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Gli irresponsabili


conrad65

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cosa ne pensate delle dichiarazioni sulla "cosiddetta" Terza Guerra Mondiale?

 

ha iniziato Sua Santità, dichiarando che "siamo nella Terza guerra mondiale, ma a pezzi"

 

poi candidamente dice che

"Fermare l'aggressore ingiusto è un diritto dell'umanità, ma è anche un diritto che ha l'aggressore di essere fermato perché non faccia il male".

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2014/08/18/-papa-ce-iii-guerra-mondiale-ma-a-pezzi-_ce62e3fb-df2a-4eff-a8d9-1fa157336a71.html

 

ora come possa considerarsi l'"essere fermato" un "diritto" lo lascio alle sottigliezze gesuitiche: forse intendeva dire che l'aggressore è sempre irresponsabile dunque "fermarlo" è una sorta di tutela cui ha diritto? oppure più prosaicamente questa espressione è il frutto della non perfetta conoscenza dell'italiano del papa?

 

all'"autorevole" voce si è unito un polacco di area popolare (immagino dunque un cattolico), Donald Tusk, che dice: "In Europa c'è il rischio di una guerra e il campo di battaglia potrebbe non limitarsi alla sola Ucraina."

 

anche la Merkel, altro personaggio di area popolare, sembra agitarsi

 

http://www.lastampa.it/2014/09/01/esteri/ucraina-lavrov-non-ci-sar-intervento-militare-tusk-rischio-guerra-in-europa-non-solo-a-est-XZMVdVrvslFpMl8heToJ9L/pagina.html

 

i toni sono volutamente e artatamente drammatizzati: la situazione internazionale oggi non sembra affatto preoccupante, ci sono le solite scaramucce sparse qua e là, dunque non si capisce questi "autorevoli" personaggi che realtà osservino e che gioco stiano giocando: sembra un gioco irresponsabile, e che lo giochino i leader di area cattolica è davvero singolare... è un gioco di cui non sentivamo la mancanza

Edited by conrad65
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Questa lettura "cattolica" non l'avevo vista

 

Certo è chiaro che i popolari sono i più convintamente anti russi in

Europa

 

Di fatto ciò che è avvenuto in Ucraina è un intervento russo per evitare

che l'esercito ucraino schiacciasse la ribellione nell'est ed imporre una

soluzione "federale" ( che peraltro Kiev non vuole ) o francamente separatista 

di quelle zone russofone dell'Ucraina

 

Sappiamo tutti benissimo però che se Mosca volesse, potrebbe "asfaltare"

tutta l'Ucraina e noi realisticamente....non muoveremmo un dito

 

Come poi si possa ritenere legittimo arrivare ad ipotetiche trattative solo dopo

aver schiacciato la ribellione, come avrebbe voluto Kiev ed illegittimo invece

arrivarci dopo un intervento russo che lo abbia impedito....è un altro paio di

maniche

 

La componente cattolica in Ucraina siano i cattolici di rito orientale, che i polacchi

di rito latino abita in zone del paese la Volinia e la Galizia che l'URSS si è annessa

di fatto con il patto Molotov-Ribbentrop ; dopo la guerra nel 1945 l'intera Polonia fu

ridefinita nei suoi confini e spostata ad ovest ( ai danni della Germania )

 

Questa zona effettivamente ha buone ragioni per pensarla "alla polacca", salvo il

fatto che i Polacchi hanno gravissime responsabilità nell'aver causato la Seconda

Guerra Mondiale per i loro sentimenti viscerali anti-russi, ( responsabilità che hanno

pagato però sulla propria pelle )

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Capirai... è tutto un discorso: "Se vuoi la pace.. prepara la guerra". 

Ormai è risaputo dall'alba dei tempi come i papi trovino giustificazioni per le guerre.. d'altronde pure loro sono uomini a capo di un piccolo staterello che devono difendere da: comunismo, islam ecc ecc. 

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intanto  "La Russia accusa l’Alleanza atlantica di «esasperare le tensioni» con il progetto di schierare truppe nell’est Europa."

