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Parlo di ruolo ma non solo, chiedo un consiglio


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Ciao a tutte e a tutti

 

scrivo dopo aver seguito molto le vostre discussioni. La situazione che descrivo che una di quelle che avete letto molte volte qui; io ultimamente la vivo male e vorrei vedere chiaramente tra le mie insicurezze.

 

Credo di aver postato la discussione nella sezione, parla di ruoli e rapporti più che di sesso.

 

Ho 25 anni, quasi 26, solo passivo, ho avuto per molto tempo cotte per etero, mi piacciono i ragazzi maschili…insomma avete capito il mio “profilo” che immagino abbiate letto spesso. Sono effeminato? A volte mi è stata fatta la battuta da persone etero, altre volte ragazzi con cui uscivo mi hanno detto che se fossi stato effeminato non sarebbero usciti con me, decidete voi…

 

Ultimamente mi ha fatto molto pensare l’aver letto spesso che non si conoscono molte coppie formate da un solo attivo e da un solo passivo, o addirittura che non ci sono ragazzi solo passivi che abbiano costruito relazioni al lungo termine. In realtà mi pare proprio su questo forum ci sia qualche utente (almeno uno) che ha una relazione monogama da anni in cui i ruoli sono tali…

Mi chiedo se casi coma questo siano l’eccezione che conferma la regola?

Ho letto vari forum e considerando le opinioni e valutazioni più diffuse mi verrebbe da pensare davvero che il ruolo di solo passivo sia nella quasi totalità dei casi un ruolo di “serie B”…non ho mai letto uno sfogo di un ragazzo solo attivo o versatile che si lamenti dei problemi che derivano dalle sue propensioni sessuali.

 

La situazione per me è ovvia: trovare un partner che sia coinvolto in senso affettivo, che sia attraente per me e compatibile nei ruoli mi è sempre stato impossibile e ora più che mai. Mi sembra che mi sia dato solo uno di questi pezzo del puzzle, ne manca sempre qualcun altro.

 

Ne ho lette di ogni, che è sbagliato fissarsi, che il sesso è libertà e sperimentazione…ma libertà cosa significa? provare tutto?

Per libertà è ciò cui tendiamo, cimentarci in ciò che sentiamo e che ci intriga…altrimenti dovrei pure ascoltare tutta la musica del mondo, leggere tutti i libri del mondo, vedere tutti i filmdel mondo…anzi questo forse sarebbe un incommensurabile arricchimento della mia vita…ma vivere la fisicità e l’affettività non è come impegnare 100’ minuti guardando un film…mi pare ovvio dire l’energia e gli intenti siano diversi.

Per me dire “ruolo” non è un affronto o una riduzione: io non ho mai deciso a tavolino il mio ruolo o quali sarebbero stati i miei desideri, gli stimoli eccitanti, le fantasie…li vivo e basta e non ho mai preteso diversamente dagli altri. Certo sperimentando il sesso scopri scopri qualcosa di nuovo e così è stato, anche a seconda del partner…

 

Da qualche mese vedo un ragazzo con cui sto sperimentando dei giochi di sottomissione. Lui cercava partner per lotta, grappling e pratiche di questo tipo ma con me ha instaurato un gioco di sottomissione. Io non avevo mai sperimentato situazioni di questo tipo ma ne avevo sempre avuto la curiosità. Il gioco del rapporto “impari” tra noi due assomiglia in modalità estremizzata al tipo di rapporto che ho cercato con i ragazzi (un partner più “forte” in tutti i sensi), da questi incontri sto ricavando molta gratificazione. L’aspetto che più mi ha colpito è che, sarà che mi piacciono molto queste situazioni, sarà che trovo molto attraente il ragazzo, con lui cerco e provo soddisfazione anche nel farmi toccare e farmi praticare sesso orale, attività che la maggior parte delle volte avevo evitato o mal sopportato (anche questo un rifiuto che ho letto molto spesso nelle righe di ragazzi solo passivi).

Mi ha ancora di più colpito che questo ragazzo mi proponga spesso di cimentarmi con lui nella lotta, dicendomi che vede in me il carattere per farlo…per me è quasi impossibile immaginarmi in tal modo…eppure vorrei recuperare in me quel tipo di “virilità”.

 

Questo mi fa sperare che forse dipenda dal partner la mia capacità di scoprire e accogliere nuovi aspetti di me, anche come esseri sessuali. Ma devo arrivare a questo? sperare di cambiare?

 

Mi dico di accettare del tutto il mio essere, le mie voglie e fantasie e pagarne le conseguenze statistiche e fatali (la quasi certa eventualità di non costruire un rapporto fisso che dia soddisfazione alla propria sessualità) che a quanto pare sono molto diffuse…però poi penso anche che si può sperimentare ma sino a che punto? io non mi vedo in altri ruoli, non mi vedo diventare versatile, non lo sento mio, non sento questo bisogno fisico con i ragazzi…dovrei provare tutto sperando di incontrare il ragazzo che mi faccia scoprire questi meravigliosi nuovi orizzonti?

 

Ho pensato addirittura di potermi trasferire all’estero in futuro; ho letto spesso che la relazione dei rapporti e dei ruoli nel mondo gay in molti paesi esteri è diversa…oppure sono i soliti discorsi “fuori dall’Italia è tutto più semplice, dal pagare l’affitto ai gay”?

 

Intanto vi ringrazio, vorrei davvero sentire esperienze di altri ragazzi in proposito e se avete dei consiglio da propormi ne sarei davvero riconoscente.

 

Dunque, secondo me non devi badare troppo alle statische che inquadrano una tendenza, una propensione ma che certo non possono riguardare o indicare singoli casi.

