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moderni a tutti i costi.


il Re del nulla

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il Re del nulla

Ciao,

 

da un periodo di tempo a questa parte diversi comuni italiani stanno approvando il famoso e tanto sospirato registro delle unioni civili se non altro al fine di riconoscere le coppie "sposate" all'estero con l' intento di dar loro parità ed uguaglianza e per farli sentire anche se solo apparentemente cittadini come tutti gli altri.

 

Anche nel mio comune, Siracusa, dal mese di Novembre scorso è possibile registrarsi civilmente anche se noi cittadini comuni non ne sappiamo niente, io l' ho saputo per vie traverse e in ogni caso non è stata tanto reclamizzata in città questa notizia;

 

solamente però che in questi 10 mesi solo una coppia di donne ha avuto il coraggio di fare uso di questo registro "sposandosi" all' incirca una decina di giorni fa - notizia abbondantemente non tenuta in minima considerazione dalle televisioni nazionali che come quasi sempre fanno ignorano o fingono di farlo tutto il nuovo che proviene dal Sud Italia -.

 

Ergo: un fallimento questo registro.

 

Ma siete proprio sicuri sicuri che noi italiani abbiamo così tanto disperato bisogno del registro?

 

Non è che per caso è solo una giustificazione o una moda per volerci sentire ad ogni costo moderni ed europeizzati?

 

D'altra parte l' UE non ha mai fatto pesanti pressioni su di noi riguardo questa delicata questione, c' ha sempre lasciato liberi di legiferare o meno.

 

Chiudo scrivendo un' ultimo pensiero: 

 

ipoteticamente, se da domani in poi in tutta Italia fossero possibili definitavamente sia riconoscimento tramite registro che matrimonio civile/religioso vero e proprio chi di voi ne approfitterebbe seduta stante? 

 

Non è che poi una volta passate le leggi passerebbe anche la voglia di battere i pugni sul tavolo per i "diritti"?

 

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Guarda che sono due cose diverse.

 

Un conto è l'inutile registro delle unioni civili

che concede pochi o nessun diritto,

un altro è la trascrizione delle nozze VERE

avvenute in un altro Paese europeo,

il cui scopo è quello di obbligare la Cassazione

ad esprimersi sulla loro validità.

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Non è giusto che la legge garantisca il diritto civile al matrimonio ad una coppia eterosessuale e lo neghi ad una coppia omosessuale! Questa è una discriminazione. Una societa' se è davvero CIVILE non puo' fare discriminazioni proprio sui DIRITTI CIVILI. E' un grande paradosso questo.

Quindi è giusto che sia cosi!

 

E dovrebbe essere anche giusto che ci sia il matrimonio omosessuale in Chiesa. La chiesa odia gli omosessuali, non Dio.

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Io cambierei il titolo in "straccioni schiavi della propria omofobia interiorizzata ad ogni costo".

 

Il tono del tuo intervento mi ricorda ricorda molto un imbecille francese con cui avevo dovuto litigare perché non riusciva ad accettare l'approvazione del matrimonio omosessuale nel suo Stato: si riteneva troppo inferiore e troppo indegno per poter usufruire di tale diritto.

 

L'autoinconcepibilità giuridica è una malattia gravissima di cui sono affetti milioni di omosessuali e milioni di altri soggetti appartenenti a minoranze discriminate.

In fondo parteggiare in favore della propria stessa discriminazione è un modo che hanno i deboli e i miserabili per avvicinarsi alla maggioranza e sentirsi importanti.

Edited by Sampei
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La domanda corretta mi pare : i gay italiani, dopo l'approvazione della legge

avrebbero il coraggio di usufruirne sfidando l'omofobia e dichiarando pubblicamente

di essere gay?

 

Direi che più o meno lo sappiamo gia, no?

Quante erano le coppie omo censite dall'ISTAT?

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il Re del nulla

 

La domanda corretta mi pare : i gay italiani, dopo l'approvazione della legge

avrebbero il coraggio di usufruirne sfidando l'omofobia e dichiarando pubblicamente

di essere gay?

Si esatto, era ciò che volevo scrivere, fermo restando che la cosiddetta omofobia non si sa bene cosa sia.