 

http://www.corriere.it/esteri/14_settembre_02/kiev-nato-prepara-truppe-mosca-agiremo-conseguenza-396520ce-327d-11e4-8a37-758af3cd4875.shtml

 

non mi sento di dare torto ai russi: una soluzione diplomatica è possibile... basta cercarla

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non mi sento di dare torto ai russi: una soluzione diplomatica è possibile... basta cercarla


il problema è che l'Europa non ha ancora schierato le truppe nell'est Europa (forse fortunatamente).. mentre la Russia ha di fatto invaso l'Ucraina (non che dovesse chiedere il permesso all'Europa.. ma qualcosa l'ha fatta ;) ). 
Io vorrei sapere più che altro cosa si intenda per "sanzioni" quelle che minaccia l'UE nei confronti della Russia.. 
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Purtroppo a mr Putin è consentito fare il bello ed il cattivo tempo per la questione energetica: il gas naturale con cui l'UE non solo scalda le proprie case, ma produce circa un terzo della propria elettricità, arriva essenzialmente dalla Russia. Lo si è visto in occasione delle crisi del 2006 e del 2009, in cui il sig Putin non si è fatto scrupolo alcuno a lasciare al freddo mezza Europa pur di mettere in atto una "vendetta" contro l'Ucraina (chiudendo i rubinetti del gasdotto "della fratellanza"). Anche oggi, la risposta di Putin alla possibilità di sanzioni da parte dell'UE è stata la minaccia di chiudere i rubinetti del gas, che con l'inverno alle porte diventa ben pesante.

 

Finchè l'Europa dipenderà da Mosca per il proprio approvvigionamento, le sanzioni contro Putin saranno acqua fresca, e il nuovo zar potrà permettersi di fare i propri comodi indisturbato nell'area ex-sovietica. Le ribellioni dei separatisti in Ucraina sono un palese pretesto: è dal 2006 che Putin punzecchia l'Ucraina (con le crisi del gas di cui dicevo). Non avesse l'Europa in mano, probabilmente avrebbe già fatto la fine di Gheddafi.

 

 

Io vorrei sapere più che altro cosa si intenda per "sanzioni" quelle che minaccia l'UE nei confronti della Russia

 

Probabilmente qualche richiamo all'ordine più o meno risoluto, o l'invio di qualche osservatore nelle zone di guerra, ma credo nulla di più...abbiamo già visto con l'Iran quanto la diplomazia internazionale possa essere "indulgente" quando ci sono rapporti di potere sfavorevoli

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L'UE comunque si sta muovendo molto per porre rimedio alla dipendenza energetica che le "lega le mani". La politica energetica del pacchetto 20-20-20 punta sulle rinnovabili non solo per ragioni ambientali, ma anche per affrancare l'UE dalla dipendenza da pochi fornitori extra-europei (è un obiettivo dicharato, non ua supposizione). Nello stesso senso vanno letti gli sforzi per la costruzione del gasdotto che collegherebbe la regione del caucaso col territorio UE (quello, per intenderci, che dovrebbe terminare in Puglia, e per cui la popolazione tanto si sta lamentando), per lo sviluppo di un mercato gas interno più efficiente (il cosiddetto Target Model) e per la ripresa più o meno consistente dei programmi nucleari.

 

Sono però strategie di lungo periodo, nel breve non c'è molto spazio di manovra.

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  • 4 weeks later...

«L’Isis, se non contrastato e lasciato proliferare in Iraq e Siria, potrebbe diventare un vero Stato terroristico e arrivare a costituire anche una minaccia nucleare in quanto potrebbe dotarsi di armi chimiche, biologiche o perfino nucleari». A lanciare l’allarme è il ministro britannico degli Interni Theresa May nel suo discorso al congresso del partito conservatore a Birmingham dopo che la Gran Bretagna ha preso parte ai bombardamenti contro Isis.

 

http://www.corriere.it/esteri/14_settembre_30/iraq-via-offensiva-curda-contro-isis-3a6efb1c-4875-11e4-a045-76c292c97dcc.shtml

 

l'Isis sarebbe a 8 Miglia da Bagdad, dunque l'Iraq è perduto, a ruota seguirà il Kuwait e i vari staterelli del Golfo, affogati nel lusso del loro petrolio, cadranno come bambolette

poi sarà la volta dell'Arabia Saudita che resisterà due o tre ore al massimo

l'Iran per il momento sarà risparmiato, è l'unico stato tra questa pletora di stati-fantoccio con un profilo da potenza regionale

secondo me lo scenario che si prospetta è quello di una nuova potenza islamica sunnita che si salderà con la Russia, irresponsabilmente abbandonata dall'Occidente

e finalmente il desiderio del "santo padre" per la terza guerra mondiale sarà a un passo dell'essere (e)saudito...

