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Perché accettare la religione mussulmana nella nostra cultura?


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AndrejMolov89

Il problema è di ordine quasi etico. Se la maggioranza delle persone decide che è giusto uccidere gatti, democraticamente parlando diventerebbe legge uccidere gatti a vista. La democrazia in sé stessa non garantisce quell'etica che andiamo a cercare e il progresso scientifico, quanto quello tecnico, neppure, perché dipende dal grado di istruzione e dal grado di comprensione che si ha della tecnica, scienza e cultura umana. 

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Però non è che il meccanismo democratico sia proprio così, se no diventerebbe una dittatura della maggioranza (che è più o meno la direzione dove sta muovendo l'Italia or ora).

Nella democrazia devono essere inseriti tutta una serie di paletti per garantire le minoranze e deve esserci un impalco costituzionale liberitario difficilmente modificabile.

@Olimpo,

a maggior ragione:

la tutela dell'opinione religiosa anche nei contratti di lavoro rende difficile che si possa fare legittimamente una repressione di idee religiose anche se non collimanti con quelle delle nostra tradizione o comunque fanatiche.

Il caso del giudizio di peccaminosità infamante per l'omosessualità è esemplare:

fin dove è libertà d'opinione religiosa e fin dove intolleranza illegittima?

la discriminazione non dovrebbe mai esistere, noi siamo persone non siamo ''etichette'' , quindi  licenziare una persona perché è omosessuale è come dare un valore minimo alla sua persona , alla sua dignità. Questo va al di là delle convinzioni religiose.

 

L'omosessualità appartiene alla sfera privata della persona, non è ''dannosa'',  checché ne dica la Chiesa. La chiesa definisce ''peccati'' molte cose che in realtà non hanno nulla di sbagliato (il sesso prematrimoniale, la masturbazione ad es.), mentre chiude l'occhio sulle ''vere mostruosità'' del genere umano. 

 

Faceva bene Arisostele a dire che la democrazia era una pessima forma di governo. Infatti lui proponeva la ''politia'', cioè una sorta di monarchia costituzionale, e aggiungeva che la dittatura o la tirannia erano una degenerazione della democrazia. Quando si dà il  potere a ''tutti'', il popolo non sa prendere una decisione e quindi si affida ad un capo/tiranno. E' quello che è successo con la repubblica di Weimar e con Hitler,

Edited by Olimpo

Però non è che il meccanismo democratico sia proprio così, se no diventerebbe una dittatura della maggioranza (che è più o meno la direzione dove sta muovendo l'Italia or ora).

Nella democrazia devono essere inseriti tutta una serie di paletti per garantire le minoranze e deve esserci un impalco costituzionale liberitario difficilmente modificabile.

 

Infatti non è sufficiente e a rigore non è neppure necessaria la democrazia, ma è necessario il cosiddetto Stato di diritto che protegge tutti, singoli e minoranze inclusi, contro possibili deliberazioni prevaricatrici della maggioranza.

 

 

 

 

Faceva bene Arisostele a dire che la democrazia era una pessima forma di governo. Infatti lui proponeva la ''politia'', cioè una sorta di monarchia costituzionale, e aggiungeva che la dittatura o la tirannia erano una degenerazione della democrazia.

 

La politeia di Aristotele ed in genere dei filosofi greci non era una monarchia costituzione, ma semplicemente l'ordinamento civile della polis greca.

Per democrazia s'intendeva di solito la sua degenerazione, quella che noi chiamiamo demagogia, e che era esemplata negli eccessi di quella ateniese che infatti portò la città alla rovina.

 

 

 

 

la discriminazione non dovrebbe mai esistere, noi siamo persone non siamo ''etichette'' , quindi licenziare una persona perché è omosessuale è come dare un valore minimo alla sua persona , alla sua dignità. Questo va al di là delle convinzioni religiose.

 

Generalmente può starci, ma se uno fosse assunto per insegnare morale cattolica in una scuola cattolica (idem se fosse mussulmana) ed ostentasse la sua omosessualità mentre insegnasse la morale che la condanna, ci sarebbe un evidente e difficilmente conciliabile conflitto tra il diritto dell'insegnante a conservare apertamente la sua identità ed il diritto, sia delle istituzioni scolastiche che l'avessero assunto sia di coloro che frequentassero quella scuola proprio perché di morale cattolica, di avere da lui un insegnamento ed un comportamento conformi al contratto.

