Jump to content

Paranoia e omosessualità : esiste un collegamento?


Recommended Posts

Ma non puoi applicare la tua esperienza personale ad Olimpo che

non l'ha detto a nessuno nella sua vita ed è stato preso in giro pure

dalla sorella  e china la testa per strada etc

 

Cioè di questo stiamo parlando di un gay che è in questa specifica

situazione

 

Se tu lo hai detto a tutti e rimani paranoico, non hai nemmeno paura

neanche omofobia, è al più solo un vago timore,che in modo completamente

sbagliato chiami "paranoia" tanto per...

 

Niente che abbia a che vedere con la vera paranoia, capisci?

Punto

 

Cioè te lo dicevano...stop, cioè lascia stare il perché ed il percome:  fatto è che è avvenuto

e ci hanno pure azzeccato.

 

 

 

 

Qui bisogna intendersi...una seduta con una psicologa non basta a costruire tutto il discorso che ci fai tu 

al più dopo aver escluso che tu possa avere malattie o disturbi può aver individuato un tuo nevroticismo

caratterizzandolo come tratto "dominante", ma la cosa andrebbe approfondita etc.

 

Quindi veramente non capisco....a cosa ti sta servendo veramente questa "diagnosi"? 

 

Se serve ad approfondire, andare a fondo...per sbloccarti sul piano relazionale, ok siamo d'accordo

e sarà inevitabile affrontare la questione "omosessualità" fai lavorare gli "esperti" se pensi di averne

bisogno

 

Se serve a giustificare la tua immobilità: sono nato così è un mio modo di essere ho accettato la

mia omosessualità senza far niente, ora devo accettare di essere un omosessuale paranoide così

quadro completamente la cosa e mi metto il cuore in pace, sono predestinato all'infelicità...no, non va

bene!

Ora non voglio entrare nel dettaglio, cmq ti dico che nella mia vita ho fatto poco o niente, non sono mai uscito dalla mia piccola città, non ho mai partecipato a nessuna gita (nemmeno a quella di terza media), perché dovevo sottopormi ogni giorno a delle cure  (adesso sto a posto, cmq in passato lo avvertivo come un ' ingerenza ed un peso).

 

l'idea di essere omosessuale era un 'idea che mi terrorizzava. E ciò che pesantemente m'infastidiva era soprattutto l'atteggiamento di mia sorella, che prima mi diceva che ero gay, poi diceva ''No , tu non sei gay, io lo dicevo per scherzare''. Oppure le parole di mia madre ''Ma tua sorella non sa neanche cosa significa essere gay. Lei lo dice per scherzo''.

Insomma quest'atteggiamento prima di derisione, e poi di negazione, ha inciso molto sul mio sviluppo. Mi sentivo preso in giro, e soprattutto sentivo (e sento tuttora) di non avere un 'identità.

 

A volte vorrei compensare questo senso d'inadeguatezza, sentendomi al centro dell'attenzione, per una volta, e potendo quindi eliminare questa orribile sensazione d'invisibilità che mi porto dietro da quando sono piccolo.

La psicologa mi ha detto che ho dei tratti paranoici dopo 8 sedute, quindi so che non l' ha detto con superficialità, ma per professionalità.

 

Quello che mi rattrista è l'idea che dovrò vivere single tutta la vita. Lo so che a voi sembra un 'esagerazione, ma non mi sento proprio pronto o adeguato per una relazione. Non voglio, dopo tutto quello che mi è successo, dare fiducia ad una persona, e sento allo stesso tempo di non meritare la fiducia di nessuno. A volte vorrei autopunirmi, fingere una vita eterosessuale, sposarmi con una donna, e reprimere completamente la mia omosessualità. Ultimamente ruota tutto attorno al pensiero fisso ''e se fingessi di essere etero? e se fingessi che mi piacessero le donne?''. Questo pensiero non mi dà pace.

