo di dire molto a queste donne

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