Quindi non credere che il fatto che tu sia solo passivo possa pregiudicare possibilità che magari sono riservate agli attivi. Tu hai pregiudicato solo quello che pensi tu, solo quello che tu non vuoi fare o non ti senti di fare. E' tutto un fattore psicologico secondo me, e il fatto che con questo ragazzo tu riesca a essere più libero, più attivo (ops.. scusa la battuta) lo sta a dimostrare. Spesso e volentieri se si trova la persona giusta, quella in cui non conta solo l'atto fisico, ma entra in gioco anche la parte emotiva, spesso si scoprono lati nscosti e forze che non si pensava di avere! Goditi il ragazzo e non farti troppe paranoie ;)

Mah, all'estero la "facilità" di cui senti parlare potrebbe stare forse nel fatto che se il paese è già gay-friendly da tanto tempo, gli omosessuali che via via si scoprono e accettano possono strutturare la propria identità in maniera sempre più emancipata dalla "ruolizzazione forzata" degli schemi sessuali eterosessuali, quindi in parole povere è più facile trovare versatilità in giro.

 

In circostanze di quel genere, essendoci un più lieve pregiudizio omofobico sulla relazione omosessuale, anche l'atto sessuale omosessuale è meno coartato attraverso schemi mentali che lo rendano "eterosessualmente concepibile".

 

Quindi per te sarebbe un problema ancora peggiore andare all'estero solo per questo specifico motivo. La situazione in Italia forse ti conviene perché hai a disposizione folte schiere di omosessuali eterosessualisti, rigorosamente "ruolizzati" e non disposti ad adottare prospettive differenti per motivi culturali fortemente introiettati.

 

Sei figlio di una cultura sessuale ruolizzante, quindi restaci dentro e smettila di aspirare alla parità fra i partners, visto che è palese che non fa per te (il fetish dell'essere sottomesso direi che ne è una prova piuttosto chiara).

Non capisco perché dovrebbe "dipendere dal partner", cioè lo stai facendo con lui

pure te, cioè siete in due

 

Diciamo che questo partner ha rappresentato per te un'occasione

 

I tuoi timori nascono dal fatto che la vostra è una relazione solo sessuale e temi

di non poterti innamorare di una persona simile a lui?

 

Lasciamo in sospeso maschile-femminile che è qualcosa di legato anche a percezioni soggettive

ed è un giudizio di "sintesi" 

 

In effetti è statisticamente esistente una preferenza dei "passivi" per partner più grandi e degli

"attivi" per partner più giovani e poi altre su altezza stazza fisica etc.

 

Se mettiamo insieme tutte queste caratteristiche fisiche certamente emerge una fotografia

che designa un tipo fisico più maschile ed un tipo fisico meno maschile, ma è anche vero che

nella pratica accade di frequente che vi sia l'età ma non l'altezza o il peso etc.

 

Questo te lo posso dire sicuramente sulla base della mia esperienza, non capita spesso

che nella realtà i vari fattori fisici e anagrafici siano tutti correlati veramente al ruolo sessuale

spesso ce ne sono due, ma ne mancano altri etc

 

Un secondo aspetto è stato indagato ( ma non chiedetemi la fonte perché non la ricordo )

 

Ed è il sesso "duro" rispetto al sesso "soft"

 

Risulta che i totalmente versatili preferiscono un sesso soft, mentre chi si colloca alle estreme

ha una preferenza più marcata per un sesso ruvido. Una totale versatilità può anche significare

un sesso un po' "noioso" e questo è un tuo punto di vantaggio non uno svantaggio

grazie per le prime risposte,

 

forse non mi sono spiegato benissimo nella mia descrizione, vedo di chiarire:

 

il racconto del rapporto che ho ora con questo ragazzo voleva far comprendere

 

- che un rapporto del genere mi incuriosiva perché si avvicinava al tipo di partner che ho sempre cercato, "più forte", ovviamente in questo in modalità "alternativa" o "estrema

- era un esempio per dimostrare che ho scoperto che delle cose, che prima accettavo mal volentieri, con questa persona sono riuscito ad esplorarle...era un modo per sostenere la tesi che probabilmente qualcosa da imparare ce l'ho

- l'esperimento "fetish" è una curiosità non uno standard da adattare a tutta la mia vita sessuale

- con questa persona non c'è l'intenzione di costruire altro, l'ho riportato come esempio, non è il fulcro della mia discussione

 

Immaginavo che si parlasse di "cultura ruolizzante" e "eterosessuale"...cosa posso dire?che solo perché ho delle preferenze sono intrappolato dentro a degli schemi che non riconosco?

ogni volta che si parla di ruoli viene fuori questo discorso un po' alla Matrix...mi sembra che si parta dal presupposto che delle preferenze precise siano la versione alterata di un non ben preciso standard dove invece si vive liberi?

Edited by Rumour

Beh io ho scritto che sarebbe un tuo punto di vantaggio,

certo se te ne vergogni e lo consideri una curiosità e basta

la cosa finisce lì

 

Ma lo scegli tu, è ovviamente una tua scelta

 

Per il resto vale quanto ho detto, esiste una certa correlazione

fra aspetto del partner e ruoli sessuali, ma non è qualcosa di rigido

di fatto è abbastanza elastico

 

Se tu soffri l'identificazione passivo=meno maschile, questo non discende

in sé dal ruolo sessuale ma dal significato che tu per primo gli attribuisci

d'altronde è chiaro che tanto più si è fluidi e "kinsey" sull'orientamento, tanto

più l'identità sessuale finisce per sovradimensionare le preferenze sessuali

( che invece potrebbero essere declinate come un continuum, più dell'orientamento

che certo rappresenta qualcosa di più generale e tendenzialmente fisso )

Beh io non credo che versatilità significhi automaticamente libertà. Credo che uno sia libero quando arriva ad essere del tutto a proprio agio nel proprio personale modo di relazionarsi al sesso. Per questo il tuo problema non è essere mono-ruolo, ma il forzarsi ad essere versatili o comunque vagheggiare di doverlo essere quando non lo si è .

 

Non c'è giudizio di valore in quello che dico, ma forse sei proprio tu che dai un giudizio di valore negativo al tuo mono-ruolo perché lo ritieni in qualche modo negativo; l'eterosessualizzazione sta in questo, cioè nell'attribuire prioritariamente una funzione "deteriore" al ruolo passivo perché è quello della donna, che dev'essere subordinata all'uomo, più gentile e indifesa, mentre l'uomo invece "comanda" "è più forte" ecc ecc e tutte queste cazzate.

