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Liberalizzare le droghe leggere?


  

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  1. 1. Liberalizzare le droghe leggere?

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ho dovuto avere a che fare con amici e parenti anche che hanno iniziato con "Vabbe ma che vuoi che sia una canna" per finire poi in ospedale per overdose da ben altro. ..

 

Ovviamente la cosa è valida anche per la birra.

Il 100% di chi finisce in ospedale per overdose ha cominciato con la birra...

 

In realtà nessuno comincia dicendo: "Vabbè, cosa vuoi che sia una canna"

Tutti cominciano dicendo: "Wow, una canna! E' una cosa illegalissima e fighissima

che ci fumiamo io e i miei amico come fossimo Baudelaire/Bob Marley/eccetera!"

 

Cominci a dire: "Vabbè, cosa vuoi che sia una canna" solo se fai usi di altre droghe.

 

Le canne però sono la versione più forte della camomilla e del girare su sé stessi

non sono certo né una droga della "sballo" né una droga per essere più produttivo.

 

I discotecari non possono fumarsi le canne altrimenti si addormentano sui divanetti:

le anfetamine e la cocaina non sono "il gradino sopra" alle canne

sono il gradino sopra al caffè e alla Red Bull.

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  • schopy

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I discotecari non possono fumarsi le canne altrimenti si addormentano sui divanetti:

le anfetamine e la cocaina non sono "il gradino sopra" alle canne

sono il gradino sopra al caffè e alla Red Bull.

 

Ecco, questa è una cosa che la generazione dei miei vecchi, ma anche gente più giovane poco "curiosa", non riesce a capire.

Mi son preso delle belle lavate di capo quando (a 23 anni, non a 15) i miei familiari hanno saputo che frequentavo qualche centro sociale...dove, per inciso, gireranno pure le canne, ma il controllo interno sulla circolazione di altre droghe è piuttosto severo rispetto alla maggior parte dei locali notturni; ci si preoccupava molto meno per le discoteche frequentate da mia cugina, di tre anni più giovane, dove la coca viaggiava à gogò, ma ci si andava coi vestiti griffati e non colle t-shirt bucate. I genitori di provincia hanno le fette di salame sugli occhi, c'è niente da fa'.

Io sono favorevole al 100%, ma non in quanto ne faccia uso o lo trovi giusto (lo trovo, al contrario, grave), ma semplicemente perchè smonterebbe parte del mercato illegale che vi sta dietro e dopo tutto, siamo persone libere.

Anche le sigarette sono una droga liberalizzata (non meno potente delle leggere o, a secondo di come si ragiona, delle pesanti) ed è risaputo che un fumatore abituale andrebbe incontro a molti più problemi di salute rispetto ad un non fumatore: a questo punto che cosa cambia se una persona adulta decide di accendersi uno spinello al posto di una sigaretta?

Ovviamente occorrerebbe imporre regole severe per chi guida sotto il loro effetto (che non conosco, visto che non ho mai assunto nessun tipo di droga, se non sigarette, dato che sono stato un fumatore) e, per quanto mi riguarda, un'elevata tassazione.

Per cui, se Tizio decide di farsi una canna a casa sua o quando non deve spostarsi o svolgere attività per le quali metterebbe in pericolo qualcun altro, non ho nulla in contrario: basta che non la fumi vicino a me e che non mi dia fastidio.

Edited by piasintein

Ora non so come la pensi al riguardo ma anche l'alcol è una sostanza psicoattiva, e la cosa ridicola è che lo vendono anche sulle autostrade. Pure la nicotina dà dipendenza (quasi al pari di alcune droghe pesanti, sebbene sia meno nociva sul breve termine) e i tabacchi son monopolio di stato.

Non sono un asceta, e in passato mi sono preso qualche sbronza...ho fumato qualche canna ma non m'ha provocato effetti strani. Sono un fumatore, e fatico molto a smettere, nonostante ci fossi riuscito qualche anno fa.

