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Il "sentirsi donna"


gius1989

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Ma non è che me lo massacro di botte al fine di eliminarlo cosi! Me lo lavo sai, proprio perchè vorrei evitare problemi li sotto. Non mi piace metterlo in vista. E mi piace apparire "piatta" la sotto. Punto. Ma veramente non capisco cosa c'è di strano. Boh.

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Ma non è che me lo massacro di botte al fine di eliminarlo cosi! Me lo lavo sai, proprio perchè vorrei evitare problemi li sotto. Non mi piace metterlo in vista. E mi piace apparire "piatta" la sotto. Punto. Ma veramente non capisco cosa c'è di strano. Boh.

 

Non c'è nulla di "strano" Gius, è semplice curiosità :asd:. Anche io trovo curioso il fatto che tu nasconda in ogni modo il tuo pene ma non vuoi sottoporti a nessuna operazione.

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Ma ben vengano le curiosita' ci mancherebbe, vi rispondo a tutto quello che volete sapere su questa "bizzarra natura" :D, pero' un conto è la curiosita' un altro è il volere far sentire in difetto una persona o, peggio ancora, fare di tutto affinchè questa persona si crei un problema la dove non ve n'è nemmeno l'ombra!

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Scusami Rookie, forse non ho risposto alla tua domanda, mi era sfuggita! Ti rispondo adesso: no, non mi travesto, al massimo ogni tanto è capitato nei momenti intimi. Poi guarda io mi vesto sempre con jeans, (avendo ben cura di nascondere cio' che c'è da nascondere, di modo tale che sembra ci sia il vuoto ihih) magliette, camicie, insomma un abbigliamento che viene anche utilizzato dalle femmine biologiche, quindi non mi pesa ecco. Diciamo che, dal punto di vista vestiario, mi pesa un po nelle cerimonie!! Argg come vorrei mettermi un bell'abito da sera :D

io ti capisco benissimo, da bimbo mi vestico con le gonne di mia mamma, ancora oggi mi metterei certi vesti, mi piacciono assai :D

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io ti capisco benissimo, da bimbo mi vestico con le gonne di mia mamma, ancora oggi mi metterei certi vesti, mi piacciono assai :D

aahah mi fai morire dal ridere Rokie! :P No le gonne a me non piacciono, preferisco i pantaloni super attillati XD

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aahah mi fai morire dal ridere Rokie! :P No le gonne a me non piacciono, preferisco i pantaloni super attillati XD

a me non molto, schiacciano gli ammenicoli XD

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Sull'ultima domanda preferisco non rispondere, perchè sinceramente mi sento un po' offesa.

 

 

Chiedo scusa se sono entrato troppo a gamba tesa, ma sono i miei modi di fare, non te la prendere davvero.

 

Comunque, la tua risposta, anzi, la tua non-risposta è eloquente: qua nessuno vuole farti venire complessi di nessuna natura... Anziiii, ti dirò di più!

 

Dalle tue risposte emerge una sicurezza di ciò che sei e di ciò in cui credi ma, questo concedimelo, per me ti sei costruita un personaggio a cui vuoi far riferimento, perché ognuno di noi ha bisogno di un'etichetta per sentirsi sicuro in ciò che fa, ed in ciò che è.

La tua non è paura di indagare, è solo inerzia, manchi di curiosità secondo me.

 

La mia domanda, forse troppo spinta hai ragione, era per confermare la mia tesi: secondo me, ripeto, secondo me, io non sono nessuno, sei semplicemente ancora non pronta, né vogliosa di sperimentare nuovi orizzonti.

 

Cioè, non sarai certo la prima passiva a questo mondo, ma i nuovi orizzonti a cui faccio riferimento io sono altri: allora, il fatto che il coso si rizzi, non è questione di passività o attività che sia, è un segnale che il corpo usa quando prova piacere.

 

Non sto dicendo che sia paranormale ciò che dici, non sarai certo il primo passivo che gode solo in un verso e non riceve troppi stimoli lì davanti ma... Ciò ti preclude gran parte del piacere che potresti provare.

Te lo dico perché magari basterebbe un approccio al sesso diverso perché tu possa essere più partecipe: capisco che godi anche nel vedere l'altro godere, ma il mondo del sesso è infinito, e quando parlo di nuovi orizzonti mi riferisco soprattutto a quelli sessuali.

 

Perché l'appagamento sessuale deve riflettere anche un benessere psico-fisico, e non centrano le idee/fantasie di sottomissione o passività che uno ha: non sto dicendo certo che non provi piacere, hai appena detto di sì ed è ovvio, ma secondo me dovresti sperimentare, la materia è vastissima e trattabilissima no?

