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Oltre l'intimità di coppia: relazioni aperte & esperienze a tre/quattro/etc


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:D

 

Lo ripeto. Tra due adulti consenzienti l'apertura della coppia - che cmq presenta diverse sfumature - non nè immorale, nè sporca o che altro. E' una scelta.

Si può non condividere - e mi pare anche giusto!!! - ma non etichettare come sbagliata, o come ripiego in un rapporto stanco.

Per quanto mi riguarda coppia aperta non vuol dire che domani mattina esco e vado a portarmi a letto il primo che capita (o la prima che capita). Idem per mio marito.

Se si gioca, si gioca in due. Altrimenti non si gioca.

Attualmente non ci serve altro pepe, siamo già abbastanza pepati di nostro.  :no::kiss::D

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scegliere di essere una coppia aperta, non mi sembra ne una scelta sbagliata, ne una scelta "immorale" o cose del genere...semplicemente una scelta dovuta a differenti modi di pensarla... però io personalmente non la vdeo così...

credo nella fedeltà, sono contro il tradimento, e nel momento in cui decido di stare con una persona, formare una coppia fissa che si dichiara reciproco affetto o amore, devo stare solo ed esclusivamente con quella persona... ciò sta nel fatto che per me una volta che si sta insieme o ci si "fidanza", si cerca di dimostare il più possibile l'affetto che si ha per quella persona, e la fedeltà mi sembra un modo per dimostrarlo... se invece sento i bisogno di stare con persone nuove e non limitarmi alla fedeltà (cosa che mi è successo) allora la finisco lì con il fidanzamento e capisco che in realtà non provavo niente di più per quella persona..

Ah no, però il nostro caso forse è un tantinello diverso.  :kiss:

Qua i giochi si fanno al massimo in 4, non che io trovo uno (o una) e vado per conto mio, mentre lui va con una (o uno) e se ne sta per conto suo.

Si gioca in 2+2 altrimenti nisba, non ci interessa.

Con il post di Sibyl è venuto sul piatto un altro tipo di coppia aperta, diversa, molto diversa, da quella di cui si stava finora parlando (con la parziale eccezione di Almadel, che aveva parlato, ma in altro topic, di un Quartetto). Cioè una coppia (eterosessuale o gay che sia non ha molto importanza) che accoglie, o accalappia, o si concede a, un/a terzo/a.

 

Ora Sibyl non me ne volere, ma questo tipo di coppia aperta che tu ipotizzi a me non convince. Fermo restando che magari nella realizzazione pratica potrà essere condotta elegantemente e senza controindicazioni. Ma, in generale, o in astratto, essa si basa su una disparità che non può non valere come un elemento di potere, ove chi ne ha meno è destinato ad essere usato. E nel 90% dei casi chi sarà usato sarà il/la terzo/a (come vedi lascio aperta in qualche raro caso anche la possibilità opposta) - usato per rafforzare, essenzialmente, la complicità dei due partners fissi. Non parliamo poi se è consapevole l'intento, ad es., di ravvivare un momentaneo o strutturale calo di libido della coppia stessa, o altro ancora. Per questo l'accordo tra i due partners non basta - perché può essere un accordo ai danni di un altro.

 

Inoltre, quanto all'ipotesi generale, se si è veramente molto complici e molto uniti, perché si dovrebbe avere necessariamente bisogno della presenza fisica dell'altro? Basterebbe raccontarsi le eventuali proprie esperienze, riportandole all'interno della coppia - nulla di più complice che la parola.

 

Da come scrivi, sembra che a volte tu ipotizzi un 2+1 altre volte un 2+2, in quest'ultimo caso le mie riserve cadono, ma allora non si tratta più nemmeno di una coppia aperta, direi. E' anche ovvio che se le tre persone non hanno vincoli tra di loro, è tutto un altro paio di maniche.

ma aggiungere pepe non vuol dire rimediare alle carenze .... irisch amore mio non dare per scontato che le coppie aperte siano poveri individui che trascinano il rapporto perche' nelle maggior parte dei casi non e' cosi'... vero e' che il bisogno sessuale (o il punto di vista sessuale)di un uomo e di una donna sono sostanzialmente differenti quindi non so bene come gestire la cosa... diciamo solo che io mi diverto a fare sesso.... e un gioco a due per tutta la vita mi annoia.. tutto qui :kiss:

Isher,

il 2+1 non mi interessa granchè, anche se ci siamo andati vicini con un'amica.  :no:

Il 2+2 interessa già di più, ma non sono situazioni che andiamo a cercare.

Conosco persone che frequentano luoghi alla eyes wide shut, per intenderci. E lì dentro non metterei piede. Diverso per noi è il giocare con chi conosciamo bene da un bel pezzo, amicizie consolidate, cene che finiscono per diventare un momento molto intimo.

Ma ripeto... attualmente - e credo per un bel pezzo ancora - non ci interessa. Stiamo benissimo così e seguiamo solo quello che ci fa star bene.

 

La presenza fisica dell'altro è per noi ovvia.  :D Si gioca in due, non è una roba egoistica. "Ehi caro, vado da Mario/Lucia per una scopatina, me la godo e torno, a dopo eh?"

No ehm non funziona così.