 

Sento che la mia omosessualità potrebbe mettermi in un grave pericolo, sento che potrei essere giudicato negativamente da mia sorella, o dai miei amici.  Insomma, mi sembra di vivere in un inferno. Passo le giornate chiuso in camera, e controllo sempre che la serratura sia chiusa. Ogni sguardo, ogni personale di una persona la interpreto come un ''Sì ha capito che sono omosessuale e ce l' ha con me''. Mi sembra , a volte, che anche le persone a cui ho rivelato la mia omosessualità non siano degne di fiducia. Vorrei fare mille passi indietro e non aver mai fatto CO con la mia famiglia, dato che non è servito a niente. Sono arrabbiato con me stesso per essermi fidato, per la prima volta nella vita, di qualcuno, quando non avrei dovuto farlo (considerando poi le conseguenze sulla mia salute psichica). 

 

Ho dato fiducia, ma non sono stato capito, anzi sono stato ignorato, visto con derisione, e ancora una volta ho letto nelle parole dei miei genitori un atteggiamento di negazione. Volevano proprio allontanare dalla mente il ''mostro'' dell'omosessualità familiare, e ci sono riusciti. Nel senso che adesso pure io non lo direi mai a nessuno. 

Edited by Olimpo

A me sembri più sul depresso....

 

Comunque, non molto accettato

 

Ma la terapia con la psicologa è terminata?

Diciamo che ho sia dei tratti paranoici sia dei tratti depressivi (almeno così mi è stato detto).

La terapia con la psicologa non è del tutto terminata, ma ad ogni modo dovrò andarci con meno frequenza causa problemi finanziari.

Per adesso ho una visita con uno psichiatria per un sostegno farmacologico. ( mi è stato così indicato dalla psicologa).

Non mi invento nulla ! 

Ancora una volta l'atteggiamento della mia famiglia è di ''negazione''.

Tu non hai niente, tu non sei depresso.

Mi negano tutto.....vado bene solo se fingo di essere sempre felice e normale.

 

cmq non volevo spostare l'argomento sull'esperienza personale, anche se capisco di avervi  un po' dato quest'impressione mettendomi a parlare delle mie cose. 

La domanda era se ci poteva essere un collegamento fra paranoia ed omosessualità, essendo gli omosessuali un gruppo minoritario esposto a maggiori discriminazioni sociali e rischi.

Ho ricevuto cmq delle ottime risposte.

non volevo , invece, ricevere dei consigli sulla mia situazione personale, anche se apprezzo l'interessamento.

Edited by Olimpo
  • 1 month later...

In realtà credo che non ci sia un collegamento tra paranoia e omosessualità. Penso che la causa di tutto sia la NON accettazione della propria sessualità che, porta a una distorsione della realtà ( o meglio, quella realtà che si confronta con il problema, come ad esempio il rapporto con i familiari e tutte le relazioni in cui sono coinvolti i sentimenti affettivi) che comporta, inevitabilmente, alla paranoia ( infatti, il paranoico può pensare che qualcuno gli stia parlando male e per difendersi, la sua mente proietta negli altri la sua paura legata alla NON accettazione di se stesso, alterando la in questo modo la realtà). Con la psicoterapia per esempio, non si interviene sulla paranoia in se, ma si interviene affinché il paziente ( che a me piace invece chiamare cliente), inizia ad accettare questa parte di se e viversela con serenità, come se fosse un altro qualsiasi aspetto X della sua personalità. Le conseguenze? Si riduce in maniera estrema la paranoia, perchè si avranno gli strumenti adatti per vivere piú serenamente. Tutto questo però ha due costi costi: il primo riguarda la psicoterapia, il secondo riguarda lo sforzo comportamentele e mentale da parte del cliente ( che ovviamente si deve mettere in gioco). È un po' come andare in palestra: paghi l'abbonamento ma il mazzo te lo devi fare.