Stessa cosa se uno fosse assunto da un partito per occuparsi della propaganda di quel parito e facesse propaganda per un altro:

il suo diritto di libertà d'opinione sarebbe difficile da conciliare con il diritto di chi l'avesse assunto di ottenere il servizio concordato.

 

 

 

 

L'omosessualità appartiene alla sfera privata della persona, non è ''dannosa'', checché ne dica la Chiesa. La chiesa definisce ''peccati'' molte cose che in realtà non hanno nulla di sbagliato (il sesso prematrimoniale, la masturbazione ad es.), mentre chiude l'occhio sulle ''vere mostruosità'' del genere umano.

 

Ovviamente qui siamo nel campo delle opinioni, tanto più che si tratta di opinioni fondate sulla legge d'un dio e sulla speranza d'una vita futura dopo la morte!

Ma in ogni caso queste opinioni sono tutelate come tutte le altre in uno Stato di diritto.

 

 

Alla fine il problema è sempre lo stesso e non è di facile soluzione:

quali sono i limiti della libertà d'opinione religiosa o ideologica o politica, oltre i quali l'opinione diviene intolleranza illegittima?

 

Almadel vorrebbe una perfetta parità di tutte le religioni organizzate in chiese o simili, cui per altro dovremmo aggiungere anche una perfetta parità di tutte le ideologie organizzate in partito, ma è inevitabile che non ci sia parità perfetta tra una religione che fa parte della cultura millenaria d'un popolo ed un'altra che gli è del tutto estranea con l'eccezione di sparute minoranze tanto più se recentemente avventizie e forse neppure durevolmente residenti.

Questo per altro non implica che la mancanza di parità sia necessariamente sempre a favore della religione residente e maggioritaria contro quella avventizia e minoritaria, nel senso che talvolta si è più esigenti o addirittura severi verso quella residente e maggioritaria appunto perché tale.

Edited by Mario1944

Infatti non è sufficiente e a rigore non è neppure necessaria la democrazia, ma è necessario il cosiddetto Stato di diritto che protegge tutti, singoli e minoranze inclusi, contro possibili deliberazioni prevaricatrici della maggioranza.

 

 

 

 

 

 

 

Generalmente può starci, ma se uno fosse assunto per insegnare morale cattolica in una scuola cattolica (idem se fosse mussulmana) ed ostentasse la sua omosessualità mentre insegnasse la morale che la condanna, ci sarebbe un evidente e difficilmente conciliabile conflitto tra il diritto dell'insegnante a conservare apertamente la sua identità ed il diritto, sia delle istituzioni scolastiche che l'avessero assunto sia di coloro che frequentassero quella scuola proprio perché di morale cattolica, di avere da lui un insegnamento ed un comportamento conformi al contratto.

Stessa cosa se uno fosse assunto da un partito per occuparsi della propaganda di quel parito e facesse propaganda per un altro:

il suo diritto di libertà d'opinione sarebbe difficile da conciliare con il diritto di chi l'avesse assunto di ottenere il servizio concordato.

 

La morale cattolica non condanna l'omosessualità , ma l'atto omosessuale. La bibbia non condanna nessuno dei due (te pensa) . infatti le leggi dell'antico testamento non sono prese in considerazione, e nel nuovo testamento si dice solo ''né idolatri né sodomiti erediteranno il regno dei cieli'', eppure sodomiti non significa mica omosessuali bensì abitanti di sodoma (che non erano omosessuali!!).

 

Il pensare che l'atto omosessuale sia un peccato secondo la bibbia è pensare male. E' un'interpretazione sbagliata. Anche chi cita Sodoma e Gomorra non ne capisce niente. La morale cattolica ha reinterpretato la bibbia a suo piacimento.

 

Ad ogni modo se dobbiamo considerare l'atto omosessuale come un peccato, allora dovremmo fare lo stesso per il sesso prematrimoniale e la masturbazione  e quindi dovremmo controllare ciò che fanno (o hanno fatto) gli insegnanti delle scuole cattoliche nella loro vita privata. Penso che pochi si siano sacrificati così tanto per rispettare i dettami della loro dottrina. 

@Air Totem,

ma guarda che io non ho posto il problema della giustificazione o no della dottrina cattolica sull'omosessualità rispetto al dettato biblico!

