Jump to content

Chi vorrebbe una dichiarazione così?


Recommended Posts

  • Replies 117
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • marco7

    15

  • Hinzelmann

    14

  • Loup-garou

    9

  • prefy

    9

non c'è scritto ne sui nostri documenti ufficiali ne da altre parti. solo all'ufficio dei registri e a quello delle imposte c'è scritto il matrimonio.

 

 

Questo perché in Svizzera non c'è il matrimonio ma un contratto registrato di associazione

quindi tu non sei sposato, perché vivi in un paese in cui il matrimonio non c'è.

 

Ma al di là di questo, cioè il dirsi sposati mentre si vive in un paese in cui il matrimonio non

c'è e sostenere che la propria relazione era pubblica prima che lo diventasse

 

( con tutte le contorsioni e acrobazie mentali del caso )

 

Il topic verte sulle dichiarazioni d'amore

è diventato linguaggio corrente dire che due gay sono sposati in svizzera tedesca, in svizzera italiana no perchè il tema è forse tabu.

 

anche sul giornale più prestigioso della svizzera la domenica usavano mettere delle foto con commento di gente che si è sposata in una rubrica apposita e ci mettevano anche i gay.

 

non esiste una parola chiara che sostituisce "unione domestica registrata" e allora si usa sposato.

Edited by marco7

Ma le leggi le reazioni degli altri o no?

 

Ho risposto citando un messaggio che tu avevi scritto prima di re-intervenire a proposito delle coliche, e ho letto solo dopo quelli in mezzo.

Che dire, le coliche son na brutta cosa. Pure io ho fatto CO con alcune persone perché credevo di star male-male-male... :D

@prefy

 

io stavo al pronto soccorso dell'ospedale con coliche renali e gli dissi che ci dovevamo sposare. i calcoli renali mi hanno fatto pensare che se io muoio lui va sotto un ponte.

 

 

se posso chiedere, esiste l'evenienza che in ospedale facciano storie per l' accesso del partner gay non sposato?

Soprattutto puo accadere che il compagno di stanza o i suoi parenti facciano apprezzamenti omofobi se ad assistere è un partner dello stesso sesso?

@prefy

 

quando avevo il calcolo renale non eravamo sposati e non ci furono problemi per l'accesso all'ospedale del mio partner. potrò be far entrare chi voglio in camera o no ? d'altra parte era l'unica persona che sapeva che stavo all'ospedale e ci venne con me....

 

stavo in una camera da solo ma anche se ci fossero stati altri non credo ci sarebbero stati problemi.

 

i problemi per l'accesso all'ospedale suppongo ci potrebbero essere se si ha un incidente stradale, si finisce in coma e il personale dell'ospedalei non sa chi è parente o amico dell'infortunato, ma è una cosa che c'è anche per le coppie etero, non c'entra l'omofobia.

 

d'altra parte a trovare qualcuno in coma ci va solo chi conosce la persona o no ?

 

i cani purtroppo non potevano entrare in ospedale. mi fece un po' incazzare che una rosa di merda recisa con presumibilmente degli insetticidi e concimi sopra potesse stare in camera e i cani no. allora ho detto di togliere la rosa decapitata dalla camera. le rose sono roba da donne.

 

quando ebbi un polmone collassato potevo scendere in giardino dell'ospedale e in giardino potevano venire anche i miei cani.....

Edited by marco7

Beh se sei in ospedale in stato di incoscienza, o incapace per qualsiasi motivo di dire chi vorresti vedere, decidono i parenti prossimi chi può entrare e chi no, e nel caso di una coppia gay nel nostro paese non c'è alcuna parentela riconosciuta al compagno/a. E' ancora una grande tragedia contemporanea.
Fortunatamente negli ospedali italiani si è parecchio elastici sulle visite, nella pratica, e può generalmente entrare chiunque, a patto che non sia d'intralcio al lavoro di medici o infermieri.
Bisogna notare anche il fatto che, nel caso ci siano decisioni da prendere ed il ricoverato non sia in grado di prenderle, una moglie può decidere per il marito e viceversa, mentre un convivente non conta nulla. Anche questo è uno dei motivi per cui bisognerebbe assolutamente istituire il pacs per tutti, e sì, poi anche il matrimonio gay secondo me.

io mi riferivo anche a casi molto piu semplici in cui non ci siano particolari decisioni da prendre ma solo confortare il paziente durante un breve ricovero, piu che altro mi chiedevo quanto l'eventuale reazione negativa o solo la morbosa curiosità degli altri ricoverati rispetto ad un partner gay possa creare stress all'ammalato

  • 2 weeks later...
  • 2 weeks later...