 

Insomma, dal modo in cui parli di sesso, sembra che tu ne abbia una visione molto... simbolica, che è appunto la visione eterosessuale "vecchia scuola", e che è proprio quella che ti mette in difficoltà quando constati di essere monoruolo e quindi non sapere come gestire in concreto il rapporto con l'altro perché lo percepisci come automaticamente squilibrato.

 

In realtà sei libero di gestirlo come desideri e come meglio si attaglia alla tua personalità; e se lo riterrai necessario lascerai "pragmaticamente" perdere l'idea astratta di parità fra partner che gira molto, per il semplice fatto che è un costrutto formale che rischia di renderti la vita troppo difficile quando viene applicato alla lettera.

 

Se tu soffri l'identificazione passivo=meno maschile, questo non discende

in sé dal ruolo sessuale ma dal significato che tu per primo gli attribuisci

d'altronde è chiaro che tanto più si è fluidi e "kinsey" sull'orientamento, tanto

più l'identità sessuale finisce per sovradimensionare le preferenze sessuali

( che invece potrebbero essere declinate come un continuum, più dell'orientamento

che certo rappresenta qualcosa di più generale e tendenzialmente fisso )

 

Io non soffro questa identificazione, potrei dire al massimo che vorrei riscoprire degli aspetti virili che non so di avere e che magari non ho mai esternato, ma questa è una questione di contorno.

 

Io soffro la mia naturale inclinazione per un ruolo sessuale, il "solo passivo" che mi pare, nella maggioranza dei casi statistici, dare più problematiche che soddisfazioni...in questo stesso forum ho letto utenti che affermano che non hanno nemmeno mai conosciuto coppie formate da un solo attivo ed un solo passivo o addirittura che non conoscono ragazzi solo passivi che abbiano costruito relazioni a lungo termine.

 

Ora io mi chiedo se è possibile guardarsi dentro e "cambiare", avviare un processo  non semplice e magari violento verso se stessi per ottenere una vita affettiva e sessuale meno complicata...e mi chiedo dove inizi una matura messa in discussione di sé stessi e dove invece si vada a violentarsi...

Ma sento anche che le naturali inclinazioni hanno un peso prepotente, indicano una direzione, e la mia reazioni immediata è di assecondarle...

 

 

In realtà sei libero di gestirlo come desideri e come meglio si attaglia alla tua personalità; e se lo riterrai necessario lascerai "pragmaticamente" perdere l'idea astratta di parità fra partner che gira molto, per il semplice fatto che è un costrutto formale che rischia di renderti la vita troppo difficile quando viene applicato alla lettera.

Ti ringrazio per il chiarimento.

 

Io voglio ed ho sempre cercato di gestirlo liberamente. Un ruolo esclusivo però per esprimersi con soddisfazione ha bisogno del ruolo esclusivo opposto...e qui ci sono i primi problemi: ragazzi solo attivi ne no conosciuti e ci sono anche uscito ma nella mia esperienza sono stati in netta minoranza. Ovviamente una persona non ti attrae solo per il ruolo: vorresti trovare quel famoso "feeling" e trovarla anche attraente. Queste cose non mi paiono poche da trovarsi tutte insieme.

 

Sono uscito anche con ragazzi versatili ma prima o poi la frustrazione bussa alla porta. Ed erano solo frequentazioni, se fossero state relazioni serie?

 

Se poi leggo spesso che i soli passivi non piacciono a nessuno, nemmeno ai soli attivi, perché un uomo che esclude l'utilizzo anche ipotetico del suo membro non da l'idea di "torello" nemmeno ad un attivo (l'argomentazione era più o meno questa, opinione riportate e sostenute in più di un forum di discussione)...o se nelle chat leggo in più di un profilo "no a soli passivi"...beh allora posso dire forse di aver introiettato i pregiudizi gay più che etero...oppure di aver introiettato i pregiudizi etero introiettati e filtrati da alcuni gay...o forse mi concentro solo sugli aspetti negativi chissà.

 

Io il mio ruolo lo vivo benissimo in senso "assoluto", sciolto dal resto. Ma nel momento della relazione, mi diventa complicato. Ecco allora che mi chiedo "sei sicuro che al partner puoi dare solo questo?magari c'è qualcos'altro che puoi offrire e non lo sai" e penso che se così fosse forse la mia vita  affettiva e sessuale sarebbe migliore...o almeno più semplice...

Ma scusa, anche ci fossero coppie che sono scoppiate per problemi di ruoli, perchè dovrebbe capitare a te?

Il fatto che tu ti senti bene fino ad ora come passivo, non è detto che non possa cambiare, nel momento in cui troverai una persona così speciale, con cui ti sentirai libero di sperimentare di tutto, magari anche altri ruoli. Secondo me al momento tale persona non l'hai ancora trovata e nel tentativo di darti una spiegazione hai pensato fosse legato al ruolo sessuale.

"Ti pare" però non significa che sia vero

 

Mi puoi linkare le discussioni del forum?

Spero di linkarle nel modo giusto

 

intanto ho trovato questa ma ricordo che c'era una discussione anche più approfondita

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/26098-distinzione-dei-ruoli-a-livello-intimo/

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/14973-tu-mi-piaci-io-ti-piaccio-ma-siamo-tutti-e-2-attivipassivi/

 

ricordo che c'è una discussione in cui si riportavano anche le percentuali di compatibilità delle coppie

ed un'altra in cui si spiegava come per un passivo sia quasi impossibile cimentarsi come attivo mentre un attivo può "sacrificarsi" in modo anche romantico

Edited by Rumour

 

 

ed un'altra in cui si spiegava come per un passivo sia quasi impossibile cimentarsi come attivo mentre un attivo può "sacrificarsi" in modo anche romantico

 

Questa è evidentemente farina del mio sacco :)

 

Mi pare che tu abbia paura di non riuscire a trovare un partner solo attivo

e - detto esplicitamente - è vero che la domanda supera l'offerta.

 

D'altra parte ci sono anche criteri più selettivi del ruolo nella ricerca di un partner.