E' un fatto che la dottrina morale cattolica la condanna ed a questo mi riferivo:

è un'opinione, se biblicamente giustificata o no interessa poco e del resto la Chiesa non dipende dalla lettera della Bibbia come invece (almeno in teoria) le chiese riformate, ed in quanto opinione rientra pienamente nel problema se sia legittima manifestazione di libertà di pensiero ovvero illegittima manifestazione d'intolleranza ingiuriosa verso una certa categoria di persone.

Edited by Mario1944

@Air Totem,

ma guarda che io non ho posto il problema della giustificazione o no della dottrina cattolica sull'omosessualità rispetto al dettato biblico!

E' un fatto che la dottrina morale cattolica la condanna ed a questo mi riferivo:

è un'opinione, se biblicamente giustificata o no interessa poco e del resto la Chiesa non dipende dalla lettera della Bibbia come invece (almeno in teoria) le chiese riformate, ed in quanto opinione rientra pienamente nel problema se sia legittima manifestazione di libertà di pensiero ovvero illegittima manifestazione d'intolleranza ingiuriosa verso una certa categoria di persone.

sì ho capito, in effetti non ho risposto tanto al tuo commento ma sono intervento per giudicare l'incoerenza della posizione sull'omosessualità da parte della morale cattolica

cmq dal momento che l'omosessualità non è un atto, ma un modo di essere, dire ''essere omosessuali è peccaminoso o sbagliato'' è una grave discriminazione ,e non può essere tollerato , nemmeno su convinzione religiosa.

sarebbe come dire che essere neri è una condizione d'inferiorità..

è una posizione razzista

@Olimpo,

la posizione cattolica sull'omosessualità è coerentissima, dati i principi dell'etica cattolica e semmai qualche incoerenza si ritrova nella posizione sulla sessualità etero, ma non è questo il problema, se cioè la dottrina cattolica sia coerente no:

è un fatto che la condanna.

 

Il problema è invece se tale condanna sia giustificabile nell'ambito della legittima manifestazione d'opinione:

il paragone col razzismo che fai sarebbe corretto se fosse scientificamente accertato che omosessuali si nascesse, ma non lo è.

Perciò la Chiesa, nell'ambito dell'esercizio della libertà d'opinione, può insegnare che l'omosessualità è un comportamento moralmente riprovevole in quanto non innato e quindi non incontrastabile (del resto se fosse innato, sarebbe escluso il libero arbitrio e quindi il peccato).

 

Comunque la verità, a mio giudizio, è quella che notavo a proposito della richiesta di Almadel di perfetta parità de iure e de facto tra le confessioni religiose:

poichè si tratta di una dottrina che per millecinquecento anni ha permeato la nostra civiltà, è praticamente impossibile rimanere in perfetto equilibrio o perché si è sbilanciati a favore per venerazione od ammirazione o perché si è sbilanciati contro per odio o per paura.

 

Una difficoltà simile penso che ci sia anche nei paesi d'antica tradizione mussulmana o induista ecc verso le rispettive religioni:

è il peso della tradizione!

@Mario : in realtà indizi che suggeriscono la base genetica dell'omosessualità esistono, ad esempio lo studio sui gemelli, ma a parte questo nessuno crede più che l'omosessualità sia una scelta.

Diventare ''omosessuali'', per coloro che non appoggiano la teoria dell'innatismo, non è cmq una scelta. Lo disse stesso Freud,che ne spiegava anche le ''cause''. (che poi siano state messe in discussione e non siano più ritenute scientifiche questo è un altro discorso).

 

Quindi la posizione della morale cattolica è sbagliata : ''essere omosessuali non è una colpa, perché non si sceglie di essere omosessuali'' (e in questo caso non contano quali siano le ''cause'' dell'omosessualità se cmq si sa che l'omosessualità non è una scelta).

 

il motivo per cui la chiesa è in crisi è perché stessa lei deve trovare una definizione di omosessualità, rifiutando la teoria (ridicola) che fosse una scelta. E' per questo che viaggia con la fantasia nel tentativo di dare un nome a questa condizione : chiamandola prima malattia, e poi disordine morale. Ma anche chiamarla malattia pone per la chiesa un'altra serie di interrogativi e quindi preferisce parlare semplicemente di disordine morale, senza specificare null'altro (disordine morale è un termine molto vago).

Edited by Olimpo

 

 


@Mario : in realtà indizi che suggeriscono la base genetica dell'omosessualità esistono, ad esempio lo studio sui gemelli, ma a parte questo nessuno crede più che l'omosessualità sia una scelta.

