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Prima volta in un locale gay?


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@icefall

 

Pure per me l'After line è stato il primo locale gay!!Ed era il 1994.

Anzi ,io ho iniziato dalla libreria Babele.Io sono della provincia di Brescia,all'epoca non sapevo nemmeno che esistessero locali gay.Poi un giorno comprai la rivista Babilonia e mi si aprì un mondo nuovo:)

Trovai l'indirizzo di questa libreria,presi il treno e via.Quando entrai ero teso ma poi gironzolando tra quei pochi scaffali iniziai a calmarmi.Cominciai a parlare con un certo Davide che impietosito dalla mia goffaggine mi invitò a bere qualcosa.Io da bravo ragazzo di campagna mi ero portato lo zainetto con due panini imbottiti con il salame e così gli chiesi se ne voleva uno!!(Ripesandoci mi faccio tenerezza da solo)Mi guardò come si guarderebbe un alieno,scoppiò a ridere ma passammo due ore seduti sulla panchina a mangiare pane e salame bevendo chinotto chiacchierando in libertà.

La sera mi disse che sarebbe andato all'After e mi disse di raggiungerlo,ma io dovevo tornare a casa.

La settimana successiva tornai a Milano e andai all'After,Davide non c'era così mi misi in un angolo e iniziai ad osservare.Beh quello che ho visto erano ragazzi e uomini che parlavano,alcuni coppie che si baciavano tranquillamente e altri che facevano tappezzeria come me.Poi uno mi si è avvicinato e mi ha chiesto nome,interessi,hobby...Quella sera mi sono divertito parecchio,senza dark o glory hole di mezzo .L'idea di fare sesso nemmeno mi sfiorò anche se capivo che molti di quei ragazzi erano lì per quello.

Anzi scoprii che a Brescia c'erano un associazione e un bar gay,così iniziai a frequentare anche arci gay e un bellissimo locale gay che organizzava incontri e mostre non necessariamente a tema lgbt.

Che bei tempi!!

L'after line a Milano è ad oggi considerato un po' alla stregua de "l'ippopotamo" ne "il secondo tragico Fantozzi" XD malfamatissimo, decadende e frequentato per lo più da escort di bassa lega

 

Beh ma vita gay punk è fighissmo, vogliamo i punk anche qui a Milano! Arridatece li punke

Edited by NewComer

L'after line a Milano è ad oggi considerato un po' alla stregua de "l'ippopotamo" ne "il secondo tragico Fantozzi" XD malfamatissimo, decadende e frequentato per lo più da escort di bassa lega

 

Beh ma vita gay punk è fighissmo, vogliamo i punk anche qui a Milano! Arridatece li punke

Purtroppo...Allora era ben frequentato,nei primi anni di apertura venivano pure artisti di spicco,attori..era ben altra cosa.

Beh è il destino di un po' tutte le attività commerciali: il tempo passa e da "cool" diventano delle "vecchie glorie" che stanno in piedi solo perchè storiche. Poi già di per sè via Sammartini a Milano è parecchio malfamata (è poco prima, fra l'altro, della famosa via Gluck cantata da Celentano :D)

 

Magari in un futuro farà la stessa fine anche il gettonatissimo borgo, che è anche lui in una zona che definire malfamata è riduttivo XD

io le prime volte che ho frequentato gay, al contrario di icefall che aveva timore di fare sesso... mi immaginavo i gay come persone "promiscue" e praticamente ci provavo con tutti...

arrivavo pure a fare pompini tranquillamente in presenza di terzi, e facevo sesso quasi con chiunque come fosse un gioco o uno sport, del resto quando giochi a calcio o pallavolo mica li scegli i compagni di squadra... magari sono i tuoi vicini di casa, o semplicemente gente che si è iscritta al tuo circolo...

 

poi mi sono reso conto che, mentre io ero SEMPRE disponibile per una scopata, gli altri non solo non soddisfavano i miei bollori sessuali... ma non si curavano nemmeno di rispondere ai miei sms...

avrei anche accettato un "mi spiace ma ora non posso", e invece questi neppure rispondevano... salvo poi settimane o mesi dopo, se ne uscivano con un sms per rivedermi.

