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Perché la Chiesa ce l'ha coi gay?


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Credo comunque di poter dare una risposta, sarò naive ma ci tengo a farlo: la chiesa non ce l'ha coi gay. La chiesa pubblicamente ce l'ha coi gay perchè la "difesa della famiglia naturale" è l'unico ambito che le sia rimasto per far valere, a livello politico, il proprio potere e la propria autorità. Caduto questo, avrà perso completamente la sfida con la modernità. Il problema è, che siccome l'ha capito, ora ha deciso di mutare il mutabile, che vuol dire ritirarsi da posizioni indifendibili per assestarsi su una linea più salda dove attendere l'assalto finale. Sanno che perderanno, ma si sono cacciati in questo buco da soli e per uscirne ci vorrebbe troppo coraggio. 

Pertanto hanno deciso che l'errore Ratzinga non si ripeterà e da oggi in poi solo vecchietti leziosi capaci di attirare la simpatia popolare strofinandosi a bambini down e dicendo cose superbamente dense e innovative tipo "Gesù è buono, la guerra è cattiva, buon pranso e buona notte".

 

Alla fine resterà ancora a lungo una forte struttura di potere. Ma la sua autorità morale e sulla morale, sarà perduta completamente.

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Saramandasama

 

 

sarò naive

Perché usi il femminile?:-)

Il tuo ragionamento è corretto. Però resta il fatto che ultimamente prelati in prima persona contro i gay se ne vedono ben pochi. Per ora hanno delegato, e nelle prime file si vedono per lo più atei devoti o cattolici peccatori. Secondo me papa Francesco non lo faranno durare molto, adesso poi che vuole aprire ai divorziati...

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Secondo me papa Francesco non lo faranno durare molto, adesso poi che vuole aprire ai divorziati...

ok speculiamo su come assassineranno il buon Francesco :laugh: :laugh: :laugh:

Edited by Rookie92
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Ma dai...queste sono le classiche emozioni popolari che fanno del re un santo incompreso ostaggio dei ministri cattivi...se l'hanno scelto un motivo esiste, di sicuro non lo eliminano per far scoppiare un casino incommensurabile...d'altronde scusate, un po' come Renzi, che diavolo ha fatto di concreto per ora?

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d'altronde scusate, un po' come Renzi, che diavolo ha fatto di concreto per ora?

citando il papà di un mio amico "mi ha dato gli ottanta euro in più e mi ha fatto il favore di non farmi andare alle poste a pagarla, li ha presi con la TASI"

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  • 2 weeks later...

La chiesa condanna l'omosessualità in quanto secondo i dogmi cattolici l'atto sessuale deve essere un'azione compiuta all'interno del matrimonio con il solo fine della procreazione, tutto ciò che non rientra in questa natura è condannato. La loro non è una lotta contro i gay, quanto contro il sesso.

Detto ciò, mi rendo conto che leggendo il Vangelo si ha l'impressione che San Paolo fosse stato omofobo, oltre che razzista, vista la sua battaglia contro il sesso femminile, in quanto, secondo il suo parere, era per colpa della donna che il male e il peccato fossero entrati nel mondo.

Il cristianesimo qualcosa di positivo l'ha fatta,grazie alla figura di Gesù Cristo la donna ha ottenuto la sua dignità come creatura.

Bisogna iniziare a capire che Gesù non è la Chiesa Cattolica, che per quanto in buona fede(forse ?!?) è comunque gestita da uomini.

Si, Gay e credente.

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http://www.repubblica.it/cronaca/2014/10/18/news/sinodo_oggi_il_documento_finale_-98402481/

Io interpreto la cosa in senso positivo. Il fatto che ci sia una frangia riformativa favorevole all'apertura io lo interpreto come fatto positivo come pure il fatto che il 64 % era comunque favorevole ad un'apertura. Certo non si sono esperessi ancora contro i matrimoni, ma non lo si doveva apsettare un'apertura cosi plateale. Io ho il sospetto che il Papa voglia piu apertura e che sia bloccato da quella fascia ukktraconservatrice che eci sta ancora in Vaticano

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il nuovo sinodo ordinario (cioè con data prefissata, non come questo organizzato su volere del papa e non previsto in precedenza ) sarà nell'ottobre 2015.