Guardarlo impegnato in un gioco erotico con un altro uomo o un'altra donna mi diverte, mi stuzzica e vale anche per lui. Proprio perchè si fa insieme.

Ma mi rendo perfettamente conto che questa che parla è una persona totalmente diversa da una Sibyl di anche solo 10 anni fa.  :D

Quindi io comprendo perfettamente la vostra reticenza, la vostra posizione riguardo a questo delicato argomento.

All'epoca era qualcosa di impensabile, per noi.

Poi a volte le cose cambiano. L'evoluzione subita da me e mio marito come coppia è stata costante e senza strappi. Siamo insieme da quando eravamo ragazzini... e insieme siamo cresciuti, affrontando problemi e disagi, confidandoci segreti altrimenti inconfessabili, vivendo ogni  giorno di un amore profondo e pulito, sincero.

Il gioco con altri non è un must, non è un bisogno. Capita? Bene, non ce lo facciamo scappare.  :kiss: Non capita? E chi se ne frega, cenetta con candela, musica soft, bimbi a nanna... e una degna conclusione a due, appagante quel tanto che basta per replicare qualche minuto  dopo.  :D

Bada, Sibyl, non facevo una critica moralistica, tanto meno a te, e capisco benissimo che tu non ricerchi un gioco di potere o simili. La mia era proprio una considerazione generale. Però non sono d'accordo quando scrivi:

 

 

Si gioca in due, non è una roba egoistica.

 

Per te una cosa che si fa non in due, cioè da soli, è «egoistica»? Ma è esattamente il contrario: è un atto di responsabilità. Tornando alle formule, se la coppia è un 2, la coppia aperta io la concepirei come un 1+1+1... e un altro 1+1+1...La coppia rimane dietro le spalle.

 

Poi, come già accennavo, se le cose sono fatte veramente a livello paritetico, in situazioni che lo consentono, come tu dici, il pericolo che io segnalavo magari proprio non si dà.

ma infatti molte coppie aperte hanno delle regole .

noi pure facciamo le cose assieme il piu' delle volte ..ma non e' una regola fissa... cioe... partiamo sempre insieme e si decide un posto.. poi se io vedo un supermanzo paura glielo dico e me lo vado a catturare... e idem se lui vede una speudotravestita come piace a lui..........l'importante per noi e' andare a cercare sesso assieme... poi una volta giunti in sauna o nel pub si vede un po quello che si trova... e se non si trova nulla non e' che ne facciamo una malattia... faremo un tradizionale sesso a due......

comunque ora, con tutti gli impegni di lavoro che abbiamo difficile trovare altre distrazioni.......

 

 

irish non trattarmi maleee lo sai che con le parole straniere non sono portatoooo  :kiss:

Eheh,

è chiaro che, se per Sybil, Rispetto è "coinvolgere l'altro" e per Isher è "tenere la coppia alle spalle", questo significa che il Rispetto è un concetto molto soggettivo.

 

Io con le poche coppie che ho frequentato finora, mi sono sempre trovato bene e non ho mai avuto l'angoscia di "sentirmi usato". Coloro che si sentono usati da una coppia, probabilmente si sentono usati anche da un singolo.

 

Io credo che il sesso con due persone sia una fantasia molto comune; non credo che il terzo ci faccia "un piacere" più di quanto noi non lo facciamo a lui.

Almadel, io non ho affatto detto che avere la coppia alle spalle sia il Rispetto. Quell'espressione significava che se due persone che stanno insieme decidono di comune accordo di avere altre esperienze, ebbene le faranno da soli, altrimenti che esperienza diversa sarebbe? e si lasceranno quindi la loro coppia dietro le spalle (salvo ritrovarla poi).

 

Quanto all'uso, conseguente al rapporto di potere, di un terzo implicato in una coppia, tu sei proprio la persona che avevo in mente quando ho detto che non necessariamente e non comunque questo accadrebbe! :)

In effetti io stesso non lo presentavo come una conseguenza assoluta, solo assai probabile.

 

E' vero che fare sesso con due persone è una fantasia comune, ma qui si stava parlando non di due persone, da sole, ma di una coppia, il che secondo me fa una differenza. E su questo non cambio parere.

Son d'accordo con almadel sul fatto che si può fare sesso con una coppia aperta e divertirsi senza problemi e sono d'accordo con Isher sul fatto che essendo fidanzati sia meglio lasciare il proprio ragazzo a casa a spolverare.. :) Ovviamente il discorso cambia se uno va con una coppia perchè single, segretamente attratto/innamorato di uno solo dei due, etc. etc ma se io sono fidanzato il problema non si pone :gha:

Non sono contrario e non credo la pratica della coppia aperta una "bruttura", semplicemente non ci sono portato: l'unicità mi dà l'illusione di essere importante, speciale. Mentre, all'interno di una coppia aperta, questa illusione verrebbe a mancare e finirei per sentirmi inutile. La mia coppia non sopravvivrebbe; mi allontanerei. Dunque, ragionando sul mio caso, sono indotto a pensare che per aprirsi a questa pratica sia necessario: avere fiducia, in se stessi, nel partner; credere veramente nella parola amore; aver maturato il proprio rapporto ad un ottimo livello di complicità, ad un livello in cui il collante dell'unione non sia più IL rapporto sessuale; e aver maturato anche la propria personalità, superando complessi e preconcetti.