 

Mi spiace per le esperienze dei tuoi familiari e amici, e non volevo sembrare antipatico :(

Forse io sono troppo giovane, e penso alla gente che conosco che fuma canne ma non fa uso di altre droghe, per quello ci tenevo a distinguere le cose.Ma

 

Ma no tranquillo, non sembri affatto antipatico :D Io ovviamente parlo per me e le mie esperienze, anche se indirette. Poi vabbè, considera che io non fumo, non ho mai fumato niente, mai usato droghe e sono astemio xd. Sono contrario persino ai piu innocui medicinali, e se posso cerco sempre di farne a meno, ovviamente quando indispensabile mi rassegno.

Di fumatori in famiglia ho solo mia madre, che proprio non vuole saperne di smettere. Mio padre ha fumato per quasi 40 anni 2 pacchetti al giorno...poi una mattina, in preda a un attacco di tosse tremendo, ha deciso che da quel momento non avrebbe mai piu acceso una sigaretta e cosi è stato. Da un momento all'altro si è tolto il vizio.

AndrejMolov89

Direi che la cannabis sia meno pericolosa delle sigarette e dell'alcol. 
Solitamente la usano per disintossicare dalle droghe pesanti, perché è un ansiolitico, e la dipendenza da maria è minima e solamente psicologica a differenza delle droghe pesanti e sigarette. Preferirei fumarmi canne che sigarette, anche perché quando cerco di smettere di fumare ho crisi d'astinenza che mi fanno stare veramente male.

Ma "droga" non è un termine tecnico.

Si chiamano "droghe" tutte le sostanze che danno dipendenza e sono illegali,

se le legalizzi smettono di essere "droghe".

 

Se domani rendono illegale il cacao

- e la teobromina che contiene -

diventerà anche lui una "droga".

AndrejMolov89

 A mio parere bisogna distinguere tra "droghe" leggere e pesanti. Da un lato sono favorevole alla legalizzazione di quelle leggere, ma non di quelle pesanti. Onestamente la cannabis non è pericolosa, cioè dalle mie ricerche non ci sono effetti gravi e anzi ha effetti piuttosto interessanti che migliorano la qualità della vita in certi casi. 
 A mio avviso la retorica che fonda il discorso della legalizzazione sulla semplice volontà di togliere del mercato alla mafia non la trovo valida, ci sono ragioni piuttosto materiali e semplici per poter aprirsi alle canne, ovvero al danno minimo alla salute. 

Bisogna dire che la proibizione della cannabis è per certi versi la maggiore responsabile delle diffusioni delle droghe "pesanti".

Mettere sullo stesso piano la canapa e l'eroina è antiscientifico e molto pericoloso dal punto di vista sociale.

 

Andrea si sente martellare in testa che la canapa è molto pericolosa e brucia il cervello, dalla famiglia, dalla televisione, a scuola.

Andrea sa che qualche suo compagno di classe fuma canapa e nota che quello che gli hanno raccontato sono ciarlanerie.

Andrea quanto sarà sotto pressione per gli esami in università sarà più predisposto a provare la cocaina per concentrarsi e prepararsi per tempo, ritenendo la pericolosità di quest'ultima anch'essa una montatura.

 

Giocare al lupo al lupo con la salute della gente non è una bella idea,

è come opporsi alle ore di educazione sessuale perché "mi traviano i bambini"

ma poi te li ritrovi incinta a 15 anni o magari con la sifilide o HIV.

In una trasmissione recente alla tv svizzera tedesca esperti hanno detto che alcool e canapa creano dipendenza nel 10% dei soggetti. Entrrambe le sostanze inoltre favoriscono l'insorgere di psicosi nei soggetti che hanno già una loro vulnerabilità per questa malattia.

 

Qualcuno sa come é arrivata la canapa in europa ? Una volta, forse 100 anni fa si facevano stoffe di canapa in europa ma non credo la fumassero anche.

