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Disintossicarsi dalle chat


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Oddio, grazie, mi avete appena convinto a cancellare il profilo di Romeo e pure quello di Grindr. 

 

In linea di principio le chat non sono strumenti demoniaci, finché sono un "mezzo" per incontrare altre persone. 

Diventano qualcosa di negativo quando l'utilizzatore confonde il mezzo con il fine, finendo con lo stare in chat per il puro piacere di starci. 

 

Una volta sono uscito con un tizio che anche mentre eravamo al tavolo del ristorante continuava a mandare messaggi su Romeo e W.A, scorrendo profili e  dicendomi: "guarda questo: abita a xy e lavora a xw", "e questo? ci siamo incontrati in quel post là", "ah e poi c'è lui! però adesso è tanto che non lo sento", ecc. 

Dico, ma è possibile essere così infognati in una chat? Se non è dipendenza questa... 

 

 

Beh certo se uno mentre esce con una persona già pensa ad altri o

altre possibilità c'è un qualcosa di compulsivo

 

La potenza del mezzo sta nel fatto che se io facessi la stessa cosa in

un locale gay, dovrei preoccuparmi del giudizio degli altri, mentre nel

virtuale no, sono libero di agire i miei impulsi

 

Tuttavia se questo mi spinge ad ignorare il giudizio della persona che

sto incontrando nel real solo perché lo faccio con uno smartphone, beh

un qualcosina che non va c'è ( che sia la valvola di sfogo rispetto ad un

periodo nero, che sia un problemino di compulsione etc non si può dire )

 

D'altronde considerazioni simili potrebbero essere fatte per tante altre

cose che si usano per "disinibirsi" e sentirsi più liberi di agire gli impulsi

e che possono diventare pericolose se sono l'unico modo ( se è l'unico modo

diventa un bisogno, ma un bisogno non è più un mezzo e può diventare una

dipendenza ) per agirli : il più ovvio l'alcolico.

 

Il problema però è che noi gay abbiamo delle ragioni anche oggettive, cioè

la mancanza di alternative e la tendenza ( come dicevo ) per chi riesce ad

adattarsi ad accontentarsi di quell'unico mezzo, che restringe per tutti l'offerta

( anche per i più fragili fra noi )

 

Buttare la croce addosso su chi vive un periodo di fragilità, o è più strutturalmente

fragile oltreché "crudele" non serve a niente

 

Sono coloro che "funzionano bene" che avrebbero il diritto ed il dovere di cercare

di migliorare la situazione per tutti, invece di accontentarsi del poco che c'è

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Wow, la dipendenza è un aspetto del magico mondo parallelo delle chat di cui non avevo ancora sentito parlare... Io non mi sono mai iscritto a uno di questi siti, ma queste discussioni mi fanno diventare curiosissimo! ^^ 

Immaginarmi dipendente è difficile, però, forse finora mi è andata troppo bene con gli incontri...

L'idea del mio intervento era quello invece di farvelo immaginare

per motivarvi a fare qualcosa, a non accontentarvi della vostra piccola

felicità, individuale e transitoria

 

Perché alla fine è sempre la stessa storia che si ripete, se ognuno di noi

si accontenta di quel poco o tanto che funziona in un dato momento della

sua vita e non fa niente....niente cambierà.

 

Ovviamente la curiosità è un atteggiamento già più positivo della condanna

morale ( quante ne ho lette in questo forum...) ma non basta, bisogna immaginarsi

nei panni degli altri, perché è questa "empatia" che ci consente di avere una

coscienza collettiva come comunità invece di rimanere inchiodati ad un'ottica

individualistica

Immaginarmi dipendente è difficile...

Anche io onestamente non credevo di diventarlo , onestamente pensavo di avere tutto sotto controllo.

Sono già fortunato ad essermene reso conto da solo!

Devo dire che è presto , ma in questi due giorni non ne ho sentito affatto la mancanza.

Ho decisamente bisogno di pensare in primis a me come persona , dedicarmi ad altro...

Sono successe troppe cose in sei mesi  che hanno cambiato radicalmente la visione della mia vita...

Non condanno le Chat , affatto! Sono solo un mezzo che al momento non mi aiutano a trovare quello che in fondo cerco. 

Ovviamente la curiosità è un atteggiamento già più positivo della condanna

morale ( quante ne ho lette in questo forum...) ma non basta,

 

Insomma, anziché essere bocciato ho guadagnato almeno un esame a settembre? Be', meglio che niente :laugh:

Scherzi a parte, sono molto d'accordo con il tuo discorso. E' uno degli aspetti su cui ho intenzione di lavorare seriamente a breve.

 

 

Il problema però è che noi gay abbiamo delle ragioni anche oggettive, cioè la mancanza di alternative

 

Però le chat e le applicazioni per smartphone sono un fenomeno solo recente, mentre gli omosessuali esistono da quando esistono gli etero.

Prima di internet e delle chat come si faceva?

In qualche modo i gay si incontravano, magari anche in contesti più repressivi e clandestini, senza bisogno di chat. 

