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Intellettuali e omosessualità


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privateuniverse

Si ok, non ho detto fossero pochi, però di quelli conosciuti al grande pubblico oggettivamente non sono così tanti da giustificare musicista/compositore=gay. Questo collegamento logico molti lo fanno più, non mi chiedere il motivo, con poeti e pittori o scultori.

 

Anche perchè fra quelli che hai citato, a parte Chopin e Britten (ma davvero Chopin era bi?? OMG) non credo che il grande pubblico conosca Barber (se non per l'adagio, che magari conosce non sapendo essere di Barber) o Copland o Menotti. Schubert gay? Ma non morì per la sifilide presa da una prostituta?

 

1) Il grande pubblico italiano non conosce Barber; quello statunitense sì, perché le composizioni di Barber sono molto famose e Barber era statunitense; stesso discorso per Copland.

Circa Menotti...beh, quand'ero bambino e adolescente era notissimo perché era il direttore del Festival dei Due Mondi di Spoleto.

E di Bernstein che mi dici?

 

2) Quanto a Schubert:

Much of the evidence for Schubert's homosexual orientation is circumstantial but nevertheless strong. It includes Schubert's own journal entries, accounts of him by his friends, and existing letters between Schubert and his friends. Schubert certainly moved in homophilic, if not actually homosexual, circles and some of his close friends were jailed on morals charges; but the case for Schubert's own homosexuality, while very suggestive, is not yet considered conclusive among scholars.

 

http://www.glbtq.com/arts/music_classical,2.html

 

3) Chopin:

 

"Nonostante le sue due famose relazioni con la scrittrice francese George Sand e la contessa Gracana Poniatka, due figure materne che diedero a Chopin il calore a cui anelava, l’artista (a quanto sembra) non fu mai realmente attratto dalle donne.

Secondo le ultime dettagliatissime biografie, il suo amore più grande fu Szczefan Dziakoń, un medico che gli fu sempre accanto."

 

http://www.queerblog.it/post/25571/lomosessualita-di-frederic-chopin

 

http://books.google.it/books?id=nUq7-QgYDLEC&pg=PA34&lpg=PA34&dq=omosessualit%C3%A0+di+chopin&source=bl&ots=XgYS9-bKjL&sig=sqrW848oVGmcZAhWtNGz9XqqIFo&hl=it&sa=X&ei=S1s9VIaxG4LharuCgKAM&ved=0CDcQ6AEwAg#v=onepage&q=omosessualit%C3%A0%20di%20chopin&f=false

 

Io direi, al contrario, che il mondo della musica classica sia ad alta concentrazione di omosessuali, anche storicamente. Fra l'altro abbiamo parlato dei compositori, trascurando del tutto quello degli interpreti; a questo proposito mi limito a citare il grande pianista Horowitz: "ci sono tre tipi di pianisti: ebrei, omosessuali e cattivi pianisti".

 

 

Basta leggere i centomila pipponi filosofici sul forum. Non tutti i gay sono intellettuali, ma molti intellettuali sono gay

eh non possiamo mica sempre esibire i nostri pettorali lustri d'olio....almeno nei mesi invernali ci tocca fare gli intellettuali 

Ma non erano i ballerini ad essere gay?

 

ma certo, lo cantava già Battiato:

 

...poi guardavamo con le facce assenti

la grazia innaturale di Nijinsky...

e poi di lui si innamorò perdutamente il suo impresario e dei balletti russi...

  • 2 weeks later...

 

 

Poco fa mi è venuta in mente un'affermazione che la mia ex-profe di Italiano disse mentre discutevamo sul canto dell'Inferno, sui sodomiti e su Brunetto Latini. Parlava di qualcosa come "Un intellettuale è gay, necessariamente". Non ricordo bene se fosse proprio così questa cosa, magari è frutto di un suo ragionamento strano,

 

Probabilmente era solo una battuta dipendente dal fatto che commentava il caso di Brunetto Latini e dei chierci e litterati.....

Comunque non è certo nuova l'opinione che l'omoerotismo alberghi soprattutto se non esclusivamente in persone colte e che quindi via sia un nesso tra cultura ed omoerotismo, anzi forse un tempo era molto più diffusa di oggi.

Probabilmente l'origine di questa opinione sta nel fatto che la giustificazione etica dell'omoerotismo nell'antichità greca stava nel rapporto educativo e formativo tra amante ed amato e quindi implicava una certa dote culturale ed intellettuale dell'amante.

Le dottrine platoniche in merito, anche se rigorosamente escludenti la fisicità sessuale del rapporto omoerotico, furono esemplari ed impregnarono l'immaginario collettivo della cultura europea.

In somma, se l'amore eterosessuale serviva solo alla generazione dei figli e richiedeva soprattutto capacità fisiche (potentia coeundi e generandi), l'amore omosessuale serviva all'educazione e formazione culturale e spirituale dei giovani e quindi richiedeva capacità intellettuali.