 

Ma se tu potessi, ammesso e concesso che hai qualcuno che possa definirsi fidanzato usufruiresti di questa nuova legge?

 

 

Guarda che sono due cose diverse.

 

Un conto è l'inutile registro delle unioni civili

che concede pochi o nessun diritto,

un altro è la trascrizione delle nozze VERE

avvenute in un altro Paese europeo,

il cui scopo è quello di obbligare la Cassazione

ad esprimersi sulla loro validità.

 

Si appunto, però sia il registro e peggio ancora le nozze sono praticamente inutili oltre ad essere (e restare) un miraggio.

 

Faccio anche a te la stessa domanda:

se tu potessi domani stesso andresti a sposarti o registrarti?

 

 

Non è giusto che la legge garantisca il diritto civile al matrimonio ad una coppia eterosessuale e lo neghi ad una coppia omosessuale! Questa è una discriminazione. Una societa' se è davvero CIVILE non puo' fare discriminazioni proprio sui DIRITTI CIVILI. E' un grande paradosso questo.

Quindi è giusto che sia cosi!

 

E dovrebbe essere anche giusto che ci sia il matrimonio omosessuale in Chiesa. La chiesa odia gli omosessuali, non Dio.

La legge non nega niente ad una coppia omosessuale, se abiti per conto tuo puoi benissimo fare inserire nel tuo stato di famiglia il convivente ed ecco che i diritti tuoi personali si possono estendere anche a lui/lei.

 

 

Io cambierei il titolo in "straccioni schiavi della propria omofobia interiorizzata ad ogni costo".

 

Il tono del tuo intervento mi ricorda ricorda molto un imbecille francese con cui avevo dovuto litigare perché non riusciva ad accettare l'approvazione del matrimonio omosessuale nel suo Stato: si riteneva troppo inferiore e troppo indegno per poter usufruire di tale diritto.

 

L'autoinconcepibilità giuridica è una malattia gravissima di cui sono affetti milioni di omosessuali e milioni di altri soggetti appartenenti a minoranze discriminate.

In fondo parteggiare in favore della propria stessa discriminazione è un modo che hanno i deboli e i miserabili per avvicinarsi alla maggioranza e sentirsi importanti.

No Sampei al contrario: mi sento talmente pari agli altri che non riesco a concepire qualcosa che non rientra nella norma umana.

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mi sento talmente pari agli altri che non riesco a concepire qualcosa che non rientra nella norma umana.
cioè per te non rientra nella norma umana che una coppia gay voglia un riconoscimento giuridico? E' proprio quello che dicono la Binetti, lo speaker di RadioMaria e Ahmadinejad.
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il Re del nulla

Per non parlare poi del fatto che non esistono valide motivazioni che debbano spingere due persone a decidere di stare assieme se non addirittura vivere insieme.

 

L' amore nel significato più comune del termine non esiste - a maggior ragione nel nostro mondo -, questo lo sappiamo tutti anche se non vogliamo guardare in faccia la realtà, però la stragrande maggioranza immagina di essere sempre perennemente innamorata, soltanto perchè magari va d' accordo con una persona in particolare e si trova bene con lui.

 

Allora, perchè questi riconoscimenti forzati se mancano le basi?

 

 

cioè per te non rientra nella norma umana che una coppia gay voglia un riconoscimento giuridico? E' proprio quello che dicono la Binetti, lo speaker di RadioMaria e Ahmadinejad.

Nessuna coppia, non solo quella gay.

 

E per piacere se vuoi dialogare con me lascia perdere due cose: la politica e le provocazioni.

 

 

Quello che non si vuole ostinatamente comprendere è che oramai viviamo in un epoca in cui sarebbe nettamente il caso di incominciare a scrollarsi di dosso idee vecchie, anzi superate come il riconoscimento di qualsivoglia tipo, sembra troppo strano che ci siano ancora troppe persone che ancora oggi vivono di queste illusioni.

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L' amore nel significato più comune del termine non esiste - a maggior ragione nel nostro mondo -, questo lo sappiamo tutti anche se non vogliamo guardare in faccia la realtà, però la stragrande maggioranza immagina di essere sempre perennemente innamorata, soltanto perchè magari va d' accordo con una persona in particolare e si trova bene con lui.