Edited by conrad65
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«L’Isis, se non contrastato e lasciato proliferare in Iraq e Siria, potrebbe diventare un vero Stato terroristico e arrivare a costituire anche una minaccia nucleare in quanto potrebbe dotarsi di armi chimiche, biologiche o perfino nucleari»

 

Non l'avevano già detto di Saddam Hussein?

Però di bombe atomiche, chimiche o biologiche non ne furono trovate, in compenso fu demolito uno che teneva a freno tanti matti sia pure con pugno d'acciaio, anzi, proprio grazie al pugno d'acciaio.....

 

 

 

 

l'Isis sarebbe a 8 Miglia da Bagdad, dunque l'Iraq è perduto, a ruota seguirà il Kuwait e i vari staterelli del Golfo, affogati nel lusso del loro petrolio, cadranno come bambolette poi sarà la volta dell'Arabia Saudita che resisterà due o tre ore al massimo

 

Mai sottovalutare la capacità di resistere del nemico, specialmente quando difende la sua casa.

 

 

 

 

secondo me lo scenario che si prospetta è quello di una nuova potenza islamica sunnita che si salderà con la Russia, irresponsabilmente abbandonata dall'Occidente

 

Una Russia fautrice d'una potenza tendenzialmente panislamica sembra improbabile, dati i problemi interni dei Russi proprio con le minoranze mussulmane.

 

 

 

 

e finalmente il desiderio del "santo padre" per la terza guerra mondiale sarà a un passo dell'essere (e)saudito...

 

Esercizi apotropaici?

evocare la terza guerra mondiale per stornarla?

Le due guerre mondiali precedenti sono accadute senza che nessuno né se le aspettasse né le volesse.....

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@@Mario1944, i miracoli sono sempre possibili, ma certo una "sollevazione popolare" per salvare i corrotti monarchi sauditi dalle efferate armate del califfo io non ce la vedo... al limite si solleva l'occidente, a sua volta sollevato dai CEO delle multinazionali del petrolio

questo non è da sottovalutare, ovviamente, ma il casino che si scatenerà non potrà certo essere tenuto a bada con gli aerei, occorrerà inviare soldati e pure tanti

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l'Isis sarebbe a 8 Miglia da Bagdad, dunque l'Iraq è perduto,
 

 

Beh certo cosa ti aspettavi?

 

Che gli Sciiti imbracciassero le armi per difendere il Nord Sunnita,

da quella che dal loro punto di vista è una faida tra nemici?

 

Il "bello" viene ora

 

Si tratta di vedere se l'Iran consentirà uno sconfinamento a Sud o

difenderà direttamente o indirettamente il Sud sciita dell'Iraq e se del

caso se gli sarà impedito di difendere i fratelli sciiti dagli Americani

 

Logica vorrebbe che sia favorito un intervento iraniano, il ché presupporrebbe

un ribaltamento USA delle alleanze

 

Il problema è che l'Isis esiste perché USA e Arabia Saudita volevano contrastare

l'Iran, Assad e la Russia...ed hanno generato l'Isis

 

A questo punto come minimo l'occidente dovrebbe chiedere scusa ad Assad, all'Iran

ed alla Russia per gli errori commessi ed assumersi le proprie responsabilità

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io veramente mi aspettavo che l'esercito irakeno difendesse i suoi stessi concittadini dall'invasione del nemico...

invece pare che l'esercito irakeno come tale si sia squagliato

e mi viene da pensare (a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre, diceva quello) che gli americani in tutti questi anni di presenza in Iraq non abbiano addestrato il nuovo esercito irakeno ma proprio l'Isis... anche se a noi hanno raccontato una storia diversa

tutta la faccenda non si regge in piedi: il ritiro precipitoso di Obama dall'Iraq dopo una presenza quasi decennale, l'Isis completamente trascurata per tanti anni che improvvisamente sarebbe passata dal livello "quattro beduini nel deserto armati di scimitarre" a "superpotenza regionale dotata di armi nucleari e batteriologiche nonché di bianchi SUV che scintillano al sol dell'avvenire"

si potrebbero fare tante considerazioni, su che storie ci raccontino i giornali, su cosa diamine sia veramente accaduto, etc. ... ma tutte inutili, tanto non sapremo mai la verità

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Quindi Conrad? Ma dove prendono i soldi per tener in piedi quest'Amba Aradam? Ormai sono quasi uno stato vero, hanno un'esercito che si sta rivelando molto forte(almeno rispetto agli altri). Voglio dire, son cose che costano, non so se tra armi e denaro presi all'Iraq siano autosufficienti, qualcuno li stará aiutando, ma a chi conviene a questo punto della storia?