PS: scusate ragazzi se mi sono dilungato e specificato ecc ecc. mi ero fomentato, mi piacciono questi argomenti.mun saluto a tutti :-)

 

 

C'è un collegamento fra l'omosessualità e praticamente tutte le patologie psichiatriche conosciute

 

forse c'è anche un collegamento fra l'eterosessualità e tutte le patologie psichiatriche conosciute.  :laugh:

 

 

Vorrei fare mille passi indietro e non aver mai fatto CO con la mia famiglia, dato che non è servito a niente

 

Non è servito "a niente" perché sei bloccato e hai deciso di non vivere. So che sembra una cosa poco carina da dire, ma la dico con buone intenzioni: non sto lì a commiserarti (è italiano?), ma la colpa è tua. Non ci sono scuse che tengano quando si è primi a decidere di NON vivere. L'omosessualità è pure un "problema" che potresti mettere da parte se sei ancora troppo giovane e non hai ancora voglia di tenerti una relazione o dei rapporti sessuali. Non c'è scusa alcuna per cui decidi di passare le giornate chiuso in camera e non stare lì a divertirti coi tuoi amici. Star lì a farne una tragedia e ossessionarsi tutti i giorni con un unico argomento è eccessivamente paranoico e inutile. Fatti coraggio e smettila di angosciarti...vivi davvero come diceva quella rompitimpani di Giorgia.

@Ilromantico

 

forse non lo capisci perchè non hai mai avuto problemi psicologici, forse per altri motivi.

 

Olimpo resta chiuso in casa e resta solo perchè è depresso e/o ha altri problemi psicologici.

 

non è depresso perchè resta in casa.

 

io direi ad olimpo che il suo coming out di sicuro gli è servito e gli servirà ancora in futuro nella sua vita perchè lui è gay ed è bene che non debba nascondere la cosa, che gli altri lo sappiano.

 

la tua famiglia olimpo nega i tuoi problemi perchè le famiglie fanno spesso così. è più comodo mettere la testa sotto la sabbia che guardare la realtà in faccia e dire che hai un famigliare con problemi psicologici purtroppo. loro sono contenti se tu fingi, se dici loro che stai bene così che loro si sentono a posto. anche mia mamma era così prima che prendesse demenza senile. purtroppo devi convivere con famigliari inadeguati a capirti, anche io l'ho dovuto fare ed è una situazione scomoda e inopportuna ma la situazione è quella.

 

guarda in internet o chiedi alla tua psicologa o al tuo medico se nei tuoi dintorni ci sono gruppi di autoaiuto di persone depresse o con problemi psicologici così che tu magari con loro ti senti compreso e accettato per quel che sei.

 

potrebbe aiutarti molto, ad alcune persone serve molto parlare con altre persone simili con problemi psicologici, ad altre persone non serve, devi vedere tu.

Edited by marco7

@marco7 non metto in dubbio quello che dici, ma penso che il più delle volte si parli a sproposito di problemi psicologici e la si utilizzi come scusa perché fa più comodo così piuttosto che provare a mettersi in gioco. Credo che in certi casi si tratti più di timidezza, solitudine, introversia(o introvertismo?), apatia che mista ad un'omofobia interiorizzata e un'ambiente ostile crea una situazione abbastanza dura, ma da lì a parlare di problemi psicologici gravi...c'è gente in sedia a rotelle, mutilata, cieca, ecc. che nonostante abbia un handicap affronta la vita con coraggio e un grande sorriso. Per questo mi sembra una mancanza di rispetto che un ragazzo giovane e in salute getti alle ortiche la sua vita solo perché omosessuale. Tanta tragedia perché "ommidio sono gay" è semplicemente patetico.

 

 

c'è gente in sedia a rotelle, mutilata, cieca, ecc. che nonostante abbia un handicap affronta la vita con coraggio e un grande sorriso.

 

appunto. questo non hanno problemi psicologici ma problemi fisici.

 

la gente li guarda e dice: poverini.

 

mentre chi ha problemi psicologici o psichiatra la genti li guarda e dice: si piangono addosso, devono solo darsi una mossa e tirarsi su, non hanno niente. 

 

anche la medicina per lungo tempo non ha riconosciuto le malattie psichiche e le ha banalizzate. tuttora le malattie psichiche sono un tabu e i malati psichici sono spesso discriminati rispetto ai malati fisici.

 

dire noi sul forum quanto sia grave psicologicamente il caso di Olimpo non è possibile farlo sia perchè non siamo specialisti della materia sia perchè abbiamo solo letto quel che lui ci scrive senza vedere lui di persona. i disagi psichici in ogni caso non vengono riconosciuti dall'uomo della strada ma solo da specialisti o eventualmente da chi pure ne soffre e ha un po' di esperienza al riguardo.