 

Se tu hai deciso intenzionalmente (non so per quali crudeli e terribili motivazioni) di autoobbligarti a vivere un destino di misantropo che odia l'umanità vuole stare da solo e non vuole fare sesso, non vuole innamorarsi, non vuole vivere una vita di coppia, perchémmai anche gli altri milioni di omosessuali del mondo devono seguire la tua sorte?

 

E' una tua personale scelta, quindi tienitela per te.

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il Re del nulla

E comunque nessuno ha ancora risposto alla mia domanda finale che riformulo:

 

Chi tra di voi in coppia domani stesso celebrerebbe la propria unione o il proprio matrimonio?

 

Nessuno no?

 

 

Se tu hai deciso intenzionalmente (non so per quali crudeli e terribili motivazioni) di autoobbligarti a vivere un destino di misantropo che odia l'umanità vuole stare da solo e non vuole fare sesso, non vuole innamorarsi, non vuole vivere una vita di coppia, perchémmai anche gli altri milioni di omosessuali del mondo devono seguire la tua sorte?

 

E' una tua personale scelta, quindi tienitela per te.

Semplicemente, non è la mia sorte, bensì la realtà dell' umanità intera, guardati un pò attorno e cerca di riflettere un pò sulla vita.

 

E poi, tu che ne sai di me? Mi conosci?

 

No! Ma io conosco il genere umano troppo a fondo per potere affermare determinate cose.

 

Non sono misantropo, non odio l' umanità, non sto' da solo nè per scelta nè per necessità ma perchè ho capito come va' il mondo, ho una piena consapevolezza che pochi possono vantare.

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A me piacerebbe adoperare un bel contratto di convivenza per iniziare, e poi in seguito procedere anche la matrimonio, soprattutto in vista dell'adozione.

 

 

Se tu vuoi vivere da solo perchè "hai capito come va il mondo", ciò continua ad essere una tua personale scelta.

Insomma quello che ti dà fastidio è che venga riconosciuto agli altri omosessuali il DIRITTO DI SCEGLIERE LIBERAMENTE come regolare la propria vita e i propri rapporti futuri.

Esattamente quello che dà fastidio a Calderoli e al Cardinal Martini, che sono prìncipi dell'omofobia istituzionale.

 

Se ti rincuora, il fatto che le altre persone ottengano il diritto di scegliere come regolare giuridicamente i loro rapporti interpersonali, non intaccherà in alcun modo il tuo rancore verso il pianeta e la tua sfiducia nell'umanità intera: tu continuerai a "sapere come va il mondo" e quindi continuerai a vivere la vita così come te la sei impostata con la tua [a mio parere ridicola e patetica] mentalità del "nato-vedovo".

 

Cioè quando gli altri omosessuali potranno convivere ufficialmente, sposarsi, adottare, tu potrai continuare liberamente a vivere secondo il modo (a quanto pare apocalittico e mostruoso) in cui "hai capito come va il mondo". Nessuno ti obbliga a convivere o sposarti o adottare, ma se tu non vuoi farlo per motivi tutti tuoi, non è che automaticamente l'intera popolazione mondiale non vuole farlo.

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il Re del nulla

@Sampei

Capisco benissimo che la verità fa' male e che arrivare a determinati livelli di ragionevolezza non è facile, il fatto che tu mi stia rispondendo con le solite affermazioni che fanno tutti lo dimostra già.

 

Ma ti ripeto: guardati intorno nel mondo e poi rifletti.

 

Tu vorresti praticamente tutto ciò che da anni viene usato per influenzare la società al fine di legittimare qualcosa che non esiste... posso chiederti perchè?

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L' amore nel significato più comune del termine non esiste - a maggior ragione nel nostro mondo

 

Oh ma parla un po' per te ciccio! Io in questo mi accodo a Sampei: a me piacerebbe sposarmi e avere dei figli. Se tu ritieni che l'ammmore vero (quello con la A maiuscola e con almeno 4 m) non esista ok, magari hai anche ragione: ma visto che a qualsiasi etero è consentito sposarsi per le più disparate ragioni, anche ben diverse dall'ammmore quello vero (pensiamo ai matrimoni per ottenere la cittadinanza, quelli fatti a cazzo di cane a Las Vegas in una notte brava, quelli per motivi economici etc..), e visto che io pago le tasse come qualsiasi altro etero, voglio anche io potermi sposare.