 

Ammetto, tuttavia, che mi sento un monogamo (preconfezionato?) e che, anche se fossi "pronto", non la vivrei.

Guest Irish Dragon

Perdonami Verde, ma da come ne parli sembra che per altri il rapporto sessuale sia l'unica espressione "d'amore" in una coppia chiusa. Personalmente, il rapporto sessuale lo trovo più atto ad esprimere un qualcosa che viene sentito da entrambe le parti, piuttosto che ad un collante in grado di reggere la coppia... io non desidero far sesso o far l'amore con la ragazza con la quale sto per rendermi conto che siamo una coppia, bensì lo faccio perché con lei ci sto bene e perché quanto mi dà, esiste sia dentro che fuori dal letto.

Sempre per quanto mi riguarda, trovo svilente il voler considerare il sesso in una coppia come unico punto di contatto fra le due persone presenti nella stessa, perché in fondo porta con sé tanti di quei sentimenti che spesso sono tutto fuorché "sesso".

 

Sempre sulle coppie aperte: più che di fiducia in se stessi, credo serva un'abbondante capacità di discernimento fra la semplice voglia e l'attrazione nei confronti di un'altra persona, che può sfociare anche in qualcosa di più longevo (sia a livello sessuale, che affettivo)

Il bisogno di fiducia in se stessi la trovo paragonabile al non saper resistere alle tentazioni... un po' buffo per una coppia aperta, non trovi?

In ogni caso noto che l'accostamento "non comprensione delle coppie aperte\preconcetto" va sempre per la maggiore :)

caro verde, per quello che hai detto ti meriti un punto di karma :)  :gha:  :)

in effetti aprire la coppia non e' cosii' semplice come si crede, e' necessario, come tu dici, aver maturato realmente il rapporto altrimenti si rischia di passare da un letto all'altro senza costruire nient'altro all'interno della coppia.

per quello che riguarda il sentirsi speciali, e rapportandolo al mio caso specifico, ti posso assicurare che le attenzioni che ricevo mi fanno realmente sentire unico... non e' che e' il sesso a farmi sentire speciale.. ma i bigliettini lasciati sparsi nella casa , i fiori, i regalini, i baci inaspettati magari in pieno centro citta'.. e tante altre picole cose... aprendo precocemente la coppia alla fine si rischia di farla naufragare anzitempo. La fiducia deve essere altissima ( non parlo solo al trasgredire certe regole private, ma soprattutt per quanto riguarda la salute e la protezione), e la complicita' deve assolutamente essere alla pari a quella che si ha col migliore amico... altrimenti la cosa partirebbe molto male.

un discorso a parte merita il fatto della ''predisposizione personale''... anche se io non credo in questa fantasia.. infatti 5 anni fa se mi avessere proposto una coppia aperta avrei riso.. ora invece sono cambiato..... penso in modo diverso.. e ho capito che nella vita non puoi mai sapere, essere certo di quello che puo' succederti.

 

 

cara irish potremmo parlare all'infinito ma non ne verremmo mai a capo... tu parli di amore, sentimenti, unicita'.. io parlo delle stesse identiche cose facendo un distinto tra sesso per godere.. e sesso per esprimere. in sauna non esprimo nulla... godo e basta.

a letto invece esprimo tutte le cose d cui tu parli... ma sono due cose assolutamente indipendenti.

 

faccio infine gli auguri al mio topic che raggiunge i 425 post.....  minchia ma da quanto va avanti questa discusione ? :)

per altri il rapporto sessuale sia l'unica espressione "d'amore" in una coppia chiusa.

 

Se mi permetti, apporto una rielaborazione: per alcuni fra quelli che vivono la coppia chiusa - e parlo in vece di rappresentante il sottogruppo -, il sesso esclusivo è la prova d'amore più grande, quella che ha più valore di tutte. Ma non l'unica; lo auguro a chiunque! Per questo l'amante non fa coppia mentre il tradimento la scioglie. Mi segui? Le ragioni di questa attribuzione - sesso esclusivo = coppia = amore - possono essere le più svariate e particolari (non riguardandomi tutte, posso solo immaginarne alcune fra le altre, ma per pigrizia evito); io spero di aver dato un'idea di quelle che sono le mie, nell'altro post.

 

Quanto al resto, ci sei; intendiamo la stessa cosa: quando si arriva a capire che il sesso non è la sostanza, ma un elemento come tanti altri interno alla coppia, che non fa coppia, allora si giunge a quel punto in cui dire al tuo compagno/a: "Vado a fare sesso" è lo stesso che dire: "Vado a giocare a tennis". E qui sono d'accordo con chi ha detto che il terzo diventa "strumento" ausiliario o ludico della coppia. Aspetto che può essere considerato rispettoso o irrispettoso del terzo componente a seconda che le intenzioni, sue e della coppia, coincidano e/o che siano dichiarate dalle parti. Altra questione riguarda invece chi, fuori della coppia cerca anche, o soltanto, rapporti più importanti di quello sessuale, quindi anche affettivi. In quet'ultimo caso - sempre secondo il mio discutibile parere - si sale ad un livello di maturazione, di libertà conquistata e concessa, ancora maggiore.