 

io personalmente non credo che Olimpo abbia dei disagi psicologici perchè è gay ma piuttosto il contrario cioè che fatica ad accettare la sua omosessualità più di un altro ed è per lui un problema maggiore che per un altro perchè lui ha dei disagi psicologici.

In realtà credo che non ci sia un collegamento tra paranoia e omosessualità. Penso che la causa di tutto sia la NON accettazione della propria sessualità che, porta a una distorsione della realtà ( o meglio, quella realtà che si confronta con il problema, come ad esempio il rapporto con i familiari e tutte le relazioni in cui sono coinvolti i sentimenti affettivi) che comporta, inevitabilmente, alla paranoia ( infatti, il paranoico può pensare che qualcuno gli stia parlando male e per difendersi, la sua mente proietta negli altri la sua paura legata alla NON accettazione di se stesso, alterando la in questo modo la realtà). Con la psicoterapia per esempio, non si interviene sulla paranoia in se, ma si interviene affinché il paziente ( che a me piace invece chiamare cliente), inizia ad accettare questa parte di se e viversela con serenità, come se fosse un altro qualsiasi aspetto X della sua personalità. Le conseguenze? Si riduce in maniera estrema la paranoia, perchè si avranno gli strumenti adatti per vivere piú serenamente. Tutto questo però ha due costi costi: il primo riguarda la psicoterapia, il secondo riguarda lo sforzo comportamentele e mentale da parte del cliente ( che ovviamente si deve mettere in gioco). È un po' come andare in palestra: paghi l'abbonamento ma il mazzo te lo devi fare.

PS: scusate ragazzi se mi sono dilungato e specificato ecc ecc. mi ero fomentato, mi piacciono questi argomenti.mun saluto a tutti :-)

OT: preferisci chiamare cliente?! Spero che tu stia scherzando, mica vendi mortadella!

@marco7 non metto in dubbio quello che dici, ma penso che il più delle volte si parli a sproposito di problemi psicologici e la si utilizzi come scusa perché fa più comodo così piuttosto che provare a mettersi in gioco. Credo che in certi casi si tratti più di timidezza, solitudine, introversia(o introvertismo?), apatia che mista ad un'omofobia interiorizzata e un'ambiente ostile crea una situazione abbastanza dura, ma da lì a parlare di problemi psicologici gravi...c'è gente in sedia a rotelle, mutilata, cieca, ecc. che nonostante abbia un handicap affronta la vita con coraggio e un grande sorriso. Per questo mi sembra una mancanza di rispetto che un ragazzo giovane e in salute getti alle ortiche la sua vita solo perché omosessuale. Tanta tragedia perché "ommidio sono gay" è semplicemente patetico.

Ti posso iscrivere alla prossima fiera del luogo comune un po' scemo?

 

forse c'è anche un collegamento fra l'eterosessualità e tutte le patologie psichiatriche conosciute.  :laugh:

No. Non c'è. C'è con l'omosessualità.

Edited by FreakyFred

@freakyfred ognuno la pensa come vuole, ma eviterei questi toni arroganti. Sono logiche semplici, ma forse sei quel tipo di gay che ama esasperare le cose e vederle più tragiche di quanto in realtà NON lo siano.

 

Ho avuto vari compagni di scuola tra le medie e il liceo che vivevano da complessati, introversi ed anti-sociali. Nessuno ha mai pensato che avessero problemi psicologici perché di fatto era solo una fase della adolescenza mista a una personalità un po' insicura. Poi la vita li ha costretti a crescere e sbloccarsi e difatti conducono una vita sociale normale come qualsiasi persona.

Insomma sono cose che succedono anche agli etero, non nego che per un gay con quel tipo di personalità l'omosessualità rappresenti un ostacolo in più, ma da lì a rendere tragici tutti i casi del genere e creare allarmismi ce ne passa.

Vorrei aggiornare la discussione : adesso mi sento meglio, il mio tono umorale è felice da circa un mese, cioè da quando prendo i farmaci, mi sento pieno di energie e ho organizzato degli incontri sessuali con degli uomini, perché, finalmente, vorrei essere libero di vivere la mia sessualità senza problemi.