 

Ti dirò di più: voglio anche poter divorziare se il matrimonio va male. Ammettere che il matrimonio fra gay debba essere soggetto ad una valutazione di tipo moral/sentimentale (vi potete sposare solo se dimostrate che è vero ammore) implica ammettere che esistono cittadini privilegiati, che si possono sposare per motivi futili, e cittadini di serie B (i gay appunto) per i quali il matrimonio è dato solo come "premio" eventuale.

Proprio per queste ragioni, se anche a te non interessa sposarti perchè non credi in queste cose, saresti in quanto gay tenuto ad appoggiare l'approvazione dei matrimoni gay: o ti fa piacere essere considerato cottadino di serie B?

 

Quanto all'affluenza ai registri, la spiegazione l'ha data Almadel: sono pippe inutili che non danno alcun diritto extra o status ufficiale. E' ovvio che le coppie siano restie ad esporsi al pubblico ludibrio per il solo privilegio di avere i nomi scritti su carta bollata: il gioco non vale la candela. Se avessimo dei veri matrimoni secondo me le coppie ad uscire allo scoperto sarebbero molte molte di più.

 

 

Ma ti ripeto: guardati intorno nel mondo e poi rifletti

 

Vanitas vanitatum, et omnia vanitas! Sembra di essere in "Don Matteo"...

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Guarda che sono due cose diverse. Un conto è l'inutile registro delle unioni civili che concede pochi o nessun diritto, un altro è la trascrizione delle nozze VERE avvenute in un altro Paese europeo, il cui scopo è quello di obbligare la Cassazione ad esprimersi sulla loro validità.

 

La domanda corretta mi pare : i gay italiani, dopo l'approvazione della legge avrebbero il coraggio di usufruirne sfidando l'omofobia e dichiarando pubblicamente di essere gay?

io ve la butto la, prima di darci il via libera per le nozze, non sarebbe meglio educare la popoloazione, bigotta ed ottusa, e poi integrarci il resto? insomma riflettendoci bene noi stiamo buttando queste leggi così mentre ci sono persone che ancora non capiscono la differenza tra un bisessulale ed un omosessuale....

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Tu vorresti praticamente tutto ciò che da anni viene usato per influenzare la società al fine di legittimare qualcosa che non esiste... posso chiederti perchè?

 

Un contratto di convivenza o un matrimonio non servono mica a dire alla società che esiste l'amore o qualsiasi altro concetto astratto tu voglia identificare come tale: sono istituti giuridici che servono a regolare i rapporti giuridici di persone che vogliono vivere insieme per i più disparati interessi, e la presenza di un matrimonio gay permette di riconoscere che anche un legame affettivo e sessuale fra due persone dello stesso sesso è idoneo a creare aspettative tutelabili da parte dell'ordinamento.

 

Se tu non ti sei mai innamorato, non hai mai pensato ad una vita di coppia, non hai mai sperimentato attrazione verso qualcuno la colpa non è mica dell' "inesistenza" dell'attrazione fra le persone e della progettualità in comune: la colpa dell'omofobia interiorizzata che sembri voler coltivare gelosamente nel tuo animo, e che appunto ti blocca totalmente nelle relazioni interpersonali e ti impedisce di concepirti come un uomo che si innamora da altri uomini.

 

Tu sei un uomo che si innamora di altri uomini. Ma te lo impedisci perché sei omofobo. Dunque grazie al cazzo che credi che l'attrazione fra le persone (e ciò che ne consegue) non esista. Hai praticamente fatto tutto da solo.

 

Mi sembri una persona che arriva da un passato lontano, da un'epoca perduta, mi dai l'idea di quelle persone che non hanno mai visto la neve e quindi pensano che non esista, e si auto-proibiscono di andare in montagna per verificare se esiste.

 

Raddrizzati un attimo e combatti il nemico giusto, ti conviene.

