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Ha senso l'ecologismo per i gay?


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@NewMarc

Io non credo che gli etero ragionino come dici tu. Ad ogni modo, perché dovrebbe interessarmi? Ciò che importa e ciò che chiedevi in questo topic è come ragiono io in quanto gay, no?

 

Detto tra parentesi, i tuoi topic risultano veramente insopportabili da leggere. Non avresti potuto chiedere che senso ha l'ecologismo per quelli che non vogliono avere figli, invece che per i gay?

Sembra che non sia pieno di etero là fuori che non hanno o non vogliono avere figli. O che tutto il movimento LGBT non sia rivolto a promuovere il concetto di famiglie alternative.

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@Almadel

Ma anche ammettendolo, è ancora di più una fregatura per i gay.

 

@Loup-garou

Non è quella la mia domanda, altrimenti non l'avrei posta su un forum gay. Anche gli etero che non vogliono avere figli si sentono parte della cultura etero. Avranno le loro ragioni, ma non mi interessano.

Edited by NewMarc

Provo a spiegare ulteriormente. L'ecologismo (ma è solo un esempio) significa fare un sacrificio non per il nostro bene ma per il bene della società futura. Ora, considerando che i gay vengono trattati dalla società come cittadini di serie B, siamo moralmente obbligati a fare sacrifici per quella stessa società che ci disprezza?

 

Ma anche no! Se sgasi a manetta con un'auto euro 0 i posteri si beccheranno il global warming, ma tu ti respiri aria stra-inquinata (che bene certo non fa). Salvaguardare le risorse naturali è a vantaggio delle generazioni fiture quanto delle presenti, anche perchè l'inquinamento ha pesanti ripercussioni a breve termine in termini economico/monterai (leggiti le posizioni dell'economista inglese Nicholas Stern in merito - stiamo parlando di un'accademico che ha ricoperto ruoli dirigenziali presso la Banca Mondiale, non di un signor nessuno XD).

AndrejMolov89

La questione ecologica è di vitale importanza sia etica che pratica. I danni alle generazioni future sono più che evidenti, ma anche nell'immediato pensare alla tutela dell'ambiente è qualcosa che dà sicuramente risvolti positivi sia nell'immediato che nel futuro prossimo. La questione che tu poni è priva di sostanza, perché a prescindere dal fatto che gli omosessuali non riescano a fare del sesso riproduttivo, loro sono comunque uomini e quindi il bene comune lo si fa sostanzialmente a prescindere dai guadagni individuali. Il fatto propagandare "che mondo lasceremo ai figli" è solo per colpire nella sfera emotiva i genitori, ma il concetto di conservazione e tutela dell'ambiente non coincide con questo orizzonte. 
Potresti porre la questione sul piano: quali motivazioni possono avere i gay per conservare l'ambiente? Ma anche lì la risposta è contenuta nel concetto di bene comune per la propria specie inserita in un contesto naturale.

@NewMarc A parte tutti i pregiudizi che gli etero serbano a noi gay, volevo indicarti altri due motivi per il quare salvaguardare l'ambiente:

1. rispettarlo porta benefici a lungo termine (visto la situazione attuale), e quindi un miglioramento della salute della terra, ma non rispettarlo e quindi fregarsene del pianeta che ci ospita porta dei malus (non so bene come esprimermi) e quindi dei malefici nel breve termine (es. inquinamento delle falde acquifere, tumori in seguito a materiale e rifiuti radioattivi);

 

2. sulla terra l'uomo non è l'unica specie essere vivente che esista, e che quindi più che un dispetto alla società, il dispetto lo fai anche a tutti gli essere presenti che non c'entrano nulla con le vari discriminazioni 

AndrejMolov89

La parola chiave è comune. Non è un bene per me ne per te. Lo è per la progenie degli esemplari etero della nostra specie. Esemplari che non hanno mai dimostrato grande interesse per il nostro di bene.

Io sono un gran fan di quello che ha prodotto il quaternario, in generale sono un gran appassionato dei sistemi di monitoraggio e mitigazione dell'inquinamento delle falde acquifere. Sono un fan delle varie correnti termoaline, delle calotte polari, che sono stra fighe e della fauna marina, e del paesaggio. Se tu vuoi non fare l'ecologista sono un po' cazzi tuoi. Io sono un amante del mio territorio e del suo uso sensato, cazzi tuoi se non te ne frega. 