Sinceramente non credo Tu possa incidere su questa tua preferenza, sarebbe una forzatura inutile e priva di senso. Magari le cose si modificheranno in futuro, perché qualcosa cambierà in Te, oppure perché troverai persone che ti stimoleranno diversamente, chissà, ma penso sia inutile porsi questioni del genere adesso. il sesso ha una sua componente di spontaneità e naturalezza che è imprescindibile, e anche qualora vi fosse qualche statistica comprovata che vede svantaggiosa la tua posizione dovresti prendere la situazione per quello che è, anche perché avere meno possibilità non significa non averle.... Sai, mi viene in mente un mio amico gay con una naturale propensione verso persone mature, quindi con svariati anni in più. Lui la viveva questa cosa in maniera estremamente naturale e spensierata, ma spesso altri amici e forum gli facevano notare che sarebbe stato impossibile costruire qualcosa di serio con una persona matura, e che avrebbe trovato sesso a palate, ma difficilemente qualcuno che si sarebbe messo in gioco anche affettivamente.... Ebbene, si sbagliavano.... stanno insieme da più di due anni, e -per quanto ne sappia io- le cose vanno più che bene.

PS magari a breve conoscerai qualche prevalentemente attivo, e vi innamorerete, poi vabbè, forse di tanto in tanto ti incentiverà ad indossare/usare qualche strano arnese.... ma se si sta bene insieme qualche compromesso ci sta! :-)

Edited by dogriver

Vabbè mettiamola così

 

Se per "attivo" si intende un amante occasionale in grado di

avere una buona prestazione sessuale con un estraneo

 

E' chiaro che la domanda supera l'offerta

 

E se Sampei mi dice che è in una coppia versatile, non è che

io indago sulla percentuale dei ruoli nei rapporti sessuali con il

suo fidanzato

 

Si può essere versatili da 50-50 ; 60-40 ; 70-30 ; 80-20 ; 90-10

 

A quel punto Attivo e Passivo, da preferenze tendenziali diventano degli assoluti

marginalizzati ai lati di una scala che è - per forza di cose - versatilocentrica

 

Mi pare che tu abbia paura di non riuscire a trovare un partner solo attivo

e - detto esplicitamente - è vero che la domanda supera l'offerta.

 

D'altra parte ci sono anche criteri più selettivi del ruolo nella ricerca di un partner.

 

Diciamo che la paura è, più che non trovare un partner solo attivo, è trovare un partner che sia soddisfatto dalla mia sola passività.

Quando parli di criteri più selettivi intendi che ci sono altre preferenze che escludono il ruolo e che rendo più complicata la ricerca di un partner?

 

Sai, mi viene in mente un mio amico gay con una naturale propensione verso persone mature, quindi con svariati anni in più. Lui la viveva questa cosa in maniera estremamente naturale e spensierata, ma spesso altri amici e forum gli facevano notare che sarebbe stato impossibile costruire qualcosa di serio con una persona matura, e che avrebbe trovato sesso a palate, ma difficilemente qualcuno che si sarebbe messo in gioco anche affettivamente.... Ebbene, si sbagliavano.... stanno insieme da più di due anni, e -per quanto ne sappia io- le cose vanno più che bene.

 

Ti posso credere anzi credo benissimo che possa succedere, ma statisticamente a quanti può accadere?

 

 

Io sinceramente, se penso a tutte le coppie di lunga durata che conosco e che ho conosciuto nel tempo, posso affermare che nessuna era composta da solo attivo e solo passivo...

 

 

 Conosci queste coppie?sono formate da versatili?o da ragazzi che hanno negoziato il loro ruolo?

Più che altro c'è da dire che coppie di lunga durata alla lunga diventano "versatili". 

In un rapporto occasionale è più facile porre avanti le proprie preferenze (tutti ce le hanno.. chi attivi, chi passivi e chi non si pone problemi).. ma in una coppia stabile credo che venga da sé la voglia di sperimentare cose nuove per tirare avanti il rapporto e conoscersi sempre di più.
Certo ci sono coppie che tengono sempre ruoli separati (attivo-passivo) senza vie di mezzo.. ma sono rare (anzi non ne conosco nemmeno io). 

Non credo che tu debba ritenerlo un "sacrificio". Quando troverai la persona giusta.. e con giusta intendo una persona che ti fa stare a tuo agio, che ti stimola ecc..  certe cose in genere vengono poi da sé. 

Secondo me dovresti evitare di pensare che esistano delle "verità" assolute, del tipo "essere solo passivo", "essere solo attivo", "la coppia con i ruoli fissi non può durare", etc. La cosa fondamentale è non porsi limiti in partenza, affrontare tutto con la voglia di sperimentare e, soprattutto, farsi trascinare dall'amore. Quello che fai per/con un'altra persona, se ne sei davvero innamorato, non è nemmeno immaginabile fino a quando non ti innamori veramente.

Provo a rispondere alle tue domande.

Primo: Una coppia formata da un ragazzo solo passivo e un ragazzo solo attivo può durare a lungo? Secondo me sì. Lo spero vivamente, perché è la situazione mia e del mio ragazzo, e fino a oggi non abbiamo avuto grandi problemi. Aggiungo anche che non mi stupirei se in futuro si modificassero parzialmente o completamente i ruoli. Non c'è nulla di strano nel cambiare idea col tempo o sviluppare la voglia di provare cose nuove.

Secondo: Non pensare di non sperimentare mai il sesso da attivo solo perché sei passivo. Non ti devi forzare, ma non puoi escludere che in futuro ti venga il desiderio o la semplice curiosità di cambiare ruolo e che, magari, ti piaccia pure.

Ti porto la mia modesta esperienza (che è anche breve, quindi prendila per quella che è). Prima di avere qualsiasi tipo di esperienza con un ragazzo pensavo di essere esclusivamente attivo. Nelle mie fantasie c'era sempre e solo quel ruolo, mai avrei pensati anche soltanto di provare il ruolo da passivo. Poi mi sono innamorato e tutte le mie certezze sono crollate, andate in frantumi. Il mio ragazzo è (a suo dire) solo attivo e non vuol sentirne parlare di cambiare ruolo. Io mi sono adattato, principalmente (anzi, forse esclusivamente) per amore, perché ero e sono innamorato di lui. All'inizio non è stato per nulla facile, per una serie di questioni sia psicologiche che fisiche (che non mi dilungo a spiegare), ma alla fine sono riuscito a "cambiare ruolo" e adesso tra noi le cose proseguono bene. Secondo me sono stati due gli aspetti fondamentali: l'essere innamorato e l'accettare che non esistono verità immutabili. 

