come troncare con qualcuno in modo "soft"?

[Lili]

@@Lili, passar per stronzi/e non significa sentirsi stronzi/e.

Intendevo dire che nella stragrande maggioranza dei casi si finisce sempre per passare come quel tipo di persona agli occhi di chi è lasciato/a.

Mah..non credo, a meno che la persona non sia egocentrica in modo spropositato. Dipende magari dal modo in cui si lascia, se si resta nei limiti dell'educazione e non si mette il carico da mille con atteggiamenti rabbiosi, sprezzanti, paternalistici scaricando la colpa della rottura tutta sull'altro/a, o rinfacciando cose di giorni, settimane, mesi o anni prima che non ha più senso rinfacciare ormai, non credo che l'altro/a possa accusarti di essere stronzo/a

[schopy]

Fino ad ora ho avuto 3 dichiarazioni da gente di altre regioni, tutte rifiutate per via della distanza...

 

Vuoi dirmi che vi dichiarate dopo esservi visti in foto e aver chattato due volte? Ahsignùr...come quando ci si fidanza in quinta elementare insomma, tramite bigliettino.

[nowhere]

@@Lili,  tu ragioni per logica, ma spesso chi è emotivamente preso non può farlo sul momento, spesso serve tempo (il ché è umanamente comprensibile).

Che ci sia bisogno di essere civili anche nel momento della rottura, son perfettamente d'accordo.

[Lili]

@nowhere beh io sono una donna di scienza, non contemplo l'essere in balia dell'irrazionalità . Insomma io con un paio di ex ero davvero incazzata, e anche se adesso siamo in rapporti civili, non potrò mai cancellare questo sentimento che ho provato, ma non era una rabbia da orgoglio ferito e basta, è che si era davvero passato il segno. In tutti gli altri casi, amici come prima con qualche imbarazzo in più.

Cosa pensino quelli che ho lasciato io, non mi è dato sapere.

Dai come spesso ci capita non ci troviamo d'accordo

[nowhere]

Ma che non sia la prassi siamo d'accordo.

Solo che io tutta 'sta gente che viene mollata mentre è ancora presa e risponde con un porgi un'altra guancia, la devo incontrare (a meno che non hai davanti il classico individuo "faccio in modo di farmi mollare perché non ho le palle di farlo io" ).

 

Non parlo solo di esperienze mie, è più una considerazione guardando tutto il mondo come gira (amici gay, amici etero, familiari).

Semplicemente dico che sia naturale se la persona mollata abbia un rigurgito di orgoglio o appunto si incazzi a buffo, a prescindere da come venga mollata.

E' un naturalissimo sistema di autodifesa, a mio avviso.

Al massimo in un secondo momento (o quando si incontrerà quello/a che molla in maniera brutale), si arriverà a ringraziare dell'umanità dimostrata in quella circostanza.

 

Se i rapporti interpersonali e la gestione dell'emotività potesse funzionare come un'equazione matematica, ci sarebbero molti meno single nel mondo, più gente appagata e un numero pari a 0 di psicologi

[Rotwang]

Avevo letto "come troncare qualcuno" uff

[Lili]

@nowhere aspetta, tra non incazzarsi a buffo onde non fare, come si dice, due fatiche, e porgere l'altra guancia c'è differenza. Diciamo che io non abbordando solitamente gente su internet, per locali, o in mezzo alla pubblica via, con tutt quell con cui mi sono mollata, da quando ho cominciato l'università almeno, sono obbligata a continuare ad avere a che fare, a meno di non rinunciare all'attività o gruppo di amici tramite il quale ho conosciuto queste persone. E qui sì che scatta l'orgoglio che mi fa pensare Col cazzo, se ne andasse lui/lei!

E mi sembra poco maturo e privo di senso rovinare l'atmosfera in queste situazioni per togliersi lo sfizio di arrabbiarsi. Né mi sembra salutare covare rabbia in silenzio.

L'orgoglio ha tante vie per esprimersi, quella di non farsi per di più rovinare un'esperienza o un'attività a cui si tiene è una delle tante

[Diabolik]

Dire la verità, no? mah...

[imalittlemonster98]

Scrivilo sulla nutella

 

Inviato dal mio GT-S5830 con Tapatalk 2