 

A proposito della fiducia di cui ho parlato, tu l'hai interpretata diversamente da come l'intendevo io. Il mio era un discorso personalissimo - anche se estendibile - di stima - se non mi imbroglio con i termini.

La mia recentissima scoperta e conquista dell'amore, della coppia, per come sono fatto (insicuro, sospettoso, eccetera), non mi permette di credere e di avere fiducia nel mio partner senza che mi siano date delle prove. Ed eccoci tornati al discorso iniziale.

Con tutto questo, comunque, non sostengo che la coppia aperta sia un traguardo per la coppia, ma semplicemente un'evoluzione della coppia, per chi n'è interessato. Quelli che preferiscono giocare a tennis piuttosto che fare sesso, "tradiranno" il partner con la racchetta piuttosto che... con quell'altra cosa. :gha:

 

l'accostamento "non comprensione delle coppie aperte\preconcetto" va sempre per la maggiore

 

Io parlo esclusivamente per me stesso, ed io riconosco di essere affetto da un preconcetto. L'immagine di più persone coinvolte sessualmente mi fa istintivamente storcere il naso, ma mi accorgo che è la stessa cosa che faccio quando, ad es., vedo in televisione un indigeno che mangia un insetto. Ho appreso dal contesto in cui sono nato e cresciuto questa reazione. Ovviamente c'è chi invece non ha, come me, una reazione istintiva discorde alla sua logica, bensì una preferenza motivata verso un altro stile di vita. Questi non avranno un preconcetto, ma un diverso ideale. Nulla da ridire finché non sono lesivi od offensivi della libertà altrui. :)

 

per quello che hai detto ti meriti un punto di karma

 

Cosa vuol dire? :) Non m'intendo di astrologia...

 

Se voglio godere, sempre la mia ragazza scelgo

 

E se nonostante l'amore lei non fosse capace di soddisfarti sessualmente, a cosa rinunceresti, all'esclusività o al piacere? Magari... addirittura a lei?

Questa domanda me la pongo anche io delle volte e mi accorgo che ho un limite. Che sia scelto oppure imposto, c'è. Dunque la domanda risulta essere: abbatterlo... oppure no?

Sono molto colpito da quello che scrive Verde.

L'idea che una persona che vive in una "coppia chiusa" comprenda e riconosca le motivazioni della "coppia aperta"

mi impressiona non poco.

 

Effettivamente la "impossibilità fisica" è uno dei motivi teorici per i quali si riconosce a sè stessi la possibilità di vivere una "coppia aperta".

1)Se l'altro/a non potesse più avere rapporti sessuali con noi, ci imporremmo la castità in nome dell'Amore?

2)Imporremmo all'altro/a la castità, nel caso fossimo noi a non essere più in grado fisicamente?

3)O lasceremmo o accetteremmo di farci lasciare?

 

Se la risposta fosse la 3), allora chi ragionasse che la "coppia chiusa" non è veramente amore, ma solo una "costruzione sentimentale intorno al sesso" avrebbe ragione.

 

Ma se fossimo disposti a mettere in atto le altre due opzioni (quelle sulla castità) non saremmo forse di fronte a un caso di sadomasochismo? Pratica sessuale quest'ultima assai dignitosa, ma che per avere questa dignità deve essere consapevole, condivisa e non divenire un metro per giudicare chi non la possiede.

 

La questione del sadomasochismo come base della "coppia chiusa" mi ha sempre interessato e quando ho avuto delle "coppie chiuse" ho sempre dovuto ammettere che ci fosse questa componente e quando ho scelto la monogamia, ho rivelato che essa faceva parte di questo impianto psicologico.

 

L'idea che il corpo dell'altro sia una mia proprietà e che solo io ne posso godere carnalmente era per me una fonte di piacere che si basava su un suo sacrificio e quindi si configurava come un vero e proprio atto di sadismo; allo stesso modo il piacere che ho provato quando mi sacrificavo in questo modo, era coerente con un pensiero masochista.

 

Giustamente qualcuno potrà notare che non sempre "astenersi" è un sacrificio o che non sempre si "goda" del fatto che l'altro si sacrifichi.

Qualcuno potrà dirmi che se il compagno o la compagna saranno un giorno ridotti sulla sedia a rotelle, ebbene quel giorno si dirà addio alla propria sessualità senza alcun genere di sforzo, senza nessuna forma di sacrificio.

Costoro evidentemente vivono l'atto sessuale ESCLUSIVAMENTE come l'espressione di un sentimento amoroso e non come un impulso che l'Amore incanala e rende speciale, ma proprio come la CAUSA di tale impulso.

 

La Monogamia si addice perfettamente a simili Angeli.

E' questo un mito? Non lo so; di certo è per grazia di questa possibilità teorica che non mi sento di parlar male delle "coppie chiuse", verso le quali al massimo posso essere dubbioso, ammettendo che per me Affetti e Sessualità nascono da luoghi distinti di me e si incronciano solo in occasione dell'Amore.

La questione del sadomasochismo come base della "coppia chiusa"

 

Mentre quello che scrivi tu è molto interessante, perché apre una vastità di riflessioni da fare.

