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Opinione pubblica italiana sempre più omofoba


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L'ultimo che ha pareggiato il bilancio in questo paese, tra le altre cose, ha dimezzato il numero dei lavoratori della PA. A volte mi domando se la complessitá della burocrazia italiana non venga dalla necessitá di occupare con una qualche attivitá tanti statali

La Spagna ha sparato agli immigrati sul confine ceuta, melilla? Vi riferite all'episodio dei proiettili di gomma? Giusto per capire. Io per la cronaca sono favorevole all'uso della forza bruta, per me che sparino pure proiettili veri così finisce sta cavolo di invasione e degradazione sociale. In un anno è aumentata del doppio o del triplo la presenza di magrebí (oltre ai rom) nell'isolato (tra l'altro credo di aver capito che fanno dei turni per raccattare elemosina perché duranta giornata ruotano). Tutta la solidarietà del Mondo, ma a un certo punto uno si rompe di avere tante belle "statuine" sotto casa e in ogni angolo. E penserei lo stesso se fossero italiani o spagnoli, ma per esigenza lo fanno loro.

 

@pix sono d'accordo, a me sembra che negli ultimi 4 anni la mentalità sia cambiata e che in Italia l'approvazione dei matrimoni gay coinciderà a una reale approvazione sociale. Credo che il ritardo del matrimono gay italiani sia dovuto al fatto che noi italiani siamo in genere molto meno ipocriti e pratici rispetto ad altri. Ad esempio in Messico e portogallo ci sono i matrimoni gay, ma non mi pare godino di un ampio consenso sociale.

Però secondo me ancora alcuni italiani sono convinti che l'omosessualità sia difettosa o riparabile. Non dico che siano la maggior parte, ma cmq ho avuto quest'impressione. 

L'impressione è appunto che l'argomento non sia affrontato con serenità, ma sia vissuto come un tabù. Non è una questione di nord o sud, lo riconosco. Il fatto è che la società italiana è spaventata dall'omosessualità, dal dare riconoscimento e visibilità a questa minoranza. Fino ad ora gli omosessuali sono sempre stati invisibili e questo dava sicurezza agli omofobi, che non si sentivano minacciati nella loro virilità e potevano esercitare perfettamente il loro ruolo di oppressori. Adesso le cose stanno gradualmente cambiando , però quel grado d'invisibilità rispetto ad altre nazioni io continuo a vederlo, a prescindere dal fatto che ci siano o non ci siano i matrimoni gay. IL problema è la visibilità, appunto. Gli omofobi hanno paura che gli omosessuali escano fuori, e gli omosessuali hanno a loro volta paura di uscire e di essere riconosciuti dagli omofobi. E' un meccanismo di paura. Bisogna eliminare la ''paura'' secondo me, almeno da parte degli omosessuali. Però non è semplice.

Se ci fai caso, la politica è lontana dai progressi compiuti dalla società, in ogni campo.

 

perché in Italia vige un'altra stranezza, una delle tante: mentre nelle democrazie parlamentari normali la politica esprime il sentire dell'elettorato, qui da noi la politica impone i suoi diktat, fingendo il dibattito democratico... e i giornali aiutano il sistema, montando le notizie e le dichiarazioni opportunamente

a chi serve una simile finzione? tanto vale diventare una dittatura (si intende, l'unica dittatura possibile in questo ridicolo paese, una dittatura buffonesca stile il clown Mussolini, quello che trebbiava il grano con la panza di fuori e si faceva riprendere mentre nuotava, così virile! il sogno segreto di tutte le zitelle del paese :asd:)

I progressi ci sono stati

 

Rispetto a 25-30 anni fa direi anche dei progressi vistosi

ed incoraggianti, che possono essere ignorati soltanto perché

purtroppo la comunità LGBT italiana non ha memoria storica

 

Non c'è quel livello di censura, non c'è lo stigma da AIDS, certo

possiamo parlare di "spostamento a destra" ipotizzando una correlazione

con le difficoltà di realizzare obiettivi politici....ma 25-30 anni fa noi per

primi non avevamo questi obiettivi politici da realizzare

 

Quindi i miglioramenti ci sono stati ed è giusto anche essere incoraggianti

 

Certamente non c'è stata la "svolta" la realizzazione di un traguardo come

altrove e questo certo per il peso della chiesa cattolica in Italia ed anche per

un sistema politico, che è quello che è.

 

Tuttavia sarebbe ingenuo pensare che questa situazione di stallo, in cui oramai

viviamo come minimo dal 2005, non abbia ricadute anche nella società e nella

comunità lgbt. 

 

Alla fin fine noi chiediamo certe cose perché è giusto, ma anche perché pensiamo

che servano a vivere in una società migliore e quindi se questo non avviene la situazione

è una situazione di "stallo" ( nella migliore delle ipotesi ) in un contesto generale che però

è segnato da crisi economica, recessione, regresso 

@conrad65 in effetti siamo in una sorta di dittatura, dato che le facce dei politici sono le stesse da 20 anni.

