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Sondaggio Adozione


Silvestro

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Quando sento ancora oggi, nel 2014, che un bimbo ha bisogno di un papa' e una mamma, mi vien da ridere!! 
 

 

purtroppo la gente è idiota, non c'è nulla da fare...

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Le risposte a questo topic sono troppo idiote per essere tollerate. Del resto i post monoriga (semimonoriga), parlano da sé.

 

È ovvio che ogni persona umana, ogni bambino o bambina, in condizioni ottimali ha bisogno di un padre e di una madre. Chi nega questo si autoesclude dal novero delle persone pensanti e appartenenti alla civiltà: sarà un cretino, un ignorante, un ripetitore di slogan.

 

NON È SU QUESTA NEGAZIONE CHE SI FONDA LA RICHIESTA DELL'ACCESSO ALLE ADOZIONI PER LE COPPIE OMOSESSUALI.

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Sinceramente questo bisogno di un padre ed una madre non ha alcun fondamento scientifico né naturale ed è dovuto esclusivamente all'evoluzione della società. Tra gli animali esistenti e tra i nostri antenati estinti vediamo chiari esempi di prole cresciuta da un solo genitore (è quasi sempre il caso dei leoni), da interi branchi, o abbandonata a se stessa ancor prima che le uova si schiudano. Dunque l'unico fattore che cambierebbe dall'avere uno o due genitori, di sesso uguale o diverso, riguarda l'ambito sociale e più a livello di accettazione che a livello concreto.

Certo non dico che questo debba essere l'unico argomento a favore delle adozioni, ma chiaramente se si dice che è innaturale avere due papà e che i bambini crescono male diventa la risppsta più adatta a smantellare certe assurde teorie.

Per quanto riguarda i post lunghi contro i post monoriga una citazione: il vostro parlare sia si si, no no

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Sinceramente questo bisogno di un padre ed una madre non ha alcun fondamento scientifico né naturale ed è dovuto esclusivamente all'evoluzione della società.

 

Forse non è un bisogno educativo, ma che non sia un bisogno naturale mi sembra affermazione  fantascientifica almeno per lo stato presente della nostra specie e in generale delle specie animali differenziate in due sessi, differenza che implica appunto la necessità di un padre e di una madre per la generazione d'un individuo nuovo.

Direi quindi che bisogna distinguere tra il bisogno naturale di avere un padre ed una madre e l'opportunità culturale di averli per la crescita e l'educazione:

il punto è giusto questo, quanto sia opportuna la famiglia tradizionale, costituita di padre, madre e figlio o se addirittura sia necessaria per un'ottima crescita ed educazione.

Le opinioni come al solito divergono e già nell'antichità vi fu chi sia in teoria (Platone) sia in pratica (Spartani) riteneva che la crescita e l'educazione migliore fosse fuori della famiglia e lontano dai genitori naturali e che quindi i figli dovessero essere loro tolti fin dalla nascita, concedendo quindi ai genitori una mera funzione riproduttiva (Platone), oppure loro tolti ad un’età poco più che infantile (Spartani), concedendo quindi ai genitori, specialmente alla madre, una mera funzione nutritiva.

Ma quando si parla di adozioni, nella stragrande maggioranza dei casi si parla di figli deprivati per cause varie dei genitori naturali e quindi abbandonati a sé stessi spesso in condizioni più che miserevoli:

ha senso per costoro andare a cercare una formula che riproduca esattamente la natura, quando della formula naturale sono stati violentemente privati non raramente ad opera dei genitori stessi?

Io non credo proprio, a prescindere dall’accertamento di quale sia la formula migliore per la crescita e l’educazione d’un bambino.

 

Quello che eviterei è  di parlare al bambino come se avesse due padri o due madri o addirittura come se avesse un padre maschio ed una madre anch’essa maschio (oppure una madre femmina ed un padre anch’esso femmina), dato che naturalmente ciò non può stare e può generare confusioni anche ridicole.

Ma in fondo si tratta di questione nominale non così importante.

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È appunto una questiine nominale. Se più piace parliamo di educatori, ma questo termine sembra privare la cosa di ogni significato affettivo...