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il Re del nulla

@NewComer
Anche per te vale lo stesso ragionamento di Sampei.
Pensi esattamente quello che pensa chiunque, di discorsi-fiume sul fatto che sia io quello nella posizione sbagliata me ne sono stati fatti e me ne vengono fatti ancora, salvo poi però dimostrarsi con il tempoi reali e concreti.

Poi io non appoggio nessun matrimonio, non solo quello gay.

 



io ve la butto la, prima di darci il via libera per le nozze, non sarebbe meglio educare la popoloazione, bigotta ed ottusa, e poi integrarci il resto? insomma riflettendoci bene noi stiamo buttando queste leggi così mentre ci sono persone che ancora non capiscono la differenza tra un bisessulale ed un omosessuale....

Qui non si tratta di educare e di creare differenze, ma solo di capire che tutto quello che è stato culturalmente imposto per secoli come giusto e naturale in realtà non sussiste.
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Calmi ragazzi, che mi spaventate...XD

 

Tutta questa emotività, mi spaventa se devo

assumere degli obblighi giuridici, essendo nella

peculiare situazione di essere il "coniuge forte"

( in termini economici ) Lol

 

A parte gli scherzi...credo avrei i dubbi di un etero

nella mia posizione con in più il problema di decidere

se dare un rilievo anche celebrativo e sociale alla cosa

ed eventualmente quale, di quale tipo

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Qui non si tratta di educare e di creare differenze, ma solo di capire che tutto quello che è stato culturalmente imposto per secoli come giusto e naturale in realtà non sussiste.

e quale modo migliore se non educando?

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Qui non si tratta di educare e di creare differenze, ma solo di capire che tutto quello che è stato culturalmente imposto per secoli come giusto e naturale in realtà non sussiste.

 

Secondo me hai letto troppo Schopenhauer

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se tu potessi domani stesso andresti a sposarti o registrarti?

 

Quanti anni hai?

Perché io ne ho 36 e convivo da quasi nove anni.

Tutti i miei amici etero - tranne uno - sono sposati e hanno bambini:

due sono anche divorziati.

 

Per me e il mio compagno il matrimonio assicurerebbe una serie di vantaggi,

ma per la nostra situazione andrebbero bene pure le unioni civili o i PACS.

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Nessuno ti obbliga a convivere o sposarti o adottare, ma se tu non vuoi farlo per motivi tutti tuoi, non è che automaticamente l'intera popolazione mondiale non vuole farlo.

 

...Amen.

 

Sono infatti pensieri palesemente influenzati da un'esperienza e percezione personale totalmente negativa che va quindi ad auspicare il naufragio totale e completo di tutta una categoria intera, quindi non trovo un briciolo di obiettività in affermazioni come quelle fatte dall'autore del topic.

 

Anche perché io di coppie durature che vorrebbero sposarsi in futuro ne conosco, ed io per prima usufruirei della cosa qualora avessi una relazione stabile e duratura.

 

E non vedo perché debba essere privata di tali diritti solo perché la visione della realtà di chi ha aperto il topic farebbe grattare gli attributi persino ad un gatto nero :asd:

 

Dai libertà di scelta,  se su questa terra ci fosse anche solo una  ed unica coppia che vorrebbe sposarsi o adottare, non sei nessuno per non concedere questo sacrosanto diritto civile.

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Dai libertà di scelta,  se su questa terra ci fosse anche solo una  ed unica coppia che vorrebbe sposarsi o adottare, non sei nessuno per non concedere questo sacrosanto diritto civile.
 

 

Ok, però non prendetevi neanche in giro. Contano sia i numeri che l'utilizzo reale che poi si fa di un certo diritto. Da qualche parte nel Mondo c'è anche chi vorrebbe sposarsi con un cuscino, con una bambola gonfiabile o con un animale. Credo proprio che la logica del "fosse anche uno" non ha assolutamente senso. 

 

I matrimoni egualitari hanno proprio senso perché in realtà siamo tanti e perché l'amore omosessuale è parte della natura umana. Non si tratta certo di una 'stranezza' di pochi, ma di una cosa assolutamente logica e inevitabile.