Ragazzi siete superficiali, perché mettere in primo luogo il posto? Sarà che il lusso mi crea disgusto ma una proposta del genere a me andrebbe anche bene in mezzo alla strada, o nella corsia dei surgelati, insomma è il gesto e la persona che lo rendono un bel momento.

Per la questione dell'anello credo che lo dia quello che nel rapporto è colui abituato a fare il primo passo che sia attivo o passivo, quello che si mostra il più inquadrato.

Se no quello che lo compra per primo! Ma soprattutto la questione del denaro non credo c'entri, ok ovviamente il più benestante è più propenso alla spesa dell'anello ma se in una coppia etero la donna ha un conto in banca esorbitante, non si sposano più?

Uno 'spasso' questa paranoia del femminile/maschile, del galateo, del passivo/attivo per una pura e semplice proposta di matrimonio. Ci vedo solo una serie di luoghi comuni e TANTA omofobia interiorizzata. L'inchino poi è solo un gesto di eleganza, cavalleresco...mo che c'entra la sottomissione?

concordo con il romantico....

l'inchino può essere un gesto di eleganza, come lo è ad esempio, aprire la portiera della macchina alla persona con cui ci accompagnamo.

 

Semplicemente, secondo me, c'è quello che rompe gli induci e si dichiara e quello che deve accettare o meno

 

 

l'inchino può essere un gesto di eleganza, come lo è ad esempio, aprire la portiera della macchina alla persona con cui ci accompagnamo.

 

Appunto, ma poi certi pregiudizi "cose da maschi/cose da femmina" potrei capirli da certi etero, ma non certo da una comunità che si batte per la rottura di certi cliché sociali e per l'eguaglianza. Ad esempio mio marito mi ha sempre fatto passare per prima quando si apre una porta ,un portone o si entra in un locale. Un piccolo dettaglio che non ho mai interpretato con gesto "eteronormativo/uomo/donna", ma che ho sempre e solo interpretato come un gesto di eleganza e un voler essere premuroso. Della serie che lui ha suoi gesti di cavalleria nei miei confronti e io ne ho degli altri verso lui. Di cliché sociali o inutili paranoie non me ne pongo, siamo uomo&uomo non una coppia etero che può pure porsi il problema di chi deve fare cosa. Tuttavia anche lì ormai siamo nel 2014, di fidanzate che pagano cene, mariti che fanno i casalinghi o di donne che fanno le proposte di matrimonio ne è pieno il Mondo...:D

 

 

Semplicemente, secondo me, c'è quello che rompe gli induci e si dichiara e quello che deve accettare o meno

 

Può essere anche una cosa all'insegna della totale spontaneità

in genere però se si parla di "dichiarazione ufficiale" non è esattamente

così, anzi è qualcosa di assolutamente preparato ( l'acquisto di un anello

la cena ad un ristorante o la scena-occasione, la domanda in pubblico etc )

 

Ciò non toglie che in genere sia anticipata da momenti assolutamente

privati ed intimi, in cui in realtà si è già verificato che l'amore c'è e che

a questi momenti ci si possa anche limitare

 

La vedo dura però se A può-vuole-deve chiedere a B di sposarlo

 

Non fate però l'errore di appiattire - lo dico in generale a tutti - la questione

al discorso dei ruoli sessuali

 

La regola eteronormativa che insiste tra maschi è che non possa esistere

l'amore, la tenerezza, l'affetto etc. perché una relazione fra maschi può essere

solo all'insegna della "competizione aggressiva"

 

E' questo in realtà l'elemento di blocco affettivo che insiste su quei gay che non

riescono mai ad innamorarsi e a lasciarsi andare ; si può anche dire quello che

"rompe gli indugi" o è "più abituato a prendere l'iniziativa" - a prescindere dai meri

ruoli sessuali che possono anche non ricalcare questo schema- ma ci saranno pur

sempre gli altri ruoli 

Una battuta da omofobia interiorizzata? Comunque non è stato un lapsus, "prima" è anche un avverbio di tempo se non l'avessi mai saputo...forse un ripasso al libro di grammatica non ti farebbe male xD.

 

Comunque proprio stamane ho visto in un programma una donna che ha organizzato un grande flashmob per chiudere al suo lui di sposarsi :P

@@yalen86, leggi il quote e lo capisci. XD

 

@@Ilromantico, in italiano se riferito a un uomo è "far passare prima" o "far passare per primo". Se è preceduto da "per", "prima" non è un avverbio.

Non c'è bisogno di offendersi comunque, era solo una battuta. Come vedi ho usato anche il femminile per me stesso.

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...