La riproduzione è ben altra cosa. In natura ci sono vari metodi ed è ovvio che noi ci dobbiamo affidare al metodo della nostra specie. Ma il modo in cui i figli sono generati non è strettamente connesso al modo in cui essi debbano essere cresciuti

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Se più piace parliamo di educatori, ma questo termine sembra privare la cosa di ogni significato affettivo...

 

Infatti:

stando che le società odierne sono prevalentemente se non esclusivamente ordinate sulla crescita e sull'educazione dei figli ad opera dei genitori naturali, è opportuno che le adozioni riproducano per quanto possibile questa figura naturalis e che quindi il bambino abbia un padre ed una madre o almeno uno dei due.

Questo non impedisce, anzi!, che ci siano altre figure di "contorno" che contribuiscano attivamente, se vogliono, alla crescita ed all'educazione del bambino, come del resto è sempre stato in passato non solo in mancanza dei genitori naturali, ma anche in presenza.

Però il passaggio dal padre con madre o dal solo padre o dalla sola madre ai due padri o alle due madri francamente mi sembra molto forzato, stante, ripeto, l'ordine attuale delle società circostanti.

Certo in una società come quella immaginata da Platone, i genitori naturali sarebbero utili solo alla generazione e quindi non ci sarebbe necessità di riprodurne neppure nominalmente le figure, ma mi pare che siamo molto lontani da quell'ideale, ammesso e non concesso che sarebbe veramente migliore di quello che va per la maggiore ovunque da millenni.

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Scopo di una adozione dovrebbe essere creare il benessere del bambino non ottenere il placet della società dunque certi paletti bisogna sdoganarli: gli educatori devoni garantire il benessere del bambino, non devono creare la famiglia del mulino bianco per far dire agli altri "ma guarda che sono carini tutti insieme!"

È la mentalità sbagliata e anzichè adattarci ad essa dovremmo promuovere ciò che oggettivamente può avere risultati positivi

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Scopo di una adozione dovrebbe essere creare il benessere del bambino non ottenere il placet della società

 

Sì, va be', ma non è che puoi pensare di astrarre il bambino e la sua educazione da tutto, come se vivesse in una campana di vetro!

E comunque è un fatto che naturalmente si nasca da un padre e da una madre, quindi la loro comune presenza nella crescita e nell'educazione, ove possibile ovviamente, non sarebbe per sé poi così "lunare".

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Le risposte a questo topic sono troppo idiote per essere tollerate. Del resto i post monoriga (semimonoriga), parlano da sé.

 

È ovvio che ogni persona umana, ogni bambino o bambina, in condizioni ottimali ha bisogno di un padre e di una madre. Chi nega questo si autoesclude dal novero delle persone pensanti e appartenenti alla civiltà: sarà un cretino, un ignorante, un ripetitore di slogan.

 

NON È SU QUESTA NEGAZIONE CHE SI FONDA LA RICHIESTA DELL'ACCESSO ALLE ADOZIONI PER LE COPPIE OMOSESSUALI.

 

Eh, ma chi ha bisogno di essere adottato forse non vive in condizioni ottimali. Forse.

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Però i single possono prendere in affido i bambini... l'ho scoperto quest'estate, non lo sapevo... e ci sto facendo un pensierino.

 

 

Sì, in teoria, molto in teoria, anzi praticamente solo in teoria.....

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Le risposte a questo topic sono troppo idiote per essere tollerate. Del resto i post monoriga (semimonoriga), parlano da sé.

 

È ovvio che ogni persona umana, ogni bambino o bambina, in condizioni ottimali ha bisogno di un padre e di una madre. Chi nega questo si autoesclude dal novero delle persone pensanti e appartenenti alla civiltà: sarà un cretino, un ignorante, un ripetitore di slogan.

 

NON È SU QUESTA NEGAZIONE CHE SI FONDA LA RICHIESTA DELL'ACCESSO ALLE ADOZIONI PER LE COPPIE OMOSESSUALI.

La questione la porrei sui dati di letteratura presenti attualmente. Le ultime ricerche scientifiche per quanto concerne l'argomento indicano che non è necessaria una presenza femminile o maschile per garantire lo sviluppo psicofisico del bambino, bensì di due figure amorevoli e di un nucleo famigliare stabile. La negazione delle adozioni omosessuali si fonda essenzialmente sul concetto di famiglia che viene dato da certe parti sociali, in cui la donna viene associata alla figura materna con determinati comportamenti ed usi, mentre quella paterna di altri, e altresì si fonda sull'idea che la famiglia non sia un concetto costruito, bensì biologico, o meglio naturale. 