 

per me la cosa positiva di questo sinodo è che gay e divorziati sono stati trattati allo stesso modo cioè le nuove proposte su di essi sono state accolte da più del 50% dei partecipanti ma non dai 2/3 dei votanti come la chiesa vuole per eleggere i papi e per prendere decisioni importanti. in ogni caso il sinodo è solo un organo consultivo, a differenza dei concilii che decidono veramente loro la direzione che la chiesa prende.

 

questo sinodo era badato sui formulari che i fedeli di tutto il mondo avevano riempito nelle loro diocesi. da questi formulari risultava che più della metà erano favorevole al riconoscimento delle coppie gay (non 2/3) e che il 90 % dei cattolici erano per una migliore posizione dei divorziati nella chiesa. c'è cioè nella base dei cattolici un trattamento diverso tra gay e risposati.

 

nel sinodo invece entrambe le categorie hanno ottenuto circa gli stessi voti e questo lo vedo positivo nel senso che i gay non sono discriminati dal sinodo rispetto ai divorziati.

 

il sinodo è fatto da vescovi e cardinali, essi invecchiano e vengono sostituiti da altri più giovani e di solito sulla linea del papa che li sostituisce. se questo papa vive ancora un po' sostituirà i nuovi vescovi con vescovi più progressisti.

 

se ci sarà un nuovo papa bisognerà vedere che linea avrà il nuovo papa per la sostituzione dei vescovi.

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La chiesa condanna l'omosessualità in quanto secondo i dogmi cattolici l'atto sessuale deve essere un'azione compiuta all'interno del matrimonio con il solo fine della procreazione, tutto ciò che non rientra in questa natura è condannato. La loro non è una lotta contro i gay, quanto contro il sesso.

Detto ciò, mi rendo conto che leggendo il Vangelo si ha l'impressione che San Paolo fosse stato omofobo, oltre che razzista, vista la sua battaglia contro il sesso femminile, in quanto, secondo il suo parere, era per colpa della donna che il male e il peccato fossero entrati nel mondo.

Il cristianesimo qualcosa di positivo l'ha fatta,grazie alla figura di Gesù Cristo la donna ha ottenuto la sua dignità come creatura.

Bisogna iniziare a capire che Gesù non è la Chiesa Cattolica, che per quanto in buona fede(forse ?!?) è comunque gestita da uomini.

Si, Gay e credente.

 

Esattamente, da un punto di vista dottrinale è proprio così.

 

Io però penso che la Chiesa non sia in un buona fede, purtroppo tantissimi omosessuali, se dotati di una forte fede, decidono di prendere i voti per risolvere il problema all'origine.

Non penso sia un luogo comune il fatto che i preti siano in buona parte gay, quando sono stato in Vaticano il mio gaydar è andato in tilt per sovraccarico! A parte le battute penso che molti gay repressi abbiano dato la propria vita alla fede più che per religione per non fare i conti con la propria diversità.

Inoltre, da sempre, ho conosciuto due ragazzi gay cacciati di casa che hanno trovato accoglienza nei conventi di frati, i quali ben presto hanno preteso che si facessero frati.

Insomma da un lato non c'è una vera discriminazione sull'esserlo ma sul praticarlo, dall'altro è evidente che l'omofobia interiorizzata di tanti prelati si manifesta in un'omofobia da parte della chiesa cattolica.

Edited by Iron84
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Io interpreto la cosa in senso positivo. Il fatto che ci sia una frangia riformativa favorevole all'apertura io lo interpreto come fatto positivo come pure il fatto che il 64 % era comunque favorevole ad un'apertura. Certo non si sono esperessi ancora contro i matrimoni, ma non lo si doveva apsettare un'apertura cosi plateale. Io ho il sospetto che il Papa voglia piu apertura e che sia bloccato da quella fascia ukktraconservatrice che eci sta ancora in Vaticano

 

Mi sembra che in generale ci sia però nel pubblico sia cattolico sia non cattolico molta confusione tra aspetto dottrinale ed aspetto pastorale e disciplinare e forse è il timore che l'aspetto pastoral disciplinare sia confuso con quello dottrinale che frena molti presuli.

Prendiamo il caso dei divorziati che è più facile da capire.

 

Per la Chiesa cattolica dottrinalmente il matrimonio è un sacramento ed è indissolubile:

su questo non ci piove e non si transige, tanto che nel XVI secolo Roma preferirì perdere l'Inghilterra che derogare al principio dottrinale.

Una revisione di questo pincipio dottrinale è difficile da ipotizzare e comunque non è mai stata in tema.

