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Servizio Le Iene su HIV


Kador88

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E quando si è alla frutta ritorna il "ma anche gli etero..". È un problema anche degli etero, ma i dati dimostrano che è un problema a maggioranza gay.

Nessuna frutta e poi...Le statistiche, portamele grazie...

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L'avevo scritto in shoutox...

 

Ufficialmente lo studio Partner si concluderà nel 2017

e coinvolge 1100 coppie sierodiscordanti.

Finora non ci sono stati casi di sieroconversione,

quindi ufficiosamente i positivi in terapia non sono contagiosi.

 

Paradossalmente se io oggi volessi infettarmi

sbaglierei a cercare dei sieropositivi,

perché se già sanno di esserlo e sono in cura

c'è il rischio che non mi attacchino nulla.

 

Sarebbe molto meglio fare sesso senza condom

con persone che credono che l'HIV

sia un'invenzione delle case farmaceutiche...

:)

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Sul comportamento mediamente irresponsabile degli etero sono d'accordissimo (anche per testimonianze dirette XD), però è un dato oggettivo che i nuovi contagi sono attualmente "stabili" per la popolazione etero, mentre crescono annualmente a 2 cifre nella popolazione gay. A questo ci sono solo due spiegazioni possibili: o i gay si proteggono di meno (cosa che non mi pare sinceramente, anzi) oppure hanno più rapporti rispetto agli etero (e quindi, se anche usano più protezioni, aumentano le possibilità di contrarre).

Il motivo è uno; LA DROGA!!! Molti gay adesso sfruttano grindr e applicaziini simili per fare dei festini a casa e si sfondano di droghe e perdono il raziocinio e non capiscono cosa fanno Nè se lo ricordano il giorno dopo...

Edited by mentecritica
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Ufficialmente lo studio Partner si concluderà nel 2017

 

 

http://www.aidsmap.com/pdf/Mercoledì-5-marzo/page/2833218/

 

40% delle 1100 coppie dello studio sono gay. lo studio è iniziato da quasi tre anni.

 

secondo me però bisogna anche dire che chi è sotto terapia e non è contagioso è solo chi è controllato dal medico e non ha virus nel sangue. ci sono sieropositivi che devono cambiare terapie per delle resistenza ad esempio e questi sieropositivi prima di trovare la terapia che va bene per loro sono contagiosi.

Edited by marco7
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vorrei aggiungere una considerazione supplementare sullo studio:

 

1110 coppie, di cui il 40% gay = 444 coppie gay che hanno avuto in 2 anni 16400 rapporti sessuali cioè una media di 1.5 rapporti sessuali al mese per coppia gay.

 

le coppie etero hanno avuto una media di 0.9 rapporti sessuali al mese.

 

non è moltissimo alla fine.

Edited by marco7
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444 coppie gay che hanno avuto in 2 anni 16400 rapporti sessuali cioè una media di 1.5 rapporti sessuali al mese per coppia gay.
 

 

Beh, marco, però conta che ci sono di mezzo 16400 rapporti sessuali. Nel contagio, non conta la frequenza, ma il numero di rapporti in termini assoluti, dunque 16400. 

Il fatto che il numero di questi rapporti sia legato a 444 coppie, fa capire che, comunque, la statistica è significativa, perché ogni coppia avrà il suo modo diverso di fare sesso. (più orale, più anale etc).

Se i 16400 rapporti provenissero da 100 coppie molto più attive, i dati sarebbero meno significativi, perché più legati ad un particolare modo di fare sesso.

In sintesi, 444 coppie danno una distribuzione più casuale alla modalità del rapporto sessuale rispetto ad un numero minore, a parità di rapporti sessuali totali.

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dal link che ho messo sopra:

 

"Nel follow-up dello studio PARTNER, tutti i partner eterosessuali sieronegativi hanno riferito di aver praticato sesso vaginale senza preservativo, con eiaculazione nel 72% dei casi. Quanto alle coppie omosessuali, ha dichiarato di aver praticato sesso anale ricettivo senza preservativo il 70% dei partner sieronegativi, con eiaculazione nel 40% dei casi; mentre il 30% di loro ha dichiarato di aver avuto solo rapporti insertivi. Peraltro, ha riferito di aver praticato sesso anale anche una percentuale significativa delle coppie eterosessuali. "

 

il sesso anale con eiaculazione senza preservativo è stato fatto dai 40% delle coppie gay, in pratica da 178 coppie e queste 178 coppie sono quelle da osservare bene per capire se ci sono stati contagi in quanto hanno fatto la cosa più a rischio di contagio. gli altri contatti sessuali delle coppie gay ci sono stati ma sono meno a rischio per loro natura.

 

ammettendo che queste 178 coppie abbiano avuto 11 rapporti l'anno (rapporti medi delle coppie gay dello studio) e che questi rapporti siano stati tutti anali con eiaculazione si arriva a circa 2000 rapporti anali gay senza preservativo in totale nei due anni di studio. 

