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La Tunisia forse è alla svolta


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Alle elezioni generali in Tunisia ha trionfato il Niida Tounes, il partito anti-islamista, opposto a Ennahda quello islamista moderato che in precedenza ha visto il sostanziale fallimento delle sue politiche e per questo abbandonato il governo. A causa dell'elevata disoccupazione e scarse opportunità per i giovani si è rivelato difficile per gli islamisti scrollarsi le responsabilità, specie per l'indulgenza della loro amministrazione verso i movimenti salafiti (fondamentalisti islamici).

Niida Tounes è stato fondato nel 2012, dopo la Rivoluzione dei gelsomini del 2011 durante la cosiddetta Primavera araba, che ha trovato proprio nel paese nordafricano terreno fertile per una sua parziale o forse totale realizzazione dopo la destituzione del ventennale Presidente Ben Ali. Il candidato presidenziale della nuova formazione politica vincente è un certo Béji Caid Essebsi. Oltre alla sicurezza economica, attenzione a temi come l'ampliamento dei diritti civili/sociali, la parità di genere e l'istruzione laica hanno convinto molti tunisini a dare la fiducia a tale partito che in arabo significa Chiamata della Tunisia.

Manca ancora una maggioranza parlamentare e le forze politiche cercheranno alleanze, il Niida Tounes potrebbe allearsi tra le altre cose proprio con un partito di sinistra, il Fronte Popolare, o con un partito liberale chiamato Union Patriotique Libre. Sta di fatto che forse la Tunisia è alla svolta e sarebbe il primo paese arabo (superando il Marocco o la Giordania) a diventare tra i più progrediti e democratici dell'area.

Edited by Rotwang
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