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Nuova legge contro la diffamazione


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leggevo questo articolo, e trovo la cosa preoccupante :look:

 

http://www.repubblica.it/politica/2014/12/19/news/milella_su_diffamazione-103290831/

 

lo spirito della nuova legge si basa su una sorta di scambio: eliminano la galera per diffamazione e introducono multe, che tuttavia sembrano essere irrogabili (si dice così?) con estrema facilità anche per chi scrive su web (dunque in teoria anche per chi interviene su questo forum)

 

riporto da Repubblica

 

La prima domanda da porsi è questa: la futura legge è necessaria? La seconda: per evitare il carcere, che non è la prassi ma un'assoluta rarità, i giornalisti possono pagare un prezzo così alto? La terza: perché non si può fare una legge semplice, di un solo articolo con su scritto "è abolito il carcere" e fermarsi qui? La quarta: perché si impone una multa da 10 a 50mila euro? La quinta: perché le rettifiche devono essere prese per oro colato e pubblicate senza commento? La sesta: non sono pochi due giorni di tempo per pubblicare la rettifica? La settima: possono essere trattati allo stesso modo i quotidiani, i libri, i siti web, i semplici blog? L'ottava: perché, in una legge sulla diffamazione, viene inserito il diritto all'oblio e s'impone ai siti di cancellare in tutta fretta le notizie presuntamente diffamatorie? La nona: perché il principio della querela temeraria, la richiesta di una cifra spropositata rispetto a quanto si è scritto o detto, non viene inserito correttamente? La decima: com'è possibile che una maggioranza politica in cui il Pd è l'azionista più forte, che esprime addirittura un premier potente come Renzi, consenta di mettere il bavaglio ai giornalisti?

Edited by conrad65
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https://www.gay-forum.it/topic/28892-nuova-legge-contro-la-diffamazione/
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@@prefy  sono 50k euro prego :pogranichnik:

concilia??

 

non solo ti multano, ma devi pubblicare subito la smentita senza poterne commentare il contenuto (in sostanza è riconosciuta una sorta di insindacabilità del contenuto della smentita) e cancellare quello che hai scritto

Mentre il governo Renzi si appresta a risolvere il problema

della lentezza dei processi....eliminando i processi, la stampa

italiana dà la consueta dimostrazione di maturità democratica

pensando solo a ciò che la riguarda direttamente

 

 

cioè se io scrivo (per esempio) che una certa prelata omofoba è una sfrantona repressa posso essere multato?

 

 

Mhh non me ne intendo moltissimo ma credo di no! ... A quanto ho capito qui si parla di "diffamazione" che a quanto ne so è una cosa diversa dall' insulto o dall'espressione di punto di vista circa l'atteggiamento di una persona ...

Forse la diffamazione è mettere in giro informazioni false e denigranti(ma date per vere) a riguardo di una persona. 

 

Così come è scritto appare comunque chiaro che si tratta di una limitazione dell'espressione di opinioni ... però pensiamoci un attimo ... quale immenso potere hanno i giornalisti, oggi più di un tempo? Le informazioni scorrono rapidamente e soprattutto restano accessibili nel tempo a chiunque... una persona potrebbe uscirne seriamente rovinata dagli entusiasmi di giornalisti desiderosi di comporre un articolo scandaloso e sensazionale.

I giornalisti(categoria che purtroppo devo ammettere non amo particolarmente)spesso si permettono di manipolare le informazioni a loro piacimento,in modo anche spietato talvolta(e questo lo sappiamo tutti) ... tutelare un pochino anche le persone da questo loro "potere"non è per forza cosa malvagia ...

 

Spero di non essere andato off topic :)

 

 

la stampa italiana dà la consueta dimostrazione di maturità democratica pensando solo a ciò che la riguarda direttamente

 

beh ma questo può riguardare anche noi, banali scribacchini da forum

io ad esempio ho detto molte cose cattive in passato sul divino, a volte anche sul divano, e colgo l'occasione per pentirmene pubblicamente :bua:

E' che quando uno è un sudicio mafioso corrotto proprio non se la sentirebbe d'essere pubblicamente appellato come sudicio mafioso corrotto. I sudici mafiosi corrotti sono timidini e tenerelli, hanno un animo fragile e delicato, proteggiamoli.