 

Leggendoti ho ripensato subito al rapporto unico e singolare che mi aveva legato da bambino al mio cane. Quando morì, giurai che non ne avrei mai più avuto un altro. Ma non perché avessi vissuto male i suoi ultimi anni o fossi rimasto traumatizzato dal suo trapasso - al quale non ho assistito -, piuttosto per fedeltà; perché volevo dimostrare, rinunciando alla gioia di un altro amico quadrupede, quant'era stato grande, e quanto lo fosse ancora, il mio amore verso di lui.

Ora, senza entrare nel merito, rinunciare ad un animale da compagnia è relativamente facile, perché non si stà parlando di un impulso irresistibile; di un'esigenza; di un bisogno primario. Perciò, tutto quello che non è tale, lo si può considerare un debole pegno d'amore. E, ad es., non convincerebbe mai nessun essere umano. Difatti, è facile notare come l'uomo, invece, per dimostrare fede/fedeltà, ha sempre messo in palio cose molto più grandi, quali la vita (kamikaze), il nutrimento (il digiuno di religiosi o manifestanti), il sesso...

Ma la castità, a differenza del suicidio e del digiuno, ha una caratteristica cruciale: non uccide, e questo lo rende il sacrificio perfetto per dar prova dell'Amore. Nel caso di una coppia d'innamorati però, ovviamente, la castità non conviene, quindi ci si accontenta di limitare il sesso fra i due soggetti.

 

All'interno di una coppia acerba questo "rito" del sacrificio si può considerare positivo, motivato, giustificabile - si vuole dimostrare e ottenere fiducia -, ma all'interno di una coppia collaudata è davvero necessario? Ostinarsi a pretendere l'esclusività o a garantirla, non potrebbe essere (uso il condizionale, ci tengo a sottolinearlo) sintomo di qualcosa che non va? Ad es., insicurezza da un lato e desiderio di potere dall'altro?

 

E... nulla: mi sono dimenticato l'altra metà delle cose che volevo scrivere... non è grave.

 

una persona che vive in una "coppia chiusa"

 

Il fatto che io viva la coppia chiusa è conseguenza di molti fattori che, oltre a quelli già nominati, i più determinanti possono essere: scarsa intraprendenza e un compagno appagante. La mia condizione non è esclusivamente il risultato di una scelta (per ora, desidero e sono contento di essere l'unico per il mio ragazzo).

Guest Irish Dragon

Se mi permetti, apporto una rielaborazione: per alcuni fra quelli che vivono la coppia chiusa - e parlo in vece di rappresentante il sottogruppo -, il sesso esclusivo è la prova d'amore più grande, quella che ha più valore di tutte. Ma non l'unica; lo auguro a chiunque! Per questo l'amante non fa coppia mentre il tradimento la scioglie. Mi segui? Le ragioni di questa attribuzione - sesso esclusivo = coppia = amore - possono essere le più svariate e particolari (non riguardandomi tutte, posso solo immaginarne alcune fra le altre, ma per pigrizia evito); io spero di aver dato un'idea di quelle che sono le mie, nell'altro post.

 

Una precisazione: dipende il ruolo che dai all'amante. L'amante può far "coppia" se il rapporto ha una sua continuità nel tempo, sia che si tratti di coppia aperta che di coppia chiusa con tradimento.

 

Quanto al resto, ci sei; intendiamo la stessa cosa: quando si arriva a capire che il sesso non è la sostanza, ma un elemento come tanti altri interno alla coppia, che non fa coppia, allora si giunge a quel punto in cui dire al tuo compagno/a: "Vado a fare sesso" è lo stesso che dire: "Vado a giocare a tennis". E qui sono d'accordo con chi ha detto che il terzo diventa "strumento" ausiliario o ludico della coppia. Aspetto che può essere considerato rispettoso o irrispettoso del terzo componente a seconda che le intenzioni, sue e della coppia, coincidano e/o che siano dichiarate dalle parti. Altra questione riguarda invece chi, fuori della coppia cerca anche, o soltanto, rapporti più importanti di quello sessuale, quindi anche affettivi. In quet'ultimo caso - sempre secondo il mio discutibile parere - si sale ad un livello di maturazione, di libertà conquistata e concessa, ancora maggiore.

 

Contento chi reputa il far sesso simile all'andare a fare tennis :) il tutto dipende dal valore che si dà al sesso... non credo sia l'unica espressione di amore verso il partner, ma neanche qualcosa di paragonabile al dedicare del tempo agli amici.

A mio avviso il sesso preclude un'intimità che non trovo slegabile dal rapporto stesso, però son gusti.

Idem con patate poi, se si vuole pensare che cercando affetto fuori dalla coppia, si riesca a raggiungere un determinato livello di maturazione e di libertà. E' come dire che cercando al di fuori della coppia, si è più maturi di chi rimane circoscritto al "io e te"... mi sembra molto relativa come posizione in merito.

 

A proposito della fiducia di cui ho parlato, tu l'hai interpretata diversamente da come l'intendevo io. Il mio era un discorso personalissimo - anche se estendibile - di stima - se non mi imbroglio con i termini.

