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Tutela istituzionale per gli studenti universitari gay: le tesi (vergognose) dei nuovi cattolici d'assalto


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Mi sono imbattuto oggi, cazzeggiando su internet, in due "articoli" non molto attuali (uno del 2012 e l'altro del 2013). Entrambi scritti da "integralisti" cattolici, entrambi - anche se in modo diverso - riguardanti lo stesso argomento: il comportamento dell'università in quanto istituzione nei confronti dei suoi studenti gay.

 

Il primo articolo, pubblicato sul periodico cattolico "Tempi", lamenta la scarsa cattolicità del codice etico dell'università cattolica (sembra paradossale ma la tesi è proprio questa) in quanto esso tutela gli studenti dalla "discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale": una istituzione cattolica, si legge non troppo fra le righe, non dovrebbe assolutamente tollerare l'omosessualità, e quindi non è concepibile che l'istituzione universitaria protegga lo studente gay da una "legittima discriminazione". Di seguito l'articolo e i commenti dei lettori:

 

http://www.tempi.it/ma-il-nuovo-codice-etico-delluniversita-cattolica-e-cattolico#.VCR6GPl_sgo

 

Il secondo articolo, un po' più recente (2013), compare su un blog il cui nome è già un programma: riscossacristiana.it. Il fatto commentato è l'assegnazione di fondi da parte dell'università degli studi di Milano all'associazione studentesca gay, fondi usati da questa per promuovere un cineforum su "omosessualità e religione" la cui locandina raffigurava provocatoriamente una foto dell'ex papa Benedetto XVI agghindato a mo' di drag queen. Si avanza la tesi - scontata - che sia scandaloso che fondi pubblici siano destinati ad attività di vilipendio del capo maximo della chiesa cattolica. Di seguito l'articolo:

 

http://www.riscossacristiana.it/luniversita-degli-studi-di-milano-finanzia-gli-omosessuali-oltraggiare-benedetto-xvi-di-michele-majno/

 

Ora, del rapporto scuole cattoliche/omosessualità si era già parlato, ma con riferimento agli insegnanti, ma ho voluto linkare gli articoli perchè tanto il contenuto di questi, ma ancora di più il tenore medio dei commenti, mi sono sembrati agghiaccianti. Giuro, sono sconvolto dall'abisso di ignoranza e pregiudizio in cui sembrano sguazzare queste persone. E' possibile che nel 2014 non si concepisca che una istituzione, ancorchè di ispirazione cattolica, sia tenuta PER LEGGE a tutelare ognuno dei suoi studenti dalla discriminazione?

 

Finchè si parla di insegnanti, le tesi "possibiliste" possono reggere: il corpo docenti è scelto, selezionato e pagato dalla scuola, che potrebbe avere in astratto (io sono contrario a questa posizione) il diritto di attuare qualsiasi criterio di selezione ritenga opportuno. Ma si può concepire lo stesso anche per gli studenti?

Eh Demò in linea di principio hai ragione, però ad esempio a Milano, per uno studente di economia middle-class, la Cattolica (per la magistrale almeno) è quasi obbligata: la Bocconi ha una retta astronomica (roba da tipo 12.000 euro all'anno nelle fasce alte di reddito) e la Bicocca per questa facoltà non è un granchè. L'unica sarebbe migliorare (ma mooolto) l'offerta delle università statali, che su Economia sono un po' carenti.

Riguardo al primo articolo, be', parliamo del settimanale dei ciellini, il concetto di laicità dello Stato è un pericoloso prodotto del relativismo culturale; del resto anch'io ho sempre pensato che una società civile non possa tollerare una cosa come CL, quindi in fondo non posso lamentarmi.

Il secondo articolo si commenta da solo (si notino perle come "chiedere a un gruppo di omosessuali di comportarsi da uomini sarebbe una contraddizione in termini"). Comunque ricordo che la vicenda del manifesto si era conclusa con le pubbliche scuse del collettivo della Statale. Possa Riscossa Cristiana avere pietà delle loro anime invertite!