AndrejMolov89

Perché a volte coloro i quali vengono chiamati sudici mafiosi hanno soltanto avuto la sfortuna di essere collegabili. Quando sei collegabile secondo il giornalista medio sei già colpevole e chiamarti sudicio mafioso su testata nazionale (COSA CHE FA costantemente Travaglio) implica che la tua vita è finita. Ci vuole un po' di responsabilità del mezzo giornalistico, cosa che i giornalisti una manica di CRETINI non fa, da Travaglio a Sallusti. Quando informi non devi dare la tua versione dei fatti, non devi dare la tua opinione richiesta, devi ricostruire un fatto e poi se vuoi farci un editoriale porre delle questioni e dare possibili interpretazioni. Quel che si fa generalmente nel giornalismo italiano è: fornire la tua versione del fatto con associata l'interpretazione e indottrinare gli idioti. Vedere per credere.

E' giusto che la diffamazione sia condannata. Mi basta ricordare Sallusti con la notizia falsa del giudice aveva costretto una ragazza ad abortire. Oppure visto che si parla di "sudici mafiosi", Lara Comi che andrà a processo per essersi inventata qualcosa di simile riguardo un ex sindaco di Ferrara.

 

 

Quel che si fa generalmente nel giornalismo italiano è: fornire la tua versione del fatto con associata l'interpretazione e indottrinare gli idioti. Vedere per credere.

Questo è verissimo, ma perché è verissimo? Perché il 70-80% dei giornalisti italiani è alle dirette dipendenze dei mafiosi corrotti di cui sopra.

Chi resta?

 

In pratica questa è una legge fatta contro la Gabanelli e pochi altri, non è che ci sian poi molti altri obiettivi da stroncare.

A me pare che già ora il 50% di un quotidiano sia fatto di collage di notizie Ansa...

direi che trattare un blog alla stregua di una testata giornalistica non sia serio comunque.

E aggiungo pure che non mi paiono sanzioni poi così pesanti per Repubblica...un paginone di Prada in più e se ne pagano due :D

Questo provvedimento somiglia moltissimo a quello inserito nella legge bavaglio dal Governo Berlusconi. Al solito quello che non riesce alla destra, viene chiamata la sinistra a compierlo. 

 

Mi piacerebbe che esistesse anche un reato di piaggeria, ovvero di chi scrive il falso per accrescere la morale di personaggi squallidi solo perché messi sul loro libro paga. Mi piacerebbe anche che si facci rientrare nella violazione della privacy le ricerche telematiche compiute dalle aziende sui propri dipendenti.Mi piacerebbe infine che si facesse pagare una multa salatissima a chi usa indebitamente i meta data delle mie navigazioni a scopo commerciale.

 

Per diffamazione, almeno ai tempi della legge bavaglio, era chiamata in causa la pubblicazione indebita di atti giudiziari. Il che a me piacerebbe parecchio, perché proteggerebbe tutti dallo sciacallaggio mediatico cui assistiamo quotidianamente. Non parlo solo dei processi ai corrotti o ai mafiosi, ma anche dei noti casi di cronaca che appestano giornali e tv quotidianamente. Il caso della Barbara Durso che inscena un'intervista con l'amante della povera Monica Cester è emblematico.

 

Sull'oblio telematico anche mi trovo d'accordo, ma sul come realizzarlo ho seri dubbi. Tuttavia, tornando alla Monica Cester o Yara o boh ... trovo immorale che se si scrive il loro nome su Google spuntino fuori ogni sorta di foto che li riguardano. E questo per sempre ... sembra una condanna divina. 

 

Il bullismo telematico - parte del provvedimento si vanta anche di calmierare questo fenomeno. Anche qui si apprezza l'intento, ma non bisogna dimenticare di valutare l'impatto sulle libertà personali. Tuttavia, se uno scrive una scelleratezza su qualcuno è sacrosanto che quel post debba essere cancellato e non rimanere in eterno o rintracciabile. Ma serve veramente una legge per imporre il buon senso?

 

Le opinioni - Questo è il vero punto del contendere. Io posso avere una mia opinione su di te? In che misura la posso enunciare senza incorrere nell'accusa di diffamazione? 

 

A oggi esiste la querela che è comunque una procedura che richiede i suoi tempi. La multa, invece, è più rapida e non solo, ma una volta istituita basterebbe anche solo minacciarla affinché raggiunga il suo scopo. Il suo valore intimidatorio è infinitamente più incisivo, tenuto conto anche del fatto che il ricorso prevederebbe gli stessi tempi e implicazioni che oggi richiede una querela. Qui si abusa del cattivo stato della giustizia italiana. 