 

Sul discorso della paranoia : se ammettiamo che ho dei tratti paranoici (cosa senz'altro vera) bisogna pur considerare il fatto che una persona è una totalità di caratteristiche, dunque l'etichetta ''paranoico'' penso che si addica poco ad una persona, che in genere ha un carattere molto complesso (unico) e difficile da definire.

 

vorrei  evitare in futuro di avere un atteggiamento troppo giudicante nei miei confronti e vivere libero da etichette.

 

Non sono il ragazzo gay che è stato depresso o ha avuto problemi sociali.

Sono il ragazzo a cui è capitato di essere gay, di avere problemi psicologici, di vivere in una famiglia omofoba ecc..

ma sono anche tante altre COSE, e la voglio smettere di lamentarmi, questo è vero, perché rimuginare non serve a niente

adesso devo vivere la mia vita... :)

 

Mia sorella pensa che sono pazzo e continua a dirmi di ''fidanzarmi'' con una ragazza perché così trovo una 'distrazione' (nonostante le abbia detto più volte di essere gay):

Io le vorrei ricordare che qualunque persone diventa psicotica se vive in continuazione nel dubbio ''Mi è concesso essere me stesso? Mi è concesso vivere liberamente la mia sessualità'' e se gli risuonano in testa le parole omofobe dei familiari.

Eppure, alla fine, la ignoro. Le sue parole non mi feriscono più.

E' convinta che l' omosessualità sia una menomazione psicologica o sociale. ? Bene perfetto ,io invece la mia SESSUALITA' la vivo come dico io.

Edited by Olimpo
adesso mi sento meglio, il mio tono umorale è felice da circa un mese, cioè da quando prendo i farmaci

 

mi fa molto piacere che ti senti meglio, se i farmaci ti aiutano è positivo. 

 

 

 

Bene perfetto ,io invece la mia SESSUALITA' la vivo come dico io.
 

 

se riesci a non farti condizionare dagli altri è ottimo.

Edited by marco7

Bravo @Olimpo! Questo è lo spirito giusto, vedrai che con il tempo diventerai sempre più sicuro ;). Mi fa piacere sentire che tu abbia reagito!

 

@freakyfred io penso invece che le tue idiozie debbano essere punite penalmente. Bisogna dare forza e coraggio e spronare le persone prima di dire che hanno problemi psicologici e complicare senza motivo gli scenari. Se sono bastati un paio di farmaci e spirito di volontà, vuol dire che fortunatamente non ha nessun problema psicologico o al massimo soffre di un po' d'ansia, ma lottando queste paure si eliminano. Evitiamo di creare problemi alle persone se prima non si prova un atteggiamento di supporto e incoraggiamento.

Edited by Ilromantico

 

 

Se sono bastati un paio di farmaci e spirito di volontà, vuol dire che fortunatamente non ha nessun problema psicologico o al massimo soffre di un po' d'ansia, ma lottando queste paure si eliminano.

 

se è bastato un antidepressivo significa che soffre o soffriva di depressione. mi sembra semplice. 

O magari si tratta di un effetto placebo, è abbastanza prodigioso che sia bastato un farmaco per guarire la depressione. Purtroppo alcuni amici e familiari sono passati per questa brutta malattia chiamata depressione e recuperarsi è stato abbastanza arduo. Credo che citiate a sproposito brutte malattie e non sappiate cosa sia una vera depressione. A me venne un paio di giorni(lol) per aver visto a 10anni un film con una trama crudelissima (una famiglia uccideva una figlia). Ricordo che piangevo tutto il giorno, ero depresso e niente riusciva a farmi stare meglio. Non penso si trattasse di una vera depressione, ma penso che abbia potuto darmi almeno un'idea di cosa possa significare depressione.

@Il romantico : mi dispiace ma sei tu quello che non sa cosa significa depressione...

 

la depressione è l'incapacità di provare gioia e di prendere delle decisioni ....  quindi dubito che da soli se ne possa uscire.

Edited by Olimpo

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...