Con la recente concezione dell'amore omosessuale come equivalente in tutto e per tutto a quello eteresessuale, tanto che si parla addirittura di generazione dei figli in coppie omosessuali, l'opinione di un nesso tra intellettualità ed omoerotismo pare superata nelle generazioni nuove, ma nelle vecchie (tra cui ovviamente mi ci metto) è ancora viva.

E' un luogo comune che ho sentito più spesso riguardo agli artisti, si vede che per la tua prof. vale anche per gli intellettuali ^^ Riguardo a Brunetto Latini, l'ultima dantista che ho sentito parlare di lui metteva addirittura in dubbio la sua omosessualità, o meglio ricordava che non esistono altre testimonianze al riguardo oltre a quella dello stesso Dante (che non è che si facesse scrupoli a inventare cose spacciandole per dati di fatto).

 

P.S.: Arbasino è gay? Non lo sapevo...

 

 

l'ultima dantista che ho sentito parlare di lui metteva addirittura in dubbio la sua omosessualità, o meglio ricordava che non esistono altre testimonianze al riguardo oltre a quella dello stesso Dante

 

si ma sti stronzi vogliono sempre la certezza assoluta quando si tratta di dare del finocchio a qualcuno.... 

si ma sti stronzi vogliono sempre la certezza assoluta quando si tratta di dare del finocchio a qualcuno.... 

 

Ogni cittadino è eterosessuale fino al terzo grado di giudizio! Peraltro, ser Brunetto aveva moglie e figli a carico, mi pare, quindi immagino che si sarebbe definito un "etero curioso" :D Non ricordo nei dettagli la lezione, ma la tizia sosteneva come ipotesi possibile che Dante avesse sodomitizzato a tradimento il suo maestro per avere una buona scusa per piazzarlo in quel punto dell'Inferno a parlare di tutt'altro...

 

 

Peraltro, ser Brunetto aveva moglie e figli a carico, mi pare, quindi immagino che si sarebbe definito un "etero curioso" :D Non ricordo nei dettagli la lezione, ma la tizia sosteneva come ipotesi possibile che Dante avesse sodomitizzato a tradimento il suo maestro per avere una buona scusa per piazzarlo in quel punto dell'Inferno a parlare di tutt'altro

 

A parte le definizioni bislaccamente "curiose" e le ipotesi assurde, ricordo che nel mio libro liceale dell'Inferno di Dante il commentatore Giacalone proponeva in alternativa al peccato contro natura sessuale per Brunetto Latini, altrimenti non attestato, quello contro natura linguistica per aver scritto il suo Tesoro in lingua francese d'oil, benché lui fosse nato a Firenze e quindi parlasse naturalmente il fiorentino. 

Però questa alternativa sembra improbabile perché:

1) Latini e compagni sono puniti da una pioggia di fuoco che rimanda chiaramente al modo di punizione dei Sodomiti,

2) Latini parla di letterati e chierici famosi colpevoli di quel peccato e quindi si dovrebbe supporre che fossero tutti scrittori di opere letterarie in lingua diversa da quella propria natale e quindi naturale, mentre sembra ovvio che questo fosse un fatto raro dato che semmai la lingua diversa da quella natale normalmente usata era il latino, non un altro volgare, e comunque i tre illustri letterati o chierici citati poi da Brunetto (Prisciano, Accorsio e da Mozzi) non risulta avessero scritto opere in lingua volgare diversa da quella per loro naturale.

 

Comunque dalle parole di Brunetto Latini e perciò nell'opinione dantesca il nesso tra letterato o chierico (e quindi  quasi sempre letterato a quei tempi) e colpa di sodomia è evidente.

Il motivo per cui i commentatori eterosessuali restano perplessi davanti 

all'episodio dantesco nasce dal fatto che Dante Alighieri ci colloca una

persona per lui importante e la tratta con umanità.

 

E' questo che scandalizza i benpensanti dei secoli seguenti

 

1) Se Dante avesse voluto bene a Brunetto avrebbe dovuto tacere la sua omosessualità

 

2) viceversa, parlandone, avrebbe dovuto parlare male della persona

 

Lo scandalo nasce quindi per il fatto che questo specifico peccato, rispetto a tutti gli altri

dell'Inferno avrebbe imposto a Dante Alighieri un diverso atteggiamento o un atteggiamento

particolare, che egli contravviene

 

Ecco allora il discorso: sì Dante lo tratta troppo bene....ma è perché sono intellettuali, oppure

fra gli intellettuali l'atteggiamento è sempre stato tollerante ed infine ( ovviamente sfociandosi

nella comicità involontaria: sodomia non significa omosessualità ma altro peccato meno grave )

 

In realtà sono giudizi posteriori di commentatori eterosessuali che si meravigliano della poca

omofobia di Dante

  • 4 weeks later...

Basta leggere i centomila pipponi filosofici sul forum. Non tutti i gay sono intellettuali, ma molti intellettuali sono gay.

A leggerli mi fanno sentire proprio capra, quasi facessi cfp

Forse è perché i forumisti in genere hanno qualcosa in più degli altri.

Comunque i pipponi filosofici non riesco proprio a leggerli, mi sembra che complichino cose su cui da dire c'è poco, boh :X

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