 

Se le multe rimangono quelle previste nella legge bavaglio, se non ricordo male, si parla dai 30 ai 50 mila euro per la diffamazione a mezzo web. Ovvio che se si parla di giornalisti accreditati, questi avranno un ufficio legale alle spalle che li difende e una testata giornalistica che pagherebbe, ma per la rete è diverso. Io non so quanto Lux potrebbe sostenere un provvedimento del genere. Ovvio che s'innescherebbero misure di auto censura. 

 

Il provvedimento non mira a colpire il singolo, ma gli operatori sul web. Voglio dire, al divino importa poco cosa scrivo di lui sul mio blog, quanto invece Dagospia o Grillo o i tanti opinionisti blasonati che twittano h24 dei pensieri del tutto estemporanei. 

 

Il punto è che fatta la legge ad approfittarne non sarà solo il divino, ma anche il divano su cui poggio le mie preziose terga. Nel senso che non potrei scrivere cosa penso neanche del mio vicino di casa, esprimere giudizi sul mio collega di lavoro, men che mai dell'azienda dove lavoro. In caso di problemi giudiziari, come già accade, ogni mio account verrebbe passato al setaccio e allora anche il divino mi verrebbe a chiedere conto su cosa penso di lui. 

 

In un stato di fatto in cui tutti vivono interfacciati con diversi social network, si verrebbe a creare uno stato di terrore dove tutti possono spiare tutti e quindi esercitare uno potere di delazione. A questo punto preferisco il trolleraggio selvaggio con i limiti imposti dalle attuali regole applicate anche sul web. Una su tutte la possibilità di essere rintracciati dalla polizia postale. 

 

Riguardo ai personaggi pubblici, proprio oggi c'è stato il funerale di una divina "Virna Lisi". Una che ha vissuto la sua vita pubblica senza mai incorrere in nessuna diffamazione ... eppure ha trascorso l'intera esistenza sotto i riflettori. La discrezione bisogna per prima cosa esercitarla e poi pretenderla dagli altri. 

 

I politici ---> Emblematico il gelato leccato dalla ministra commentato con basse insinuazioni da un giornale scandalistico di chiara parte politica. Beh, dire che la Merkel è una culona inchiavabile secondo me è un insulto e andrebbe perseguito. La nota macchina del fango esiste e non ci piove, ma le regole contro di questa esistono già, solo che non c'è la volontà politica di esercitarle. E' un po' come il manifesto selvaggio - è proibito, quello abusivo è multabile eppure quelli di FN che infestano tutti i muri di Roma, abusivi e con su scritto delle diffamanti incitazioni all'odio, non vengono rimossi e tanto meno multati i referenti politici ... oppure quella opinione vale più della mia? 

 

In finale la piantassero di tentare in ogni modo di zittire il bambino che urla "il re è nudo". Le maggiori proteste in giro per il mondo si formano via web ed è questo che mirano a stroncare. Basti vedere come viene strumentalizzata la legge sul copyright ... 

Mi sembra che vi manchi il quadro generale della riforma penale

che il governo si appresta a far approvare

 

1) Si prevede che TUTTI i reati punibili con pene fino a 5 anni possano essere

    archiviati dal PM

 

La persona offesa avrà 10 giorni di tempo per fare opposizione al GIP, che deciderà cosa fare altrimenti potrà fare

una causa civile per risarcimento danni

 

2) per i reati punibili fino a 4 anni sarà estesa la "messa in prova" attualmente vigente per i minorenni

con estinzione del reato e sospensione del processo ( nel caso il PM non abbia archiviato )

 

3) per i reati punibili fino a 3 anni vi saranno i domiciliari, per quelli da 3 a 5 anni i domiciliari a discrezione

del giudice ( se il PM non ha archiviato )

 

4) scompare il processo in contumacia, se l'imputato è irreperibile il processo si sospende

 

La multa fino a 50.000 euro è prevista in realtà solo per chi diffama avendo consapevolezza della

falsità della notizia ( diffamazione dolosa ) nel caso di diffamazione colposa la multa sarebbe solo fino

a 10.000 euro ( il chè può significare anche 1 euro ) ed il tutto si applica solo a testate giornalistiche

cartacee o online che siano registrate presso il tribunale competente

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