Detto questo, è anche vero che i cambiamenti non sono per nulla facili. Soprattutto dal punto di vista psicologico, e non ti nego che ancora oggi rifletto molto e fatico un po'. Ma quando penso all'amore che provo per lui passa tutto.

Un consiglio? Non porti limiti.

Ho letto vari forum e considerando le opinioni e valutazioni più diffuse mi verrebbe da pensare davvero che il ruolo di solo passivo sia nella quasi totalità dei casi un ruolo di “serie B”

 

 

Essere solo passivi a livello sessuale è una forte limitazione.

Infatti è molto consigliabile (come se si potesse scegliere di chi innamorarsi vero?) trovarsi uno solo attivo: ma nel vero senso della parola, che se provi a mettergli un dito là dietro ti dice: ehy ma che fai? Altrimenti il partner, alla lunga, tenderà a cercare altro da altri.

 

Ma non è solo una questione dell'essere solo passivi, tutte le relazioni gay sono permeate da noia e frustrazione, dalla volontà di un partner perfetto: tant'è che vanno molto, moltissimo, le coppie che cercano altri per incontri..Ed io sono convinto che queste coppie siano composte da persone pure molto affezionate tra loro, ma semplicemente l'intesa sessuale la trovano più soddisfacente aggiungendo un terzo... E fanno bene!

 

 

 

Il gioco del rapporto “impari” tra noi due assomiglia in modalità estremizzata al tipo di rapporto che ho cercato con i ragazzi (un partner più “forte” in tutti i sensi), da questi incontri sto ricavando molta gratificazione. L’aspetto che più mi ha colpito è che, sarà che mi piacciono molto queste situazioni, sarà che trovo molto attraente il ragazzo, con lui cerco e provo soddisfazione anche nel farmi toccare e farmi praticare sesso orale, attività che la maggior parte delle volte avevo evitato o mal sopportato (anche questo un rifiuto che ho letto molto spesso nelle righe di ragazzi solo passivi).

 

 

Bravo, anzi, bravissimo!

Sento e leggo spesso di poca soddisfazione nel campo sessuale da parte dei solo passivi ma... Il motivo è semplicemente che, per molti, e mi pare proprio il tuo caso, ci sia bisogno di qualcosa che vada al di là della semplice attrazione fisica: ti ci vuole la fantasia, la storiella dietro, un po' di malizia in più.

Ed io ti consiglio di sperimentare di tutto.. Dai giochi di ruolo, ai sex toys, ai massaggi erotici e magari anche ad aprirti a più partner: e non mi interessa che mi si venga a dire che è disdicevole proporre robe del genere. Ciò che conta è l'appagamento che una persona ha, ognuno di noi dovrebbe essere soddisfatto pienamente al momento dell'atto sessuale, perché la dimensione sessuale dev'essere un'evasione dal quotidiano, un momento di estremo piacere o perlomeno, bisogna tendere a questo.

Svilire il sesso è svilire la vita e non penso di essere esagerato nel dire ciò, parlo con cognizione di causa.

 

E se il 'classico' rapporto non lo trovi pienamente appagante.. Esiste tutto un altro mondo da esplorare, ed il vero sbaglio è etichettare le altre sfaccettature del sesso come 'perversioni' e quindi non sperimentare... Quindi, continua così, bravo ragazzo, soprattutto per la pratica del sesso orale ti tranquillizzo.. A molti passivi che conosco non piace troppo farselo succhiare, non provano poi molta eccitazione... Tutto nella norma.

 

E ricerca emozioni forti, anche non solo nel campo sessuale.. Hai bisogno, come tutti del resto, ma secondo me tu più di altri, di sperimentare cose estreme, perchè il vero sbaglio è il rimorso di non aver provato, la paura di cambiare e di non sapere più chi si è.

 

Per il fatto estero non mi pronuncio perché non saprei che dirti sinceramente.. Ma l'estero mi sento sempre di consigliarlo.... E se  ti piace un certo genere di attività gay: Berlino e  Londra, anche solo per la qualità di vita!

Edited by Luchetto93

Non tutti gli aneddoti sono d'aiuto, @simone98.

Nessuno mette in dubbio che sia possibile passivizzare un attivo, come è successo a te;

ma non ci parlare di "voglia di sperimentare" né di "forza dell'amore"

altrimenti sembra che il tuo ragazzo - che è rimasto attivo - sia ottuso e non innamorato.

 

I problemi sono secondo me fondamentalmente tre:

1) Nel 99% dei casi i Passivi non diventano Versatili (per lo stesso motivo per cui i gay non diventano bisex),

mentre chi si considera Attivo a vent'anni spesso diventa versatile a venticinque (per lo stesso motivo per cui i bisex si scoprono gay).

 

2) Agli Attivi piacciono anche i Versatili, mentre i Passivi ritengono quasi sempre i Versatili "meno uomini" e/o "non abbastanza dominanti"

 

3) Anche riuscendo a superare questo ostacolo c'è il timore che "l'altro desideri qualcosa che non possiamo dargli"

che è un problema che l'Attivo non si fa se ha un compagno Versatile ("Massì, se vuole scopare un altro chissenefrega, almeno la smette di provarci col mio culo")

e che invece è una tragedia nel caso di un Passivo con un Versatile ("Oh no, gli piace il cazzo! Non potrà mai amarmi davvero!")

 

Direi che la fregatura dell'essere Passivo sia più o meno tutta intorno a questi problemi

che sono anche quelli che spingono un Attivo medio a preferire un Versatile

giusto giusto per evitare quella sensazione di inadeguatezza

che Rumour definisce come "la mancanza di qualche pezzo del puzzle".

(Virilità, dotazione, carriera, muscoli, temperamento dominante, età, altezza

e una serie di altri feticci che non vi svelo e vi lascio scoprire quando uscirete con un Passivo :))

 

Non che gli Attivi non abbiano delle pretese

(ne hanno in genere solo una e terribile: l'età)

ma più che altro reagiscono molto meglio ai "pezzi di puzzle" mancanti:

non caricano i Passivi di una speciale idea del "Passivo Perfetto"

come invece sempre accade a parti invertite.