 

Secondo me non è che non ci sono alternative, ma avviene quasi il contrario: l'esistenza di internet fa sì che molti preferiscano appoggiarsi a Romeo anziché sbattersi nel mondo reale. 

 

Del resto è anche noto che le chat sono un fenomeno principalmente maschile e che le chat lesbiche sono un fenomeno molto più contenuto (almeno per quel che so... esiste PlanetRomeo.com ma non PlanetGiulietta.com! :D :D  )

Eppure le lesbiche si incontrano tranquillamente, quindi non si può proprio dire che le chat "servano per forza".

 

 

Prima di internet e delle chat come si faceva? In qualche modo i gay si incontravano, magari anche in contesti più repressivi e clandestini, senza bisogno di chat.

 

Ci mettiamo nel 2014 a fare l'apologia di cruising e battuage? Perchè sembra un po' il discorso "si stava meglio quando si stava peggio" oppure "eh internet e la televisione hanno rovinato i giovani d'oggi, ai miei tempi invece...".

 

 

Ci mettiamo nel 2014 a fare l'apologia di cruising e battuage?
 

 

Sì. 

 

 

 

Perchè sembra un po' il discorso "si stava meglio quando si stava peggio"

 

No. Si stava meglio prima e basta!

Edited by PeterStillman

Rookie, non sei il solo... io se entro (quelle rare volte) su romeo (qui le chat del cell neanche le ho....) lo faccio solo per vedere chi mi ha scritto e poi mi scollego...

tanto so già che nessuno mi scrive... XD

Anche io onestamente non credevo di diventarlo , onestamente pensavo di avere tutto sotto controllo.

Sono già fortunato ad essermene reso conto da solo!

Devo dire che è presto , ma in questi due giorni non ne ho sentito affatto la mancanza.

Ho decisamente bisogno di pensare in primis a me come persona , dedicarmi ad altro...

 

Che dire, sembra proprio lo spirito giusto, non resta che seguire i tuoi stessi consigli (spesso è la parte difficile, ma sono trascurabili dettagli) ^^

Anche io quindici anni fa rimorchiavo di più.

 

Non credo sia un problema di etá , io quindici anni fa rimorchiavo decisamente meno,

esatto: il problema è degli specchi, non li fanno più come una volta :uhsi:

i miei specchi rifelttono tutto sommato ancora qualcosa che mi piace... Poi la chat sul discorso autostima era l'unica cosa che rafforzava, sentirsi dire che sei "bono " o "sexy" da persone che piacciono anche a te non è male per uno come me che è sempre stato insicuro del proprio aspetto fisico...

In ogni caso solo in rari casi la chat porta a qualcosa di piu del sesso fine a se stesso, e io non cerco solo quello.

Io non sono mai stata ossessionata dalle chat, pero' indubbiamente in passato vi passavo tantissimo tempo. Intendo proprio quelle chat "vecchio stampo" che secondo me hanno subìto un declino con l'avvento di facebook. Le prime amicizie virtuali le ho fatto quando ancora ero minorenne e nonostante avessi tanta voglia di avere un uomo, non mi spono mai spinta oltre, perchè sono sempre stata fissata con la storia delle chat=periloco in vista!.

 

Con l'avvento di facebook mi è risultato molto piu' semplice conoscere persone, e difatti il mio fidanzato l'ho conosciuto cosi un anno fa, anche se gia' di vista ci conoscevamo perchè è della mia stessa zona, dopo anni di ragazzi sempre geograficamente inaccessibili!!

Credo che quando hai la persona giusta, ti passa automaticamente la voglia di entrare nelle chat.

Se ognuno di voi approccia la discussione non considerando il fatto

che una chat può essere usata in mille modi diversi non se ne esce XD

 

La chat può servire a trovare un fidanzato, la chat può servire per rimorchiare

la chat può servire per "battere", la chat può di fatto essere un locale, un cruising

bar, un cesso....ed anche diventare l'alcol che bevo nel locale

 

La potenza del mezzo deriva proprio dal fatto che può consentire di fare tante cose

l'insidia sta nel fatto che si può essere meno consapevoli di ciò che si desidera e di

ciò che si sta facendo, proprio perché possiamo fare tante cose diverse senza chiare

distinzioni

Beh ma questa considerazione - tolta la percentuale minima di chi cerca solo amicizia  che pure c'è o comunque dovrebbe e

sserci- non  sposta in niente il problema. Perché l'amicizia nel mondo gay è sempre stata una subordinata quindi -sotto questo

profilo - il  problema sta nelle nostre teste e riguarda il fatto che i nostri desideri tendono a focalizzarsi sul  fidanzato più che sull'amico.

Auguro a tutti di trovare l'uomo di una vita intera...e morire pure in simultanea ad 85 anni ma statisticamente è impossibile che tutti

saremo così fortunati

 

In parte lo scopo sessuale  è del tutto ragionevole, siamo una minoranza sessuale in parte meno ragionevole perché sappiamo a

cosa conduce...ad una concezione giovanilistica dell'identità gay.