Edited by marco7

guarda che se legalizzhi le droghe pesanti non è che tutti cominciano a farsi solo perché sono disponibili. io non mi faccio nemmeno le sigarette e sono legalissime e vendibili a 3 euro dappertutto.

Hanno dovuto mettere dei divieti per arginare il numero dei fumatori.

Non ho mai preso stupefacenti né leggeri né pesanti (ignoro anche la differenza.....) e non avendo mai fumato in vita mia (non sopporto l'odore del fumo di tabacco) non posso nemmeno giudicare per paragone.

Però affermare che la liberalizzazione, togliendo il fascino del proibito, ridurrebbe il consumo di stupefacenti o almeno toglierebbe la voglia di provarli a chi non li ha mai usati, mi sembra un'affermazione tutta da dimostrare e anzi con evidenze contrarie:

è noto che il fumo di tabacco fa male ed è noto che l'eccesso di alcol fa altrettanto male ma, benché né l'uno né l'altro siano proibiti in Italia, non sembra che fumatori di tabacco ed alcolizzati siano in diminuzione, anzi.

Forse quelli che fumano tabacco, essendoci molti divieti in luoghi pubblici ed aperti al pubblico, fumano complessivamente meno di prima (ma questo deporrebbe a favore dell'efficacia dei divieti), benché ho il sospetto che poi si rifacciano quando siano in luoghi privati.

 

Comunque a proposito dell'iniziare con le droghe "leggere" e poi fermarsi lì, il figlio di un mio caro amico ha incominciato con le "canne" (suppongo siano tra quelle leggere) a 13 o 14 anni, poi è passato a quelle pesanti ed ora che ha 28 anni è legalmente incapace d'intendere e di volere (ha un tutore nominato dal tribunale) ed ha l'invalidità riconosciuta dalla ASL. 

Ogni due o tre mesi, non so se per stupidità o perché lo disturbano gli effetti collaterali, sospende i farmaci che dovrebbe prendere per sempre e dà fuori di testa, tanto che i genitori spesso sono costretti a chiamare i Carabinieri per contenerne le escandescenze anche violente.

 

Forse è un caso isolato, ma non prenderei la cosa troppo sotto gamba, perché provare può essere tanto divertente, ma fermarsi non sembra tanto facile, specialmente per chi sia un adolescente inesperto.

AndrejMolov89

In la realtà la teoria della droga di passaggio non ha validità scientifica. Credo che sia un caso isolato. Il divieto potrebbe semplicemente indurre le persone a non rischiare di avere una denuncia. Per esempio una mia conoscente non fuma quasi mai cannaboidi per non rischiare di perdere la patente (perché la cannabis risulta rilevabile anche dopo una settimana) oppure per evitare denunce. 
Le canne non sono così dannose a livello di salute, stando alla letteratura che ho letto. Il passaggio critico è stabilire o meno se la liberalizzazione porterà un danno sociale o meno, ma stando a quello che si sa, per ora non c'è stato nessun problema. 
Per le droghe pesanti, invece, sono contrario alla liberalizzazione le ritengo troppo costose e soprattutto con un impatto sociale sia a microscala che a macroscala considerevole. Però non mi sono sufficientemente informato sulla tematica e preferisco sospendere il giudizio, mi sono focalizzato unicamente sulle droghe legger per informarmi visto che è l'argomento principale di diverse campagne. 
http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_passaggio
http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_16_percento

Per quanto riguarda l'insorgenza di possibili "crisi psicotiche" ovviamente

è un po' un campo minato, perché vai tu a sapere se e quanto o cosa Hinzelmann

può realmente aver preso nei sei mesi prima etc

 

Una crisi psicotica non è comunque una malattia ( che ragionevolmente avrebbe

esordito ugualmente ) e può esaurirsi in una brutta-brutta esperienza, che può anche

consigliare di astenersi dall'uso di una certa sostanza, per il futuro

 

Accade, non lo si può negare in assoluto però con le droghe leggere è abbastanza

raro e sempre connesso ad un uso importante ( o abuso )

Le canne non sono così dannose a livello di salute, stando alla letteratura che ho letto.