Diciamo che la paura è, più che non trovare un partner solo attivo, è trovare un partner che sia soddisfatto dalla mia sola passività.

Quando parli di criteri più selettivi intendi che ci sono altre preferenze che escludono il ruolo e che rendo più complicata la ricerca di un partner?

 

 

Ti posso credere anzi credo benissimo che possa succedere, ma statisticamente a quanti può accadere?

 

 

 

 

 Conosci queste coppie?sono formate da versatili?o da ragazzi che hanno negoziato il loro ruolo?

 

La maggior parte erano composte da versatili che tali erano da sempre, le altre invece erano composte da gente che, finchè faceva sesso occasionale, praticava solitamente un solo ruolo, ma che stando in una ltr ha capito che era bello variare.

 

 

 

Più che altro c'è da dire che coppie di lunga durata alla lunga diventano "versatili".  In un rapporto occasionale è più facile porre avanti le proprie preferenze (tutti ce le hanno.. chi attivi, chi passivi e chi non si pone problemi).. ma in una coppia stabile credo che venga da sé la voglia di sperimentare cose nuove per tirare avanti il rapporto e conoscersi sempre di più.
 

 

 

Esattamente.

 

Non credo che tu debba ritenerlo un "sacrificio". Quando troverai la persona giusta.. e con giusta intendo una persona che ti fa stare a tuo agio, che ti stimola ecc..  certe cose in genere vengono poi da sé. 

 

 

 

Detto questo, è anche vero che i cambiamenti non sono per nulla facili. Soprattutto dal punto di vista psicologico, e non ti nego che ancora oggi rifletto molto e fatico un po'. Ma quando penso all'amore che provo per lui passa tutto.

Un consiglio? Non porti limiti.

 

Mi fa piacere leggere queste risposte ma noto una cosa: mi pare di capire che si dica che quando l'amore arriva ci sentiamo naturalmente portati al cambiamento, alla mutazione. Dunque anche in questo caso l'amore è quella dimensione che ti fa quasi necessariamente mutare, quindi il vettore punta sempre verso un abbandono di ciò che sentiamo per diventare altro. Per intenderci l'amore non è un solo attivo e un solo passivo che insieme si danno quello che cercano e desiderano ma due persone che devono necessariamente cambiare e in questo caso si parla di cambiamento a livello sessuale. La nota positiva è che in quanto innamorato questo cambiamento risulta naturale, deduco da queste parole.

 

Svilire il sesso è svilire la vita e non penso di essere esagerato nel dire ciò, parlo con cognizione di causa.

 

 

 

Certo è vero, ma il mio discorso si riferisce più al fatto che un aspetto sessuale possa arrivare ad influenzare pesantemente le costruzioni di rapporti sessuali ed affettivi.

 

I problemi sono secondo me fondamentalmente tre:

1) Nel 99% dei casi i Passivi non diventano Versatili (per lo stesso motivo per cui i gay non diventano bisex),

mentre chi si considera Attivo a vent'anni spesso diventa versatile a venticinque (per lo stesso motivo per cui i bisex si scoprono gay).

 

2) Agli Attivi piacciono anche i Versatili, mentre i Passivi ritengono quasi sempre i Versatili "meno uomini" e/o "non abbastanza dominanti"

 

3) Anche riuscendo a superare questo ostacolo c'è il timore che "l'altro desideri qualcosa che non possiamo dargli"

che è un problema che l'Attivo non si fa se ha un compagno Versatile ("Massì, se vuole scopare un altro chissenefrega, almeno la smette di provarci col mio culo")

e che invece è una tragedia nel caso di un Passivo con un Versatile ("Oh no, gli piace il cazzo! Non potrà mai amarmi davvero!")

 

Direi che la fregatura dell'essere Passivo sia più o meno tutta intorno a questi problemi

che sono anche quelli che spingono un Attivo medio a preferire un Versatile

giusto giusto per evitare quella sensazione di inadeguatezza

che Rumour definisce come "la mancanza di qualche pezzo del puzzle".

(Virilità, dotazione, carriera, muscoli, temperamento dominante, età, altezza

e una serie di altri feticci che non vi svelo e vi lascio scoprire quando uscirete con un Passivo :))

 

Se le tre condizioni che descrivi sono vere (e posso accettarle come vere perché le vedo in me e le ho viste lamentate in molti altri casi) beh credo si capisca da che spirito nasce la mia discussione. Mi chiedo se potrò trovare un partner che sia soddisfatto dalla mia sola passività. Leggendo questi presupposti pare un evento statistico molto difficile da realizzarsi. Ecco dunque che l'essere solo passivo mi sembra un qualcosa di mio, di naturale, ma che allo steso tempo mi è di intralcio, che vorrei ridimensionare. Da qui il mio chiedermi quanto posso sperimentare, quando posso scoprire di nuovo senza "farmi violenza".

le altre invece erano composte da gente che, finchè faceva sesso occasionale, praticava solitamente un solo ruolo, ma che stando in una ltr ha capito che era bello variare.

 

 

Sembra che chi ci siano inclinazioni giuste ed inclinazioni sbagliate. Ovvero alcuni fanno quello che si sentono perché "hanno capito" qualcosa, altri invece fanno quello che fanno perché non hanno invece capito, sono in difetto di conoscenza.

La prima cosa che mi viene da dire, e più banale, è che variare è bello per chi crede che variare sia bello. Al massimo si può riconoscere che variare sia utile. Ecco perché quando parlo della possibilità cambiare dico che lo vorrei perché la mia vita diventasse più semplice.

O forse, come ho capito da altre risposte, il senso è che quando stai bene con l'altro variare diventa spontaneamente bello.

Edited by Rumour

Boh.. per come la penso io.. come nel caso del ragazzo di Simone98.. i ruoli fissi sono più frutto di blocchi mentali e paranoie piuttosto che preferenze. 
Certo tutti hanno delle preferenze, ma spesso ho notato che la gente che si dice solo attivo ha paura di sembrare "meno maschio", si sente a poco agio, ha paura del dolore ecc come quello solo passivo ha paura che non gli si tiri abbastanza nel momento della penetrazione o comunque che l'altro non goda come gode lui. 