 

Non mi prendere per maniaco sessuale, parlo con cognizione di causa, ed il sesso è un aspetto saliente nella vita di ognuno,

per me tendi un po' troppo a banalizzarlo, ad accontentarti.

 

Poi, come nuovi orizzonti, mi riferisco anche alla dimensione sociale: dici di sentirti donna, di parlare al femminile, beh, ben venga.

Si può convivere col proprio corpo anche con queste pretese, ci mancherebbe, anzi, ti consiglio di considerarla una tua caratteristica che ti rende unica nel suo genere ma... Sempre se ti va, dimmi se ti è mai capitato di provare invidia o frustrazione verso altre donne, o senso di inadeguatezza verso altri maschi (non scartare la domanda a priori, non sto parlando di come ti senti verso te stessa, ma se hai mai provato certe sensazioni verso gli altri, anche di lieve entità.. Ed un sì non porta all'operazione, non centra un cazzo, qua subentra solo l'idea che hai della sessualità e dei generi).

 

Tranquillo non voglio crearti complessi dal niente, non sarò certo io, e tu sei troppo intelligente per farteli venire, 

il mio consiglio è solo quello di non adagiarti sul personaggio della donna mancata;

secondo me c'è dell'altro,

qualche fantasia che vuole uscire fuori,

l'idea che hai di te è ancora da completare, 

personale opinione.

Ma guai nascondersi dietro alla maschera di un personaggio, ecco.

Edited by Luchetto93
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Be' un po' di invidia verso le femmine si, nel senso che sarei ipocrita se ti dicessi che non avrei preferito di gran lunga essere dotata di vagina e tette! Ma per il resto no, perchè come ho avuto modo di dire, mi sento piu' donna e femminile io, di 10 femmine messe assieme! Sul fatto del personaggio no, non penso mi sia costruita un personaggio, poi non lo so. Certo è che nel momento in cui un ragazzo ti dice"cavolo sei femminile in tutto, hai anche i difetti delle donne", alla fine finisci per crederci :) E' come se un insegnante di dicesse"sei molto bravo, sei il piu' bravo della classe" alla fine poi ci credi e ti "crei il personaggio", non so' se mi spiego.

 

Ritornando al discorso sul sesso e quindi al quel cosino tra le gambe: funzionerebbe certo, e non vuol dire che ogni tanto non possa "accenderlo", ma non mi sentieri mai a mio agio davanti agli altri, neppure davanti al mio fidanzato. Una volta lui provo a toccarlo, me lo sono mangiato vivo e per poco non ci lasciavamo :P

Per quanto riguarda l'inadeguatezza verso i maschi no, perchè io mi rapporto come una donna con loro, e se qualcuno non si accorge di cio' che sono e magari mi scambio per un uomo vero, non ho problemi a relazionarmi. Anzi son contenta di non essere un uomo: pensate solo al sesso!! :D

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Beh perfetto allora... L'interrogatorio da parte mia è finito, vai pure in pace! ahah

 

Devi avere una gran bella personalità comunque  :superman:  si capisce anche solo da come scrivi, o almeno a me fai questa impressione.

 

Buona fortuna per tutto, sarei curiosissimo di conoscerti ti giuro! 

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Sei molto gentile! Grazie! Beh la personalita' è una cosa che mi interessa tantissimo, cerco di curarla e migliorarla giorno dopo giorno, al di la' dell'aspetto fisico, ci tengo ad essere una bella persona e ad avere una, quanto meno, discreta personalita'!

 

Vuoi conoscermi eh'! Buongustaio! ahah

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Buona fortuna per tutto, sarei curiosissimo di conoscerti ti giuro!

 

prima toccerebbe a me, visto che la conosco fino a quando son entrato nel forum! :D

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ho l'impressione che in questo tread si è un poco confuso l' orientamento sessuale e identità di genere

 

Mettiamo un po di definizioni

 

Omosessuale: attrazione verso lo stesso sesso .

Eterosessuale: attrazione verso l'altro sesso.

Cisgender: Si identifica con il proprio sesso biologico.

Transgender:Si identifica l'altro sesso.

 

Inoltre sebbene la maggioranza sia binaria (cioè si riconosce in due di queste definizioni), chi sono molte persone che "stanno in mezzo" in vario modo.

Per cui cosi come non è obbligatorio che ti piacciano solo gli uomini o solo le donne, non è detto che sebbene tu di identifichi come appartenente al sesso non dinascita tu debba obbligatoriamente fare tutta la transizione e operarti.