 

Neppure una sola sigaretta al giorno penso sia dannosa, tanto più con il livello d'inquinamento dell'aria in cui viviamo.

Però, se è vero che il tabacco porta dipendenza, c'è il pericolo che da una sigaretta al giorno si passi a due, tre ecc., finchè non si riesca più a vivere senza averne una in bocca.

Lo stesso potrebbe valere per le droghe leggere e poi per il passaggio a quelle pesanti:

forse non varrà per tutti sempre, perché la dipendenza può essere che non operi nello stesso modo e con la stessa efficacia, ma se il rischio ci fosse, forse sarebbe meglio evitare di correrlo e, soprattutto nel caso dei minori, evitare che lo assumano per curiosità o sfida o che so io.

Edited by Mario1944

Però affermare che la liberalizzazione, togliendo il fascino del proibito, ridurrebbe il consumo di stupefacenti o almeno toglierebbe la voglia di provarli a chi non li ha mai usati, mi sembra un'affermazione tutta da dimostrare e anzi con evidenze contrarie:

è noto che il fumo di tabacco fa male ed è noto che l'eccesso di alcol fa altrettanto male ma, benché né l'uno né l'altro siano proibiti in Italia, non sembra che fumatori di tabacco ed alcolizzati siano in diminuzione, anzi.

 

Perdona ma l'argomentazione non funziona; schematizzando, tu dici che se alcune sostanze non fossero proibite, allora se ne farebbe un uso più modico; alcune sostanze (l'alcol e il tabacco) non sono proibite, eppure non si constata una diminuzione del loro uso...ma l'alcol e il tabacco non sono mai state sostanze proibite! Comunque, fortunatamente oggi si fuma molto meno di 50-60 anni fa; dopo la guerra hanno iniziato a fumare moltissime persone...e teoricamente molti rischi li conoscevano già; è probabile però che i neo"forti fumatori" degli anni '50 non avessero ancora visto o conosciuto persone che crepavano lentamente di cancro ai polmoni o allo stomaco.

 

 

Comunque a proposito dell'iniziare con le droghe "leggere" e poi fermarsi lì, il figlio di un mio caro amico ha incominciato con le "canne" (suppongo siano tra quelle leggere) a 13 o 14 anni, poi è passato a quelle pesanti ed ora che ha 28 anni è legalmente incapace d'intendere e di volere (ha un tutore nominato dal tribunale) ed ha l'invalidità riconosciuta dalla ASL. 

Ogni due o tre mesi, non so se per stupidità o perché lo disturbano gli effetti collaterali, sospende i farmaci che dovrebbe prendere per sempre e dà fuori di testa, tanto che i genitori spesso sono costretti a chiamare i Carabinieri per contenerne le escandescenze anche violente.

 

Naturalmente mi dispiaccio, e posso solo immaginare che genere di sofferenza provino questo ragazzo e i suoi genitori. Ribadisco però che molte persone che "fumano le canne" non si danno poi al consumo di altre sostanze; poi, chiaramente ci son soggetti più "vulnerabili" ad alcune dipendenze.

Potrei citarti il caso di un compagno di facoltà che c'è "rimasto sotto" coll'alcol da adolescente e, prossimo ai 30, non se la passa meglio del ragazzo di cui parli; forse qualche volta avrai bevuto, o no? credi si dovrebbe vietare anche la vendita di alcolici?

Lo stesso potrebbe valere per le droghe leggere e poi per il passaggio a quelle pesanti

 

Tu metti droghe diverse sulla stessa "scala", dove ci sono quelle leggere e poi via via quelle pesanti.

Ecco, non è proprio così; per comodità di definizione si chiamano pesanti le droghe che danno maggior dipendenza e, contestualmente, effetti più nocivi per l'organismo; ma la coca non c'entra per nulla coll'eroina che non c'entra per nulla colle anfetamine.