Cioè a meno che non ci siano dei limiti di tipo fisico (es emorroidi o ragadi).. non vedo il perché le persone debbano alzare delle barriere in una coppia senza nemmeno sperimentare. 
Per il resto ci sono persone come Simone98 che si riteneva di un ruolo per finire a fare l'altro per amore.. ma io dico: per quanto tempo dovrebbe durare così? Sarebbe giusto? Io alla lunga la vedrei come una cosa a senso unico :) 

 

Sembra che chi ci siano inclinazioni giuste ed inclinazioni sbagliate. Ovvero alcuni fanno quello che si sentono perché "hanno capito" qualcosa, altri invece fanno quello che fanno perché non hanno invece capito, sono in difetto di conoscenza.

La prima cosa che mi viene da dire, e più banale, è che variare è bello per chi crede che variare sia bello. Al massimo si può riconoscere che variare sia utile.

O forse, come ho capito da altre risposte, il senso è che quando stai bene con l'altro variare diventa spontaneamente bello.

 

 

 

Beh, imparare a fare, e ad apprezzare, più cose è considerato un plus in ogni aspetto della vita, mica solo nel sesso...

Edited by ben81

Mi fa piacere leggere queste risposte ma noto una cosa: mi pare di capire che si dica che quando l'amore arriva ci sentiamo naturalmente portati al cambiamento, alla mutazione. Dunque anche in questo caso l'amore è quella dimensione che ti fa quasi necessariamente mutare, quindi il vettore punta sempre verso un abbandono di ciò che sentiamo per diventare altro. Per intenderci l'amore non è un solo attivo e un solo passivo che insieme si danno quello che cercano e desiderano ma due persone che devono necessariamente cambiare e in questo caso si parla di cambiamento a livello sessuale. La nota positiva è che in quanto innamorato questo cambiamento risulta naturale, deduco da queste parole.

 

Ecco, questa sì che è una certezza: quando inizi una relazione puoi scommetterci che, poco o molto, qualcosa la dovrai comunque cambiarla per "adattarti" al tuo partner. Potrebbe anche essere la cosa più stupida di questo mondo, come l'abitudine di mettere l'origano sulla pizza perché a lui non piace, ma sta di fatto che la coppia perfetta, a mio parere, è quella che riesce a trovare il miglior compromesso per entrambi, in tutti i campi. Perché poi il compromesso non è mica sempre negativo, spesso ti fa scoprire cose nuove e piacevoli (non parlo solo di sesso). In questo, secondo me, l'amore aiuta molto.

 

Non tutti gli aneddoti sono d'aiuto, @simone98.

Nessuno mette in dubbio che sia possibile passivizzare un attivo, come è successo a te;

ma non ci parlare di "voglia di sperimentare" né di "forza dell'amore"

altrimenti sembra che il tuo ragazzo - che è rimasto attivo - sia ottuso e non innamorato.

 
Non è ottuso e mi ama tantissimo. Tant'è che in altri ambiti, anche non sessuali, è stato lui ad adattarsi a me. Insieme abbiamo trovato l'equilibrio, secondo me grazie all'amore che ci lega.

 

 

I problemi sono secondo me fondamentalmente tre:

1) Nel 99% dei casi i Passivi non diventano Versatili (per lo stesso motivo per cui i gay non diventano bisex),

mentre chi si considera Attivo a vent'anni spesso diventa versatile a venticinque (per lo stesso motivo per cui i bisex si scoprono gay).

 

2) Agli Attivi piacciono anche i Versatili, mentre i Passivi ritengono quasi sempre i Versatili "meno uomini" e/o "non abbastanza dominanti"

 

3) Anche riuscendo a superare questo ostacolo c'è il timore che "l'altro desideri qualcosa che non possiamo dargli"

che è un problema che l'Attivo non si fa se ha un compagno Versatile ("Massì, se vuole scopare un altro chissenefrega, almeno la smette di provarci col mio culo")

e che invece è una tragedia nel caso di un Passivo con un Versatile ("Oh no, gli piace il cazzo! Non potrà mai amarmi davvero!")

 

Immagino che queste siano statistiche buttate lì un po' a caso.

Boh.. per come la penso io.. come nel caso del ragazzo di Simone98.. i ruoli fissi sono più frutto di blocchi mentali e paranoie piuttosto che preferenze. 

Certo tutti hanno delle preferenze, ma spesso ho notato che la gente che si dice solo attivo ha paura di sembrare "meno maschio", si sente a poco agio, ha paura del dolore ecc come quello solo passivo ha paura che non gli si tiri abbastanza nel momento della penetrazione o comunque che l'altro non goda come gode lui. 

 

Cioè a meno che non ci siano dei limiti di tipo fisico (es emorroidi o ragadi).. non vedo il perché le persone debbano alzare delle barriere in una coppia senza nemmeno sperimentare. 

Per il resto ci sono persone come Simone98 che si riteneva di un ruolo per finire a fare l'altro per amore.. ma io dico: per quanto tempo dovrebbe durare così? Sarebbe giusto? Io alla lunga la vedrei come una cosa a senso unico :) 

 

Esatto, la penso anche io come te. Si tratta quasi esclusivamente di un fattore psicologico. Io, specialmente all'inizio, mi sentivo molto a disagio a essere penetrato (un po' anche adesso). La situazione, nel mio caso, era poi ulteriormente complicata anche dal dolore che provavo. In parte ho superato questi "problemi", cosa che invece non riesce a fare il mio ragazzo, che non ha ancora il coraggio nemmeno di provare. Io invece ho scoperto che si possono provare sensazioni piacevoli anche da passivo.

Quanto durerà una storia del genere? Non lo so. Spero per sempre, così come spero che nel frattempo lui "ammorbidisca" la sua posizione. Se non sarà così pazienza. Lo amo ugualmente per quello che è.

 

 

Beh, imparare a fare, e ad apprezzare, più cose è considerato un plus in ogni aspetto della vita, mica solo nel sesso...