In quel momento in cui avevo mandato una 30ina di sms a contatti con cui avevo scopato, senza ricevere risposta... ho avuto un'epifania... se gli altri non sono disposti a soddisfare i miei bisogni, allora neppure io mi devo sforzare di farmi andare il cazzo in tiro per poi sfogare i loro bisogni...

 

ed ecco che in questi ultimi anni se non mi va di fare sesso, semplicemente non lo faccio... da una parte le mie esperienze le ho fatte, dall'altra so che sulla gente non si può contare perlomeno nella sfera privata, a volte pure in quella pubblica dove artigiani a parole sono disponibili per farti dei lavori in casa, ben pagati aggiungo io, e nei fatti sono dei perditempo tiratardi... che se non ti sbatti tu a farti i lavori o a trovarti qualcun'altro... ti ritrovi ancora con i lavori da iniziare.

Beh non è che pensavi male...I gay sono promiscui ma ciò non vuol dire che devono scopare con chiunque basta che respirino...xD

verrò a Bologna per constatare con i miei occhi che tipo di gente che ci gira. 

 

Cmq mi sembra evidente che tu non ti senta pronto per dire al primo che capito che sei gay. E' inutile ragionare città nuova gente nuova posti nuovi ecc ecc... siamo quello che ci portiamo dietro. Ti posso portare in piccolo il mio esempio. Andare a Firenze è stato un bel cambiamento e mi ha aiutato in tante cose, ma non è che dal primo giorno ho buttato ai quattro venti i fatti miei. Semplicemente avrai da studiare, avrai da abituarti alla tua nuova sistemazione. Pensa a te stesso e arriverà il momento in cui sarai pronto. 

Beh, io la prima volta in un locale gay ci andai da solo come un cane: stavo studiando per conto mio a Londra e una sera mi sono detto "perchè no?".

Mi piacerebbe poter rivedere con gli occhi di qualcun altro la mia espressione e come mi muovevo quando ci entrai, ma andò tutto benissimo.

So quali sono le sensazioni che si provano, è una cosa del tutto nuova (anche perchè, nel mio caso, non lo sapeva proprio nessuno) e se stai pensando che Londra è una città molto grande...beh, davanti a quel gay bar, qualche sera più tardi, ho incontrato una mia amica che abita nel mio stesso paesino di 4000 anime ;) .

 

Vai e lanciati, non c'è bisogno che tu faccia niente, se non ti senti totalmente a tuo agio prendi qualcosa da bere, siediti e osserva l'ambiente :)): .

Ma soprattutto, cerca di tornarci, perchè la seconda, la terza e le altre volte inizierai a chiacchierare e socializzare.

Un po' sulla stessa linea di quello che dice Paolo, anche secondo me non è importante dire al primo che capita che sei gay, perché è evidente che non sei pronto e sarebbe una forzatura per Te, però penso sarebbe sbagliato fingere di essere etero in questo nuovo contesto. Poi quando vorrai, e se la situazione te lo richiederà, chiarirai. Ma come diceva anche qualcun altro in precedenza, è importante soprattutto che Tu non ti impedisca di fare ciò che desideri.... es. pratico: puoi omettere di dare spiegazioni alla domanda "ce l'hai la ragazza??" (può bastare un 'no' e tiri a campare a meno che non sia una persona con la quale hai una certa confidenza.... lì poi vedi Te), ma non farti paranoie se vuoi andare in un certo locale o partecipare ad un raduno, etc. etc. Proprio in riferimento a quest'ultimo.... beh, direi che è una ghiotta opportunità per Te.... ma sinceramente non capisco nemmeno tutto questo problema ad andare in un locale gay.... non hai nemmeno la questione di essere riconsciuto o altro che potrebbe frenarti.... non riesci proprio a disconnettere un attimo il cervello e ad entrare in un locale, come se nulla fosse, con la semplice intenzione di prendere qualcosa da bere perché stai morendo di sete?! :-)

Poi, siccome sarai stanco dal tragitto, tantovale consumare sedendosi al bancone o dove vuoi Tu, tanto è gratis, e a quel punto guardati un po' attorno e vedi se 'sto cavolo di locale ti aggrada... perché in tal caso ti potrebbe capitare di nuovo di volerti fermare a bere qualcosa (sempre perché lì nei paraggi stai morendo di sete, of course)  :popcorn:

Edited by dogriver

@mentecritica, non farmi avere facili erezioni: no.

