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Chi vorrebbe una dichiarazione così?


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Appunto.

Se non sbaglio qualcuno l'aveva pure scritto esplicitamente, che non voleva essere assimilato alla "sposina etero" o qualcosa del genere.

 

Ed è per questo che il discorso sull'etichetta gay lo trovo interessante. Non mi pare accettabile che l'alternativa sia che questa dichiarazione debba necessariamente essere clandestina (qualcuno parlava di anello nella zuppa, qualcun altro addirittura di sussurrare nell'orecchio).

Credo che l'umiliazione pubblica sia parte del gioco.

 

Come quando scrivi "Mi fai volare, cucciolina!" davanti a casa sua

o fai passare un aereo con scritto: "Perdonami principessa!"

 

Le regole della cavalleria però impongono

che debba umiliarsi e inginocchiarsi il maschio

(e non che diventino evidenti - per analogia - i ruoli sessuali...)

 

Per me sarebbe buona educazione tra gay

fingere l'assoluta versatilità e/o parità dei ruoli.

Quindi io eviterei sempre le dichiarazioni pubbliche

visto che è evidente che presuppongono una diversità di potere.

Ma infatti il mio punto voleva essere che, per creare una valida etichetta gay, bisognerebbe trovare un modo perché il "dichiarante" possa umiliarsi.
L'inginocchiamento in chiave gay non funziona in quanto il dichiarante si ritrova comodamente all'interno del ruolo socialmente maschile, mentre il ricevente è costretto a interpretare un ruolo femminile.

Ma, tanto per fare un esempio stupido, se invece di interpretare la parte del cavaliere romantico il dichiarante interpretasse la parte di Raperonzolo?

 

 

EDIT: In altre parole, per me

- ribadire che di essere il maschio/attivo, mi puzza di machismo;

- presentarsi come una coppia di versatili in posizione di assoluta parità, è il comportamento più educato/corretto;

- non aver paura di passare per la parte più femminile, soprattutto se si è l'attivo della coppia, è romantico.

spottiesvirus7

oddio penso che una cosa del genere sia un sacco romantica ma anche imbarazzante, solo per chi la vede da fuori però. nel senso che a me piacerebbe farla una cosa del genere ma anche se mi ritrovassi nella parte del ricevente io che odio gli anelli di natura probabilmente direi una minchiata del genere:" come luccica" con il cervello  in pappa ovviamente; e sicuramente non penserei che sarebbe imbarazzante.

Per quanto riguarda un "galateo gay" non penso che ce ne serva uno nel senso che non è detto che chi riceve la proposta sia il passivo e viceversa; un sacco di noi cade negli stereotipi.
@@Loup-garou,  per esempio: chi ti dice che l'attivo sia il più "virile" della coppia? non penso che i ruoli sessuali centrino molto con l'essere forti/dominanti di carattere.

Edited by spottiesvirus7

Fatemi capire bene:

 

Anche nel momento in cui sto chiedendo al mio compagno (o lui lo sta chiedendo a me) di sposarmi ,io dovrei preoccuparmi di ciò che pensano gli altri??MA ANCHE NO :(

Se decidessi di farlo pubblicamente gli spettatori sarebbero persone a noi vicine.

L'etichetta gay per me è fondamentale ma ci sono momenti in cui non conta proprio niente .

Ma poi che significa sta storia del passivo ,dell'attivo che si mette in una condizione di potere..

Ma davvero pensate che chi vi sta intorno non se lo chieda lo stesso?Chi per curiosità,chi per malignita` chi per scherzare amichevolmente sulla cosa..Ma @Gilbert lo prende o lo dà?Se lo chiedono lo stesso,indipendentemente dal rapporto che mi lega a loro.Certo non vengono a chiedermelo.

Se succederà allora lascerò che la proposta la faccia il mio compagno ,così la FIGURA del passivo la faccio io,ma capirai che infamia,roba da rimanere marchiati a vita...

Edited by Gilbert
Anche nel momento in cui sto chiedendo al mio compagno (o lui lo sta chiedendo a me) di sposarmi ,io dovrei preoccuparmi di ciò che pensano gli altri??

 

Ma poi che significa sta storia del passivo ,dell'attivo che si mette in una condizione di potere.. Ma davvero pensate che chi vi sta intorno non se lo chieda lo stesso?...

 

Ma @Gilbert lo prende o lo dà?Se lo chiedono lo stesso,indipendentemente dal rapporto che mi lega a loro.....

