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Un terzo degli adolescenti inglesi non sa che l'HIV può essere contratto attraverso i rapporti non protetti


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http://gayburg.blogspot.it/2014/07/un-terzo-degli-adolescenti-inglesi-non.html

 

Mentre in Italia i Giuristi per la Vita sporgono denunce nei confronti di chi prova a fare educazione sessuale nelle scuole, dall'Inghilterra giunge un grido d'allarme lanciato dall'Aids Fund MAC.
Uno studio condotto tra maggio e giugno su 1.000 studenti, tutti di età compresa fra i 12 e i 17 anni, sottolinea come un terzo di loro non sia a conoscenza di come l'HIV possa essere contratto attraverso rapporti sessuali non protetti. Il 90% dei loro è anche convinto che non sarà mai a rischio di contagio nel corso della sua intera vita (motivo che conduce a non prendere e dovute precauzioni) ed un 42% afferma di non essersi mai ritrovato a parlare non nessuno dell'argomento.
Il quadro che ne emerge è catastrofico e sottolinea come la disinformazione pare destinata ad essere  il maggior alleato di un fenomeno in continua crescita. Tra le cause ci sono famiglie che hanno difficoltà ed imbarazzi nell'affrontare certi temi, ma anche moralisti che «per il bene dei bambini» non vogliono assolutamente che nelle scuole si possa parlare di sesso. L'epilogo è semplice: i ragazzi vengono mandati allo sbaraglio e con il rischio di dover pagare in prima persona la disinformazione che qualcun altro ha scelto per loro.
Davanti a tali numeri, il Dipartimenti per l'Educazione ha annunciato che si attiverà per iniziare ad includere corsi di educazione sessuali nelle classi inglesi.

Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2014/07/un-terzo-degli-adolescenti-inglesi-non.html#ixzz3AfiN2NQb

Beh, ma in terra d'Albione la situazione è complicata per i teens in generale, visto che hanno anche molte ragazzine under 15 che restano incinte e la cosa sta diventando quasi un'emergenza nazionale.

Per tacer del fatto che ogni sabato sera per strada è pieno di ragazzini ubriachi e/o strafatti spalmati sull'asfalto e non in grado di intendere o di volere (scene viste di persona personalmente più volte).

E qui potremmo discutere del fatto che a sti piskelli praticamente non li guarda nessuno, che non c'hanno uno straccio di famiglia che gli sta dietro e bla bla bla.

 

Però c'hanno anche consapevolezza che questo sta diventando un problema e non nascondono la testa sotto la sabbia per non vederlo. cosa che noi, con la nostra eterna ipocrisia, fingiamo di non vedere: certo, non siamo a quei livelli.

Ma che però una SERIA educazione sessuale (io ci metterei pure quella affettiva, perchè può essere un problema se i ragazzini di adesso come modello di coppia c'hanno solo i tronisti della DeFilippi) occorra, anzi sia indispensabile, non lo scopriamo certo stasera.

Poi vabbè, sappiamo tutti che come si accenna solo alla possiiblità di intavolare un discorso del genere saltano subito su tutte le furie i cattobigotti & i leccapreti urlando allo scandalo, allo schifo, al complotto omosessualista eccetera.

 

per cui, che fare? Rassegnarci all'impossibilità di fare discorsi seri in materia o combattere per arrivare a qualche risultato concreto?

Forse il sondaggio è viziato dal fatto

che molti ragazzini di 12-13 anni

non sanno neanche cosa sia il sesso

per cui è molto difficile parlare loro di AIDS.

 

Insomma avrei preferito un target più significativo.

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