AndrejMolov89

@Greed89 Io il mio pensiero in effetti era quello.

Appunto, allora non porre domande del genere ad altre persone. Io lo faccio sia per la specie umana, sia perché mi piace ciò che è stato prodotto in 4.6 miliardi di anni di evoluzione nel e del nostro pianeta.

  • 1 month later...

Ma quella è la tua posizione in quanto essere umano, io mi riferivo a una posizione da un punto di vista "gay."

 

Vale per qualsiasi cosa. Dovrebbero tutti i gay mettere da parte le loro rivendicazioni per quanto riguarda i diritti gay perchè se si tralascia la propria omosessualità allora ci sono altre priorità per l'umanità in generale?

Certo che c'è. Come ho detto all'inizio l'ecologia ha effetti a lunghissimo termine. Serve alle generazioni future. Ma in quanto gay cosa ci interessa di quegli uomini del futuro che non sono ancora nati e che non conosceremo mai? Agli eterosessuali interessa perchè quelle persone sono la loro discendenza. Io penso che gli etero si illudano, ma che senso ha quella illusione per i gay?

In realtà la percentuale di gay con figli è destinata a diminuire. Quasi tutti i gay che hanno figli li hanno fatti alla vecchia maniera quando fingevano di essere etero.

I gay che fanno ricorso all'adozione, alla fecondazione assistita o alla gravidanza surrogata sono pochissimi in tutto il mondo.

Se da una parte è vero che man mano che lo stigma verso l'omosessualità diminuisce e quindi più persone apertamente gay vorranno adottare dei figli dall'altra è vero che sempre meno gay faranno figli alla vecchia maniera. Il risultato è che in futuro ci saranno molti meno gay con figli.

Fra procreazione e ecologia non c'è alcun legame. E' un discorso senza senso, anche perchè che l'ecologia dia effetti solo nel lung(hissim)o termine è semplicemente falso, o meglio è il punto di vista di un occidentale medio che vive in un paese sviluppato. Il problema dell'inquinamento per altri paesi meno fortunati è ben peggiore: per un contadino cinese il fatto che la fogna smetta di sversare nel fiume da cui attinge l'acqua significa niente colera DOMANI, non fra 1000 anni. 

 

Anche il fatto che sull'argomento si chiedano pareri "in senso gay" è un nonsense: tu da gay vivi sullo stesso pianeta di qualsiasi etero, quindi la distinzione di prospettiva non si capisce da dove venga fuori (se non dall'insensato assunto di base "ha senso rispettare l'ambiente solo se si procrea").

 

Chiudo facendo notare che, se anche i gay non avessero progenie, continueranno comunque a nascere e crescere gay nel futuro e nei secoli dei secoli, quindi anche in un ottica gay-talebana come quella proposta da questo topic avrebbe senso sforzarsi ora per i nostri consimili del domani.

Edited by NewComer

Puoi darmi il tuo indirizzo di casa così lì vicino ci faccio una bellissima fabbrica utilizzante PCB, produttrice di pesticidi e scorie nucleari?

No ma io dico, ti rendi conto che stai ragionando come un bimbo di 3 anni che piange e lagna se gli si fa un dispetto? 

Tu guardi la natura e dici: "Toh, come è bella, però io non voglio che le generazioni future godano di quel che godo io perché essendo etero sono malvagi e mi discrimineranno gnegne"

Ripigliati!

Scusate il flame ma l'essere contro l'ecologia è come dire che 2 + 3 = 95

Fra procreazione e ecologia non c'è alcun legame. E' un discorso senza senso, anche perchè che l'ecologia dia effetti solo nel lung(hissim)o termine è semplicemente falso, o meglio è il punto di vista di un occidentale medio che vive in un paese sviluppato. Il problema dell'inquinamento per altri paesi meno fortunati è ben peggiore: per un contadino cinese il fatto che la fogna smetta di sversare nel fiume da cui attinge l'acqua significa niente colera DOMANI, non fra 1000 anni. 

 

Anche il fatto che sull'argomento si chiedano pareri "in senso gay" è un nonsense: tu da gay vivi sullo stesso pianeta di qualsiasi etero, quindi la distinzione di prospettiva non si capisce da dove venga fuori (se non dall'insensato assunto di base "ha senso rispettare l'ambiente solo se si procrea").