 

così la FIGURA del passivo la faccio io,ma capirai che infamia,roba da rimanere marchiati a vita...

 

mah.

 

io me ne frego di qualunque cosa gli altri pensino di me (naturalmente sono consapevole che gli altri sono diversi da me e non tutti se ne fregano come faccio io).

 

il credere che chi chiede di sposare l'altro sia l'attivo secondo me è indice di ignoranza gay. un po' come credere che uno muscoloso sia attivo per la forza dei suoi muscoli e uno effemminato sia passivo perchè femminile.

 

e perchè sarebbe una figura di merda se la gente crede che sono passivo ? alla fine quando si scopa la mia impressione è sempre che il passivo gode di più.

 

direi quasi che vergognarsi se la gente pensa che si è passivi è omofobia interiorizzata.

Edited by marco7

mah.

 

io me ne frego di qualunque cosa gli altri pensino di me (naturalmente sono consapevole che gli altri sono diversi da me e non tutti se ne fregano come faccio io).

 

il credere che chi chiede di sposare l'altro sia l'attivo secondo me è indice di ignoranza gay. un po' come credere che uno muscoloso sia attivo per la forza dei suoi muscoli e uno effemminato sia passivo perchè femminile.

 

e perchè sarebbe una figura di merda se la gente crede che sono passivo ? alla fine quando si scopa la mia impressione è sempre che il passivo gode di più.

 

direi quasi che vergognarsi se la gente pensa che si è passivi è omofobia interiorizzata.

Non credo che @Almadel o@Loup pensino questo sinceramente,come non avranno problemi di omofobia interiorizzata.

Ciò che non condivido in quello che hanno scritto è che si preoccupano o di etichette in un momento che dovrebbe essere un semplice gesto d'amore o per buona educazione evitare di far passare il compagno per il passivo,parte debole della coppia.

Sarebbe come dire:@Gilbert,amore,non ti chiedo di sposarmi in pubblico perché se no la gente penserà che sei la donna nella nostra coppia...

 

Ma anche fosse?Dove sta il problema!!

Edited by Gilbert

@Gilbert

 

io avevo letto principalmente il tuo intervento e non quelli degli altri. Potrei supporre che Almadelle e Loup vorrebbero una procedura standardizzata gay per chiedere il matrimonio gay in modo che la cosa sia chiara per tutti quando si vede la procedura, un po' come la bandiera arcobaleno che è diventata simbolo di orgoglio gay in ogni nazione.

 

chi fa il passivo in una coppia (se la oppia ha ruoli sessuali fissi) non è ne la persona più debole, ne quella più femminile ne altro. è solamente un ruolo sessuale che si svolge durante il sesso. nulla di più e non è fonte di nessuna altra informazione.

Ma certo che essere passivo non è una cosa di cui vergognarsi.

E se voi, da passivi, dite che non vi frega niente di quello che pensa la gente, son contento.

 

Il punto è che, nel momento in cui io voglio farvi la proposta, non posso decidere per voi che non me ne fregherà niente di quello che la gente penserà di voi. Sarebbe estremamente arrogante da parte mia. Perché che piaccia o meno, il fatto di passare per quello che "fa la donna" è ancora fonte di stigma sociale.

 

Quello che io posso fare sono due cose.

Posso far finta che siamo entrambi versatili, come diceva Almadel. O, più precisamente, preoccuparmi che entrambi appariamo egualmente maschili e totalmente egualitari nei ruoli di coppia. (Perché ovviamente i ruoli a letto sono solo supposti, ciò che conta effettivamente è il ruolo sessuale che appare al di fuori, i.e. "essere l'uomo" e "essere la donna".)

Questo però suggerisce implicitamente che la passività sia qualcosa che va nascosto, che i gay dovrebbero preoccuparsi 24 ore su 24 di apparire virili quando sono in pubblico perché sennò vergogna, ecc.

 

L'altra soluzione, che è quella che io preferisco, è che se veramente essere passivo/femminile non è fonte di vergogna, allora l'attivo non dovrebbe avere paura di essere scambiato per quello che "fa la donna".

 

 

 

TL;DR Certo che non mi frega niente se la gente pensa che io sono il passivo, quello che fa la donna, quello più femminile, ecc.

Ma siccome questa è una posizione obiettivamente più debole dal punto di vista del giudizio sociale, è una valutazione che faccio per me, ma non posso forzare sul mio compagno.