 

 

 

Ecco, questa sì che è una certezza: quando inizi una relazione puoi scommetterci che, poco o molto, qualcosa la dovrai comunque cambiarla per "adattarti" al tuo partner. Potrebbe anche essere la cosa più stupida di questo mondo, come l'abitudine di mettere l'origano sulla pizza perché a lui non piace, ma sta di fatto che la coppia perfetta, a mio parere, è quella che riesce a trovare il miglior compromesso per entrambi, in tutti i campi. Perché poi il compromesso non è mica sempre negativo, spesso ti fa scoprire cose nuove e piacevoli (non parlo solo di sesso). In questo, secondo me, l'amore aiuta molto.

 

 

 

 

Esatto, la penso anche io come te. Si tratta quasi esclusivamente di un fattore psicologico. Io, specialmente all'inizio, mi sentivo molto a disagio a essere penetrato (un po' anche adesso). La situazione, nel mio caso, era poi ulteriormente complicata anche dal dolore che provavo. In parte ho superato questi "problemi", cosa che invece non riesce a fare il mio ragazzo, che non ha ancora il coraggio nemmeno di provare. Io invece ho scoperto che si possono provare sensazioni piacevoli anche da passivo.

Quanto durerà una storia del genere? Non lo so. Spero per sempre, così come spero che nel frattempo lui "ammorbidisca" la sua posizione. Se non sarà così pazienza. Lo amo ugualmente per quello che è.

 

Grazie.

Posso dire che:

 

So bene che iniziare una relazione significa negoziare certe cose. Stavo evidenziando che, nel discorso sessuale, nessuno di voi mi ha detto che l'amore può essere un ruolo che incontra il ruolo complementare come si potrebbe ipotizzare ma piuttosto un automatica modifica delle proprie preferenze che può essere più o meno difficoltosa. Non credo sia una considerazione da sottovalutare.

 

Riguardo al resto: non abbiamo tutti delle naturali inclinazioni?

E provare una cosa non significa necessariamente poi apprezzarla o voler ripetere l'esperienza. Io dalle vostre parole capisco che un ragazzo che ripete  più volte una esperienza nel ruolo opposto la troverà prima o poi appagante, dato che si tratta di un presunto blocco psicologico.

Esempio: se tu sabato sera mi porti a teatro ad assistere all'opera io probabilmente apprezzerò, riconoscerò la grandezza di quella esperienza culturale, ti ringrazierò per avermi fatto conoscere una cosa nuova, ma non è detto che il sabato successo vorrò tornarci. Perché capire il valore di una esperienza non significa necessariamente volerla ripetere o farla propria.

Magari una persona verso la vita nutre quell'attitudine da yes-man come Jim Carrey nel film omonimo...ma può anche darsi che essendo il tempo della nostre giornate limitato ed occupato vorremmo impegnarlo con le esperienze che sentiamo più aderenti a noi.

Io immagino che voi non proviate tutto ciò che vi viene proposto.

Certo imparare a fare più cose è un plus...ma sei voi voleste impegnare costruttivamente il sabato pomeriggio non credo che per voi sarebbe lo stesso iscrivervi ad un corso di nuoto o ad corso di chitarra o ad un corso di ricostruzione unghie, per quanto sarebbe bello e utile imparare a fare tutte queste cose.

E se decideste di seguire un corso di arti sceniche credo vi cambierebbe optare per un corso di recitazione piuttosto che per un corso di boylesque.

O se sabato sera voleste uscire di casa non credo che le proposte di andare al cineforum sul neorealismo, di andare in discoteca, o di andare in un pub vi siano ugualmente indifferenti. Certo apprezzarle tutte sarebbe molto bello, saresti sicuri di non annoiarvi in nessun caso.

E soprattutto non credo che voi vorreste sperimentare tutte queste cose per quanto ne uscireste incredibilmente arricchiti.

​E sono anche convinto che siate contenti di NON apprezzare certe altre cose.

Per il sesso è lo stesso ma ad un livello più profondo perché riguarda la nostra psicologia e il nostro corpo, la nostra intimità; non si sceglie cosa ci piace, si sceglie cosa provare secondo un "sesto senso" che ci fa sentire le cose più o meno aderenti a noi...

 

Nel mio caso ad esempio il cimentarmi con giochi di sottomissione è arrivato quando mi sono sentito pronto; non è stato un dovere, non mi è stato proposto; era una fantasia che coltivavo da tempo e quando si sono presentate le condizioni favorevoli l'ho colta ed ho scoperto che mi faceva stare bene. E sorpresa nella sorpresa, ho scoperto che altre azioni, che prima ripudiavo, ora invece le ricerco.

 

Mi chiedo e spero che questo tipo di sorprese mi accadano ancora ma mi sembra anche un po' una sconfitta arrivare a sperare di cambiare. Allora sento un'altra voce che mi dice: il gioco non vale la candela, evita la fatica, cerca solo quello che naturalmente senti anche se lo avrai raramente e per poco tempo o spera di essere fortunato ma non farti illusioni.

 

Oppure: se davvero sembra quasi impossibile costruire un coppia di solo passivo e solo attivo allora tanto vale iniziare a cambiarsi ora se è inevitabile il dover rinunciare alle proprie inclinazioni per costruire una vita di coppia duratura...almeno se inizio questo "processo" ora arriverò magari più preparato e sarà meno traumatico in coppia...

 

Madre natura premia chi si adatta ma ciò non significa che chi si adatta non lo faccia a malincuore...

 

Mi piacerebbe sentire le considerazioni degli utenti solo passivi del forum, perché per ora mi pare abbiano risposto solo versatili, che forse non riescono ad immedesimarsi del tutto in questo discorso.

Edited by Rumour

Il punto è che tu ragioni da single.

Finché sei single puoi dedicarti solo alle attività che preferisci, mentre se sei in coppia devi dedicare tempo anche allr attività che piacciono al partner.

E questo vale per le vacanze, per i passatempi, per il sesso, e per ogni altro aspetto di vita di coppia.

Se vuoi fare solo ciò che piace a te ti conviene rimanere solo, anche perche un ragazzo che condivida totalmente le tue preferenze, i tuoi passatempi, e le tue inclinazioni, non esiste... servirebbe un clone.

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