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Come ti gestisco il rating...


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@@marco7  per essere precisi: non ci sono delle "pagine in bianco" nella legge, ma è come se ci fossero

il testo è stato pasticciato all'ultimo minuto, ci sono rimandi a commi che nel frattempo erano stati cancellati, dunque è stato approvato un testo con tutta la numerazione sbagliata e con dei rimandi che non ci sono

 

questo articolo descrive discretamente il casino:

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/21/legge-stabilita-quer-pasticciaccio-brutto-dei-755-commi-non-tornano/1286737/

 

e il casino è stato ammesso anche dal sottosegretario Morando

 

... Enrico Morando, che riconosce, con apprezzabile onestà, una responsabilità condivisa per il pasticcio sull’articolato della legge di stabilità andato in scena l’altra notte: “Il momento più difficile è arrivato nel pomeriggio quando è stato chiaro che i commi del maxiemendamento non corrispondevano più a quelli commentati nella relazione tecnica. Non c’era più corrispondenza tra i commi e i rimandi – ha detto Morando in un colloquio suRepubblica – il comma 38 rimandava ad un comma 705… nel frattempo eliminato… è stato come tentare di costruire un ponte mentre qualcuno sposta continuamente la riva del fiume”.

 

allora o la camera riscriverà questi commi saltati, riempiendo queste "pagine bianche", o correggerà i rimandi errati, ma non ho idea se questo si farà perché comporterebbe un altro passaggio al senato e si rischia di non chiudere per fine anno e di entrare nel 2015 in "esercizio provvisorio"

l'esito possibile è che avremo una legge di stabilità illeggibile, con dei "buchi" normativi veri e propri

Edited by conrad65
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quanto alle agenzie di rating, se ne da troppa importanza, oggi giorno sono irrilevanti e superate. Erano ultili negli anni '80 oggi sono entità senza senso.

il rating lo da quotidianamente il mercato,  le agenzie di rating prendono solo atto di una situazione giò nota, e lo fanno con notevole ritardo rispetto a quanto stabilito dal mercato

quanto all'evasione, su questo argomento bisogna stare attenti

è una specie di feticcio dei vari governi

l'italia è spaccata in questo senso, nelle regioni settentrionali, laddove c'è il grosso della produzione industriale, è in linea con tutti i paesi europei, ed al di sotto di quel livello è difficile andare in quanto viene considerata endemica.

questo è un concetto essenziale, perchè molte delle misure messe in atto per combattere, sulla carta, l'evasione non fanno altro che combattere chi è onesto, non chi evade. Un imprenditore onesto oggi giorno ha la vita resa impossibile dal mostro buroratico repressivo anti evasione, tale che si finisce col favorire chi evade a discapito di chi è onesto. In sostanza la battaglia antievasione, così come è intesa oggi, favorisce l'evasione e fa chiudere chi non evade, l'aumento di percentuale di evasione negli ultimi anni va vista in questa ottica, legge di darwin sfavorevole nel mondo economico.

piu' interssante è il capitolo riguardante dove oggi sia annidata l'evasione, capitolo incredibilmente complesso del quale mi sento solo di mettere titolo e sottotitolo piu' che il contenuto.

titolo: connubio politica-municipalizzate-imprese-mafia con particolare nel settore appalti pubbiici (con particolare attenzione ai sub-appalti)

sottotitolo: ecco perchè non verrà mai sconfitta.

Edited by p1olo
quanto alle agenzie di rating, se ne da troppa importanza, oggi giorno sono irrilevanti e superate. Erano ultili negli anni '80 oggi sono entità senza senso. il rating lo da quotidianamente il mercato, le agenzie di rating prendono solo atto di una situazione giò nota, e lo fanno con notevole ritardo rispetto a quanto stabilito dal mercato

 

si e no: è vero che il rating lo danno i mercati, tuttavia, una volta ufficializzato dalle agenzie addette, è sulla base del rating che i grandi fondi di investimento (come ad es. i fondi pensione delle "vedove scozzesi" ed altri) decidono come allocare il patrimonio

questi fondi, per statuto, investono quote via via minori del patrimonio in titoli obbligazionari al di sotto di un certo rating

il fatto che i titoli pubblici italiani non siano crollati dopo la diminuzione del rating significa che non sono più in mano ai fondi internazionali, ma sono nelle mani delle banche italiane, che li hanno ricomprati sul mercato, dopo la grande crisi della fine dell'era Berlusconi, con i soldi prestati dalla BCE

dunque si è innestato un meccanismo che può essere visto come "utile" ma anche "perverso" a seconda dei punti di vista, con il seguente flusso:

 

BCE (presta a) -> banche italiane (che partecipano alle aste/ricomprano sul mercato i) -> titoli pubblici italiani (in modo tale che) -> i tassi di interesse si mantengano bassi

 

la conseguenza è che le banche italiane sono sempre più esposte sui titoli pubblici italiani e sono sempre meno diversificate sul mercato finanziario, con una conseguente diminuzione della loro solidità patrimoniale

 

dunque l'insensibilità dei titoli pubblici italiani al rating è, paradossalmente, il sintomo più evidente di una malattia complessiva del sistema finanziario italiano che si regge oggi unicamente sulla stampella della BCE e delle banche compiacenti perché gestite, in modo opaco, dalle Fondazioni bancarie

 

 

 

titolo: connubio politica-municipalizzate-imprese-mafia con particolare nel settore appalti pubbiici (con particolare attenzione ai sub-appalti) sottotitolo: ecco perchè non verrà mai sconfitta.

 

su questo sono d'accordo: il diritto societario italiano è "fatto" per frodare il fisco, e le municipalizzate da questo punto di vista sono delle macchine perfette di consenso (distribuzione di posti pubblici/appalti a imprese compiacenti) e di accumulo di fondi neri

sono anche d'accordo che questo intreccio andrebbe indagato: il connubio stato - mafia probabilmente non è dove lo sta cercando la procura di Palermo, ma passa per le municipalizzate

 

il tentativo che stanno facendo è quello di isolare la vicenda "mafia romana" nel classico schema giornalistico "malavita che sfrutta gli appalti della sana società civile", ma questo è solo uno schermo propagandistico

la verità è che i Carminati sono il "mondo di mezzo" ma il mondo è uno ed è completamente integrato: la politica, le municipalizzate e la mafia sono un ganglo unitario, i Carminati sono solo i personaggi che gestiscono dei rapporti che per loro natura non possono emergere alla luce del sole, pena la destabilizzazione complessiva del sistema mafioso-istituzionale

Edited by conrad65

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