 

Una crisi psicotica non è comunque una malattia ( che ragionevolmente avrebbe

esordito ugualmente ) e può esaurirsi in una brutta-brutta esperienza, che può anche

consigliare di astenersi dall'uso di una certa sostanza, per il futuro

 

Già, solo che quasi tutti si spaventano di fronte ad una psicosi...è raro che qualcuno "poco preparato" riesca ad accogliere/aiutare (o per lo meno a non peggiorare la situazione di) un congiunto o un amico che soffra di una crisi psicotica.

AndrejMolov89

Neppure una sola sigaretta al giorno penso sia dannosa, tanto più con il livello d'inquinamento dell'aria in cui viviamo.

Però, se è vero che il tabacco porta dipendenza, c'è il pericolo che da una sigaretta al giorno si passi a due, tre ecc., finchè non si riesca più a vivere senza averne una in bocca.

Lo stesso potrebbe valere per le droghe leggere e poi per il passaggio a quelle pesanti:

forse non varrà per tutti sempre, perché la dipendenza può essere che non operi nello stesso modo e con la stessa efficacia, ma se il rischio ci fosse, forse sarebbe meglio evitare di correrlo e, soprattutto nel caso dei minori, evitare che lo assumano per curiosità o sfida o che so io.

In realtà se fumi una sigaretta ogni 3 mesi, no. Ma è impossibile che tu fumandone una volta al giorno non senta la necessità di fumarne un'altra. Ho iniziato così e mi pento allegramente di averlo fatto sia per una questione economica, sia perché sfortunatamente non riesco a smettere se non ho un clima favorevole in casa e d'aiuto. (In famiglia mia fumano tutti, e lasciano i pacchetti aperti in tre stanze diverse; il mio ragazzo pensa che io sia debole e che m'inventi scuse per smettere e che basti solo la volontà, ovviamente però quando sono estremamente incazzoso oppure quando sono talmente alienato non ha paura di svangarmi i coglioni per sentire cos'ho e perché sia così strano) 

Per quanto riguarda i cannaboidi solitamente vengono utilizzati come terapia per disintossicarsi perché la dipendenza è minima (soprattutto se non la mischi con il tabacco), e perché è solo, letteralmente, una questione di abitudine psicologica che è ben diversa da una dipendenza fisiologica. Ovvio se fumi 40 cannoni al giorni c'è un problema ( oppure sei schifosamente ricco), però stando a ciò che ho letto gli effetti negativi sono minimi. 

Per quanto riguarda la teoria del passaggio, invece, non bisogna usarla come argomentazione, non ha validità. Credo che, invece, bisogni contestualizzare il luogo di consumo delle droghe: in discoteca o in ambienti dove bisogna lavorare ogni giorno a ritmi forsennati solitamente si consumano droghe pesanti che ti permettono di essere sempre "attivo" e sulla cresta dell'onda. Mentre i cannaboidi sono relax drugs, cioè, quando me ne sono fumata una mi sono sentito estremamente rilassato per due giorni XD situazione che non si è mai più ripetuta in 4 anni XD

 

 


Già, solo che quasi tutti si spaventano di fronte ad una psicosi...è raro che qualcuno "poco preparato" riesca ad accogliere/aiutare (o per lo meno a non peggiorare la situazione di) un congiunto o un amico che soffra di una crisi psicotica.

 

Beh sì, sono situazioni come dicevo "brutte-brutte"

 

Considerando poi il problema delle cd diagnosi differenziali

nel caso si finisca ricoverati

...da questa discussione colgo che siete quasi tutti schifosamente per bene! Mi sento una pecora nera.

 

Considerando poi il problema delle cd diagnosi differenziali

nel caso si finisca ricoverati

 

La mia breve esperienza di colloqui con psichiatri (che non è detto sia terminata) mi ha fatto capire quanto spesso le cose siano condotte in modo superficiale.

