Amor-fati Posted November 23, 2014 Share Posted November 23, 2014 (edited) Da tempo vado spesso su un sito che si chiama Song meanings, in pratica le persone scrivono ciò che secondo loro significa una canzone interpretandone le parole. Volevo quind aprire uno spazio in cui ognuno possa pubblicare una canzone e analizzarne il testo/spiegare che significato crede che abbia. Non per forza dettagliatamente come sto per fare io eh! Parto io... Lana del Rey, Born to die (What? Who, me? What?) Feet don't fail me nowTake me to the finish lineOh my heart it breaks, every step that I takeBut I'm hoping at the gates,They'll tell me that you're mine Viene rievocata un'immagine biblica: i cancelli -the gates- del Paradiso. C'è un'ambivalenza di fondo in tutta la strofa: l'Io narrante non vuole che “i piedi lo abbandonino” ma al contempo nel procedere il suo cuore si “spacca ad ogni passo”. In questo caso si parla di vita o di morte: l'Io giunge ai cancelli sperando di essere ancora vicino al suo amato dopo la morte. Io però ci intravedo anche un po' quell'ambivalenza che si instaura tra il voler sapere qualcosa per noi doloroso della persona che amiamo e il non volerla sapere perché potrebbe ferirci: sappiamo che è giusto saperla, ma sappiamo anche che ci farà star male. Walking through the city streetsIs it by mistake or design?I feel so alone on the Friday nightsCan you make it feel like homeIf I tell you you're mine?It's like I told you honey L'io non capisce più nulla a causa dell'ambivalenza con l'amato. Cammina a vuoto per le strade di un'ipotetica città e si chiede quindi se sia per caso oppure per un “disegno superiore”, come se il destino giocasse al gioco della sofferenza. Il venerdì sera -Friday nights- dovrebbe essere un momento di festa, spensieratezza, e invece l'Io si ritrova a sentirsi solo. Però è gravido di una speranza: se confesserà tutto il suo amore all'amato, finalmente potrebbe sentirsi a casa, completo. Don't make me sad, don't make me crySometimes love is not enough and the road gets tough, I don't know whyKeep making me laughLet's go get highThe road is long, we carry onTry to have fun in the meantime Come and take a walk on the wild sideLet me kiss you hard in the pouring rainYou like your girls insane, soChoose your last wordsThis is the last time'Cause you and IWe were born to die Il ritornello è un'implorazione all'amato: gli chiede di non renderlo mai triste e di non farlo piangere -impresa impossibile in amore-. L'Io prosegue spiegando all'amato che a volte l'amore non è abbastanza (come se, nonostante l'amore, continuasse a mancare qualcosa tra due persone) e che sebbene due persone si possano amare a volte la strada si fa impervia -the road gets tough- ma confessa di non sapere il perché (atto di maturità: in effetti un perché alla fine di certe storie non c'è e non è imputabile a una semplice “mancanza d'amore”). Chiede quindi all'amato di farlo sorridere, di andare a ubriacarsi perché “tanto la strada è lunga” e quindi è meglio divertirsi nel frattempo (baciandosi sotto la pioggia battente, ad esempio): d'altra parte se la consapevolezza di fondo è che quest'amore è Born to die non ha senso fare troppi progetti a lungo termine. È però giunta l'ora che l'amato scelga le sue ultime parole, non avrà molte occasioni dal momento che la storia ha già una “data di scadenza”. Lost, but now I am foundI can see, but once I was blindI was so confused as a little childTrying to take what I could getScared that I couldn't findAll the answers, honey Qui l'io cerca di giustificare la scelta masochistica di iniziare una relazione “nata per morire”: prima perso, ma ora ritrovatosi, ora vedente, prima cieco. Confuso come un bambino piccolo, ha cercato di prendere quel che poteva dalla vita -e quindi la relazione potrebbe fondarsi proprio sull'aver preso d'istinto l'amato, senza ragionare- in preda alla paura di non poter trovare tutte le risposte che cercava. E d'altra parte, quando si tratta d'amore, spesso ci si comporta come dei bambini spaesati e si ha un grande timore quasi nevrotico di non trovare risposte esaurienti alle nostre domande su ciò che sta accadendo. Nel complesso, credo che sia una canzone che descrive bene