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Milano inaugura il grattacielo più alto d'Italia


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Mi accollo a chi sta a favore del grattacielo, guardate il Giappone, avendo poco territorio pure i giapponesi han costruito grattacieli enormi, non possiamo più vivere come un tempo, come prima motivazione la popolazione è aumentata, le metropoli si son allargate e i terrirtori liberi servo alla coltivazione e alle aree protette; pensare di mettersi a costruire la tipica casetta in periferia è un azzardo, solo gli americani possono permetterselo...

AndrejMolov89

Il Giappone è una cosa, l'Italia è un'altra. Cos'hanno fatto con l'Expo? In questo Paese non si rispettano le regole e si pretende che un grattacielo sia a norma?

Tu pretendi che non sia a norma prima di una verifica. Direi che bisognerebbe aspettare che ci sia un ragionevole sospetto che sia il solito caso all'Italiana prima di asserire qualcosa.

Il problema Italiano è quello di uno sfruttamento selvaggio del territorio alla ricerca del nuovo o di una casa col giardino: lo sfruttamento del suolo Italiano è in costante crescita da sempre, e al sud il tasso di crescita è molto elevato con i problemi di desertificazione pre-esistenti rende la situazione drammatica. Bisognerebbe cambiare approccio totalmente e iniziare una lenta riqualificazione territoriale. L'approccio moderno di una costruzione verticale, ben localizzata e ben servita è meglio del vecchio modo di intendere l'urbanistica italiana. Ci si lamenta del grattacielo, ma se ci sono le condizioni che ho detto sopra non mi pare una cosa malvagia. Ciò che bisongerebbe abiurare con tutto noi stessi è la gestione dispersiva dell'urbanistica soprattutto in zone critiche come la pianura. Gran parte della pianura è instabile, perché? Perché da almeno 1000 anni abbiamo controllato le reti idrografiche, se si localizza meglio l'edificato, se si costruisce in maniera sensata e riutilizzando gli spazi già espropriati alla "natura" è meglio.

L'esempio più drammatico di cementificazione a livello regionale è il Veneto, che infatti ha visto aumentare fenomeni di alluvioni (cementificazione implica maggior deflusso superficiale verso i corsi d'acqua e quindi aumento della portata), un altro esempio negativo è Napoli perché l'abuso edilizio si è spinto a tal punto da occupare zone della città che dovevano rimanere disabitate tipo le pendici del vesuvio, che se erutta come è successo nel 1944 potrebbe comunque fare una strage importante.

Io non ho le competenze per commentare ulteriormente la cementificazione e il problema edilizio, però è un fatto che bisognerebbe localizzare, costruire sensatamente.

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