 

beh certo ogni ventina d'anni gli attori li devono cambiare (c'è un oggettivo problema fisiologico :asd: )

Renzi visto che è giovane potrebbe durare di più, e poi il quoziente intellettivo è quello giusto :uhsi:

 

 


beh certo ogni ventina d'anni gli attori li devono cambiare (c'è un oggettivo problema fisiologico

 

Certamente la fisiologia è da considerare, ma è sempre meglio un vecchio intelligente di un giovane coglione:

purtroppo nella nostra classe politico-amministrativa abbondano  i coglioni di qualsiasi età.....

AndrejMolov89

Le persone pensano che la condizione necessaria e sufficiente per essere politico è essere altro rispetto alla classe attuale, oltre ché ad essere onesto e giovane. 
A mio modo di vedere le cose, fa più danni uno stupido onesto che un intelligente furbo. Pensate un attimo se il ministro dell'istruzione finisse in mano ad un vegano giovane onesto :3, tanto per dire, eh.

Mentre stavo leggendo ''OUT'' Di Maura chiulli, un libro sulla discriminazione degli omosessuali in Italia, mi ha colpito un passaggio del libro che vorrei riportarvi

 

Dalla ricerca quantitativa world values survey (WVS) su un campione di 1012 persone 18 e 74 anni risulta che :

 

- il 52% degli italiani intervistati ritiene gli atti sessuali fra persone dello stesso mai giustificabili

- Il 24% degli italiani intervistati ritiene che non vorrebbe un vicino di casa gay.

- Il 92% degli intervistati ritiene che un bambino per crescere felice abbia bisogno di un padre e di una madre.

 

il sondaggio è stato condotto nel 2008, ma quel ''52% di italiani che ritiene l'omosessualità ingiusticabile'', mi ha fatto pensare che 

1. o c'è un errore e il sondaggio non è veritiero.

2. o l'italia è davvero uno dei paesi europei più arretrati e l'opinione non mi sembra molto dissimile da quella che avevano negli anni '60 in altri paesi europei (non oso pensare come fosse in Italia).

Certamente la fisiologia è da considerare, ma è sempre meglio un vecchio intelligente di un giovane coglione:

purtroppo nella nostra classe politico-amministrativa abbondano  i coglioni di qualsiasi età.....

 

su questo non ho dubbi: volevo solo dire che il ricambio in Italia è dettato dai ritmi della fisiologia, non certo da quelli del miglioramento nell'amministrazione della cosa pubblica...

 

 


volevo solo dire che il ricambio in Italia è dettato dai ritmi della fisiologia, non certo da quelli del miglioramento nell'amministrazione della cosa pubblica...

 

E infatti gli effetti si vedono!

@Olimpo il sondaggio dell'Istat sembra dire dati opposti http://www.istat.it/it/files/2012/05/report-omofobia_6giugno.pdf?title=Popolazione+omosessuale+nella+societ%C3%A0+-+17%2Fmag%2F2012+-+Testo+integrale.pdf, però io credo molto di più a quelli del libro, penso che la società italiana sia paragonabile a quella attuale dell'Europa dell'est e a quella che si trovava nell'ovest negli anni '60-'70.

Ho già litigato più volte su fb sull'argomento : io sono convinto che non è la classe politica ad essere arretrata rispetto alla società, ma è esattamente il contrario...

@Olimpo il sondaggio dell'Istat sembra dire dati opposti http://www.istat.it/it/files/2012/05/report-omofobia_6giugno.pdf?title=Popolazione+omosessuale+nella+societ%C3%A0+-+17%2Fmag%2F2012+-+Testo+integrale.pdf, però io credo molto di più a quelli del libro, penso che la società italiana sia paragonabile a quella attuale dell'Europa dell'est e a quella che si trovava nell'ovest negli anni '60-'70.

Ho già litigato più volte su fb sull'argomento : io sono convinto che non è la classe politica ad essere arretrata rispetto alla società, ma è esattamente il contrario...

Non credo nei sondaggi istat : si vuole negare la verità, e cioè che l'Italia  è  uno stato molto più arretrato, e che soprattutto in tema di diritti degli omosessuali (nozze e adozioni). I casi di discriminazione segnalati sono molto di meno rispetto a quelli reali. Lo dice stesso Arcigay, che molti omosessuali si nascondono e preferiscono non raccontare degli episodi bullismo o di discriminazione. Soprattutto visto che nelle scuole il bullismo viene o ignorato oppure addirittura incoraggiato dagli stessi insegnanti, che del resto condividono i valori dell'omofobia e se ne fanno promotori. Anch'io la penso come te.

PS : ti consiglio di leggere il libro di Maura Chiulli, se non l' hai già fatto perché è davvero interessante e fa un quadro esatto della situazione in Italia.

Edited by Olimpo

Le persone pensano che la condizione necessaria e sufficiente per essere politico è essere altro rispetto alla classe attuale, oltre ché ad essere onesto e giovane. 