 

Poi c'è la questione del trattamento dei cattolici che usano il divorzio civile e si risposano sempre civilmente, perché canonicamente non è loro possibile per l'impedimento dottrinale:

questa è una questione disciplinare e pastorale che è diversa da quella dottrinale, anche se ovviamente ne dipende necessariamente.

Il trattamento disciplinare e pastorale dei cattolici divorziati civilmente e risposati civilmente che vogliono accedere ai sacramenti, sentirsi in comunione con la Chiesa e quindi non sentirsi scomunicati ecc. è la questione in tema e può essere variamente risolta secondo la sensibilità dei singoli presuli senza perciò intaccare i principi dottrinali in merito di matrimonio sacramentale indissolubile.

 

Più o meno la stessa cosa vale per la questione delle coppie omosessuali e dell'omosessualità stessa:

si tratta di questione disciplinare e pastorale per coloro che vogliono sentirsi nonostante tutto in comunione con la Chiesa, non si tratta almeno finora.di questione dottrinale sulla liceità morale dell'omosessualità in sé e tanto meno sulla liceità del matrimonio tra persone del medesimo sesso.

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Il che è molto triste e mi fa pensare a quanto quei frati o preti abbiano sofferto.

Non credo vedremo sostanziali cambiamenti nei limiti della nostra generazione, la chiesa cattolica, si sa, è famosa prevalentemente per i suoi tempi biblici.

Già il fatto che abbiamo smesso di considerarci come deviati ma "esseri umani in gradi offrire tanto alla comunità" è un passo in avanti.

Nell'ambiente ecclesiastico c'è più apertura di quello che si crede, oramai.

Molte comunità cristiana, non necessariamente cattoliche, accettano pienamente l'omosessualità e la pratica...e guarda un po, a dirlo sono  proprio sacerdoti eterosessuali.

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Beh insomma...nel caso dello scisma inglese più che la difesa

della dottrina della chiesa, c'era la paura della collera di Carlo V

perché già si era dispensato al divieto canonico di sposare la moglie

di un fratello ( avendo Caterina sposato prima il fratello di Enrico )

 

Insomma, è vero che aspetto dottrinale e pastorale sono distinti

 

Non è vero però che la Chiesa sugli aspetti dottrinali sia sempre stata

così coerente e esente da considerazioni anche politiche

 

Per ora la Chiesa ha deciso...di non decidere, perché mi par di capire

sia tutto rinviato, il ché significa che sotto l'apparenza di una concordia

vi devono essere tensioni e divisioni

 

Non è trasparente ( come quasi sempre ) su cosa

 

Se cioè le aperture pastorali sembrino già troppo ad alcuni ( suppongo )

 

Il riferimento alle unioni civili è però squisitamente politico, il fatto che in

una accezione dottrinale siano realtà di fatto ( prive di valore ed inesistenti )

non può certo cancellare il rilievo politico di un eventuale riferimento ad esse

 

Stiamo a vedere

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  • 2 weeks later...

stavo riflettendo sulla bizzarria insita nel fanatico attaccamento a principi cristiani di molti italiani, quando si tratta di decidere su questioni semplici, come il crocifisso a scuola, o seri come i legami fra gay.

senza entrare troppo su dati statistici, sarebbe bello ragionare sui numeri della frequentazione domencale alle celebrazioni eccetera, o altri indicatori che possano darci il numero di chi è veramente cristiano cattolico, ma è troppo lungo e articolato

mi limito a una semplice osservazione

perchè le famiglie eterosessuali italiane non hanno 15 figli?

cioè sono tutti bravissimi a calcolare i tempi e molto molto fortunati?

perchè l'alternativa sarebbe che usano tecniche varie di contraccezzione

orrore, peccato mortale!

eppure tutti a pretendere il rispetto dei valori cristiani eccetera

bella ipocrisia

non si tratta di valori cristiani evidentemente c'è altro

la mia impressione è che si usi il paravento cattolico per l'ideologia fascista

da pensarci su, lo dico per me

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non si tratta di valori cristiani evidentemente c'è altro la mia impressione è che si usi il paravento cattolico per l'ideologia fascista

 

Be' l'ideologia cristiana o cattolica è ben più risalente di quella fascista, ammesso che il fascismo sia un'ideologia.

Comunque, per quanto riguarda la moltiplicazione dei figli, il fascismo la stimolava e la premiava sul presupposto che l'accrescimento della popolazione accrescesse la potenza politica e militare della nazione.

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