Si si il primo è dal settimanale di CL, pensavo che pur nella loro ottusità simil-medievale avessero un minimo sindacale di raziocinio, ma mi sa che mi devo ricredere XD

lasciamoli criticare per quanto riguarda le iniziative in una facoltá pubblica.  Se invece sei gay e vai in una universitá privata cattolica secondo me sei pirla, e non sta scritto da nessuna parte che qualcuno (di loro) ti debba tutelare dalla discriminazione.

Si si il primo è dal settimanale di CL, pensavo che pur nella loro ottusità simil-medievale avessero un minimo sindacale di raziocinio, ma mi sa che mi devo ricredere XD

 

Oh, no, non c'è posto per il raziocinio in CL... Io sono tanto dolce, caro e paziente, e mi sforzo il più possibile di essere aperto e tollerante, ma con i ciellini proprio non ci riesco! Per certi aspetti mi fanno pena, per altri paura, per altri ancora sarebbero semplicemente da mandare ai lavori forzati XD

 

 

Oh, no, non c'è posto per il raziocinio in CL... Io sono tanto dolce, caro e paziente, e mi sforzo il più possibile di essere aperto e tollerante, ma con i ciellini proprio non ci riesco! Per certi aspetti mi fanno pena, per altri paura, per altri ancora sarebbero semplicemente da mandare ai lavori forzati XD

 

Ahahah effettivamente XD magari assieme ad un paio dei loro adorati prelati

 

 

 

Se invece sei gay e vai in una universitá privata cattolica secondo me sei pirla, e non sta scritto da nessuna parte che qualcuno (di loro) ti debba tutelare dalla discriminazione.

 

Beh ma ricordiamoci pur sempre che sarebbe una università cattolica ma in uno stato laico: l'Italia garantisce costituzionalmente dalla discriminazione, e credo che questo principio sia sovraordinato rispetto alle "costituzioni apostoliche" citate nel primo articolo. Cioè, a monte io credo che il tuo ragionamento vada ribaltato: se io sono un cattolico e voglio mettere in piedi una università/scuola cattolica, so dall'inizio di essere in uno stato che tutela (anche) i gay, e non in una teocrazia, e devo quindi accettare di non discriminare anche se lo ritengo opportuno: non mi sta bene, non apro la scuola.

 

In un paese civile l'ordine delle condizioni dovrebbe essere questo almeno XD a me comunque ha fatto particolarmente ridere quando parlano del "MITE Benedetto XVI"...Ratzinger mite??? Ma dde che?

Più che nuovi cattolici integralisti sono vecchie merde, ma sempre integraliste

La nuova strategia di lotta di questi reazionari è di far passare passare per aria fresca l'aria viziata e stantia

E' possibile che nel 2014 non si concepisca che una istituzione, ancorchè di ispirazione cattolica, sia tenuta PER LEGGE a tutelare ognuno dei suoi studenti dalla discriminazione?

 

In effetti è assurdo. Lo è ancora di più se si pensa che, mentre Papa Francesco dice "chi sono io per giudicare i gay?", questi quattro farisei fanatici ciellini non fanno che discriminare. Aveva ragione Nietzsche quando diceva che di cristiano ne è esistito uno solo ed è morto in croce!

davydenkovic90

io non mi stupisco dell'iintegralismo, cattolico o di altra specie. 

mi stupisco quando sento dire di gay che non solo sono credenti, ma addirittura arrivano anche ad andare in chiesa la domenica.

l'università cattolica, se non sbaglio, fino a non molto tempo fa richiedeva il certificato di battesimo per potersi iscrivere.

Edited by davydenkovic90

 

 

l'università cattolica, se non sbaglio, fino a non molto tempo fa richiedeva il certificato di battesimo per potersi iscrivere.

 

Tuttora XD però ci deve essere qualche gabola per aggirare la cosa, dato che si vedono in giro anche ragazze col velo (che dubito siano battezzate). 

