Jump to content

Buddhismo...qualcuno di voi lo pratica?


Recommended Posts

  • Replies 118
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • RebisRebus

    35

  • Pix

    30

  • Mario1944

    15

  • Rotwang

    8

Fonte personale, buddhisti che aggrediscono fisicamente persone che non la pensano come loro; buddhisti che fingono di avere benefici immensi dalla pratica perché il loro credo glielo impone; buddhisti che professano amore universale e poi vanno a caccia. Continuo?

Saramandasama

Quali buddhisti? Perché non fai nomi Pix? Sì. Pix ha ragione. Una particolare scuola buddhista che in Giappone ha il potere politico-economico di CL è stata accusata di tutto quello che Pix dice, ma essendo esageratamente potente riesce a far rientrare tutto. Che non si parli di "buddhismo" genericamente, però. Ma di alcune scuole in particolare.

Edited by Salamandro

Non posso parlare in particolare perché in passato mi hanno screenshottato per cose meno rilevanti.

A parte quella setta, ce sono altre che si comportano allo stesso modo. Non solo Nichiren ma anche di altri rami Mahayana. Anche i praticanti Theravada si sentono i migliori e nonostante non si espongono ho sentito affermazioni da nazisti.

Saramandasama

Pix, e pensa tu i poveri giapponesi? Davvero ho sentito storie assurde. (Alcuni hanno proprio paura di parlare) Ma avendo letto molto in proposito, ti posso dire che devi saper scindere l'insegnamento da chi lo veicola.

 

Comunque hai ragione. Si trovano solo poche cose in Inglese. Vedo che c'è una grande censura in giro sull'argomento. A parte materiale universitario, che non può essere manomesso, la maggior parte delle informazioni è manipolata.

Edited by Salamandro

 

 

Non so a quali cazzate delinquenziali tu ti riferisca, perciò non saprei cosa replicare.

 

Pensi che le dottrine religiose, filosofiche, politiche non siano effetto di meditazione?

Credo che tu, a prescindere delle tue opinioni, non le salveresti comunque tutte indistintamente solo in quanto effetto di meditazione!

 

 

 

Si parlava di meditazione buddhista; io di buddhisti violenti, o intolleranti, ad oggi non ne ho conosciuti

 

Infatti io non ho mai parlato di buddisti violenti, anche perché conosco il buddismo solo superficialmente, mal'affermazione che contestavo e contesto era quella tua "credo che la meditazione abbia meno effetti collaterali del consumo di sostanze che tu nomini (cioè alcol e psicofarmaci citati da Pix, n.d.r.)".

 

La meditazione può avere effetti collaterali molto più gravi dell'impugnare un'arma, se non altro perché il suo effetto può essere l'incitazione ad impugnare armi ed a fare stragi.

Come diceva qualcuno (Aristotele se ricordo bene) le parole possono essere più pesanti delle pietre e le parole sono l'esternazione d'una meditazione.

Comunque, anche a prescindere dalle esternazioni della meditazione, essa può essere perniciosa per il meditante quando gli fa confondere i suoi pensieri con la realtà e quindi può essere molto più pericolosa di alcol e psicofarmaci.

La meditazione può avere effetti collaterali molto più gravi dell'impugnare un'arma, se non altro perché il suo effetto può essere l'incitazione ad impugnare armi ed a fare stragi.

 

Qui finiamo OT, perché il Topic è sul buddhismo.

E quel che io e i buddhisti in genere chiamano "meditazione", t'assicuro, non ha nessun effetto collaterale grave per l'individuo o per chi lo circonda.

A differenza poi del consumo di alcol o di psicofarmaci di cui si parlava più sopra, la meditazione o la recitazione dei sutra non invitano affatto all'evasione dalla realtà...non sono nemmeno delle pratiche del tutto affini alla preghiera ebraica, cristiana o musulmana ;)

 

Pensi che le dottrine religiose, filosofiche, politiche non siano effetto di meditazione?

 

No, per la maggior parte direi che non lo sono affatto :D Sei tu che qui giochi sull'equivocità del termine "meditazione", che in italiano ha usi anche disparati.

 

Comunque, anche a prescindere dalle esternazioni della meditazione, essa può essere perniciosa per il meditante quando gli fa confondere i suoi pensieri con la realtà e quindi può essere molto più pericolosa di alcol e psicofarmaci.

 

Non direi nemmeno questo; non so a che cosa tu ti riferisca quando parli di confusione tra pensieri e realtà: non riesco ad immaginare un qualche tipo di esperire umano del tutto avulso da pensieri/preconcetti/preformazioni...se tutti noi esperiamo la realtà, il fatto che noi la esperiamo significa, a parer mio, che non la si conosce se non mediante un pensiero (che appartiene a noi e non alla realtà esperita). Se quel che tu suggerisci è che la frequentazione di gruppi di meditanti possa "traviare" una coscienza, specie una giovane, te lo concedo pure; ma alla fin fine qualsiasi gruppo tu frequenti, con un certo entusiasmo prima o poi ti "travia"...!