La mia recentissima scoperta e conquista dell'amore, della coppia, per come sono fatto (insicuro, sospettoso, eccetera), non mi permette di credere e di avere fiducia nel mio partner senza che mi siano date delle prove. Ed eccoci tornati al discorso iniziale.

Con tutto questo, comunque, non sostengo che la coppia aperta sia un traguardo per la coppia, ma semplicemente un'evoluzione della coppia, per chi n'è interessato. Quelli che preferiscono giocare a tennis piuttosto che fare sesso, "tradiranno" il partner con la racchetta piuttosto che... con quell'altra cosa. :gha:

 

Mi sembra di essere tornata ai tempi di una mia ex che diceva: "dedichi più tempo alla musica che a me", perché cercavo un mio spazio all'interno del rapporto di coppia senza venir meno agli "obblighi" della stessa.

Nel momento in cui ci si dedica ad un hobby\passione non parlerei di tradimento, quanto di interesse complementare allo stare in coppia. Se poi si vuole paragonare questo tipo di attività al ricercare un qualcosa che nella coppia manca e magari potrebbe esistere senza problemi, allora è un altro paio di maniche.

 

Ovviamente c'è chi invece non ha, come me, una reazione istintiva discorde alla sua logica, bensì una preferenza motivata verso un altro stile di vita. Questi non avranno un preconcetto, ma un diverso ideale. Nulla da ridire finché non sono lesivi od offensivi della libertà altrui. :)

 

E' per questo che me la prendo quando si associa il mio pensiero ad un preconcetto o ad un buonismo che, per inciso, detesto con tutto il cuore.

Io la vedo in altra maniera, però proprio per questo sto qui a parlarne e a spiegare il perché vedo le coppie aperte in un dato modo... e non credo di essere l'unica.

 

E se nonostante l'amore lei non fosse capace di soddisfarti sessualmente, a cosa rinunceresti, all'esclusività o al piacere? Magari... addirittura a lei?

Questa domanda me la pongo anche io delle volte e mi accorgo che ho un limite. Che sia scelto oppure imposto, c'è. Dunque la domanda risulta essere: abbatterlo... oppure no?

 

Cosa risolverei andando con un'altra donna? Che la mia vita di coppia sarebbe salva e il mio ormone galopperebbe più felice? Non penso, dato che non farei altro che scansare il problema con la mia ragazza o con me stessa. Torniamo al discorso di qualche mio messaggio fa: o faccio sesso fuori dal rapporto per divertimento o mollo la mia ragazza in caso di problemi e facciamo prima. Dato che la prima soluzione non m'interessa per motivi che ho già spiegato, in caso di problemi mi butterei sulla seconda alternativa.

 

Come diceva Christabel, non è un discorso di imporsi un dato comportamento... semplicemente non viene spontaneo. Sono limitata per questo, perché non dò modo alla coppia che "vivo" di evolversi? Amen :)

:)

Io, Irish, non credo affatto che tu sia "limitata".

Ognuno di noi vive la coppia come diavolo vuole. Rispettando la propria natura, i prori sentimenti, i propri valori, quello che vuoi. La vita di coppia è SACRA. Nessun può permettersi di metter bocca.

Alla tua età, tesoro mio, io ero fidanzata con il mio attuale marito già da 6 anni.  :) Ci amavamo come il primo giorno e di allargare la coppia non ci passava manco per la capa.  :D

Poi siamo cresciuti - di età, non di testa  :) - e ci siamo guardati in faccia, prima di dire, okay dai proviamo!

Ma, ripeto, è una questione molto molto privata, che nessuno può permettersi di sindacare.

Ognuno di noi vive l'amore col proprio partner come diavolo vuole, grazie a Dio - o a chi per lui. Siamo già ingabbiati in una vita che ci vuole tutti uguali, ci manca pure che anche il rapporto di coppia venga rinchiuso in rigidi schemi.  :cry:

 

Sono stata spiegata?  :gha: :)

Sono limitata per questo, perché non dò modo alla coppia che "vivo" di evolversi? Amen

 

Sono dispiaciuto, Irish Dragon; ti sento sulla difensiva, quindi vorrei puntualizzare che la mia intenzione non è quella di smantellare la coppia chiusa al fine di distruggerla, sminuirla, ma piuttosto al fine di comprenderla e - svolta anche l'analisi dei meccanismi alla base delle coppie aperte, ma non da me, perché non la vivo -, confrontarla per capirne le differenze alla radice.

Ma per raggiungere questo livello di minuziosità è necessario mettersi in discussione, perché se si parte con il presupposto di non voler riconoscere, ad es., i propri limiti (perdonami ma, non saprei come esprimermi diversamente), è impossibile tirare delle conclusioni che non siano puramente superficiali e, per questa ragione, potenzialmente sbagliate. E, ad ogni modo, non ce nulla di male nell'essere limitati; lo siamo tutti, chi su una questione chi su un'altra.

 

Io la vedo in altra maniera, però proprio per questo sto qui a parlarne e a spiegare il perché vedo le coppie aperte in un dato modo

 

Onestamente non condivido il fine che stabilisci alla conversazione: non si dovrebbe limitare a dare una spiegazione del proprio punto di vista, una giustificazione del nostro modo di vedere le cose - magari in un accozzare di corna -, bensì dovrebbe essere una condivisione di idee al fine di apportare un arricchimento all'argomento, per farlo crescere e per, magari, giungere ad un punto di incontro... a delle verità.