 

Gli indizi non sono prove scientificamente inconfutabili e quanto alla carenza di scelta, il peccato può consistere anche nel non resistere ad un impulso naturale, purché non sia considerato ineluttabile.

Comunque, dato che si tratta dell'opinione della Chiesa in merito, i dati di fatto scientifici potrebbero interessare solo in un eventuale giudizio di discriminazione contro la dottrina morale cattolica sull'omosessualità per assilazione alle opinioni razzista d'inferiorità ad esempio verso i negri o comunque verso i non Europei e derivati.

 

Per altro, come ho già detto, bisogna sempre considerare il prestigio che nel nostro paese e più in generale in Europa e nei paesi di cultura europea ha una dottrina etica bimillenaria come quella cristiana o addirittura cattolica:

anche se fosse accertato scientificamente l'innatismo dell'omosessualità, la manifestazione d'un'opinione cattolica o cristiana contraria sarebbe comunque fatta rientrare, io credo, nel diritto alla libertà d'opinione.

 

Vedi, per un caso simile, l'insegnaamento del creazionismo (biblico!) permesso ai Cristiani fondamentalisti negli Stati Uniti in nome della libertà d'opinione.

L'omosessualità appartiene alla sfera privata della persona, non è ''dannosa'',  checché ne dica la Chiesa.

giorni fa parlavamo proprio di questo..

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/27548-giovane-insegnante-perde-lavoro-perchè-lesbica/

Gli indizi non sono prove scientificamente inconfutabili e quanto alla carenza di scelta, il peccato può consistere anche nel non resistere ad un impulso naturale, purché non sia considerato ineluttabile.

Comunque, dato che si tratta dell'opinione della Chiesa in merito, i dati di fatto scientifici potrebbero interessare solo in un eventuale giudizio di discriminazione contro la dottrina morale cattolica sull'omosessualità per assilazione alle opinioni razzista d'inferiorità ad esempio verso i negri o comunque verso i non Europei e derivati.

 

Per altro, come ho già detto, bisogna sempre considerare il prestigio che nel nostro paese e più in generale in Europa e nei paesi di cultura europea ha una dottrina etica bimillenaria come quella cristiana o addirittura cattolica:

anche se fosse accertato scientificamente l'innatismo dell'omosessualità, la manifestazione d'un'opinione cattolica o cristiana contraria sarebbe comunque fatta rientrare, io credo, nel diritto alla libertà d'opinione.

 

Vedi, per un caso simile, l'insegnaamento del creazionismo (biblico!) permesso ai Cristiani fondamentalisti negli Stati Uniti in nome della libertà d'opinione.

Il creazionismo per esempio è in netto contrasto con un dato oggettivo : cioè la presenza di fossili nel mondo.

Se Dio ha creato prima le rocce e poi gli animali, allora come mai alcuni animali sono intrappolati nelle rocce?

Se Dio aveva un piano perfetto ed insindacabile, come mai alcune sue specie si sono estinte, ed altre si sono modificate / evolute?

Il fissismo e il creazionismo sono due teorie antiscientifiche. La bibbia di per se non è considerabile un testo scientifico, ma filosofico. La libertà d'opinione dovrebbe basarsi sul laicismo e sulla scienza, due valori che appartengono a tutti, mentre la religione non è detto da nessuna parte che debba essere condivisa da tutti.

La religione è un'ideologia anti scientifica inventata dall'uomo : non sta scritto che debba essere insegnata in ogni scuola. Le idee della dottrina cattolica sull'omosessualità non sono né più né meno aberranti delle teorie sulla creazione della terra, sull'aborto, sull'eutanasia, sul divorzio ecc..... Sono tutti temi in cui la chiesa esprime un ' opinione senza tenere conto del dato ''oggettivo'', ma guardando solo dal proprio punto di vista.

AndrejMolov89

 

 


La religione è un'ideologia anti scientifica inventata dall'uomo : non sta scritto che debba essere insegnata in ogni scuola. Le idee della dottrina cattolica sull'omosessualità non sono né più né meno aberranti delle teorie sulla creazione della terra, sull'aborto, sull'eutanasia, sul divorzio ecc..... Sono tutti temi in cui la chiesa esprime un ' opinione senza tenere conto del dato ''oggettivo'', ma guardando solo dal proprio punto di vista.


La religione nasce prima di una ricerca scientifica in sensu strictu. Rappresenta un interpretazione della realtà ad uso e consumo della popolazione che la genera.