 

 

Sei tu che qui giochi sull'equivocità del termine "meditazione", che in italiano ha usi anche disparati.

 

OK, vedo di raccogliere tutti i significati possibili in italiano, per evitare di essere accusato di giochi equivoci.

 

Dal Sabatini Coletti on line sub voce "meditazione":

  • 1 Attenta e costante applicazione del pensiero intorno a un testo, un'idea, un problema ecc.

  • 2 Pratica ascetica consistente in un raccoglimento, in preghiera, con riflessione intorno alle verità della fede.

  • 3 Scritto, ragionamento, discorso filosofico o religioso che ha lo scopo di portare alla riflessione su un particolare problema, argomento ecc.

 

Mi sembra evidente che, in qualsivoglia senso comune la si consideri, la meditazione in sé non sia né buona né cattiva, diventando buona o cattiva in forza del suo oggetto e dei suoi effetti:

se la riflessione intorno alla "verità della fede" portasse qualcuno a stabililre che i gay dovrebbero essere messi al rogo, se mi permetti, io avrei da ridire sulla bontà della sua meditazione e credo anche tu.....

 

Quindi continuo a essere certo di non avere detto una cazzata sostenendo che non è la meditazione in sé ad essere buona o cattiva, ma bensì l'oggetto e gli effetti della meditazione, così che essa può ben essere ben più perniciosa per la mente del meditante o per gli altri di quanto siano alcol o psicofarmaci.

 

Se poi tu assumi che "meditazione" significhi solo ed esclusivamednte "meditazione bella e buona in sé e per i suoi felici e fortunati effetti", prendo nota, ma questo è un tuo significato strettamente personale.....

La maggior parte dei buddhisti utilizza un mantra che reputano magico. Lo praticano una o più volte al giorno tutti i giorni per ottenere determinate cose. Ripetere a palla sempre la stessa parola per molto tempo ha effetti negativi sul cervello ed infatti la pratica viene sconsigliata a chi ha problemi mentali.

Edited by Pix
Pratica ascetica consistente in un raccoglimento, in preghiera, con riflessione intorno alle verità della fede.

 

Questa è la definizione cristiana di meditazione che è esattamente il contrario di quella

orientale o buddista

 

La meditazione cristiana è riflessiva, quella orientale-buddista è invece ricettiva e avrebbe

lo scopo di liberarsi da ogni pensiero per raggiungere una consapevolezza di sé

 

In alcune forme tibetano-cinesi e giapponesi di Buddismo "esoterico" ( quelle dei famosi

guru, che hanno avuto un relativo successo in occidente dopo il '68 ed il new age ) o

tantrico  si ricerca attraverso la ripetizione dei mantra, la cd. "vacuità"

 

Questa seconda forma di buddismo ha avuto un relativo successo perchè ci si affida

più che ad un percorso di purificazione, attraverso il distacco dai pensieri ed emozioni

negativi, alla "potenza" dei tantra ( cioè dell'insieme delle pratiche esoterico-iniziatiche )

e del guru ( cioè della guida spirituale in grado di iniziare il discepolo )

 

Sottratta agli originari ambienti monastici tibetani ed introdotta nelle nostra società ha quindi

prodotto un fiorire di sette, alcune delle quali non indenni da tutti i problemi tipici di ogni setta

religiosa

 

Il problema però non sono i tantra in sé ( il monaco tibetano che disegna il suo mandala con la

sabbia colorata non è il problema ) ma il settarismo religioso

Questa è la definizione cristiana di meditazione che è esattamente il contrario di quella

orientale o buddista

 

Applausi per Hinz :D

 

La meditazione cristiana è riflessiva, quella orientale-buddista è invece ricettiva e avrebbe

lo scopo di liberarsi da ogni pensiero per raggiungere una consapevolezza di sé

 

...scivolone di Hinz, perché lo scopo della meditazione, piuttosto, consiste nel raggiungimento della consapevolezza del non-sé (anatta), da cui il riferimento alla vacuità (cui però tu riconduci solo una certa pratica buddista, quella "esoterica"). Impermanenza, volatilità, coscienza del dolore e della transitorietà: la meditazione dovrebbe condurre a tutto questo. Non ho mai frequentato scuole buddiste, anche se un amico pratica nella Sokka Gakkai, ma non ho ben capito come funziona...so che recitano quotidianamente uno o più sutra.

 

OK, vedo di raccogliere tutti i significati possibili in italiano, per evitare di essere accusato di giochi equivoci.

 

Dal Sabatini Coletti on line sub voce "meditazione":

  • 1 Attenta e costante applicazione del pensiero intorno a un testo, un'idea, un problema ecc.

  • 2 Pratica ascetica consistente in un raccoglimento, in preghiera, con riflessione intorno alle verità della fede.

  • 3 Scritto, ragionamento, discorso filosofico o religioso che ha lo scopo di portare alla riflessione su un particolare problema, argomento ecc.                                        (...)

Se poi tu assumi che "meditazione" significhi solo ed esclusivamednte "meditazione bella e buona in sé e per i suoi felici e fortunati effetti", prendo nota, ma questo è un tuo significato strettamente personale.....