Non ho mai avuto episodi psicotici -anche se un paio di volte ero superconvinto di essere lì lì per tirare le cuoia- ma l'approssimazione con cui un medico ti dice "prendi questo ansiolitico, tot gocce al giorno" è pazzesca. Ora, io per primo al tempo credevo che fosse la soluzione migliore...a distanza di mesi, ché ancora non sono riuscito a liberarmi dalle benzodiazepine, sarei molto più guardingo se dovessi consigliare a un amico un modo per risolvere l'ansia.

Magari mi bastavano due settimane al mare...e invece eccomi qua a girare collo Xanax perennemente in tasca dopo quasi un anno :D

 

 


Perdona ma l'argomentazione non funziona; schematizzando, tu dici che se alcune sostanze non fossero proibite, allora se ne farebbe un uso più modico; alcune sostanze (l'alcol e il tabacco) non sono proibite, eppure non si constata una diminuzione del loro uso...ma l'alcol e il tabacco non sono mai state sostanze proibite!

 

Veramente io ho solo detto che mi sembra tutto da dimostrare che, togliendo la proibizione d'un vizio, si tolga il vizio perché verrebbe meno l'effetto di allettamento al vizio indotto dalla proibizione stessa:

è possibile per alcuni, ma non necessariamente per tutti o per la maggioranza.

Ciò sarebbe possibile solo se ci si drogasse per solo desiderio di violare la legge morale o civile che lo proibisca:

ma è sempre o prevalentemente così?

Sulla diminuzione dei tabaccodipendenti e degli alcolisti non saprei dire, ma non mi sembra che siano in diminuzione, semmai, per i tabaccodipendenti almeno, c'è una diminuzione dell'uso in pubblico per le note proibizioni legali.

Comunque anche in questo caso, se c'è diminuzione, è forse più indotta dall'educazione che il tabacco fa male, piuttosto che dalla proibizione in sé di fumare in luoghi pubblici chiusi.

Per somiglianza (ammesso che sia possibile il paragone) non vedrei grandi speranze di diminuire l'uso di stupefacenti togliendo la proibizione, benché forse la proibizione stessa non sia poi così efficace nel dissuadere.

 

 

 

 


Potrei citarti il caso di un compagno di facoltà che c'è "rimasto sotto" coll'alcol da adolescente e, prossimo ai 30, non se la passa meglio del ragazzo di cui parli; forse qualche volta avrai bevuto, o no? credi si dovrebbe vietare anche la vendita di alcolici?

 

Il problema in questo caso è medico:

io ho sempre bevuto e bevo regolarmente vino, rarissimamente però superalcolici perché non mi piacciono, ma non mi sono mai ubriacato.

Ovviamente si tratta solo di misura.

Lo stesso potrebbe valere per la droga, leggera o no.

Sta alla medicina stabilire se ci si possa drogare moderatamente e se questa moderazione sia alla portata della gran parte delle persone come la moderazione nell'uso del vino o dei superalcolici.

E' chiaro che, se non c'è differenza tra l'assunzione di droga e quella di vino o di tabacco o di qualsivoglia sostanza ai fini della dipendenza in un soggetto mediamente normale, non ha senso fare differenze, posto che l'eccesso di alcol, di droga, di tabacco o di qualsiasi altra sostanza ha effetti perniciosi sia per la salute sia per la convivenza sociale.

 

 

 

 


Tu metti droghe diverse sulla stessa "scala", dove ci sono quelle leggere e poi via via quelle pesanti.
Ecco, non è proprio così; per comodità di definizione si chiamano pesanti le droghe che danno maggior dipendenza e, contestualmente, effetti più nocivi per l'organismo; ma la coca non c'entra per nulla coll'eroina che non c'entra per nulla colle anfetamine.

 

Ho seguito quello che è stato scritto qui, perché io non me ne intendo, l'ho detto: neppure so che differenza ci sia tra droghe leggere e pesanti, se pure c'è.....

 

 

 

 


In realtà se fumi una sigaretta ogni 3 mesi, no. Ma è impossibile che tu fumandone una volta al giorno non senta la necessità di fumarne un'altra.