 

non è poco ma neppure moltissimo per poter affermare con sicurezza che non c'è veramente rischio.

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bisognerebbe sapere quale è la probabilità di contagio in un rapporto anale tra un sieropositivo attivo non in terapia antivirale e un sieronegativo passivo e poi si può valutare meglio quel 2000.

 

credo sia del 5% ma non vorrei dire una cazzata mostruosa.

 

se è del 5% con un sieropositivo non in terapia in 2000 rapporti si avrebbero 100 contagi e allora quel 2000 sarebbe già significativo per me.

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Riporto dal sito http://www.stopaids.it/prevenzione-hiv/percentuali-di-rischio

 

"Il rapporto sessuale ricettivo non protetto con una persona HIV+ ha una probabilità di infezione che varia tra lo 0,3% e lo 0,8% se anale, e tra lo 0,05% e lo 0,2% se vaginale. Il sesso attivo, sia anale che vaginale, ha una probabilità di contagio tra lo 0,03% e lo 0,09%."

 

Dunque, se prendiamo in considerazione la percentuale, ci dovrebbero essere tra i 6 ed i 16 casi di infezione (senza terapia antiretrovirale).

Beh, in effetti stiamo comunque parlando di cifre poco significative.

Se avessimo a disposizione una statistica di 200000 casi piuttosto che 2000, i casi di infezione varierebbero tra i 600 ed i 1600. A quel punto, se il numero di infezioni effettivo rimanesse ancora 0 CON ANTIRETROVIRALE, si potrebbe ragionevolmente concludere che non solo un rapporto sessuale con s+ in terapia è un comportamento a basso rischio ma, anzi, è a rischio nullo.

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"Il rapporto sessuale ricettivo non protetto con una persona HIV+ ha una probabilità di infezione che varia tra lo 0,3% e lo 0,8% se anale"
 

 

il problema è che in quella frase non si sa se quelli attivi sieropositivi considerati siano sotto medicazione antivirale o non lo sono.

 

io sospetto che sia un campione misto, dunque con buona parte sotto medicazione antivirale e allora i numeri sono così bassi per quello. se fossero tutti positivi senza medicazione antivirale io sospetto che i numeri del percento sarebbero molto più alti.

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"Il rapporto sessuale ricettivo non protetto con una persona HIV+ ha una probabilità di infezione che varia tra lo 0,3% e lo 0,8% se anale, e tra lo 0,05% e lo 0,2% se vaginale. Il sesso attivo, sia anale che vaginale, ha una probabilità di contagio tra lo 0,03% e lo 0,09%."

 

Ma... non è bassissimo? Mi sembra strano... cioè, ipotesi eh! Se io domani mi scopo un sieropositivo e il suo sperma mi finisce nel retto... Poi ho quella probabilità di prendermi anche io il virus?

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Ma... non è bassissimo? Mi sembra strano... cioè, ipotesi eh! Se io domani mi scopo un sieropositivo e il suo sperma mi finisce nel retto... Poi ho quella probabilità di prendermi anche io il virus?

In effetti anche io sono sorpreso, se devo dire la verità. Pensavo fosse molto più alta.

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Beh, è per questo che l'HIV di solito ce lo prendiamo nelle coppie stabili

quando stiamo insieme con un sieropositivo che non sa di esserlo.

 

Prendersi l'HIV da passivo con lo 0,5% sembra una possibilità bassa

e invece vuol dire "quasi di sicuro dopo il primo anno di relazione"

immaginando di scopare quasi tutti i giorni senza condom.

 

Sembra una possibilità bassa se paragonata alla paura

di sapere che il tizio che ci è venuto dentro è positivo.

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in effetto dalla citazione dello studio dovrebbe essere che di quei 2000 rapporti anali senza preservativo solo il 40% sia stato con eiaculazione e dunque si arriva solo a 800 rapporti anali senza preservativo con eiaculazione che sono i più pericolosi per il contagio.

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beh per i dati di contagio indicati sopra non si sa ne se i sieropositivi erano sotto terapia antivirale ne se c'è stata eiaculazione nel retto.

 

entrambe le cose influenzano di molto la probabilità di contagio.

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Poiché non esistono evidenze scientifiche

che sia possibile infettarsi con liquido preseminale

(né lacrime, né saliva, né sudore, né secrezioni vaginali)

immagino sia scontato che si riferisca a rapporti con eiaculato.

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quando vedi la persona a cui vuoi bene raggiungere il fondo psicologicamente e fisicamente dopo una diagnosi positiva, il solo pensiero di contrarre una cosa del genere ti mette addosso un senso di responsabilità e una paura atroce.

 

e penso di aver detto tutto.

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quando vedi la persona a cui vuoi bene raggiungere il fondo psicologicamente e fisicamente dopo una diagnosi positiva, il solo pensiero di contrarre una cosa del genere ti mette addosso un senso di responsabilità e una paura atroce.

 

e penso di aver detto tutto.

