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Concerto neonazista a Milano


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Hammerfest 2014, a Milano da tutto il mondo per il concerto neonazi

Il punto di ritrovo dei nostalgici è il parcheggio della tangenziale est, uscita 14 a Carugate. Sono attese mille persone che trasformeranno il capoluogo lombardo in capitale europea del "White power"

 

Il meeting point è stato fissato nelle ultime ore: parcheggio della tangenziale est, uscita 14 a Carugate, hinterland a nord di Milano. Questo il centro di raccolta dove oggi pomeriggio confluiranno oltre mille persone da tutta Europa per partecipare all’Hammerfest 2014, raduno nazi-rock. Milano così si trasforma da città medaglia d’oro della Resistenza a nuova capitale del neonazismo europeo.

Il battage per l’evento gira da settimane sui siti specializzati. Nella zona di Linate sono già stati prenotati tre alberghi. Il cappello sull’organizzazione, come già nel 2013, lo mette la Skinhouse di Bollate il cui volto pseudo “istituzionale” è rappresentato dal movimento di estrema destra Lealtà e Azione che ha recentemente partecipato a un meeting organizzato ad Atene dal movimento Alba Dorata. Qualche coordinata per capire cosa andrà in scena oggi. La Fratellanza Hammerskin è un movimento a carattere internazionale che dichiara di voler perseguire “lo stile di vita White Power”. Molti i riferimenti soprattutto negli Stati Uniti dove la Fratellanza viene fondata negli anni Ottanta da fuoriusciti del Ku Klux Klan. Tra le tante band che animeranno il festival ci sono i tedeschi Lunikoff, la cui denominazione originaria era Endlosung (“Soluzione finale”). Il logo della band è composto da una L e da una spada, chiaro riferimento alle insegne della divisione SS Lutzow creata da Himmler. Dall’Ungheria, invece, arrivano i Vérszerzodé legati al circuito Rac (Rock Against Communism). Il ritornello di uno dei loro brani recita: “Ein Volk, ein Reich, ein Führer”. Stessa linea per i milanesi Malnatt che cantano: “Sarò me stesso finché ci sarò, / con il braccio teso ti saluterò! /Sono della Resistenza bianca!”. Da Verona arrivano invece I Gesta Bellica che dedicano un testo al comandante delle SS Erich Priebke chiamato il Capitano. Milano nera, dunque. Rock e politica. Con la Questura che ieri ha diffidato i partecipanti a compiere atti contrari alla legge Mancino. Oggi si canta. Ma il lavoro è in prospettiva. Obiettivo: 29 aprile 2015, quando correranno i 40 anni dall’omicidio del giovane missino Sergio Ramelli, ucciso nel 1975 da due ragazzi di sinistra.

La tensione è alle stelle visto che il fronte opposto, quello dell’autonomia diffusa, prepara disordini per il primo maggio quando sarà inaugurato l’Expo 2015. Intanto, per il corteo di Ramelli del 2013 la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per 16 persone. Tutti sono accusati di aver violato la legge Scelba che punisce “le manifestazioni usuali del disciolto partito fascista”.

Il capoluogo lombardo, dunque, si ripropone come cantiere dei nuovi scontri sociali a livello nazionale. Sul fronte degli Hammer, il movimento milanese da qualche tempo ha trovato un leader. Si tratta di Mimmo Hammer in rapporti con il presunto narcos montenegrino Milutin Tiodorovic. Il suo nome (non iscritto nel registro degli indagati) compare in una intercettazione messa agli atti di un’inchiesta della Finanza che ha fotografato i rapporti tra la ‘ndrangheta e la malavita serba. Si allarga anche l’ala di CasaPound gestita politicamente da Marco Clemente, già candidato del Pdl alle Comunali del 2011 e intercettato (ma non indagato) a colloquio con personaggi legati ai clan.

 

Da Il Fatto Quotidiano

 

 

 

E' assolutamente vergognoso e il fatto che si tenga la dice lunga sul controllo che non effettua lo Stato italiano.

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https://www.gay-forum.it/topic/28763-concerto-neonazista-a-milano/
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AndrejMolov89

Fin tanto che non si capisce che determinate ideologie non dovrebbero essere liberamente espresse in uno stato democratico e liberale, la vedo dura. Abbiamo fatto l'errore di non fare un operazione di De-fascitizzazione delle cariche pubbliche (cosa che è stata fatta in Germania con il nazismo). Lasciando il residuato libero di avere un potere politico, abbiamo reso il nazifascismo una malattia endemica del tutto italiana.

Cos'è, vogliamo prendere una P38 e tornare a spararci nelle piazze? 

 

La provocazione è alla base di certe manifestazioni. Accettarne i toni significa evocare indirettamente la reazione della controparte, la quale non è meno agguerrita e riguardo ad organizzazione sta messa anche meglio. 

 

I nazisti, neonazisti, nazifascisti o peggio ancora quelli che si mascherano da qualcos'altro perseguendo gli stessi ideali, ci sono sempre stati e hanno fatto le loro "commemorazioni", ora dalla Francia arriva la moda del concerto, ma rimangono dei fossili .... pericolosi fossili. Ma fin quando si mostrano come tali sono meno pericolosi. 

 

Importante è non raccogliere la provocazione, lasciarli fare la loro sagra con tutto la chincaglieria e mirabilia d'epoca e trattenere il fiato per il fetore di cloaca fascista. 

 

A chi prudono le mani può sempre smettere di fare il pacifista vegano e iscriversi a una palestra di pugilato. Per quanti, invece, vogliono concretamente fare qualcosa contro quel malcontento sociale che sta alimentando il bacino elettorale delle destre europee, si formi una chiara idea politica e cerchi poi di farla in maniera attiva ... prima di tutto andando a votare.  

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