Ad esempio, tu dici:

 

A mio avviso il sesso preclude un'intimità che non trovo slegabile dal rapporto stesso, però son gusti.

 

non è un discorso di imporsi un dato comportamento... semplicemente non viene spontaneo.

 

Io di queste cose mi domando il perché.

Cosa rende, per alcuni, il sesso indissociabile dal sentimento? La ragione di questa associazione non dev'essere intrinseca all'esere umano o ci accomunerebbe tutti. Dunque che cos'è che ci differenzia? Cultura, biologia, psicologia?

Oppure: siamo certi che la coppia chiusa non sia un comportamento indotto? In alcuni individui - tra i quali anch'io - sorge spontanea, ma su quali basi? Perché? Io ho riflettuto ed esposto le mie motivazioni. Le tue quali sono? (Se vuoi dirle!)

 

Se si provasse a mettersi in discussione, forse si potrebbe venire a capo di questi interrogativi. Ovviamente, se si è interessati a farlo. In caso contrario, perché partecipare ad una discussione privi dell'interesse a risolverla?

 

P.S. Ammetto di sentirmi un gran rompi palle questa mattina; non dormo da tre notti e sono iperattivo. Quindi, se ho urtato la sensibilità di qualcuno, chiedo scusa. Ignoratemi! :)

io, rispondento all'unltimo quesito di verde, mi sento di dire che secondo la mia personalissiam idea gli uomini e le donne non sono naturalmente portati per la fedelta'... nessun animale e' fedele (e non venitemi a parlare degli inseparabili perche' anche queli scopano a destra e a manca)quindi perche' proprio l'uomo dovrebbe esserlo? e poi se quello che dico fossero solo cazzate mi verrebbe da domandare il perche' una fetta cosi' ampia dell'umanita' abbia tradito o abbia l'amante fissa....... se fossimo tutti naturalmente portati al matrimonio e alla fedelta' con la sola donna o il solo uomo le statistiche parlerebbero diversamente.

detto questo preciso che non voglio neppure io smantellare la coppia chiusa ne mandarla in estinzione... vorrei solo far riflettere sul fatto che troppe volte abbiamo un idea su una cosa perch'e ''tutti fanno cosi'''.... per l'umanita' la normalita' e' la coppia chiusa..ma si dimentica che adamo ed eva sono seplici figure metaforiche e che il concetto di coppia come in genere la si intende in realta' e' piena di difetti, frustrazioni e malcontenti... e mi domando sempre lo stesso questio..perche?

 

vabbeh... ho fatto un po lo psicologo e il filosofo della mutua, me ne rendo conto,ma talvolta mi succede di pensare a tutte queste cose concludendo solo un grand malditesta :)

io, rispondento all'unltimo quesito di verde, mi sento di dire che secondo la mia personalissiam idea gli uomini e le donne non sono naturalmente portati per la fedelta'... nessun animale e' fedele (e non venitemi a parlare degli inseparabili perche' anche queli scopano a destra e a manca)quindi perche' proprio l'uomo dovrebbe esserlo?

 

Semplicemente perchè l'uomo non fa sesso con un'unica idea in testa "mantenere la specie"...cosa che fanno gli animali. Ancor meno noi, che pur avendo un pensiero del genere (magari qualcuno ci tiene alla specie umana :asd:) non siamo la chiave per la nostra sopravvivenza, a quello ci pensano gli etero.

 

Concordo sul fatto che l'uomo non sia fatto "di natura" per essere fedele, ma non perchè gli animali sono così (già detto, sono motivazioni diverse), ma perchè in sostanza l'uomo è infimo e bastardo...l'uomo quando si comporta bene piega la sua natura "animalesca" e si evolve.

 

Se si vuol fare sesso a destra e a manca, benvenga, ma animali si torna...e senza nemmeno avere lo scopo che almeno loro hanno :asd:

 

P.S. La mia opinione sulla coppia aperta la dissi tempo fa: se due persone in coppia sono d'accordo, contenti loro contenti tutti. Se uno dei due è propenso alla coppia aperta e l'altro no, chiudere subito la relazione perchè si creano solo problemi. ;)

Questa cosa dell'uomo infimo e bastardo...non so ma mi dà l'idea che abbia un nome e cognome ;)

 

Correggerei in : premesso che gli ex fidanzati di Hinzelmann e in ispecie quelli che lo hanno mollato e/o cornificato ( quelli scaricati da lui sono sfigati :) ) sono tutti infimi e bastardi....

 

In realtà a parte gli scherzi il paragone cogli animali non regge.

Cambiapelle mette in piedi un discorso autorassicurativo ( in fondo sono più "naturale" io...)

ma non torna neppure l'inverso ( sesso occasionale come regressione animale )  perchè l'uomo

si è affrancato da "estro" e "calore" e nell'uomo il sesso è ricerca libera del piacere e cultura, non solo istinto

ormonale e riproduttivo ( sia egli fedele sia infedele, sia monogamo, sia poligamo )

 

Inoltre è inutile dire, noi parliamo di sesso e affetti e per gli animali diventa impossibile

il raffronto sul punto affettivo.

