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In tv dobbiamo essere bestie da circo?


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L'omosessualità, specie negli ultimi anni, è molto presente in tv, e ne esistono diversi esempi. Il fatto che non sia più un tabù (si pensi, negli anni '60, al triste caso di Umberto Bindi!) è un fatto positivo. Il problema è che mi sembra venga presentato, necessariamente, un esempio di gay provocatorio, esuberante, appariscente: guardate Malgioglio e Busi. Esempi che trovo poco rappresentativi.

È possibile che la presenza dei gay in tv debba essere subordinata, molte volte, alla necessità di fare esplicitamente sfoggio del proprio orientamento sessuale?!?

Non so se, a conti fatti, questo tipo di rappresentanza televisiva, in astratto positiva, sia benefica per il mondo omosessuale e per il modo in cui tale mondo è visto.

Dobbiamo proprio essere bestie da circo?

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https://www.gay-forum.it/topic/28261-in-tv-dobbiamo-essere-bestie-da-circo/
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beh, ma ci sono anche altri esempi come il compianto giornalista del tg1, Campagna, quello di RaiNews Baracchini o i loro colleghi di sky, stimati professionisti....stessa cosa si dica per Imma Battaglia e l'onorevole Concia...

beh, ma ci sono anche altri esempi come il compianto giornalista del tg1, Campagna, quello di RaiNews Baracchini o i loro colleghi di sky, stimati professionisti....stessa cosa si dica per Imma Battaglia e l'onorevole Concia...

Hai ragione, ma se chiedi a qualcuno non appartenente al mondo gay di citarti un personaggio televisivo omosessuale, questi ti dirà presumibilmente uno dei nomi che ho fatto io.

Questo, secondo me, non solo per via della diffusa visione omofoba, ma anche perché quelle persone stanno in tv per via dell'ostentazione della loro omosessualità. Ciò non vale per i nomi che tu hai citato. Voglio dire che gli stimati professionisti di cui parli ci sono ora, così come in passato (Pasolini su tutti), perché la loro presenza non dipende dall'orientamento sessuale. 

Io non sono d'accordo che alcuni personaggi debbano fare gli opinionisti solo in quanto omosessuali, ma i pochi scelti in quanto omosessuali tengono il comportamento di cui parlavo.

Edited by enternos

(Malgioglio si definisce etero.

Come Renato Zero o Paolo Limiti.)

 

I ragazzi di oggi se pensano a un omosessuale

hanno ben altri esempi rispetto a quelli che avevo io negli anni Novanta:

Zachary Quinto, Ian McKellen, Wenthworth Miller, Tiziano Ferro e Ricky Martin.

 

Nessun ragazzo italiano etero guarda i programmi con Malgioglio o Enzo Miccio.

 

Accettiamo la realtà: non abbiamo più scuse sulla rappresentazione pubblica dell'omosessualità maschile.

Ai tempi del maschile Pasolini la società italiana era estremamente omofoba,

ai tempi del frocissimo Almodovar la società spagnola ha imparato ad apprezzare l'omosessualità.

e Signorini che te lo trovi dappertutto?? o le checche isteriche nel pubblico di Forum? se uno vede un tizio come Emanuele penserà che tutti i gay siano così. io non mi sento rappresentato da uno del genere. preferisco mille volte un wentworth miller!!!

 

 

- Olorin on Aifogn -

Malgioglio si definisce etero

Questa me l'ero persa :laugh:

 

 

se uno vede un tizio come Emanuele penserà che tutti i gay siano così

Per la verità non mi pare che il tipo si definisca propriamente gay, piuttosto etero che ha avuto anche esperienze omo o al massimo bisex...è curioso come più siano donne e più si definiscano etero :boh:  io continuo a pensare che se gente come Renato Zero va a donne possa essere definita lesbica piu che etero

Edited by prefy

Anche la solangia si definisce etera ? Mamma mia ...

Comunque non so in Italia ma qui le cose sono molto diverse e nei programmi televisivi non si cerca per forza un gay facilmente identificabile che crei per forza scalpore .. Più che altro vedo i gay mal rappresentati nei film americani ed italiani

 

 

L'omosessualità, specie negli ultimi anni, è molto presente in tv

 

Già si parte male, ovviamente volevi dire il contrario: è poco presente, occupa solo spazi

marginali in programmi di intrattenimento e attraverso personaggi a cachet che fanno delle

"comparsate" 

 

Certo non sono i tempi di Umberto Bindi ( ovvio sono passati 50 anni ! ) ma sarebbero i tempi

di Will&Grace ( 1998 ) The L world Glee Modern Family etc.