Edited by icefall
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Specchioinfranto

@@gius1989,  Definire il proprio orientamento sessuale non equivale a etichettarsi! Gli orientamenti sessuali sono soltanto tre e non si sfugge, se l'interesse affettivo ed erotico si catalizza su individui del proprio stesso sesso si è omosessuali, si è eterosessuali se quell'interesse è rivolto a persone di sesso opposto e si è bisessuali se l'attrazione può essere indirizzata sia a individui di sesso maschile che femminile. Il fatto che un maschio omosessuale prediliga altri ragazzi (erroneamente definiti effeminati) che hanno modi delicati non lo rende meno gay o più etero che dir si voglia,  perchè il suo interesse gravita sempre intorno a un altro uomo. L'assunto che i comportamenti e gli atteggiamenti di una persona siano geneticamente definiti dall'appartenenza a un genere sessuale è un concetto partorito da un contesto socioculturale sessista.

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  • 3 months later...

diciamo che "sentirsi" è un termine sbagliato

come ho scritto in un mio vecchio articolo

 

Molti ragazzi e ragazze, etero e non etero (persino attivisti/e gay e lesbiche), mi chiedono se un ftm “si sente” uomo.
Io ci tengo a precisare che un ftm, come una mft, non “si sente”, ma è.
Spiego la differenza:
il pazzo del cottolengo che “si sente” Napoleone, in effetti, senza ombra di dubbio, NON è Napoleone, neanche mentalmente.
Un ftm ha realmente un’identità di genere maschile, anche se non è “maschio”.
E’ uomo, ma non è maschio.
Qualcuno a questo punto, quando parla di transizione, usa il termine “diventare uomo”.
E’ scorretto: l’ftm è già uomo.
Poi allora si correggono dicendo “diventare maschio“….ma anche questo è scorretto.
La transizione non rende maschio un soggetto xx.  Lo rende simile al maschio, esteticamente
e anche funzionalmente, biologicamente, socialmente, e (in italia con la rimozione degli organi riproduttivi), anche legalmente. 
Dopo quel momento, dopo la sterilizzazione e il cambio dei documenti, l’ftm diventa per la legge italiana maschio. Maschio sterile che puo’ adottare, con una moglie, dei figli. Maschio che puo’ sposare civilmente una donna. Ha i diritti del nato maschio.
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  • 2 weeks later...

 

diciamo che "sentirsi" è un termine sbagliato

come ho scritto in un mio vecchio articolo

 

Molti ragazzi e ragazze, etero e non etero (persino attivisti/e gay e lesbiche), mi chiedono se un ftm “si sente” uomo.
Io ci tengo a precisare che un ftm, come una mft, non “si sente”, ma è.
Spiego la differenza:
il pazzo del cottolengo che “si sente” Napoleone, in effetti, senza ombra di dubbio, NON è Napoleone, neanche mentalmente.
Un ftm ha realmente un’identità di genere maschile, anche se non è “maschio”.
E’ uomo, ma non è maschio.
Qualcuno a questo punto, quando parla di transizione, usa il termine “diventare uomo”.
E’ scorretto: l’ftm è già uomo.
Poi allora si correggono dicendo “diventare maschio“….ma anche questo è scorretto.
La transizione non rende maschio un soggetto xx.  Lo rende simile al maschio, esteticamente
e anche funzionalmente, biologicamente, socialmente, e (in italia con la rimozione degli organi riproduttivi), anche legalmente. 
Dopo quel momento, dopo la sterilizzazione e il cambio dei documenti, l’ftm diventa per la legge italiana maschio. Maschio sterile che puo’ adottare, con una moglie, dei figli. Maschio che puo’ sposare civilmente una donna. Ha i diritti del nato maschio.

 

Si si, è vero. E' sbagliato dire cosi. Infatti io sono donna, diciamo ho detto cosi per farmi capire :D Coumunque interessante questo articolo

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E' bello vedere come scrivi e come intendi la tua personalità :)

 

Sul cosa penso io quando qualcuno mi dice che si sente donna... beh, anche io pur essendo abbastanza nello stereotipo maschile ho molti lati femminili, alla fine credo che molti degli stereotipi sui due generi siano influenzati dalla società. Non ci faccio mai troppo caso, non sto tanto a vedere se le persone hanno una personalità maschile o femminile, preferisco dire che hanno la *propria* personalità.