La tematica non dovrebbe sciorinarsi su questioni meramente "padre" e "madre", bensì su concetti che riguardano la necessità dei sessi biologici: "la condizione necessaria ma non sufficiente è l'eterosessualità dei genitori?". Basandomi essenzialmente sugli studi sembra che l'eterosessualità (termine che non uso come orientamento ma per indicare il diverso sesso dei genitori adottivi o biologici) dei genitori non sia una condizione necessaria intrinsicamente. 

A mio avviso la negazione per la genitorialità omosessuale si fonda sia su aspetti culturali sovrastrutturali tipo cultura, religione e idee riguardanti la famiglia, ma anche sull'ipotesi pratica che due persone omosessuali non siano in grado di accudire il figlio. Gli studi d'altro canto hanno a disposizione dati su famiglie molto benestanti, e in ambienti culturali più favorevoli, in luogo di ciò, è logico supporre che il benessere psicofisico del figlio sia anche garantito anche per l'assenza di fattori esterni: il giudizio sociale. 

 

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è logico supporre che il benessere psicofisico del figlio sia anche garantito anche per l'assenza di fattori esterni: il giudizio sociale.

 

E in quale società è mai stata possibile l'assenza del giudizio sociale?:

sarebbe infatti una contraddizione in termini, se non altro perché "sociale" significa appunto "della società"!

Forse si consiglia di far vivere bambino e genitori (putativi o naturali) in mezzo al deserto?

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Io ho ampiamente detto cosa intendevo. Se non comprendi amen. Di solito le famiglie omogenitoriali sono benestanti e vivono in contesti culturali più progressisti della media, ne consegue che il quantitativo di giudizi nei confronti della situazione siano minimi o del tutto arginabili. 

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Di solito le famiglie omogenitoriali sono benestanti e vivono in contesti culturali più progressisti della media, ne consegue che il quantitativo di giudizi nei confronti della situazione siano minimi o del tutto arginabili.

 

Sì va be', questo significa scendere dal mondo delle nuvole.....

Semmai sono proprio gli appartenenti alle classi disagiate che se ne fregano del "giudizio sociale"!

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Sì, in teoria, molto in teoria, anzi praticamente solo in teoria.....

Bhè, il punto è che bisogna avere tempo da dedicare al ragazzo, so che ai single di solito affidano comunque teenager. Ho avuto a che fare sul lavoro con 15enni che potrebbero essere affidati e credetemi, penso che starei tutto il giorno in pensiero.

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Bhè, il punto è che bisogna avere tempo da dedicare al ragazzo, so che ai single di solito affidano comunque teenager. Ho avuto a che fare sul lavoro con 15enni che potrebbero essere affidati e credetemi, penso che starei tutto il giorno in pensiero.

 

Sì, è vero che un single potrebbe avere meno tempo disponibile per il ragazzo di una coppia, specialmente se la coppia è eterosessuale e la donna fa la casalinga.

Comunque mi sembra che come al solito si cerchi il meglio che, com'è noto, è nemico del bene:

non è che si possa trovare la coppia adottante perfetta, tanto più che i genitori naturali neppure passano un qualsiasi esame prima di poter generare ed allevare figli!

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Certamente a noi - maschi gay intendo - conviene dire che

l'attaccamento materno dipende non dalla generatività della

donna, ma da una interazione fra figlio e mamma che dipende

da una serie di qualità quali sensibilità, rispondenza, coinvolgimento

emotivo, che possono essere presenti pure in un maschio ed in

un maschio gay.

 

D'altronde se parliamo di adozione, parliamo di un bambino generato

da una donna, ma anche abbandonato, il ché ci dimostra come la maternità

biologica non escluda affatto la possibilità di rigettare questo attaccamento.

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Una tizia, nei commenti, tira fuori pure Myard per avvalorare la sua tesi contro le adozioni agli omosessuali...Bah...

Edited by mentecritica
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