Il paragone è del tutto errato. È corretto dire che le bevande sono diverse dagli alcolici.

 

Anche l'alcol è diverso dagli alcolici, infatti gli alcolici contengono alcol ma non solo alcol, mentre l'alcol che usi per disinfettare è alcol quasi puro ma non fa parte degli alcolici perché non è bevibile.

 

 

 

 

La religione è un'ideologia anti scientifica inventata dall'uomo

 

Non sono d'accordo che la religione sia stata inventata come ideologia antiscientifica:

non avrebbe avuto senso dato che le religioni sono anteriori al concetto stesso di scienza che è essenzialmente di origine greca, anche se in fondo gli uomini di ogni cultura e di ogni tempo hanno cercato in qualche modo di conoscere l'ambiente circostante e le cause dei fenomeni.

Inoltre anche la scienza è un'invenzione umana:

non cresce mica sugli alberi!

D'altronde la religione è propriamente il culto di un dio e quindi con la scienza non c'entra niente.

Semmai è l'invenzione della divinità che ebbe (ed ha!) una funzione "scientifica" primordiale, cioè di spiegazione causale di certi fenomeni naturali che sfuggivano alle normali facoltà cognitive.

 

 

 

 

Le idee della dottrina cattolica sull'omosessualità non sono né più né meno aberranti delle teorie sulla creazione della terra, sull'aborto, sull'eutanasia, sul divorzio ecc..... Sono tutti temi in cui la chiesa esprime un ' opinione senza tenere conto del dato ''oggettivo'', ma guardando solo dal proprio punto di vista.

 

Fai però di troppe erbe un fascio:  un conto è insegnare teorie antiscientifiche (ma in questo la Chiesa cattolica dopo il caso di Galileo è abbastanza cauta), un conto dare insegnamenti etici, per quanto non condivisibili, indipendentemente dalle problematiche scientifiche o comunque non in contrasto con esse.

Se la Chiesa condanna l'aborto, non esprime una posizione antiscientifica, anzi!, visto che nel feto si riconosce scientificamente una vita autonoma fin dai primi giorni di fusione degli ovuli, ma esprime una posizione etica perfettamente congruente con la scienza, come del resto è congruente con la scienza la posizione abortista, che preferisce tutelare la salute (in senso lato) della madre quando partorire sia fisicamente o psicologicamente pericoloso per lei ovvero la salute (in senso lato) del nascituro quando nascere sia fisicamente o psicologicamente deleterio per lui.

Edited by Mario1944

Credo che nell'ultima pagina di discussione non siano state usate le parole "musulmano/a" o "islam" nemmeno una volta. Vi ricordo che il topic parla in modo specifico dell'islam, non di religioni in generale (né tantomeno di dottrina cattolica).

Ovviamente voler fare un paragone tra l'islam e la "religione nostrana" è più che giusto, ma cerchiamo di non sviare la discussione.

Per tornare In topic, come ha giustamente ricordato il moderatore, 

 

http://gayburg.blogspot.it/2014/07/arabia-saudita-condannato-tre-anni-di.html

 

Tre anni di carcere e 450 frustate. È questa la pena inflitta ad un 24enne saudita, condannato da un tribunale locale per aver scambiato messaggi su Twitter con altri gay.
I riferimenti al sesso contenuti in alcuni di quei testi non erano passato inosservato alla Commissione saudita per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio (più nota come polizia religiosa) che, attraverso l'impiego di un agente sotto copertura, era riuscita a risalire all'identità del ragazzo. Il suo cellulare è poi stato sequestrato e il ritrovamento di «immagini immorali» avrebbero permesso il suo rinvio a giudizio con l'accusa di «promozione della dissolutezza».
Il tribunale ha dato ragione all'accusa e, ricorrendo anche alle punizioni comporli previste dalla sharia, ha condannato il 24enne a tre anni di carcere e 450 frustate che gli saranno inflitte in 15 sessioni.

Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2014/07/arabia-saudita-condannato-tre-anni-di.html#ixzz3B8ZLwNRb

@Olimpo

 

Mi chiedo se uno sporavvive a tutte quelle frustate. Non é mica una carezza....

 

La cosa schifosa in arabia saudita per me é che trattano a qul modo il popolo mentre la classe dirigente si rimpinza di alcool e altre cose proibite di nascosto e tutti lo sanno. Ipocrisia pura.

Edited by marco7

@Olimpo

 

Mi chiedo se uno sporavvive a tutte quelle frustate. Non é mica una carezza....