Terribile , veramente terribile che ci sia qualcuno che ancora abbia il coraggio di affermare che esistano delle discriminazioni valide o giustificabili. E sono il primo ad essere contro la Chiesa cattolica e contro la sua politica discriminatoria, ma era proprio necessario agghindare Benedetto XVI da drag queen? Anche io vorrei che la Chiesa non fosse presente sul mio territorio, ma c'è e dobbiamo farcene una ragione. Se è la pacifica convivenza ciò che vogliamo ottenere, e non l'eliminazione totale dell'istituzione che sappiamo che non potrà avvenire, è necessario cercare di non abbassarsi al loro livello di provocazione. A mio avviso si rischia di fare il loro stesso gioco. Sappiamo che la situazione è difficile e il rapporto teso quindi anche una minima satira potrebbe essere utilizzata per fomentare la difficile convivenza che già stiamo vivendo. Ed è normale che per un cattolico praticante possa essere fastidioso vedere che i fondi di un'università siano devoluti per un progetto che come locandina ha il proprio pontefice messo in ridicolo. Magari il progetto era anche interessante e pieno di spunti e messaggi positivi, non lo metto in dubbio, ma di certo non è il modo giusto di destare l'interesse di chi dovrebbe riflettere sull'argomento. Per come la vedo io, magari con una visione ancora "buonista", due neri non fanno un bianco. Due errori non fanno un'azione giusta.

Ahahah effettivamente XD magari assieme ad un paio dei loro adorati prelati

 

 

 

 

Beh ma ricordiamoci pur sempre che sarebbe una università cattolica ma in uno stato laico: l'Italia garantisce costituzionalmente dalla discriminazione, e credo che questo principio sia sovraordinato rispetto alle "costituzioni apostoliche" citate nel primo articolo. Cioè, a monte io credo che il tuo ragionamento vada ribaltato: se io sono un cattolico e voglio mettere in piedi una università/scuola cattolica, so dall'inizio di essere in uno stato che tutela (anche) i gay, e non in una teocrazia, e devo quindi accettare di non discriminare anche se lo ritengo opportuno: non mi sta bene, non apro la scuola.

 

In un paese civile l'ordine delle condizioni dovrebbe essere questo almeno XD a me comunque ha fatto particolarmente ridere quando parlano del "MITE Benedetto XVI"...Ratzinger mite??? Ma dde che?

si certo puoi pensarla cosí, in un certo senso sarebbe cosí.  Allora peró dovremmo far chiudere tutte le moschee, tanto per dire.. se mi trovo a "casa d'altri" e ci sono pure andato pagando e firmando un contratto, anche se sono in italia non posso piu di tanto lamentarmi secondo me.  A chi é cattolico potrebbe anche dare fastidio di trovarsi in mezzo ad un gruppo di gay dopo che paga per andare in un ateneo privato.   E in questa mia opinione c'é il perché secondo me nessun soldo pubblico andrebbe destinato a queste universitá.

 

Attenzione perché lo stato deve mettere il becco in ció che gli compete a mio parere, se per il resto la gente non sa fare le scelte opportune non deve essere lo stato a imporre che in un luogo privato cattolico si sfotta chi é gay, ma lo stesso vale per un luogo privato gay dove per me si puó pure tirar via il cristo dal crocifisso e prenderlo a bastonate (cosa ch in pubblico é proibito dalla legge...).

Attenzione perché lo stato deve mettere il becco in ció che gli compete a mio parere, se per il resto la gente non sa fare le scelte opportune non deve essere lo stato a imporre che in un luogo privato cattolico si sfotta chi é gay, ma lo stesso vale per un luogo privato gay dove per me si puó pure tirar via il cristo dal crocifisso e prenderlo a bastonate (cosa ch in pubblico é proibito dalla legge...).

 

Finchè parliamo di "luogo di culto" potresti anche avere ragione tu. Una università cattolica è innanzitutto una università, il fatto che sia cattolica è un attributo che la qualifica come "ispirata" ad un certo set di valori. Ma poichè, appunto, è prima di tutto una università, essa deve, prima che ai valori cui si ispira "per attributo", conformarsi a ciò che lo Stato richiede per potere essere università.