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Il ritiro di Obama corrisponde ad una precisa strategia del disimpegno

non è stata una decisione né imprevista, né improvvisa, purtroppo i guasti

derivanti dall'invasione americana in Iraq erano oramai fatti ed irreversibili

 

A questa strategia del disimpegno corrispondeva quella del finanziamento

addestramento, favoreggiamento delle cd. "opposizioni" siriane, identificando

gli USA in Assad-Teheran, i nemici dell'area

 

Sarebbe toccato - presumo - a Turchia e Arabia Saudita il compito di vigilare

su una evoluzione politica delle opposizioni siriane in senso non pericoloso

( ma visti i precedenti coi Talebani in Afganistan ci sarebbe stato da diffidare )

 

Probabilmente era una pretesa impossibile

 

In un contesto in cui i Curdi difendono il proprio territorio, gli sciiti il proprio etc

l'unico modo per internazionalizzare un conflitto è islamizzarlo e quindi nel momento

in cui siamo intervenuti in Siria, abbiamo islamizzato la Siria

 

Qualcosa di simile sta accadendo anche in Libia

 

Lo abbiamo voluto? Cioè è stata una scelta deliberata? Forse un esito così

radicale ed anti occidentale non era negli auspici di nessuno, certamente lo

Stato islamico doveva contenere Assad e Teheran, non credo scannare inglesi

ed americani 

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@Mario1944, i miracoli sono sempre possibili, ma certo una "sollevazione popolare" per salvare i corrotti monarchi sauditi dalle efferate armate del califfo io non ce la vedo..

 

Per salvare i "corrotti" (ma perché corrotti?) monarchi forse no, ma per salvare sé stessi forse sì.....

D'altronde la monarchia saudita ha una vasta rete di clientele all'interno e non credo che sia così fragile come qualcuno crede, anche perché ai sudditi assicura un welfare che in nessun altro luogo al mondo si sognano.

 

 

 

 

io veramente mi aspettavo che l'esercito irakeno difendesse i suoi stessi concittadini dall'invasione del nemico...

 

Avevano provveduto gli Americano a distruggere esercito ed amministrazione in Iraq dopo aver cacciato Saddam.

Con molta lungimiranza, bisogna riconoscerlo......

 

 

 

 

e mi viene da pensare (a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca sempre, diceva quello) che gli americani in tutti questi anni di presenza in Iraq non abbiano addestrato il nuovo esercito irakeno ma proprio l'Isis...

 

E' più probabile che abbian fatto solo un gran casino!

Del resto volevano instaurare la democrazia all'americana, pori nani.

 

 

 

 

si potrebbero fare tante considerazioni, su che storie ci raccontino i giornali, su cosa diamine sia veramente accaduto, etc. ... ma tutte inutili, tanto non sapremo mai la verità

 

Forse non dovresti partire dal principio che una potenza mondiale operi sempre con intelligenza, soprattutto quando mette le mani su popoli di cui ignora tradizioni, simpatie ed antipatie.

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Quindi Conrad? Ma dove prendono i soldi per tener in piedi quest'Amba Aradam?