 

Chiudo facendo notare che, se anche i gay non avessero progenie, continueranno comunque a nascere e crescere gay nel futuro e nei secoli dei secoli, quindi anche in un ottica gay-talebana come quella proposta da questo topic avrebbe senso sforzarsi ora per i nostri consimili del domani.

 

Come si fa a negare l'importanza nel dibattito sull'ecologismo di una forte componente sentimentale? Slogan tipo "Dobbiamo farlo per il futuro dei nostri figli!" sono tipici.

Non dico che dobbiamo inquinare apposta, dico che l'ecologismo, come quasi tutto, deriva da una visione eterosessualista del mondo. Come gay abbiamo il diritto di dire che non vogliamo farci carico dei costi dell'ecologismo. E' l'ennesima tassa sull'omosessualità.

Dei "gay del futuro" mi interessa tanto quanto degli "etero del futuro": Assolutamente niente. Perchè non esistono. Anche questa cosa di considerare come persone vere, persone che sono solo immaginarie deriva da una logica eterosessualista. 

Si ma, @NewMarc, premesso che concordo con il Romantico su:

 

 

 

invece di trollare

 

provo comunque a replicare in maniera pacata e razionale.

 

Negli slogan "facciamolo per i nostri figli", nostri figli=future generazioni, cioè non è inteso in senso letterale figli=progenie. E' un comunissimo modo di dire. Anche perchè da parte di un ecologista fare appello solo a chi può avere una futura progenie diretta è un suicidio: escludi i gay, ma anche gli sterili, gli etero single e, udite udite, gli anziani, che la progenie già ce l'hanno e vive ora, non nel futuro. Rimarrebbe solo un quinto della popolazione XD

 

Insomma, un po' di elasticità mentale suvvia. 

Un comportamento anti-ecologico può avere TRANQUILLAMENTE percussioni sulla vita di tutti, non si manifesta solo passati 250 anni

Che poi come già ripetuto millemila volte, è importante proteggere l'ambiente, perché è condiviso con tutti. Un comportamento antiecologico è accettabile solo da un megaisolatosociale che odia tutti come quei supercattivi dei cartoni animati.

 

L'ecologismo visione eterosessualista... Ma ti prego .-.

Sembra che tu voglia autodiscriminarti dagli etero. Senza amore fra maschio e femmina non saresti nato. Accettiamolo, noi non possiamo avere figli nostri. E tu avresti potuto soffrire di un inquinamento di uno che l'avesse pensata come te.

Capisci che non ha proprio senso quello che dici?

Si ma, @NewMarc, premesso che concordo con il Romantico su:

 

 

 

 

provo comunque a replicare in maniera pacata e razionale.

 

Negli slogan "facciamolo per i nostri figli", nostri figli=future generazioni, cioè non è inteso in senso letterale figli=progenie. E' un comunissimo modo di dire. Anche perchè da parte di un ecologista fare appello solo a chi può avere una futura progenie diretta è un suicidio: escludi i gay, ma anche gli sterili, gli etero single e, udite udite, gli anziani, che la progenie già ce l'hanno e vive ora, non nel futuro. Rimarrebbe solo un quinto della popolazione XD

 

Insomma, un po' di elasticità mentale suvvia. 

 

Ma è ovvio che non intendono solo la loro progenie. Ma questo legame che gli etero sentono con le generazioni future è indissolubilmente legato al concetto eterosessualista dell'eternarsi attraverso la riproduzione e la discendenza. Mi sembra innegabile.

 

 

 

Senza amore fra maschio e femmina non saresti nato.
 

 

LOL E allora? Devo ringraziare gli eterosessuali per essere nato? Devo sentirmi in debito? Gli etero facciano tutti i figli che vogliono, ma si prendano le loro responsabilità.

 

 

 

Accettiamolo, noi non possiamo avere figli nostri.

 

 

Io lo accetto eccome.

 

 

Ma questo legame che gli etero sentono con le generazioni future è indissolubilmente legato al concetto eterosessualista dell'eternarsi attraverso la riproduzione e la discendenza. Mi sembra innegabile.

 

E' negabilissimo. Una sorta di legame tale da giustificare la visione della progenie come "estensione di sè stessi" c'è solo nelle generazioni immediatamente successive alla propria (figli, nipoti, pronipoti), delle generazioni che verrano fra 100-200 anni, benchè discendenti dirette, all'etero medio poco gliene frega.