 

E' esattamente la rappresentazione ufficiale dell'Italia, cioè di un paese che non vuole dare

diritti ai gay e quindi concede spazi marginali che non consentono di valorizzare la propria

omosessualità

a berlino ( http://it.wikipedia.org/wiki/Klaus_Wowereit ), parigi http://it.wikipedia.org/wiki/Bertrand_Delanoë ), zurigo http://it.wikipedia.org/wiki/Corine_Mauch ), islanda http://it.wikipedia.org/wiki/Jóhanna_Sigurðardóttir ) i politici gay / lesbiche sono stati eletti dalla gente senza fare della loro sessualità un tema di campagna elettorale.

 

alla gente poco importava se erano etero o gay e non si è parlato granché della loro sessualità.

 

d'altronde anche di ventola non mi sembra che il fatto che è gay sia un tema di discussione.

Edited by marco7

Non saprei dire, secondo me personaggi come Tiziano Ferro o Ricky Martin non sensibilizzano molto l'opinione pubblica sul tema, proprio perché molto maschili e insospettabili fino al loro coming out. 

Contrariamente a quanto pensano alcuni miei amici sono stati molto più d'aiuto negli anni i personaggi "folcloristici" alla Malgioglio (che non si è mai definito etero, ci mancherebbe  :D ), Liberace, ecc... che hanno dato un'immagine "simpatica" dell'omosessualità specialmente nelle fasce d'età più vecchie. 

Sui politici è diverso, non credo ad esempio che Crocetta abbia preso i voti dalla popolazione in quanto gay, anzi mi sembra che l'argomento sessualità non venne nemmeno tirato fuori durante la campagna elettorale.

Beh certo meglio Malgioglio di Ricky Martin o Tiziano Ferro, velati

 

Cioè che apparivano in TV come "eterosessuali"

 

Non entro nel merito del concetto di "molto maschili e insospettabili"

perché Tiziano Ferro rimane l'autore della frocissima "E Raffaella è mia"

il problema è che se vi rivedete il video è abilmente costruito sulla interpretazione

da parte di Tiziano di 3 personaggi diversi : Tiziano Ferro era gay e nerd nel

chiuso della sua casetta...no?

 

E' questo il senso di quella canzone, che descrive esattamente il contrasto fra

immagine pubblica e privata, la doppia verità, l'autocensura di un personaggio

pubblico velato

Ricky Martin è pure peggio di Tiziano Ferro, perché a differenza di quest'ultimo aveva l'immagine del classico macho latino-americano mentre in Ferro si poteva capire qualcosa appunto da alcune canzoni, secondo un mio amico la scomparsa dei gay "macchietta" dalla televisione è un fattore positivo, perché appunto il gay viene visto "normale" mentre negli anni '70-'80 il gay nello spettacolo era associato giusto ai Malgioglio, Boy George, Divine, Liberace, ecc... personaggi impensabili per questa generazione.

 

 

aveva l'immagine del classico macho latino-americano

 

Un gay che conosco a 8 anni chiamò il proprio cane Ricky...Lol

 

In realtà per la generazione che è cresciuta coi video musicali negli anni '80

fu importantissimo vedere dei cantanti gay riconoscibili o dichiarati in cui

rispecchiarsi o con cui confrontarsi anche in modo dialettico ( Tizio mi piace

Caio no Sempronio un po' )

 

 

Contrariamente a quanto pensano alcuni miei amici sono stati molto più d'aiuto negli anni i personaggi "folcloristici" alla , Liberace,

Ma Liberace non si è mai outtingato

 

 

ma sarebbero i tempi di Will&Grace ( 1998 )

Serie che rappresenta molto poco la realtà gay, preferibile, allora, "Brothers & Sister"

@Hinzelmann pensa che c'è una mia vicina di 80 anni che dopo aver visto dei video Ricky Martin lo adora perché è "così uomo", non le ho detto la verità per non sconvolgerla  :asd:.

Anche io penso che i gay "appariscenti" degli anni '70-'80 non abbiano fatto danni facendo passare il gay come una macchietta, anzi, hanno squarciato un tabù che andava avanti da troppo tempo e che aveva rovinato le precedenti generazioni, pensa ad esempio al povero Rock Hudson, costretto a fare coming out quasi in punto di morte...

 

 

I ragazzi di oggi se pensano a un omosessuale hanno ben altri esempi rispetto a quelli che avevo io negli anni Novanta: Zachary Quinto, Ian McKellen, Wenthworth Miller, Tiziano Ferro e Ricky Martin.

 

Il problema è che hai citato esclusivamente esempi di persone non italiane, escluso Tiziano Ferro che vabbé, faceva la velata in maniera abbastanza discutibile :asd:

 

Non abbiamo più scuse se si guarda fuori di casa, è vero, ma dentro casa nostra ancora rimangono i medesimi nomi che vengono tutt'ora citati in questo topic da chi probabilmente neanche li segue in televisione.

