GishkiSoul Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 Buongiorno! Poco fa mi è venuta in mente un'affermazione che la mia ex-profe di Italiano disse mentre discutevamo sul canto dell'Inferno, sui sodomiti e su Brunetto Latini. Parlava di qualcosa come "Un intellettuale è gay, necessariamente". Non ricordo bene se fosse proprio così questa cosa, magari è frutto di un suo ragionamento strano, anche perché lei è un personaggio veramente particolare. Ai tempi ero in terza, ora sono in quinta superiore, ma non riesco a capire bene cosa abbia voluto dire. Che dite? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 Secondo me hai capito male XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 il forum è la prova che quell'affermazione è falsa, lol Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 il forum è la prova che quell'affermazione è falsa, lol In che senso? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 In che senso? NewComer stai cercando di confermargli l'assunto?XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 NewComer stai cercando di confermargli l'assunto?XD Ahaha sì No a parte scherzi, la frase in discussione è "tutti gli intellettuali sono gay". Il che non implica che tutti i gay siano intellettuali necessariamente, ma che tutti gli intellettuali siano gay: il che non esclude che esistano gay non-intellettuali...quindi non capisco il senso della risposta di Greed, davvero Ho peggiorato la mia posizione vero? XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 eh siXD Quindi Umberto Eco è il re dei gay? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 Siiii c'è della bromance fra Guglielmo e Adso, dobbiamo leggere fra le righe! Come per le canzoni di Tizianone quando ancora non era out Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GishkiSoul Posted October 12, 2014 Author Share Posted October 12, 2014 Ripeto, quella mia prof è davvero strana! Solo che ero distratto quando faceva quel discorso, bohhh Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 Tutti gli intellettuali sono gay non implica che tutti i gay sono intellettuali. Ma vista la fogna di commenti di taluni utenti, si può tranquillamente asserire che non esiste una qualità intrinseca gay riguardo le capacità celebrali. Tutto qui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 Beh Adso poi ammette che gli piacciono i seminaristi.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 La mia prof di lettere del liceo ci fece vedere in seconda il film de "Il nome della rosa" (quello con Sean Connery) con la censura sulla scena di sesso fra la popolana e Adso XD diventò paonazza e mise subito l'avanzamento rapido Era un piccolo OT pardon. Tornando al topic, boh non so cosa dire, la prof se ha detto testualmente la frase che riporti è strana forte e anche un po' qualunquista. Ci sono stati molti intellettuali ed artisti gay nella storia, ma anche molti etero, quindi non mi pare evidente un nesso diretto fra omosessualità e capacità intellettuali (come diceva Greed più sopra). In ambito musicale ad esempio, i compositori famosi certamente omosessuali sono pochi (Tchaikovsky, Mahler, Saint-saens e pochi altri) rispetto al totale: Puccini ad esempio era un noto donnaiolo con passione per le auto da corsa, Mozart amava le belle donne, etc...sono solo esempi ovviamente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted October 12, 2014 Share Posted October 12, 2014 Sta prof me la immagino che dice: "Gli intellettuali sono tutti gay A voi basta saper ruttare, andiamo a fare ed. fisica" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GishkiSoul Posted October 12, 2014 Author Share Posted October 12, 2014 Qualcuno però non ha ancora ben capito il senso logico della frase! D= Questa è la prova che l'affermazione è falsa Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rinopap Posted October 13, 2014 Share Posted October 13, 2014 il forum è la prova che quell'affermazione è falsa, lol HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Blob Posted October 13, 2014 Share Posted October 13, 2014 Qualcuno però non ha ancora ben capito il senso logico della frase! D= Questa è la prova che l'affermazione è falsa A me sembra sicuramente un'iperbole... Io ogni caso, un gay, potrebbe aver avuto difficoltà nelle vecchie società, di conseguenza potrebbe essere che abbia cercato rifugio nello studio... (come fece Leopardi, anche se lui non fu gay) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted October 13, 2014 Share Posted October 13, 2014 Leopardi, anche se lui non fu gay) Eppure sembrerebbe molto gay dalla sua storia, e voci circolarono Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