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@marvin stai "banalizzando" la grossa differenza tra ruolo di genere e identità di genere :(

Puoi spiegarmi cosa intendi? :)

Se non so qualcosa mi piace l'idea di impararla

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https://progettogenderqueer.wordpress.com/2014/12/06/binarismo-ed-antibinarismo/
 

Innanzitutto meglio chiarire che per “binarismo” in questo blog intendiamo il “binarismo riguardo ai ruoli di genere, alle identità di genere, agli orientamenti sessuali”,
anche se personalmente sono contrario a tutte le visioni dicotomiche e quindi binarie (anche su altri piani non legati all’universo glbt)

Il binarismo di orientamento sessuale è quella visione dicotomica in cui una persona puo’ essere attratta solo dai maschi o solo dalle femmine (monosessismo), o nel caso di bisessualità, essa viene concepita in modo binario (la persona è attratta dagli uomini perché da loro cerca alcune cose, dalle donne in quanto in loro ne cerca altre opposte, e magari vive anche un’incompletezza quando è in coppia solo con una donna o solo con un uomo).
L’antibinarismo di orientamento sessuale propone infinite possibilità e combinazioni in uno spettro in cui ognuno di noi ha un orientamento sessuale (omo, etero o una via intermedia), o comunque ha un orientamento che dà precedenza al corpo (persone male-oriented o female-oriented, quindi attratte solo da maschi o da femmine in senso fisico) o ha un orientamento che dà la precedenza alla mente del partner (persone men-oriented o women-oriented, attratte quindi da persone di identità di genere maschile o da persone di identità di genere femminile).
L’antibinarismo di orientamento sessuale non “insinua” che l’orientamento sia scelto o variabile, innato o costruito, semplicemente che esistono infinite combinazioni ed è inutile, superfluo e deleterio indagarle e biasimarle.

Il binarismo di identità di genere è un’ottica “transessuale” che vede solo due identità di genere nette e definite (quella di uomo e quella di donna). Quando una persona ha un’identità di genere dissonante dal corpo biologico (maschio o femmina) si parla di persona “nata nel corpo sbagliato” e si individua la transizione come la cura, il riposizionamento, e quindi il ritorno al naturale “binarismo eterosessista”, in quanto spesso queste persone “nate nel corpo sbagliato” sono transessuali eterosessuali, che dopo la transizione si sposano, adottano, incarnano le identità trandizionali e soprattutto lasciano le associazioni.
L’antibinarismo di identità di genere rivendica l’esistenza di molte e variegate identità di genere, e soprattutto un’infinita possibilità di percorsi di transizione medicalizzata e non, tutti legittimi.
Non si fa una scala a chi è più o meno “legittimamente” T, nè si associa la polarizzazione più o meno netta di genere al percorso di transizione scelto (non è detto che un ftm non medicalizzato sia di identità di genere meno maschile, nè che uno medicalizzato non possa invece percepirsi come identità intermedia, ma aver comunque desiderato il percorso medicalizzato completo). Si ribadisce che l’orientamento sessuale non è affatto legato all’identità di genere.
Questa visione viene anche detta “transgender”

Il binarismo di ruoli e stereotipi di genere (quindi non più identità, ma ruoli) ha una visione innatista delle predisposizioni di chi nasce maschio e di chi nasce femmina, e ritiene che i ruoli sociali siano intrinsechi e non inculcati, che siano predisposizioni naturali, che ne avremmo conferma anche in una immaginaria società neutra  scevra da stereotipi, dove i bambini inseguirebbero comunque gli archetipi del rosa e del celeste. (visione giusnaturalista)
L’antibinarismo di ruoli e stereotipi di genere rivendica il fatto che ogni società ha attribuito ruoli diversi agli uomini e alle donne, che sono diventati, all’interno di quella subcultura, apparentemente “naturali”, ma il cambiamento di luoghi, e di tempi, dimostra una grande adattabilità delle persone a nuovi ruoli, ne conferma il ruolo prevalentemente di controllo sociale, e lascia intendere che l’essere umano sia una spugna che assimila i ruoli proposti, ma che potenzialmente puà sceglierne e rivendicarne altri, al di fuori delle aspettative, secondo le sue personali predisposizioni (che variano non da maschi a femmine, ma da persona a persona)

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@Nath

 

Nel mio post ho quindi parlato solo del ruolo e non dell'identità, corretto?

Grazie per l'articolo, mi spulcerò un po' il blog mentre mangio :)


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Ma guarda Marvin, io sono sempre stata cosi "tranquilla" (non so' come dire) nel descrivermi nel mio interiore. Paradossalmente sono sempre stati gli altri a farsi problemi nel capire cosa intendo io di me. Ognuno ha una sua personalità. Poi che rabbia quando mi si domanda:"ma hai pensato al cambio di sesso?" Che stress! Ma se io sto bene cosi perché devo farmi le paranoie e crearmi problemi dove non ve n'è nemmeno l'ombra? Il fisico vuole la sua parte, io fortunamente ho scoperto di avere un fisico molto femminile, nel senso che ho delle curve un po' per natura, ed ho imparato a sfruttare appieno questo lato femminile e oscurare, diciamo cosi, quel tratto che puo' essere maschile.

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io fortunamente ho scoperto di avere un fisico molto femminile, nel senso che ho delle curve un po' per natura, e

 

Sì, vedrai quando inveccherai... :music:

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