 

Quindi il problema di visibilità e di identificazione nel mondo dello spettacolo estero non c'è, ma qui in Italia è ancora stramaledettamente presente.

 

Una Ellen Page nostrana qua ce la sognamo :asd:

L'omosessualità, specie negli ultimi anni, è molto presente in tv, e ne esistono diversi esempi. Il fatto che non sia più un tabù (si pensi, negli anni '60, al triste caso di Umberto Bindi!) è un fatto positivo. Il problema è che mi sembra venga presentato, necessariamente, un esempio di gay provocatorio, esuberante, appariscente: guardate Malgioglio e Busi. Esempi che trovo poco rappresentativi.

È possibile che la presenza dei gay in tv debba essere subordinata, molte volte, alla necessità di fare esplicitamente sfoggio del proprio orientamento sessuale?!?

Non so se, a conti fatti, questo tipo di rappresentanza televisiva, in astratto positiva, sia benefica per il mondo omosessuale e per il modo in cui tale mondo è visto.

Dobbiamo proprio essere bestie da circo?

 

Fintantoché si ritiene che la comunanza di orientamento sessuale sia una condizione sufficiente per potersi dire, in qualche modo, rappresentativi per tutta una fetta di popolazione...non ne usciamo. D'altro canto paradossalmente il gay frivolo alla tv suggerisce (ahimè) un modello che ad alcuni può anche piacere, può far dire alla casalinga di Voghera che i gay sono eccentrici ma, di fondo, tutti delle care persone (ripeto, il fenomeno non mi piace, ma tant'è). Questo perché la casalinga di Voghera probabilmente sottostima la presenza di omosessuali tra le sue conoscenze...non si rende conto che GIA' ha a che fare con molti gay di cui in fondo poco le importa l'orientamento sessuale; alla casalinga perciò perdono la confusione tra presenza mediatica e funzione rappresentativa, a te no :D

non credo ad esempio che Crocetta abbia preso i voti dalla popolazione in quanto gay, anzi mi sembra che l'argomento sessualità non venne nemmeno tirato fuori durante la campagna elettorale.

se non ricordo male, per cercare di risultare più simpatico (o meno antipatico, fate voi) ai cattobigotti, in campagna elettorale se ne uscì con un agghiacciante "se vinco faccio voto di castità" o qsa del genere

--

quanto all'italica situazione, vi ricordate, per es., l'outing postumo (e ipocrita..) che venne fatto a Dalla?

Tra chi (Avvenire) per definire Marco, il giuovin *vedovo*, disse che era il suo segretario e corista (arrampicata sugli specchi memorabile che ancora mi dicono faccia ridere moltissimo a Bologna, dove tutti sapevano chi fosse..) e chi ci andò giù pesante colla morbosità & lo spettegolame (le trasmissioni tv pomeridiane, per non fare nomi..), fu uno squallore totale

Edited by freedog

 

 

Serie che rappresenta molto poco la realtà gay, preferibile, allora, "Brothers & Sister"

 

Come fatto di costume credo sia stata una serie TV molto importante, la prima sulla TV terrestre a tema gay

forse è stato un punto di svolta 

 

In May 2012, during a Meet the Press interview with host David Gregory, U.S. Vice President Joe Biden cited the series as an influence in American thinking regarding LGBT rights, saying "I think 'Will & Grace' did more to educate the American public than almost anything anybody has ever done. People fear that which is different. Now they're beginning to understand.

In realtà il panorama italiano dovrebbe essere pieno di figure lgbt di spicco. Il punto è che i vari Renato zero, maria de filippi, gabriel garko, gianna nannini, ecc fanno i velati(tristi).

 

In Spagna, esagerando, il problema è del tutto contrario: ci sono troppi gay in tv(vedesi Telecinco). Non si tratta di macchiette e sono presentatori/personaggi di spicco. Sinceramente non 'ammiro' nessun gay/lesbica della tv spagnola perché o mantengono un profilo basso o hanno una mentalità/approccio alla vita da gay-cliché(un look sgargiante, battutine maliziose a etero, osessione con l'infedelità,ecc.).

 

Piuttosto, personalmente per me è stata molto innovativa la serie "Six Feet Under". Penso non abbia avuto molto seguito in Italia, ma vi era una coppia gay quasi per nulla cliché e ai tempi le vicende di questa coppia sembravano fantascienza. Fa rabbrividire(in positivo), di come quelle vicende futuriste possano essere viste oggi (almeno nel mio intorno) come antiquate.

Qualunque esasperazione comportamentale è sbagliata. Caricare di macchiettismo l'omosessualità è sbagliato. Come caricare iperbolicamente di machismo figure etero.

Nella raffigurazione delle cose si dovrebbe essere moderati: In medio stat virtus. 

Comunque la TV a volte usa dei clichè per fare audience.

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