Gli unici elementi di contatto sono alcuni punkettini col collare.

 

Per punk si intende la scena queer di Atlantide a Porta Santo Stefano,

il centro sociale occupato che frequento a Bologna.

In queste foto del corteo contro lo sgombero si vedono ben due miei ex :)

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2014/06/11/1077615-atlantide-merola-ordina-sgombero.shtml#1

 

Ignoro come sia la scena leather BDSM bolognese (ammesso ce ne sia una).

So a malapena come sia quella di Padova...

 

Beh diciamo scena alternativa, senza stare tanto a questionare su

varie specificazioni etc

 

Comunque Laura Jane Grace ha pubblicato il suo Transgender Dysphoria

Blues quest'anno, diciamo che in Italia forse un movimento "queercore" o

"homocore" come negli USA o UK, vivace e orientato in senso lgbt non c'è

visto anche come viene interpretato "queer" da noi, cioè come una diluizione

in un vago "alternativismo" più che come rivendicazione del valore della diversità

 

Comunque, pur con tutti i suoi limiti italiani, io l'ho sempre difeso

 

Ad ogni modo è una possibilità in più, in chiave estetica o di gusti personali

non so quanto possa ispirare simpatia a Nicola90, che mi sembra un po' timido

per cose - in apparenza - trasgressive, ma esserci c'è

mah, uscire e andare in un locale gay certamente non può ucciderti :lol: , se ti butta male hai fatto una prova e hai passato una serata diversa dal solito, ma soprattutto hai provato, togliendoti una curiosità. L'unica cosa sui cui non sarei d'accordo è sull'andarci da solo :( più che altro perchè essendo la prima volta mi sembra bruttino...

 

come già ti avranno consigliato prova con qualche sito/forum/app per conoscere qualcuno nei dintorni, e niente chiedi di conoscersi e se ti puoi "aggregare" la prossima volta in cui si va in un locale. Poi, ho visto nel mio caso, il resto viene da se, una volta provati diversi posti trovi quello che più ti soddisfa, inizi crearti un piccolo giro... spesso al sabato (o al venerdì) vado a ballare a Milano, da solo, tanto poi quando son dentro qualcuno che conosco lo trovo sempre e mi aggrego. al massimo mi porto l'amica che puntualmente mi dice "no ma le serate a cui vai tu sono molto più belle di quelle dove mi porta il mio ragazzo!" eh .. vabè... :lol:

Se è questione di autoconvincimento io ti direi di andare solo. La mia prima volta in un locale omo è stata con amici che non hanno fatto altro che impedirmi di fare qualsiasi cosa da solo per "proteggermi", quindi quella sera non ho neanche potuto fare pipì da solo. Ora, cerca un locale ed entraci, poi parla con qualcuno e il gioco è fatto! Poi per il resto (università, compagni ecc. ecc.) fai quello che ti senti, racconta di te subito oppure aspetta... devi essere a tuo agio quando fai CO.

P.s: oppure se hai occasione, cerca di partecipare a un raduno forumiano! Ci sono un sacco di belle persone disposte a darti una mano! ;)

Edited by Kador88

Una cosa che mi ha sempre stupito negli anni è la facilità con cui viene detto "Vai da solo" Esci da solo" ecc ecc... 

Io sarò vecchio... :) ma io non ce l'avrei mai fatta!

Per fortuna ora ci sono un sacco di supporti "virtuali" che permettono di conoscere persone. A partire da questo forum ad altre APP più o meno adatte allo scopo ma sempre funzionanti.

Ora anche Instagram è diventato mezzo di conoscenza.

Per cui il mio consiglio è PRIMA inizia a conoscere persone virtualmente,.. poi trasforma la conoscenza in un saluto in strada per una birra.. e poi, da cosa nasce cosa e magari inizi a farti degli amici con cui uscire assieme. Essere a Bologna sicuramente aiuta!

In bocca al lupo!