 

Per il resto non capirò tutto questo 'futurismo' dei gay repressi e omofobi italiani quando si parla di matrimonio egualitario. 

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Ergo: un fallimento questo registro.

 

Ovviamente mancando una legge che regoli la materia, ciascuno va a suo arbitrio, uno da una parte, l'altro dall'altra, uno avanti, l'altro indietro, creando più casini di quanti già ce ne sono, soprattutto se, com'è probabile, sia le registrazioni concesse sia quelle negate finiranno in tribunale.

 

 

 

 

ipoteticamente, se da domani in poi in tutta Italia fossero possibili definitavamente sia riconoscimento tramite registro che matrimonio civile/religioso vero e proprio chi di voi ne approfitterebbe seduta stante?

 

Manco morto:

per me vale l'antico detto che il matrimonio è la tomba dell'amore ;-)

però c'è chi ci crede.....

 

 

 

 

L' amore nel significato più comune del termine non esiste - a maggior ragione nel nostro mondo -, questo lo sappiamo tutti anche se non vogliamo guardare in faccia la realtà, però la stragrande maggioranza immagina di essere sempre perennemente innamorata, soltanto perchè magari va d' accordo con una persona in particolare e si trova bene con lui.

 

Be', si tratta di definizioni:

non è mica che l'amore debba per forza essere definito come un dio alato che va in giro a trafiggere ineluttabilmente il cuore dei malcapitati!

Per me va bene parlare di sentimento per cui si va d'accordo con una persona in particolare e ci si trova bene con lui, ovviamente con contatto fisico annesso, se almeno si parla di amore in senso erotico, altrimenti sarebbe solo amicizia.

 

 

 

 

Quello che non si vuole ostinatamente comprendere è che oramai viviamo in un epoca in cui sarebbe nettamente il caso di incominciare a scrollarsi di dosso idee vecchie, anzi superate come il riconoscimento di qualsivoglia tipo, sembra troppo strano che ci siano ancora troppe persone che ancora oggi vivono di queste illusioni.

 

Astrattamente sono completamente d'accordo con te:

il riconoscimento giuridico o sociale dei sentimenti privati tra due persone non dovrebbe essere né necessario né richiesto.

Però è un fatto che le nostre società sono ordinate in questo modo, quindi, in attesa che cambino, non vedo perché al sentimento omoerotico non debbano essere concessi gli stessi riconoscimenti che si concedono a quello eteroerotico:

forse perché lo si giudica inferiore?

se sì, lo si dica chiaramente e  se ne indichino le ragioni;

se no, perché negargli la parità?

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Per il resto non capirò tutto questo 'futurismo' dei gay repressi e omofobi italiani quando si parla di matrimonio egualitario.
Se un omosessuale è represso farà qualsiasi cosa per autodistruggersi, anche dire che non bisogna vivere l'omosessualità perché tanto il mondo è brutto e cattivo.

 

Un gay omofobo italiano poi sarebbe in grado di dire che il matrimonio gay è inaccettabile perché la sorella della vicina di casa è stata tradita dal marito con la commessa della sartoria o perché il cugino di secondo grado non si può permettere la benzina per la moto poiché deve pagare gli alimenti alla ex-moglie.

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Se pochi anni fa ci fosse stata la possibilità di sposarmi con il mio compagno non ci avrei pensato un attimo.Avrei seguito proprio tutto il classico protocollo.Cena romantica,proposta in ginocchio,anello,festa con pochi intimi e pure la luna di miele.

E l'avrei fatto perché lo desideravo,non certo per imitare gli etero o per convenzioni imposte dalla società.

Sinceramente mi fai una tristezza...

Poi sei libero di pensarla come vuoi,ma penso che hai capito poco di come gira il mondo.

E un altra cosa,magari a casa tua l'amore non esiste,a casa mia invece si.E se a casa tua non c'è non è detto che la colpa sia degli altri.

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ipoteticamente, se da domani in poi in tutta Italia fossero possibili definitavamente sia riconoscimento tramite registro che matrimonio civile/religioso vero e proprio chi di voi ne approfitterebbe seduta stante? 

 

 

 

 

Io ed il mio compagno ci sposeremmo il giorno stesso, se fosse possibile... idem le coppie di lunga data che conosco e che stanno insieme da anni.