 

Il problema è appunto la dipendenza indotta dall'uso del tabacco per le sostanze contenute, a quanto dicono i medici almeno.

 

 

 

 


Per quanto riguarda la teoria del passaggio, invece, non bisogna usarla come argomentazione, non ha validità. Credo che, invece, bisogni contestualizzare il luogo di consumo delle droghe: in discoteca o in ambienti dove bisogna lavorare ogni giorno a ritmi forsennati solitamente si consumano droghe pesanti che ti permettono di essere sempre "attivo" e sulla cresta dell'onda.

 

Forse il passaggio dalle droghe leggere alle pesanti non "dipende dalla dipendenza" in sé (non metto lingua perché non me ne intendo), ma tale passaggio non potrebbe dipendere invece dalla curiosità di provare sensazioni più forti di quelle date dalle droghe leggere?

In questo caso le droghe leggere sarebbero pericolose non tanto in sé stesse, quanto per lo stimolo che darebbero a passare a quelle pesanti e ciò potrebbe giustificarne la proibizione legale (ammesso e non concesso che tale proibizione abbia efficacia.....)

Di certo la proibizione favorisce lo spaccio, e tutto il fiorire di attività non controllate ad esso connesse.

 

Forse il passaggio dalle droghe leggere alle pesanti non "dipende dalla dipendenza" in sé (non metto lingua perché non me ne intendo), ma tale passaggio non potrebbe dipendere invece dalla curiosità di provare sensazioni più forti di quelle date dalle droghe leggere?

 

Sì; però questo è piuttosto generico, nel senso che la ricerca di "nuove sensazioni" può spingere chiunque a fare qualunque cosa...

 

Il problema in questo caso è medico:

io ho sempre bevuto e bevo regolarmente vino, rarissimamente però superalcolici perché non mi piacciono, ma non mi sono mai ubriacato.

Ovviamente si tratta solo di misura.

Lo stesso potrebbe valere per la droga, leggera o no.

Sta alla medicina stabilire se ci si possa drogare moderatamente e se questa moderazione sia alla portata della gran parte delle persone come la moderazione nell'uso del vino o dei superalcolici.

E' chiaro che, se non c'è differenza tra l'assunzione di droga e quella di vino o di tabacco o di qualsivoglia sostanza ai fini della dipendenza in un soggetto mediamente normale, non ha senso fare differenze, posto che l'eccesso di alcol, di droga, di tabacco o di qualsiasi altra sostanza ha effetti perniciosi sia per la salute sia per la convivenza sociale.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Dipendenza#mediaviewer/File:Rational_scale_to_assess_the_harm_of_drugs_(mean_physical_harm_and_mean_dependence)_it.svg

Edited by schopy

 

 


Di certo la proibizione favorisce lo spaccio, e tutto il fiorire di attività non controllate ad esso connesse

 

Sì vabbe', ma non è che si possano togliere i divieti solo perché ci sono coloro che ci speculano illegalmente sopra.....

 

 

 

 


Sì; però questo è piuttosto generico, nel senso che la ricerca di "nuove sensazioni" può spingere chiunque a fare qualunque cosa...

 

Certamente, ma nel caso specifico il legame è stretto se non a rigore scientifico (puoi dirmi ad esempio che tra una droga leggera e una pesante c'è più differenza che tra una droga leggera ed il tabacco o l'alcol), quanto meno per il senso lessicale e quindi per l'effetto psicologico:

si tratta sempre di sostanze chiamate droghe e quindi probabilmente per lo più si è indotti a pensare (non necessariamente a ragione) che siano sostanze simili, ma quelle pesanti abbiano solo effetti più potenti e quindi, se ad uno piacciono gli effetti di quelle leggere, lo stesso sia stimolato ad assumere quelle pesanti per avere effetti più potentemente piacevoli.

Si tratterebbe cioè di una deformazione cognitiva abbastanza frequente.

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