Esperienza personale shell? :(

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Io ho letto percentuali diverse: http://www.hudsonvalleycs.org/calculating-your-hiv-risk-by-the-numbers/

 

E, a quanto pare, l'Italia è il Paese più colpito in Europa: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/30/aids-in-italia-record-europeo-sieropositivi-unaids-battere-hiv-entro-2030/1240910/

Edited by mentecritica
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molto interessante mentecritica il tuo primo link.

 

da esso risulta che trasfusioni da sangue sieropositivo conducono a una infezione nel 90% dei casi.

 

per sapere se un sieropositivo sotto terapia antivirale è contagioso bisognerebbe fare delle trasfusioni con sangue di sieropositivi in terapia antivirale su persone sieronegative e vedere se si contagiano. se non si contagiano credo si potrebbe dire che con sufficienza sicurezza che i sieropositivi sotto terapia non sono contagiosi.

 

quei sieronegativi che desiderano contagiarsi (di cui si è parlato in un'altra discussione) potrebbero fare teoricamente da volontari per questo esperimento se ci sono i medici che sono disposti a farlo.

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Non vedo l'ora che si trovino le prove inconfutabili della dannosità dell'inquinamento elettromagnetico, così da non rendere più sicure neanche le "seghe wifi". 

 

Qualche settimana fa una vecchia sdentata, secca allampanata, mi fa "giovano' ce l'hai una sigaretta?" Non posso dirle di no perché sto fumando, cerco però di scoraggiarla facendole notare che sono di quelle che si rollano. "beh, queste fanno pure meno male,no?" insiste lei. Mentre gliene rollo una continua a parlarmi "A me m'hanno pure levato un polmone" mi dice, allora ribatto che non voglio mica avercela sulla coscienza, e lei "a mbe, er dottore dopo che m'ha operata me disse de non toccà più 'na sigaretta se non volevo morì e allora glie risposi - a dotto' e che sta aspetta ancora la prima!". Cioè, dopo l'operazione aveva già ripreso a fumare .. 

 

Ecco, forse sono questi cattivi esempi che spronano a certi comportamenti avventati. Sicuramente se si è assistiti da una una buona genetica si possono sopportare bene le cure antivirali, che del resto migliorano sempre. Tuttavia, per lo più costringono a una vita non certo "normale", con effetti collaterali anche quando non particolarmente dannosi al metabolismo, molto antipatici e anche "imbarazzanti". D'altro canto c'è chi si domanda come mai ancora oggi non si è riusciti ad isolare sto famigerato virus e decide di smettere i chemioterapici e sopravvive ... 

 

Comunque non mi piace chi si appunta al petto la propria paura scambiandola per una virtù. Non mi piacciono mai le virtù quando servono a indicare un colpevole. Allo stesso tempo non riesco a capire chi premedita d'infettarsi ... allo stesso modo come non comprendo chi s'innamora dei serial killer o quanti cercano qualcuno che se lo mangi. Sono molte le cose che non capisco ... come quei siti in cui ci s'incontra per parlare di come ci si può togliere la vita o peggio per pianificare suicidi di gruppo. Trovo strampalati i blog delle anoressiche che parlano di Ana come la loro migliore amica o di quei forum dove s'incontrano per vantarsi di quanto sono dimagrite e da quando riescono a non mangiare. Anzi ... se penso a queste forme di autolesionismo, almeno chi cerca d'infettarsi lo fa attraverso il piacere dei sensi ... magari dopo sopraggiunge la sofferenza autolesionista, ma solo dopo ... 

 

In ogni modo, a chi diceva che il condom è una conquista della sua generazione moderna, quel calzettone sul pisello ce lo siamo tirati tutti su e tenuto pure ben stretto quando la gente moriva come mosche. Semmai siete voi giovani moderni  che usate l'amore al posto del preservativo, che siete più ben disposti a rischiare di farlo senza col vostro partner, senza tener conto di quello che c'è stato prima di voi e dimenticandovi di chi vi siete innamorati prima di stare con chi state. 

 

Oggi esiste anche il tampone in grado di dare un immediato responso sulla sieropositività. In Italia non ha ancora ricevuto il bene placido del ministero della sanità, ma so che a New York oramai è di uso comune nei locali al pari di un alcol test. Quindi, anche se la cura ancora non esiste, la prevenzione ci permette anche di praticare un bareback "sicuro".

Per tutti gli altri ... e che ne so ... fin quando non si rendono pericolosi andando a infettare degli ignari, si tratta pur sempre della loro libertà individuale.

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@Silverselfer: intendi l'oraquick? Io onestamente nei clubs non 'ho mai visto ( magari frequento locali meno all'avanguardia), ma in farmacia costa sui $40 dollari e da' un risultato in 40 minuti. Fra costo Ed attesa, dubito che chi vive una vita sessuale " spericolata", ne faccia uso. Purtroppo il tasso di infezioni ha ripreso anche qui alla grande.

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