 

Comunque il problema non è il contare quanti ne approfitterebbero, ma la possibilità di tale opzione per chi ne sia interessato.

Quindi non capisco il senso di certe sterili polemiche.

Edited by ben81
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il Re del nulla

@Almadel

Non siamo molto lontani di età: 32 freschi freschi da un mesetto.

Vuoi sapere come stanno realmente le cose?

 

Penso che tu conviva in quanto credi di avere trovato la persona della tua vita ma, come ho già spiegato siete solo due buoni amici che si sono trovati bene e vanno d'accordo, un' amicizia non ha bisogno di alcun riconoscimento e d'altra parte non si è mai sentito.

 

Idem per i tuoi amici, e quelli divorziati forse lo hanno compreso che nella vita ha sempre funzionato così.

 

 

@nowhere

Ma difatti non ho mai scritto che se due persone sono amiche e si stimano e rispettano a vicenda non possano vivere insieme, però ciò non avviene per "amore", se tu ed una tua amica volete andare a vivere insieme va bene, ma l' amicizia non ha bisogno di nessun riconoscimento.

 

Le coppie che dici tu sono come tutti gli altri, influenzate e plagiate fin da piccole dalla cultura dell' amore da adulti.

 

Cara mia, la realtà sarà anche negativa ma tant'è, in quanto tale è assolutamente immutabile e nessuno può modificarla a proprio piacimento...

 

@Ilromantico

Quindi sarei un futurista?

Bello, originale, mi piace.

 

E poi no, l'amore in sè non è parte della natura umana; lo è il rispetto, la stima, la simpatia, la necessità di riprodursi, ma l'amore proprio no, quello è un sentimento completamente astratto che esiste in varie forme ma non in quella del significato più comune.

 

Da qui l'ovvia inutilità di riconoscimenti di qualsiasi tipo, pensa che non avrei fatto assolutamente sposare nemmeno mia sorella quattro anni fà e tantomeno approvo quello tra mia madre e mio padre.

 

E' assolutamente contronatura che due persone stiano assieme per i motivi che pensate voi tutti.

 

@Sampei

Il mondo è come è, nè positivo nè negativo in sè, ognuno di noi poi lo interpreta in base alle proprie attitudini psicoconnettive ma di per sè è solo una infinita realtà dove esiste un pò di tutto.

 

@Gilbert

Interiormente, a livello razionale pensi di volerlo, in realtà avresti solamente l'urgenza di adeguarti per sentirti uguale agli altri ad una società che contempla qualcosa che non esiste e che nessuno è mai riuscito a descrivere e dimostrare coi fatti.

 

Certo che a casa mia c'è amore e c'è sempre stato, ma non quello che pensi tu.

 

Diciamo che devi ancora arrivare ad elaborare questa conclusione a cui personalmente sono arrivato molto prima di voi tutti, vi capisco perfettamente.

Mica serve il registro. Servono i diritti. Anche senza il pezzo di carta.

Come ho già spiegato qualche post più in alto, se tu ed un tuo amico decidete di andare a vivere insieme e uno dei due abita in una casa propria puoi tranquillamente inserirlo nel tuo stato di famiglia e di conseguenza far subentrare lui/lei nei tuoi diritti che già possiedi in quanto individuo, diritti che contemplano esattamente quello che viene strombazzato dalle varie associazioni e per i quali ci si stà, inutilmente, battendo proprio perchè gia esistenti.

 

@ben81

Sono opzioni che non servono proprio a nessuno, l' amicizia tra due persone non è mai stata regolamentata per legge.

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Ammettiamo che sia come tu dici: due grandi amici che convivono e hanno rapporti sessuali. Possiamo dire che questi due amici provano un affetto enorme l'uno per l'altro. A questo punto, non sarebbe giusto, in caso uno dei due sia malato gravemente, se l'altro avesse la possibilità di assisterlo giorno e notte, e in caso di morte, che ereditasse i suoi averi?

Se non riconosci l'amore come fondamento del matrimonio, vedilo come una tutela dei rispettivi diritti e doveri che due coniugi esercitano l'un l'altro di fronte alla legge?

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