A mio modo di vedere le cose, fa più danni uno stupido onesto che un intelligente furbo. Pensate un attimo se il ministro dell'istruzione finisse in mano ad un vegano giovane onesto :3, tanto per dire, eh.

ok, ma una mezza volta vogliamo provare a dare un senso a ste non meglio definite "persone"????

Per esempio, cominciamo a vedere chi viene votato & perchè?

e soprattutto DA CHI????

Ragazzi, già lo scrissi tempo fa a queste latitudini:

siccome da tempo mi chiamano a fare il pres. di seggio, noto che c'è una forte tendenza (vieppiù in aumento) all'innalzamento dell'età degli elettori.

Nel senso che:

*gli under 25 a votare non ci vengono proprio; e quei pochissimi che si affacciano è perchè son stati trascinati per le orecchie da papà & mammà (ho visto certe facce scoglionate del tipo "ma a me che me ne frega se sta qua" quando gli consegnavo la scheda..)

*under 40: all'incirca la metà viene a votare, ma smadonnando in coreano antico, perchè per loro è una perdita di tempo o poco più

*over 65: ormai sono oltre il 60% dei votanti a chiusura dei seggi, e in più di qualche caso ho paura che mi si decompongano direttamente in cabina.

 

Se insomma ogni elezione sta diventando sempre più il festival del capello grigio, gli opinion maker determinanti per decidere chi ci governa saranno sempre i soliti: tv, preti e mettiamoci pure i ragli omofobi di RadioMaria & contorni, ossia quello che ascoltano le pie vecchine (e sì, perchè le donne campano più degli uomini e vengono a votare pure se si devono far accompagnare col deambulatore!!).

Di certo il web influisce pochissimo, visto che gli anziani non ci capiscono molto (nb: generalizzo! sicuramente esisteranno anche hacker over 75 in grado di mandare in tilt i sistemi più sofisticati!)

 

Con questo quadro della situazione, come possiamo pretendere che ci siano altri fattori di cambiamento, oltre la selezione naturale?

Edited by freedog

Abbiamo una classe politica più progressista dei cittadini italiani? Questa mi è nuova. :/

 

Beh abbiamo il Pd, che si definisce di centrosinistra e laico al governo da aprile 2013, ovvero un anno e mezzo e di unioni civili non c'è nemmeno l'ombra, quel poco che esiste è stato grazie... ai Notai http://www.lettera43.it/cronaca/unioni-civili-porte-aperte-dai-notai-il-30-novembre_43675113436.htm! Ricordo anche che la proposta di inserire le civil partership alla tedesca in Italia non viene dal Pd ma da un parlamentare del M5S, almeno il Pd getti la maschera e faccia come altri partiti finto progressisti in Europa che hanno votato contro http://www.skynews.com.au/news/world/europe/2014/06/05/slovakia-bans-gay-marriage-in-constitution.html

 

Si, tornando a prima trovo che l'opinione media della popolazione sia più clericale e bigotta della classe dirigente. Noto anche io che i vecchi vanno a votare più dei giovani e soprattutto sono lo zoccolo duro dei partiti clericali : http://www.europaquotidiano.it/2014/06/02/europee-2014-lanalisi-del-voto-di-ipsos/ipsos06/

Io vorrei vedere la troika finalmente disponibile a fare il suo dovere in prima persona, senza affidarsi alle misure inesistenti dei nostri deboli governi Ad essere sincero non credo che i nostri politici siano peggiori di quelli di tanti altri paesi, se penso cosa hanno combinato in libia..il nostro problema é che siamo un morto che cammina a causa delle finanze disastrate. Se poi siamo omofobi....boh...gli spagnoli non lo erano di più? Certo, da loro l'alleanza clerico-fascista é durata di più, può darsi che abbia lasciato un paese più "libero" dai compromessi del nostro. Ma la vera differenza é l'assenza di un movimento omosessuale forte, in linea con l'assenza di intraprendenza e disciplina che caratterizza ogni cosa in italia,a parte le mafie

Edited by Demò

Anche storicamente, il movimento gay in Italia è nato relativamente tardi rispetto agli altri paesi europei.

Il F.U.O.R.I è nato solo negli anni settanta.

Non esiste una vera e propria letteratura omosessuale in Italia, se si escluse l'opera di Umberto Saba, Ernesto, i libri di Pier Paolo Pasolini, e poi cos'altro?

In Italia c'è sempre stata una tolleranza repressiva. Gli omosessuali erano invisibili , malati.

Anche l'ordine degli psicologi italiani ha rimosso l'omosessualità dall'elenco delle malattie con ritardo.

Solo nel 1996 , se non sbaglio. Cioè meno di 20 anni fa.

Dire che la popolazione italiana è omofoba solo perché non è favorevole ai matrimoni gay mi sembra un'esagerazione

 

magari usare la parola omofoba è esagerato soprattutto se si prende come esempio la Russia!! però rispetto a tutti i paesi europei , al Canada , agli  Stati Uniti diciamo ai paesi occidentali..sicuramente l'italiano medio ha una mentalità alquanto BIGOTTA!

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