 

Si badi bene, ciò non toglie affatto che i miei ex siano stati infiimi e bastardi... :asd:

ma non in quanto appartenenti alla specie umana, proprio in ragione di nome e cognome :asd:

  • 1 year later...

Vorrei riprendere i maniera molto più ampia (vale a dire con il supporto di voi bei maschioni) un argomento trattato nella Girl's Area...come da titolo quello delle coppie aperte!!

Sono queste da definirsi coppie a tutti gli effetti??C'è una qualche forma di sentimento che unisce queste due persone??Sono coppie che in qualche modo hanno un futuro...o stanno insieme solo perchè accomunate da una stessa passione??

 

per cominciare riporto quello che è il mio pensiero

 

credo che il principio della coppia aperta sia questo...sono persone che stanno bene nella loro camera da letto, semplicemente hanno una visuale più ampia...

 

poi ci pensavo proprio l'altro giorno, e oddio potrei anche sbagliarmi alla grande, cioè, non è detto che siccome una cosa una determinata azione non rientra nella nostra lunghezza d'onda vuol dire che sia sbagliata...che questa coppia non sia da definire coppia, sia priva di amore, sia solo sesso ecc ecc...perchè a questo punto dovremmo "accettare" il pensiero di chi dice che le coppie gay non sono coppie, sono solo sesso...e noi sappiamo che non è così!!

Ribadisco...ognuno vive nella propria camera da letto come li piace, facendo quello che fa star bene entrambi i poli della coppia

 

perchè infondo è così...siamo uguali come caratteristiche fisiche, camminiamo su due gambe, abbiamo due occhi due braccia un cuore e un cervello..ma siamo completamente differenti!!Perchè ognuno è il contesto in cui vive..ognuno è lo specchio della propria cultura e del proprio carattere, e l'amore beh è il campo in cui ci differenziamo con maggior "successo"..uomini e donne...ognuno lo vive cercando di creare qualcosa che deve andare bene per se e per il/la proprio/a compagno/a non per la gente che sta intorno

Ma dal momento che teoricamente (visto che non ho esperienza diretta della cosa) tu non stai con il tuo ragazzo per il sesso ma per il sentimento, non ci vedrei nulla di male nel sesso anche con altri partner, dove è solo una questione fisica e non affettiva. E comunque visto che si parla di coppia aperta nessuno dovrebbe essere la ruota di scorta dell'altro, visto che anche l'altro è "autorizzzato" alle sue avventure.

C'è una qualche forma di sentimento che unisce queste due persone??

 

una coppia aperta che ho frequentato mi ha detto che lui (il più grande) lo faceva per permettere al partner (più giovane) di far tutte le esperienze che voleva, purché fossero insieme, così da divertirsi entrambi, e così da non rischiare di perderlo qualora si stancasse (il più giovane era alle primissime esperienze gay). sentimentalmente parlando, da quel poco che ho visto, mi sembravano molto affiatati e anzi spero per loro siano insieme tutt'ora, perciò non parto dal presupposto che nelle coppie aperte non ci sia amore o altri stereotipi simili

Credo di scrivere sui forum gay

proprio per dire la mia su questo argomento :sisi:

Esiste già una vecchia e lunga discussione su questo forum.

 

Io sono in coppia aperta da tre anni,

è la mia seconda volta in questa situazione.

La volta precedente però si fermò a tre anni

(no, siamo lontanissimi dal lasciarci)

 

La cosa meno chiara l'avete già espressa:

una coppia può essere "aperta" solo quando

il ruolo del sesso non è centrale;

nonostante questo molti monogamici

credono il contrario.

 

Io sarei più geloso del suo migliore amico

con il quale ride, piange, parla e si confida

piuttosto che del suo amante con il quale fa sesso.

 

Perchè? Perchè credo che nell'Amore

ridere insieme, piangere insieme, parlare insieme e confidarsi

sia più importante che arrivare all'orgasmo.

 

No, non vi sto consigliando la "coppia aperta".

credo che sia in assoluto la cosa più difficile da gestire

(la cosa più facile è essere fedeli

e lasciarsi dopo un mese quando si vuole farlo con un altro;

o essere fedeli e tradire)

è così bello essere sicuro della fedeltà e della sincerità del partner

 

solo di due cose si è sicuri in vita...che si pagheranno le tasse e che si morirà, il resto è incertezza..e l'amore è il sentimento meno sicuro che possa esistere (anche se è il più bello)

 

Credo che come la persona che a smesso di fumare si dice "non ho fumato nemmeno oggi" un rapporto duraturo si faccia scrivendo pagina dopo pagina, per poi, magari, guardarsi un giorno alle spalle e dire "però, stiamo insieme da trent'anni"

 

non è detto che una coppia aperta non arrivi all'attimo del "però stiamo insieme da tre anni"...pensateci in una coppia aperta si "tradisce consapevolmente" se di tradimento si può parlare, visto che entrambe le parti in causa sono favorevoli..invece in molte coppie tradizionali si tradisce e basta (e solitamente l'altro partner ne è completamente ignaro)

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