 

Se lui non ha paura di passare per quello fare la "figura della donna" son mille volte più contento. Ma se non fosse così, quello che io posso fare è dirgli "Non c'è nulla di male, guarda inizio col farla io".

Perché che piaccia o meno, il fatto di passare per quello che "fa la donna" è ancora fonte di stigma sociale.

 

 

boh. posso capire che sia uno stigma sociale essere gay ma lo stigma sociale per essere il passivo in una coppia gay non lo capisco proprio. può anche essere che sia così ma è fuori dalla mia visione del mondo.

 

per le lesbiche che pensa la gente allora ? chissà quale delle due infila il dildo all'altra ? boh. a me sembra fuori dal mondo sinceramente.

 

in un matrimonio gay personalmente trovo bello se i due partner hanno lo stesso vestito al matrimonio, proprio per sottolineare l'uguaglianza dei due partner.

 

personalmente rinuncio volentieri alla richiesta plateale di matrimonio per i gay, la vedo come una cosa etero proprio perché c'è la differenza tra i sessi e la tradizione che lo fa.

 

ma oggi con l'emancipazione femminile è sempre d'obbligo il maschio che chiede alla donna se vuole sposarlo o capita anche il contrario ? a me sembra una faccenda da maschio zerbino sinceramente.

 

naturalmente se altri gay desiderano fare la richiesta plateale teatrale di matrimonio lo facciano, affari loro e se la gente pensa che uno fa il passivo che lo pensi se vuole.

 

io con mio marito non faccio sesso da anni, già da prima di sposarsi e dunque nessuno ha fatto il passivo tra di noi dopo che ci siamo sposati. saranno affari nostri e non della gente o no ?

 

se uno teme quel che dice la gente allora non faccia il gay pubblico e non si sposi con un uomo ma faccia la velata che tanto la gente sparlerà anche in questo caso.

Edited by marco7

Giusto per chiarire ulteriormente:

Se succederà allora lascerò che la proposta la faccia il mio compagno ,così la FIGURA del passivo la faccio io,ma capirai che infamia,roba da rimanere marchiati a vita...

Il punto è ovviamente che questo non è possibile... Perché non puoi decidere di ricevere una proposta, puoi solo decidere di farla. XD

E per questo dicevo che ci fa la proposta dovrebbe essere quello che si "carica" dello stereotipo negativo. (Questo indipendentemente dal fatto che sia attivo o passivo. Se il passivo della coppia vuole fare la proposta il problema è lo stesso.)

 

E il punto non è, chi fa la proposta = attivo. Il punto è che la modalità "mi inginocchio e ti dichiaro il mio amore" rimanda chiaramente a un modello eteronormativo, quindi se si usa questa modalità chi fa la proposta passa inevitabilmente per il "maschio della coppia".

Questo non vuol dire che chi propone debba sempre passare per il maschio... Semplicemente servirebbe una modalità originale, non copiata dal modello etero. Da qui la discussione sull'etichetta gay. XD

Il punto è che la modalità, mi inginocchio ...

 

 

una altra interpretazione che si potrebbe dare è che chi si inginocchia è quello femminile perché l'inginocchiarsi è quasi umiliarsi di fronte all'altro.

 

secondo me chi interpreta la scenetta della richiesta di matrimonio deducendo da essa chi è passivo non ha capito molto su come fanno sesso i gay e sui ruoli sessuali dei gay.

 

personalmente ritengo la richiesta di matrimonio in ginocchio una buffonata sia per gli etero che per i gay. si vuole la parità di ruoli nelle coppie e allora perché implorare il matrimonio invece di deciderlo assieme ?

Edited by marco7

@prefy

 

nel tuo link in effetti l'uomo che porta i soldi a casa chiede all'altro di sposarlo.... a me sembra che mettersi in ginocchio fa pressione psicologica sull'altro e permette solo una decisione emotiva e non razionale sul matrimonio.

 

@Loup

 

infatti io sono rozzo e non conosco nessun galateo. 

@prefy

 

io stavo al pronto soccorso dell'ospedale con coliche renali e gli dissi che ci dovevamo sposare. i calcoli renali mi hanno fatto pensare che se io muoio lui va sotto un ponte.

 

sei mesi dopo ne abbiamo riparlato e deciso di sposarsi.