 

questa è la domanda delle domande: io poi non credo neanche nella capacità di autorganizzarsi, figuriamoci se posso credere che questi hanno messo in piedi un esercito da soli... il califfo è chiaramente un paravento, ma dietro c'è ben altro ("dietrologia" vade retro XD)

continuo a dire che la colonna di bianchi SUV la devono aver ordinata per tempo, dunque almeno in qualche fabbrica giapponese il progetto ISIS era noto da un anno e mezzo come minimo...

riallacciandomi anche a quanto dicevano @@Hinzelmann e @@Mario1944, io non credo alla "dabbenaggine" americana, non credo che si siano ritirati adesso per dare un contentino all'opinione pubblica americana (tanto l'opinione pubblica non esiste, è tutto manipolato dal tipo di informazione che viene veicolata)

credo invece che siamo di fronte a un disegno ben preciso, che parte dalla guerra tra Iraq e Iran (Saddam contro Khomeini), segue con l'invasione - burletta del Kuwait (Bush padre intervenne e si fermò a un passo da Baghdad, lasciando in sella Saddam), segue ancora con la seconda guerra Irakena, fatta scoppiare con una serie di pretesti ridicoli, l'occupazione americana che è durata praticamente 10 anni e che a qualcosa sarà pure servita (a mettere in piedi l'ISIS?), proseguita ancora con la destabilizzazione della Siria e della Libia, quando improvvisamente si ricordarono che Gheddafi era un dittatore e lo fecero fuori con il concorso di Stati Uniti, Francia e Inghilterra, con l'Italia a rincorrerli per non far perdere all'ENI le concessioni petrolifere...

possiamo aggiungere al quadro la destabilizzazione dell'Egitto con la cacciata di Mubarak (*)

è la cosiddetta "primavera araba", sostanzialmente una presa per il culo fatta a danno degli arabi stessi...

è chiaro che hanno creato a tavolino le condizioni per rimettere in piedi una mezzaluna islamico-sunnita che comprende Iraq, Siria, Giordania, la penisola araba, Egitto e Libia come minimo

questo è stato voluto e perseguito da almeno un quarto di secolo

ed è stato voluto da chi? gli americani sono parte in causa? a chi diamine serve rimettere in piedi un impero islamico e diffondere in occidente, come stanno facendo da decenni, il terrore dell'Islam quando l'Islam è sempre stata la religione monoteistica più tollerante in assoluto (ed è la storia a dimostrarlo)?

non ne ho idea, ma i fatti sono chiari e certi fatti non si muovono a caso

 

(*) ricordo che alla cacciata di Mubarak contribuì anche Berlusconi con la faccenda della nipotina di Mubarak! diamo al nostro quello che è giusto, un posto nella storia grazie alla figona minorenne!

Edited by conrad65
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io non credo alla "dabbenaggine" americana,

 

Penso che invece, nel caso specifico almeno, si siano comportati proprio da stupidotti, anche se mossi dalle migliori (per sé stessi ovviamente) intenzioni.

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mi era sfuggita questa dichiarazione di D'Alema di qualche settimana fa (11 Settembre), che sembra avallare una certa impreprazione e dabbenaggine americana nella gestione della crISIS... può anche essere, io non ci credo, ma tant'è...

 

“Solo due mesi fa Obama faceva pressioni perché l'Europa bombardasse Damasco per aprire la strada all'Isis. Ora vuole bombardare l'Isis. Questi popoli non riescono a capire qual è il filo logico della politica occidentale”.

 

http://video.repubblica.it/politica/d-alema-due-mesi-fa-obama-voleva-aprire-la-strada-all-isis/176919/175632?ref=tbl

Edited by conrad65
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Che gli USA abbiano gravi responsabilità è innegabile che sia tutto un disegno coerente che parte da lontano

è un po' più difficile pensarlo e dimostrarlo Certo - ragionando in un'ottica conservatrice - se io ho tre stati con

tre diversi tipi di dittature e dittatori, che sono rivali e si odiano...ho il massimo nei termini del divide et impera

 

Gli Assad in Siria, gli Hussein in Iraq, Khomeini in Iran etc potevano trovarsi d'accordo giusto su Israele, quindi nella

prospettiva di tenere l'islam diviso erano il massimo, soprattutto dopo il salto della quaglia egiziano e la sostanziale

marginalizzazione dell'URSS dal teatro, certo rimanevano paesi filo russi ed anti americani

 

Sarei abbastanza sicuro sul fatto che questa sia la lettura Saudita.