 

Non capisco perchè si veda la questione capovolta dicendo "se sei gay e vuoi andare in una università cattolica devi accettare che ti possano discriminare perchè è un luogo cattolico". La questione dovrebbe essere a monte "una università è una istituzione e come tale aperta a tutti senza discriminazioni: se sei cattolico e ritieni di non poter evitare di discriminare certe categorie di potenziali studenti, perchè insito nei tuoi "valori" di buon cattolico, allora non aprire una università". Anche perchè un conto sarebbe se all'università cattolica si insegnasse solo teologia: a quel punto ci sarebbe una coincidenza fra valori e tipo di insegnamento e quindi sarebbe anche concepibile questa situazione (del tipo "se sei gay e vuoi studiare teologia cattolica devi preventivare di essere trattato in un certo modo"): ma dato che alla cattolica si insegnano anche materie neutre (non correlate in alcun modo con la religione) a quel punto sei tu cattolico fondatore che devi metterti in testa che giurisprudenza/economia/lingue straniere/lettere le possono studiare anche i gay. Se non ti sta bene allora insegna solo la teologia, se vuoi insegnare economia/giurisprudenza/etc. DEVI beccarti anche i gay.

Edited by NewComer

Ti faccio un esempio pratico Redneck: se tu sei un cattolico integralista e decidi di fare il medico, non puoi rifiutarti di curare categorie che non corrispondono al tuo credo (gay, musulmani, divorziati, conviventi non sposati, etc...). Se lo fai commetti un illecito. Ti sogneresti mai di dire "è colpa del paziente! Non doveva andare dal medico cattolico"? Non credo, è colpa del medico che ha deciso di fare una professione che comporta doveri "incompatibili" col proprio credo.

 

Per l'università è la stessa cosa: non sono io studente gay che "entro" in un luogo religioso e quindi ne devo rispettare i limiti e le regole. E' la religione che "entra" in una sfera che è secolare e laica (l'insegnamento di materie non religiose, appunto) e quindi, se lo vuole fare, deve adeguarsi alle regole di quella sfera (l'insegnamento, come attività, prevede la non discriminazione).

 

La religione si occupa dello spirito. Se vuoi fare una attività che non è compresa nelle tue "competenze", lo fai secondo le regole e i doveri che quella attività richiede. Altrimenti, se non sei in grado, ti astieni dal farlo.

Edited by NewComer

@NewComer  ho letto la tua posizione, semplicemente la mia é diversa.  L'esempio del medico non calza (il medico che poi citi in esempio dev'essere quello di una struttura pubblica), lí é una faccenda di contratto e di etica professionale.

 

Una universitá cattolica non é un servizio pubblico, e a mio avviso uno gay che ci va con tante universitá che ci sono é masochista niente male.

 

"se sei cattolico e ritieni di non poter evitare di discriminare certe categorie di potenziali studenti, perchè insito nei tuoi "valori" di buon cattolico, allora non aprire una università"  al contrario, aprila, cosí i cattolici pagano e se ne stanno per i fatti loro senza avere attriti con i laici/atei/cattolici gay eccetera, attriti che altro non fanno che FAR PERDERE TEMPO a tutti danneggiando e rallentando l'apprendimento e sviandolo dai temi di studio.

 

"E' la religione che entra in una sfera secolare, laica..."   L'istituto é privato e non aperto al pubblico. Nel regolamento si parla di valori cristiani? I gay non casti vanno all'inferno? Tu paghi per andarci? Cazzi tuoi, fai pure danno dando soldi alle mani sbagliate.

@Raziel92  "è normale che per un cattolico praticante possa essere fastidioso vedere che i fondi di un'università siano devoluti per un progetto che come locandina ha il proprio pontefice messo in ridicolo"  ecco, esatto.  Provochiamo provochiamo, facciamo la figura dei depravati irrispettosi, cosí si che ci "integriamo".

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