 

Poi ognuno di noi avrà il periodo della sua vita in cui rimorchia di più, ma per tutti arriverà quello  in cui succederà di meno....ed

allora i nodi verranno al pettine. Tanto è vero che esiste un problema di "eterosessualizzazione" e isolamento dei gay anziani

( che nei paesi avanzati viene affrontato, da noi è ignorato )

 

Ma a parte questa considerazione....vecchia quanto il mondo perché il titolo del film "Ai cessi in taxi" si riferiva proprio a questo

ed era il 1980. Un professore di 30 anni evade dall'ospedale per andare in Taxi ai cessi e si immagina anziano andare ancora ai

cessi....ma non più giovane e quindi, sempre in taxi Lol 

 

Io mi ero fermato prima, alla constatazione che prima persone diverse andavano in luoghi diversi per fare

cose diverse, anche se in ognuna di esse lo scopo sessuale non era assente, ora tutti vanno nello stesso luogo

sia chi cerca il fidanzato, sia chi cerca un rimorchio, sia chi vuole battere, sia chi ha bisogno dell'anonimato per

disinibirsi etc

La constatazione che la percentuale di gay, oltre una certa

età cala vertiginosamente allo 0,7%

la percentuale di gay agès dichiarati è sicuramente quella, ça va sans dire!

prova però a passare, che so, in una sauna ursina un sabato pomeriggio, e vediamo se ci trovi così pochi over 50...

Beh ma sarà un fatto anche culturale, chi ha ora 60/70 anni ha vissuto la propria "giovinezza gaia" in un clima non certo aperto e favorevole, che gli avrà dato una forma mentis in cui il CO è improponibile. Le percentuali di gay out fra i giovani ad oggi sono molto più alte, non penso che una volta raggiunti i 60 anni questi tornino nell'armadio (sarebbe anche un po' difficile, con internet), quindi magari fra 20/30 anni i gay "ages" dichiarati saranno di più

No non è solo questo, il fatto che le vecchie generazioni siano velate è

anche un modo di concepire la propria omosessualità

 

E' anche il fatto -che ho già spiegato- che, se l'omosessualità è stata solo

espressa nella dimensione giovanile del rimorchio e del sesso, è naturale

che venga a spegnersi progressivamente con il calo del desiderio sessuale

 

Fino ad arrivare ai casi limite di CO etero, tipo Renato Zero

 

Se l'omosessualità è solo una caratteristica sessuale, è del tutto naturale venga

a spegnersi, dilavarsi con lo spegnersi del desiderio sessuale

 

Certo un forte antidoto ad una situazione del genere è la coppia, la convivenza

ma chi è velato non ha mai convissuto con qualcuno e molti neanche sono stati

capaci di innamorarsi e comunque a parte queste due categorie non tutti possono

sperare solo nella felicità della propria vita di coppia, gli amori possono finire etc 

 

Detto questo, però siamo un po' OT...la mia era una osservazione incidentale

all'obiezione che occorra necessariamente uno scopo sessuale per entrare in

una chat.

Beh 5 giorni! Meglio di 20 minuti ;-)

Ebbene si non ci sono riuscito ! Sono un uomo non sono infallibile :-(

 

Credo sia perfettamente normale, non capita praticamente mai che un problema di dipendenza si risolva da un giorno all'altro. Non viverla come una tua mancanza! ;-)

Credo sia perfettamente normale, non capita praticamente mai che un problema di dipendenza si risolva da un giorno all'altro. Non viverla come una tua mancanza! ;-)

Forse anche se non lo dimostro sono vanesio e gongolo ai complimenti che mi fanno , anche se il più delle volte non portano a nulla:-)

In ogni caso ora cerco di usare queste app con moderazione o almeno ci provo...

Io ho sviluppato una sorta di odio nei confronti delle chat e, erroneamente, la sto sviluppando analogamente anche nei confronti della comunità gay. Ho girato qualche locale gay, non tantissimi, ma ormai è da più di 4 anni che qualche volta mi capita di andarci, quindi posso dire di non aver avuto solo la chat come specchio della comunità gay e dell'approccio tra le persone al loro interno. E mi sento veramente una mosca bianca. Partiamo dal presupposto che non mi accontento di poco. Ricerco delle caratteristiche nelle persone, anche solo per uscirci una sera, che per me sono imprescindibili! Trovo inutile provare ad uscire con qualcuno che so già, in base a ciò che mi ha detto in chat, che non possiede quelle caratteristiche. Ed è per questo che non comprendo chi mi dice che ricerco troppo e che dovrei provare ad uscirci lo stesso!

Allo stesso modo non ho mai trovato nessuno neanche nei vari locali che ho frequentato. Ho sempre pensato che fosse un mio problema e ho praticamente azzerato la mia autostima per molto tempo a causa di questa mia mancanza. Per difendermi da questo continuo attacco alla mia autostima, ho finito per sviluppare una sorta di nausea nei confronti delle persone!

Tutto questo per dire cosa? Che le chat sono uno strumento e come tale può essere positivo o negativo in base a chi lo utilizza. Dal mio punto di vista qui il problema non è il mezzo, ma le persone che lo utilizzano.

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