 

I Sauditi sanno che il loro denaro e petrolio può consentire loro di dominare solo se gli altri paesi restano divisi,

altrimenti il Re è nudo: non hanno un popolo, non hanno un esercito etc

 

Ed in questa direzione si sono mossi in Egitto restaurando il regime militare

 

Un nord sunnita che spezza l'unità nazionale siriana e irachena e limita le ambizioni sciite avrebbe potuto far comodo

all'Arabia Saudita, non fino al punto di costituire una minaccia alla propria esistenza però. Altrimenti il rimedio è peggiore

dei mali

 

Quindi qualcosa è loro sfuggito di mano, potrebbero essere stati manipolati dagli USA ma certo

gli interessi dei Sunniti ( far fuori due governi sciiti ) in teoria incontravano quelli americani ( far

fuori la Russia ) 

 

In Israele si è convinti, vista l'assoluta inutilità dei bombardamenti, circa il fatto che gli USA si

piegheranno a chiedere aiuto all'Iran, se ciò fosse vero con sacrificio del cd. monopolio nucleare

israeliano 

 

Questa ipotesi sarà verificabile a breve, se la stampa sposterà la sua attenzione altrove su Ucraina

o Palestina o Libia ( più di una crisi per volta pare non sia possibile seguire...)

 

E' certo che l'Iran non muoverà un dito senza qualcosa in cambio

 

Se capita questo, risulta confermata l'ipotesi dell'assoluta dabbenaggine americana

 

In caso contrario qualora l'ISIS avanzasse sotto Bagdad etc. si può pensare a qualcosa di diverso

e più impegnativo ( complotti dietrologie )

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mi era sfuggita questa dichiarazione di D'Alema di qualche settimana fa (11 Settembre), che sembra avallare una certa impreprazione e dabbenaggine americana nella gestione della crISIS... può anche essere, io non ci credo, ma tant'è..

 

Non è che fosse necessaria la dichiarazione di D'Alema per accorgersi che gli Americani nell'ultimo quindicennio si sono comportati complessivamente come grossi imbecilli in Medioriente.....

Forse è proprio perché è difficile rassegnarsi ad ammettere tale grossezza imbecille per i governanti dell'unica potenza mondiale rimasta, finora almeno, che tu pensi a chissà quali misteriose e raffinatissime trame da loro ordite.

Purtroppo è evidente che sono stati solo grossi imbecilli.

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hanno preso Kobane, città al confine tra Siria e Turchia e molto vicina ad Aleppo, una delle principali e più antiche città del paese

questo amplia di molto la gravità del conflitto, perché la Turchia fa parte della NATO: Erdogan dice che ci vuole un intervento di terra

 

intanto gruppi che si dicono affiliati all'Isis issano le bandiere nere in Libia, a Derna, verso il confine egiziano

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/10/07/isis-bandiere-nere-califfato-in-libia_b909489a-b8d0-4745-9934-f5493c85ee4b.html

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non lo sapevo, ma l'Isis ha una rivista ufficiale! si chiama Dabiq ed è scaricabile dal web

questa è la copertina dell'ultimo numero :o

 

isis-combo-kOwC-U43040241843039rnH-1224x

 

speriamo che facciano scendere i prezzi delle case nel centro storico... :uhsi:

Edited by conrad65
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Beh che i bombardamenti non sarebbero serviti a fermarli, si sapeva

 

Via libera alla Turchia per l'invasione della Siria del Nord?

Accordo con l'Iran?

 

Ora viene il bello, gli USA dovranno per forza di cose scoprire le loro carte

e ci potremo capire di più

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Terza guerra mondiale o no, di certo l'ISIS fa paura.

 

Fa paura un po' a tutti, è una forza incontrollata e incontrollabile, con una marea di persone pronti a sostenersi e disposti a TUTTO per far valere le proprie opinioni.

 

Giusto che si vada ad attaccarli? non lo so, credo ci sia molto (tanto per cambiare)interesse economico sotto la maggior parte delle azioni dei paesi occidentali.

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Anche negli interventi contro Gheddafi (primo fra tutti quello indipendente francese) c'erano pesanti interessi in gioco, eppure la comunità internazionale ha lasciato fare. Si interviene contro regimi tutto sommato "minori" con grande decisione, a maggior ragione si dovrebbe intervenire con mano ferma contro regimi colpevoli di importanti violazioni: invece la Siria continua ad usare armi chimiche contro la propria stessa popolazione (e ricordiamo che l'uso di armi chimiche costituisce violazione dei diritti dell'uomo e quindi legittimerebbe l'intervento diretto dell'ONU) e l'ISIS si espande, fa pulizia etnica e noi stiamo a guardare.

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