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Enrichetta, lesbica nella Lucania di cent'anni fa


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Ho letto un articolo su una certa Enrichetta Lavigna, lesbica accertata di Ferrandina, minuscolo paesino in provincia di Matera. Nacque verso la fine dell'Ottocento quando nell'Italia del Nord nasceva il Partito Socialista e nel Mezzogiorno la mezzadria era tutt'altro che sparita, in una famiglia aristocratica e agiata che le consentì di vivere di rendita e non lavorò mai. Si alfabetizzò, si dedicò all'arte, imparò a suonare il mandolino ed evitò molto attentamente di sposarsi. Una donna alta, robusta e dall'aspetto poco femminile, con abiti scuri, senza corpetti, con stivali e gonnelloni. Viaggiava fino a Lecce dove commissionava statue sacre per le amiche del convento dei Cappuccini di Ferrandina. Una donna molto cattolica anche se all'epoca Dio fosse visto esclusivamente di sesso maschile. Molte poche donne potevano permettersi il suo stile di vita e questo evidentemente l'aiutò a distanziarsi un poco da una società maschilista e patriarcale. Fu però tormentata a volte per la sua vita austera e perché assomigliava ad un uomo, ma nessuno osò mai insinuare che le piacessero le donne. Visse tutta la vita con la sua compagna Giuseppina, che lei chiamava "sorella di vita" e formarono una coppia di fatto in cui Enrichetta era lo stereotipo della lesbica mascolina e Giuseppina quella femminile. Non rivelarono mai la loro relazione e nessuno lo fece per loro, anche se il paese mormorò più volte, ma in questi luoghi dimenticati dal mondo quando non si trovavano parole per definire un presunto "scandalo" lo scandalo non esisteva. Quando Giuseppina morì Enrichetta le dedicò una cappella nella quale ora riposano entrambe con una frase: La sua sorella di vita, Enrichetta pose. Quando morì anche Lavigna lasciò tutto alle sue amiche suore provocando le ire dei suoi familiari.

 

Queste storie mi commuovono *_*

Mi piacciono molto queste storie.

Personalmente non so come fossero trattati precisamente gli omosessuali in quel periodo.
Nonostante il concetti di omosessualità fosse nato già nella seconda metà del 1800 in Germania (e un po' in tutta Europa), credo proprio che la gente fosse ignara dell'argomento ed evitasse di parlarne.

Questo garantiva a molti omosessuali una certa invisibilità di cui potevano approfittare per vivere con discrezione.

 

Mia nonna, nata negli anni ' 30, mi ha detto che all'epoca sua appena due uomini o due donne uscivano insieme subito le persone spettegolavano e sospettavano. Per cui era importante che le coppie fossero composte da un uomo ed una donna.

Ma forse gli anni '50 erano anni diversi. Anni di ''forte repressione'' per gli omosessuali.

gli anni più terribili furono sicuramente gli anni '50.

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