l'ambivalenza emotiva degli amori insicuri, pregni delle incertezze che a volte costituiscono quel “I don't know why” che rende impervia la strada. Edited November 23, 2014 by Amor-fati Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lor24 Posted November 23, 2014 Share Posted November 23, 2014 Anch'io visito spesso quel sito e in passato mi è capitato di scriverci qualche mia interpretazione.Complimenti per l'analisi. La condivido e l'apprezzo! Credo che tuttavia ci sia pure qualcosa di più rispetto alle idee di chi scriveva il brano Capita assai di frequente quando si cerca di interpretare un testo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Khiva Posted November 24, 2014 Share Posted November 24, 2014 vorrei leggere l'interpretazione di darude-sandstorm Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
rinopap Posted November 24, 2014 Share Posted November 24, 2014 Questo topic è troppo difficile per me. Però è una bella idea! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Uncanny Posted March 24, 2015 Share Posted March 24, 2015 (edited) [Chorus:] Will remind, will remind, will remind me, Will remind, will remind, will remind me, Will remind, will remind, will remind me, Will remind, will remind, will remind me. It's only been a week, The rush of being home in rapid fading. Prevailing to recall What I was missing, all that time in England Has sent me aimlessly, On foot or by the help of transportation, To knock on windows where A friend no longer live, I had forgotten. [Chorus:] And everywhere I go, There's always something to remind me Of another place and time Where love that travelled far had found me. We stayed outside til two, Waiting for the light to come back, But hid in talk I knew, Until you asked what I was thinking. [Chorus:] Brave men tell the truth, A wise man's tools are analogies and puzzles, A woman holds her tongue, Knowing silence will speak for her. So now I'll never know, As you will only sleep beside me, And everywhere I go... [Chorus:] (repeat) It's only been a week, (Will remind, will remind, will remind me,) The rush of being home in rapid fading. (Will remind, will remind, will remind me,) Prevailing to recall (Will remind, will remind, will remind me,) What I was missing all that time in England (Will remind, will remind, will remind me.) Has sent me aimlessly (Will remind, will remind, will remind me,) On foot or by the help of transportation, (Will remind, will remind, will remind me,) To knock on windows where (Will remind, will remind, will remind me,) A friend no longer live, I had forgotten. (Will remind, will remind, will remind me.) [Chorus:] Il significato che ci ho trovato non è strettamente legato al testo, che potrebbe trattare del ricordo di una storia d'amore passata, ma più al video, che racchiude un significato più profondo. Ho interpretato la canzone come una appello della ragazza all'ascoltatore di ricordarsi di lei. Ma è un appello vano, perché, come si evince dal video, lei non è altro che un numero, una misera e anonima pedina in una società capitalistica e post-industriale (quale la nostra), in cui tutto è catalogato e razionalizzato; pure le persone stesse, il cui unico scopo utile è quello di essere produttive a livello lavorativo per alimentare la grande macchina che è la società. Quindi persone spersonalizzate così, che possono essere considerate alla stregua di automi, non possono essere ricordate, nonostante il loro naturale anelito. E questa ragazza rappresenta un po' tutti noi. (Questo è il senso che ci trovo, ciò non vuol dire che lo condivida; in parte è vero, ma la trovo un'ottica troppo pessimistica e drastica). Riporto anche il significato che ci ha trovato una mia amica, che mi piace molto. "Secondo me invece non è la ragazza a chiedere di essere ricordata, ma è qualcosa dentro di lei di cui si è dimenticata. Può essere l'amore o qualsiasi altra cosa legata ai sentimenti, qualcosa che non è razionale come il lavoro o come la sua vita che sembra tutta meccanizzata, che vuole ricordarle che non è solo un robot". Edited March 24, 2015 by Uncanny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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