privateuniverse Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 (edited) In ambito musicale ad esempio, i compositori famosi certamente omosessuali sono pochi (Tchaikovsky, Mahler, Saint-saens e pochi altri) rispetto al totale: Puccini ad esempio era un noto donnaiolo con passione per le auto da corsa, Mozart amava le belle donne, etc...sono solo esempi ovviamente. Scherzi? Barber, Copland, Britten, Schubert, Corelli, forse Händel, Schubert, Menotti...e mi limito a quelli che mi ricordo ora. Altri esempi? Gombert, Orlando di Lasso, probabilmente Lully. Di Chopin è pressoché certo che fosse bisessuale; e poi Bernstein, Poulenc, de Falla. Edited October 14, 2014 by privateuniverse Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nowhere Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Classico stereotipo. Assieme al fatto che siete coccolosi ed è bello fare shopping con voi perché seguite la moda ed avete buon gusto nel vestirvi. Vado a scaldare il motore del mio camion, nel mentre Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Suppongo intendesse dire che un intellettuale è necessariamente dalla parte dei gay, cioè non può - in quanto tale- fare a meno di difenderli e sostenerne le ragioni In realtà il movimento gay degli anni '70 nasce in aperta polemica, non con gli artisti gay ( che di per sé possono avere idee le più disparate su l'omosessualità ) ma con gli intellettuali omosessuali della generazione precedente. E per tali si intendono i vari Visconti, Pasolini, Arbasino etc. Detti intellettuali in parte ricambiarono apertamente con altrettanta antipatia, in parte con disinteresse. La situazione può essere paradossalmente rappresentata dallo storico scontro che si determinò sull'aborto ; con Pasolini che si pronunciò contro, Umberto Eco che dalle colonne del Manifesto ironizzò pesantemente sulla sua contrarietà con argomenti omofobici, i lettori gay che risposero e Eco che replicò - peggiorando le cose - affermando che la questione omosessuale era una questione di classe e non di sesso ( essendo Braibanti finito in galera, perché povero e non perché gay ) Non è quindi vero che un intellettuale non può che essere a favore dei gay, perché ahimè la storia italiana dimostra l'esatto contrario: gli intellettuali italiani furono contro il movimento omosessuale ed in parte lo furono pure gli intellettuali omosessuali. In conclusione quindi il contributo principale di Umberto Eco alla storia del movimento LGBT consta nella pubblicazione sul Manifesto di due articoli omofobi ( un merito al giornale per il fatto di aver pubblicato le lettere dei lettori gay che protestarono, va riconosciuto ) Aricoli omofobici che però si erano originati per le posizioni "reazionarie" di Pasolini sull'aborto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
NewComer Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Scherzi? Barber, Copland, Britten, Schubert, Corelli, forse Händel, Schubert, Menotti...e mi limito a quelli che mi ricordo ora. Altri esempi? Gombert, Orlando di Lasso, probabilmente Lully. Di Chopin è pressoché certo che fosse bisessuale; e poi Bernstein, Poulenc, de Falla. Si ok, non ho detto fossero pochi, però di quelli conosciuti al grande pubblico oggettivamente non sono così tanti da giustificare musicista/compositore=gay. Questo collegamento logico molti lo fanno più, non mi chiedere il motivo, con poeti e pittori o scultori. Anche perchè fra quelli che hai citato, a parte Chopin e Britten (ma davvero Chopin era bi?? OMG) non credo che il grande pubblico conosca Barber (se non per l'adagio, che magari conosce non sapendo essere di Barber) o Copland o Menotti. Schubert gay? Ma non morì per la sifilide presa da una prostituta? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Ma non morì per la sifilide presa da una prostituta? Ufficialmente sarebbe morto di tifo, pur essendo malato di sifilide Ovvio che dovesse averla presa da una prostituta per poter dimostrare a posteriori che era stato eterosessuale, ma come scrisse un suo amico intimo: "nessuno dei conoscenti di Schubert sa che egli ha due nature estranee l'una all'altra. Tutti ignorano con quanta forza il desiderio del piacere sessuale trascinasse la sua anima nel pantano della degradazione morale" Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 In realtà il movimento gay degli anni '70 nasce in aperta polemica, non con gli artisti gay ( che di per sé possono avere idee le più disparate su l'omosessualità ) ma con gli intellettuali omosessuali della generazione precedente. E per tali si intendono i vari Visconti, Pasolini, Arbasino etc. Detti intellettuali in parte ricambiarono apertamente con altrettanta antipatia, in parte con disinteresse. ...probabilmente perché i personaggi che tu menzioni, indipendentemente dall'orientamento sessuale, avevano già una loro collocazione pubblica...di Arbasino non so nulla di nulla, ma non mi stupisce che Visconti o Pasolini rifuggissero l'appartenenza a gruppi gay...visconti probabilmente