 

La cosa schifosa in arabia saudita per me é che trattano a qul modo il popolo mentre la classe dirigente si rimpinza di alcool e altre cose proibite di nascosto e tutti lo sanno. Ipocrisia pura.

si sopravvive, ma i danni fisici (e soprattutto psicologici) sono enormi. Nessuno dovrebbe ricevere questo trattamento. 

 

cmq c'è anche da dire che non tutti i paesi mussulmani condannano con pene l'omosessualità.

c'è una parte ''civile''.

l'arabia saudita di certo non è un paese civile, è una monarchia assoluta dove vengono negati i diritti elementari delle persone, quindi questo genere di cose si potrebbe anche aspettare.

Secondo me per poter fare un paragone con una qualche pretesa di utilità bisognerebbe considerare l'opinione media mussulmana nei Paesi Bassi o nel Regno Unito, dove l'omosessualità è stata sdoganata nella società civile.

@Icoldibarin

 

Anche in svizzera l'omosessualità é sdoganata ma per alcuni giovani provenienti dai baesi balcanici che vivono in svizzera é impossibile viverla in quanto rischiano grossissimo sul piano fisico se la loro famiglia che vive pure in svizzera lo viene a sapere.

Aprire moschee, costringere gli imam a predicare nelle lingue dei paesi che li ospitano, controllare i testi di quel che dicono. E controllare il contenuto dei testi usati nelle scuole islamiche. Tanto perché non incitino al jihad impuniti o o insegnino che gli occidentali sono porci e gli ebrei scimmie. E questo per evitare centri di reclutamento sotto il naso. Ti paiono posizioni da razzista? Certo non mi dispiacerebbe la possibilitá di fare lo stesso con le omelie dei sacerdoti cristiani di ogni confessione. Forse sarebbe un peso eccessivo dello stato, ma responsabilizzerebbe le curie a far sparire certi personaggi. Sappiamo entrambi che la seconda prospettiva é aleatoria, ma non mi sembra che la prima non sia razionale o inadatta al momento

 

Questi accorgimenti sono già stati tutti presi, ad esempio

 

http://www.ilpost.it/2014/08/06/alfano-imam-venezia/

 

http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZIA/rissa_moschea_islam_musulmani_portogruaro_venezia/notizie/528904.shtml

 

in precedenza:

http://archivio.panorama.it/Tutti-gli-imam-espulsi-da-Pisanu

 

in Francia:

http://www.ilfoglio.it/articoli/v/103856/rubriche/gli-imam-che-armano-i-fucili.htm

 

Può essere che prima dell'attentato alle torri gemelle vi sia stato un approccio superficiale o ottimistico

ma -piaccia o non piaccia - la politica è cambiata 

 

Certo cozza un po' con il principio di uguaglianza constatare che i cattolici possono dire/fare cose che gli islamici

non possono dire/fare ( o nel caso dell'antisemitismo gli Italiani in generale, visto che l'antisemitismo fra gli Italiani

ed i gay Italiani non manca..)

 

Però questo è il problema dell'impiego di formule giuridiche ambigue come "ordine pubblico" ( lo stesso concetto in

base al quale si sostiene sia illegale il matrimonio gay etc )

 

Ad ogni modo non voglio neanche entrare in una disputa intellettualistica sul concetto di ordine pubblico e di pubblico

potere, resta il fatto che nell'interpretazione corrente viene impiegato anche per espellere imam ritenuti fondamentalisti

 

 


Se accettiamo i musulmani in Europa vuol dire che abbiamo una fortissima carica autodistruttiva, in quanto per loro noi siamo infedeli da massacrare.

 

Anche quelli che vengono ad investire e comprano immobili ed imprese?

Suvvia.....

@Icoldibarin

 

Anche in svizzera l'omosessualità é sdoganata ma per alcuni giovani provenienti dai baesi balcanici che vivono in svizzera é impossibile viverla in quanto rischiano grossissimo sul piano fisico se la loro famiglia che vive pure in svizzera lo viene a sapere.

tu citi i paesi balcanici , pensa come deve essere per uno che viene dal medio oriente o dall'Iran per esempio

 

@.Hinzelmann : non mi pare proprio che l'antisemitismo sia diffuso in Italia. Gruppi di neonazisti ci sono sempre stati, ma questo ovunque in Europa e anche in America, non solo in Italia. 

 

 

  Edited by Olimpo
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