 

Ha ragione DishkiSoul quando dice che non ha senso parlare di ecologia come deriva eterosessualista. E' semplicemente un nonsense. L'ecologia nasce da un senso di responsabilità (maturato solo di recente, con la diffusione del benessere sociale) sia in senso infragenerazionale, ossia di responsabilità verso i nostri attuali concittadini del mondo, sia in senso intergenerazionale, ossia verso le future generazioni: la radice è insomma una percezione di equità che prescinde dai legami di sangue.

 

Anche perchè non tutti i principi generali riguardanti la "preservazione" si basano sul legame si sangue o sul vantaggio diretto. Altrimenti, per fare un esempio stupido, non esisterebbe il principio del "non uccidere", o meglio, varrebbe solo fra consanguinei: invece no, è un principio generale riconosciuto da qualsiasi ordinamento.

 

 

E' negabilissimo. Una sorta di legame tale da giustificare la visione della progenie come "estensione di sè stessi" c'è solo nelle generazioni immediatamente successive alla propria (figli, nipoti, pronipoti), delle generazioni che verrano fra 100-200 anni, benchè discendenti dirette, all'etero medio poco gliene frega.
 

 

Ma il punto è: Tutta questa empatia verso le "generazioni future," ovvero persone che non esistono, da dove viene?

 

 

 

Credo che sia interesse dell'umanita' preservare il pianeta, qualsiasi siamo le tue preferenze sessuali. L'obbiettivo è salvare l'umanita' non i tuoi nipotini. Punto.

 

L'umanità sono le persone che esistono, non quelle immaginarie che potrebbero esistere in futuro. 

 

 

Ma il punto è: Tutta questa empatia verso le "generazioni future," ovvero persone che non esistono, da dove viene?

 

E' un principio chiamalo pure "morale" come tanti altri, non a caso si parla di equità intergenerazionale. E' semplicemente una principio comunemente impostosi come "giusto" e come tale valutato. I principi non devono avere necessariamente una radice utilitaristica, altrimenti ci si potrebbe chiedere anche "perchè non usare la pena di morte per i reati particolarmente odiosi?" o ancora "perchè ci deve essere un'etica professionale?".

 

I principi servono a migliorare la convivenza, mitigando la naturale spinta dell'uomo all'egoismo (inteso come soddisfacimento innanzitutto dei propri bisogni). Evolvono nel tempo: fino alla prima metà del novecento ad esempio era concepito il delitto d'onore in Italia, e della conservazione delle risorse non ci si poneva nemmeno il problema (un caso per tutti lo scandalo sull'amianto); ora si ritiene, al contrario, cosa buona e giusta salvaguardare le risorse perchè si ritiene sbagliato che la generazione presente si ingozzi a spese di chi verrà dopo.

 

Se preferisci vedila come una evoluzione temporale dell'equità nella distribuzione della ricchezza: fino alla prima metà del XX secolo era cosa normale che ci fossero nazioni molto ricche e nazioni molto povere, ed era normale anche che quelle ricche prosperassero a scapito di quelle povere (come se fosse una sorta di selezione naturale); poi si è invece passati ad una visione "redistributiva" per cui bisogna far di tutto per appianare tali differenze di ricchezza. Per l'ambiente idem: prima bastava soddisfare i bisogni attuali, concependo che si facesse manbassa nel presente a scapito del futuro, ora invece il contrario.

 

E comunque, come ha detto GishkiSoul, gli effetti di un comportamento migliore in termini di salvaguardia ambientale sono anche immediati, non solo futuri. Tu vedi solo quelli futuri perchè sei italiano e vivi in standard ambientali alti, per un nigeriano che ha raffinerie e pozzi che gli fanno flaring accanto casa i benefici sarebbero immediati e tangibili, ci sarebbe quindi anche la parte meramente utilitaristica.

Consideriamolo pure un principio; chi lo ha deciso? La società eterosessuale. Lo applichino a loro stessi dunque, non a me.

 

Un discorso simile lo si potrebbe fare per il matrimonio. Si potrebbe considerare un principio indiscutibile l'idea che lo scopo della società è riprodursi e quindi il matrimonio serve solo a perseguire quel fine. 

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