s'era fatto le sue idee e le sue fantasie sul sesso leggendosi Proust e a Pasolini stava bene una sessualità che oggi definiremmo un po' "disordinata" se non altro... Si ok, non ho detto fossero pochi, però di quelli conosciuti al grande pubblico oggettivamente non sono così tanti da giustificare musicista/compositore=gay. Questo collegamento logico molti lo fanno più, non mi chiedere il motivo, con poeti e pittori o scultori. (...) Schubert gay? Ma non morì per la sifilide presa da una prostituta? Ma io trovo piuttosto ovvio che per un procedimento, come dire, di "selezione naturale" (sic! è la locuzione più ambigua eppure la più immediatamente comprensibile che mi passa in mente) che, in proporzione, siano più tra quelli con una sessualità non ben risolta a dedicarsi all'arte, nelle sue varie forme....d'altro canto poi, tra eterosessuali, spesso chi pure è iniziato all'arte, se preferisce costituire un proprio nucleo familiare non di rado rinuncerà a quell'impegno "artistico" che altrimenti avrebbe forse perseguito -problema che per molti gay non si pone-. Inviterei poi a contestualizzare le cose; ad ogni epoca i gay han vissuto come preferivano (più corretto dire, come hanno potuto)...dubito nell'Ottocento fossero in molti a pensare al same-sex marriage... Per rifarsi alla frase d'apertura del topic "Un intellettuale è gay, necessariamente". mi pare una cosa detta in buona fede, o forse con bonaria ironia chi lo sa...ci occorrerebbe capire il resto del "ragionamento strano" che tu non ricordi e nessuno riuscirà a ricostruire Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Olimpo Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Non è quindi vero che un intellettuale non può che essere a favore dei gay, perché ahimè la storia italiana dimostra l'esatto contrario: gli intellettuali italiani furono contro il movimento omosessuale ed in parte lo furono pure gli intellettuali omosessuali. Diresti lo stesso di Alberto Moravia, Elsa Morante ed Aldo Busi? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
schopy Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 potrebbero essere questi gli intellettuali cui pensava la prof di GishkiSoul in effetti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Io mi preoccupavo di smentire l'eventuale portata generale dell'affermazione, non certo di dire che nessun intellettuale può essere un sostenitore dei gay Moravia, credo sia stato amico di tanti gay ( Penna, Bellezza ) e fu un osservatore del modo in cui i gay parlavano di amore arrivò a sostenere che solo un gay potesse oramai comporre poesie d'amore e parlarne in certa forma, anche quando confessò di essere infastidito da certi accenti lirici, li addebitò ad una sorta di resistenza interiore che il poeta gay doveva vincere per parlare di amore ( il chè per l'epoca rispetto all'elementare addebito di narcisismo o ostentazione è un notevole passo avanti, che gli derivò dalla frequentazione e amicizia personale con gli scrittori gay di cui parlava ) avevano già una loro collocazione pubblica... Beh sì e poi - almeno nel caso di Arbasino - si trattava di un modo diverso di essere omosessuali e vivere in un contesto che era ancora quello della "bisessualità mediterranea" Affermazione che - con tutte le riserve del caso potrebbe essere estesa anche a Pasolini, pur rappresentando i due dei casi opposti ( il primo gioisamente scheccoso, il secondo pederastico-tormentato ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Demò Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 quindi umberto eco non è il re dei gay capito certo che Dante era proprio una testa di cazzo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
GishkiSoul Posted October 14, 2014 Author Share Posted October 14, 2014 Dante era proprio una testa di cazzo Per aver messo Ser Brunetto all'inferno dici? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Il fatto è che Brunetto Latini ha risposto proprio così: Ed elli a me: «Saper d’alcuno è buono; de li altri fia laudabile tacerci, ché ’l tempo sarìa corto a tanto suono. In somma sappi che tutti fur cherci e litterati grandi e di gran fama, d’un peccato medesmo al mondo lerci. Però Dante aveva appena chiesto chi fossero quelli più famosi ed è quindi chiaro che non parli dei parrucchieri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rotwang Posted October 14, 2014 Share Posted October 14, 2014 Ma si sta disquisendo realmente di un'affermazione del XIV secolo? Ben pochi concetti e affermazioni di certe epoche possono essere trasposti alla realtà odierna. Qualcuno una volta disse "I peccatori bruceranno all'inferno" e qualcun altro gli chiese "E gli altri?" al quale il primo rispose "Gli altri chi?" ed è il caso dell'inferno dantesco :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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