Una cosa che mi ha sempre stupito negli anni è la facilità con cui viene detto "Vai da solo" Esci da solo" ecc ecc... Io sarò vecchio... :) ma io non ce l'avrei mai fatta!

 

Più che facilità è un vero e proprio sdrammatizzare la possibile tensione nel fare qualcosa di diverso. Che tanto diverso non è.

Andare in un locale gay (ma anche Etero) da soli non è il massimo e sono d'accordo con te, però è anche vero che non si può sempre aspettare o dipendere da altri se si vuole far qualcosa. Avessi aspettato i ritmi della mia "compagnia storica" di amici probabilmente a quest'ora sarei ancora al bar sotto casa a bere un crodino.

Poi dire che i gay non sono socievoli... sarebbe falso. Per come vedo io alcune dinamiche nei locali, se riesci a levarti la timidezza e sentirti a tuo agio conosci le persone giuste e da li in poi la strada è praticamente tutta in discesa.

 

NB: dipende sempre da che locali frequenti, a Milano ci sono molti target e credo anche a Bologna, se so che in quel determinato locale si trovano ragazzi fashionisti che un po' se la tirano, se non è quello il mio target non ci andrò certo da solo... ma queste sono le c.d. BASY! :lol:

Edited by Blink

 

 

NB: dipende sempre da che locali frequenti, a Milano

ecco... :) parliamone.. perchè Milano da questo punto di vista sta diventando "ingestibile" per quanto la gente se la tira.

Anche meno! Che poi il giorno dopo siete tutti online (sapete dove) e siete molto meno spocchiosi.. :) :) 

 

 

ecco... :) parliamone.. perchè Milano da questo punto di vista sta diventando "ingestibile" per quanto la gente se la tira. Anche meno! Che poi il giorno dopo siete tutti online (sapete dove) e siete molto meno spocchiosi.. :) :)

 

Ahaha è comparso solo dopo il messaggio, scusa per la sovrapposizione

@@NewComer, @@Fabiofax, avete ragione, se la menano un po' tutti ... ma nella massa si trova sempre l'eccezione.

 

Se provate ad andare al Borgo la domenica è più facile trovare gente molto più alla buona rispetto, chessò, all'Alphabet. Stesso discorso per i famosi bar, al Lelephant la gente mi è sembrata molto meno spocchiosetta rispetto al Blanco. Dipende da quello che ti piace, da come ti trovi a tuo agio.

Io spesso vado al Plastic, che è un locale abbastanza menosetto se confrontato con i Magayzzini te lo può confermare chiunque, ci vado perchè mi piace come si svolge la serata lì dentro, l'aria ruffiana del sabato sera (cit.) che si respira, ma ti assicuro che non me la tiro nè mi vesto da fashion victim per entrare, e chi mi conosce su questo forum lo sa :lol: .

 

L'ultima istanza spetta sempre alla nostra impressione e al nostro buonsenso. Non fidarsi delle apparenze a volte è un bene, ho prova di molti ragazzi all'apparenza menosi, si sono poi rivelati tutt'altro dopo un drink o una sigaretta... ecco l'unica nota negativa se vogliamo è che tutto parte da un minimo di attrazione. Nei locali ci si approccia -generalmente- per fini di rimorchio...

Nei locali ci si approccia -generalmente- per fini di rimorchio...

 

Ma va? E io che pensavo contasse solo la bellezza interiore :D

 

Al Borgo una volta ci sono stato (esperienza pessima), ma l'Alphabet non l'ho mai sentito XD

Edited by NewComer

@@Blink ma si dai.. poi alla fine fa sempre parte del gioco dire che "i Milanesi" se la tirano.

Alphabet non ci vado più.. troppi ragazzetti.

Vado spessissimo al Blanco (ti cercherò :)). A ballare QLab o Glitter in generale. E comunque la tua conclusione è corretta. E' l'apparenza che è ostile e che è ostativa ad un primo approccio... poi magari sono bravissime persone che mettono una "maschera" di protezione. (Poi c'è tutta una categoria di persone che arrivano a Milano e pensano di essere "arrivati" e se la tirano sempre... ma non è questo l'argomento) :)

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