Beh potete scherzarci quanto volete, ma ogni atto o fatto

di pubblica espressione di una affettività dalla promessa

di matrimonio alla sua celebrazione etc è pensata come

esclusivamente eterosessuale

 

Non facciamo i ridicoli chiedendoci perché è così però :D

voglio dire, la richiesta di matrimonio al centro commerciale sarà pure un po' buffa, ma io ci vedo una tenerezza così poco studiata, così ricalcata su quelle espressioni di affettività convenzionali, banali...che a me sta bene.

Siamo froci, non abbiamo regole, ci siam lasciati gli anni 70 alle spalle e proprio per questo non vedo perché non dovremmo poter saccheggiare liberamente dal galateo etero.

Edited by schopy
non vedo perché non dovremmo poter saccheggiare liberamente dal galateo etero.

 

 

Ma le leggi le reazioni degli altri o no?

 

Cioè tu mi dici "non vedo perchè non" ed io figuriamoci se ho da obiettare

 

Però mi pare che qui sia un coro di no: "molto gay" è farlo all'ospedale nel pieno

di una crisi di panico, dicendosi che c'è un motivo pratico ( l'eredità la morte ) invece

di una banale colica...non so se misuri la distanza fra ciò che dici tu e gli altri

"molto gay" è farlo all'ospedale nel pieno di una crisi di panico, dicendosi che c'è un motivo pratico ( l'eredità la morte ) invece di una banale colica...

 

 

all'ospedale non gli ho chiesto se vuole sposarmi, gli ho detto che dobbiamo sposarci e sei mesi dopo si è ripreso l'argomento e ci siamo subito sposati.

 

crisi di panico ? banale colica ?

 

il mio medico mi ha detto che i dolori da calcoli renali sono tra i più forti dolori che esistono.

 

http://www.albanesi.it/salute/calcoli_renali.htm

 

citazione: "Il dolore può essere così intenso da costringere la persona a piegarsi su sé stessa"

 

http://www.calcolirenali.com/sintomi/

 

citazione: "Tale impedimento del normale flusso delle urine, genera un dolore molto forte sia sulla zona schienale che al livello dei reni, sino ai fianchi. E’ facile osservare, nei pazienti affetti da calcolosi renale, che tali sintomi inducono il soggetto a flettersi in avanti, alla ricerca di un barlume di sollievo. Essi non riescono a svolgere alcuna operazione quotidiana, poiché tale dolore li immobilizza rendendoli incapaci di compiere alcun movimento senza avvertire lancinanti spasmi."

 

non potevo stare in piedi dal dolore, stavo sotto morfina e mi hanno operato perché i due calcoli erano grossi e non scendevano da soli.

 

mi sembra molto pratico sposarsi per motivi economici di eredità e molto poco gay perché alcuni considerano i gay particolarmente romantici e sposarsi per motivi pratici non è romantico.

 

devo dire che il matrimonio per mio marito invece è stato una cosa che l'ha coinvolto molto emotivamente, per me è cambiato nulla invece.

Edited by marco7

Concordo sul fatto che la scelta di Marco abbia preso le mosse da esigenze molto pratiche e meno romantiche ma in fondo sono questi i motivi che contano ed è questo che  le coppie gay vogliono tutelare al pari di quelle etero

Non è in discussione la capacità di resistenza al dolore di Marco7

anche io ho avuto una colica renale e mi sono piegato in due, non

sono andato al pronto soccorso ma direi sia del tutto irrilevante

 

E' in discussione la possibilità di essere un pochino meno mortiferi

nell'approccio all'affettività gay

 

Cioè è possibile che solo la paura della morte, della malattia, della

solitudine debba costituire una valida motivazione ad un legame pubblico

fra due gay?

 

Mi si dice...è la motivazione più seria, può essere non lo nego ma è

troppo seria, in ultima analisi denuncia l'assenza di un desiderio, ora

può essere una valida motivazione per vecchie generazioni che quando

avevano venti anni questo desiderio non hanno potuto averlo...ma oggi

no, non dovrebbe essere così e non dovrebbe esserlo doppiamente in un

topic in cui si discute di dichiarazioni d'amore e non di pensione di reversibilità

ai superstiti

la mia relazione era già una relazione pubblica prima che ci sposavamo. con lo sposarsi non è cambiato nulla nella nostra relazione. quel che tu chiami legame pubblico (il matrimonio) in realtà è un legame nascosto perchè mica si vede che siamo sposati.

 

non c'è scritto ne sui nostri documenti ufficiali ne da altre parti. solo all'ufficio dei registri e a quello delle imposte c'è scritto il matrimonio.

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