 

Pare che il Sabatini Coletti sia un po' carente...

mi spiace d'essere stato villano, non ne so molto di buddismo, anche se all'Univ. ho dato un paio d'esami con un prof. tra i più noti orientalisti d'Italia, perciò tengo per buoni gli insegnamenti che m'ha impartito lui ;)

Pare che il Sabatini Coletti sia un po' carente... mi spiace d'essere stato villano, non ne so molto di buddismo, anche se all'Univ. ho dato un paio d'esami con un prof. tra i più noti orientalisti d'Italia, perciò tengo per buoni gli insegnamenti che m'ha impartito lui

 

Qualunque dizionario può  essere considerato carente rispetto all'uso di una parola in un contesto specialistico, ma io ho fatto un'annotazione proprio considerando l'uso normale della parola meditazione che in sé è un termine ambiguo, perché può essere buono o cattivo secondo il contesto.

 

 

 

 

lo scopo della meditazione, piuttosto, consiste nel raggiungimento della consapevolezza del non-sé (anatta), da cui il riferimento alla vacuità (cui però tu riconduci solo una certa pratica buddista, quella "esoterica"). Impermanenza, volatilità, coscienza del dolore e della transitorietà: la meditazione dovrebbe condurre a tutto questo.

 

Anche accettando questo significato specialistico, rimane tuttavia evidente che tale meditazione può avere esiti positivi o negativi a seconda degli effetti che produce nel singolo soggetto e quindi non aveva torto Pix a dire che essa può essere molto più pericolosa di alcol e psicofarmaci.

Questo ovviamente non implica che lo sia sempre o nella maggior parte dei casi, anzi!

Edited by Mario1944

da esoterista occidentale e anche studioso di buddhismo....

MEDITAZIONE è un nome errato dato dai viaggiatori, orientalisti, e intellettuali occidentali

in viaggio in oriente

videro i monaci ad occhi chiusi, e li immaginarono "concentrati", a "meditare" su qualcosa,

e tradussero il tutto con "meditare"
(la parola corretta è VIPASSANA)
ma è fuorviante. è fuorviante anche usarla con i principianti occidentali,

che usano "meditare" appunto nel vero significato, occidentale.
Anche perché il buddhismo classico tradizionale NON MEDITA "su un oggetto", come alcune meditazioni occidentali
(forse il buddhismo tibetano si, ma non lo conosco e non lo pratico)

Un'altra traduzione ambigua è il concetto di "compassione" nel buddhismo

ovvero cum-pathior (empatia). completamente diversa da compassione cristiana

infine....

la soka gakkai NON è buddhismo. neanche scrivono "buddhismo" ma buddismo

non seguono il buddha (Siddharta Gautama Shakyamuni) ma il monaco Nichiren (che considerano il buddha originale).

 

 

Un'altra traduzione ambigua è il concetto di "compassione" nel buddhismo ovvero cum-pathior (empatia). completamente diversa da compassione cristiana

 

Be' compassione non nel senso di misericordia ma nel senso di partecipare alla passione (come termine medio e quindi anche positivo) di un altro è il significato originale greco (sympatheia) di origine epicurea.

 

 

 

 

Anche perché il buddhismo classico tradizionale NON MEDITA "su un oggetto", come alcune meditazioni occidentali (forse il buddhismo tibetano si, ma non lo conosco e non lo pratico)

 

Va be' ma allora i buddisti non tibetani che fanno ad occhi chiusi?

@Nath, dalla Wikipedia da te citata:

"la meditazione vipassanā intende sviluppare la massima consapevolezza di tutti gli stimoli sensoriali e mentali, affinché se ne colga la reale natura e ci si incammini per tale via verso la liberazione. Il corpo e la mente sono il campo nel quale è possibile scoprire, con una visione attenta, la verità".

 

Ammesso che Wikipedia sia pienamente affidabile, mi sembra innegabile che anche questa "meditazione" particolare del Buddismo o di una parte di esso non sia in sé per sé né buona né cattiva né utile né dannosa:

tutto dipende dalla "liberazione" che se ne consegue e dalla "verità" che si vede.

Salamandro ma se sei un ignorante in materia perché metti mano alla tastiera? Qualcosa che non sia populista o offensivo riesci a tirarlo fuori?

Giusto per non infierire.

 

DOMANDA: Per quale ragione l’Odaimoku ha il potere
di guarire le malattie?
 
REV. FUKUOKA: La ragione di ciò risiede nel fatto che l’Odaimoku contiene i meriti dell’Illuminazione del Buddha, un enorme potere spirituale che protegg
e i credenti che abbracciano il Gohonzon. È scritto nel Capitolo Jinriki del Sūtra del Loto: “I divini poteri dei Buddha sono inconcepibili. Eppure, se con questi miei divini poteri descrivessi i meriti di questo sūtra allo scopo di assicurarne la trasmissione, non riuscirei ad arrivare alla fine neanche se predicassi per infinite, illimitate, centinaia di migliaia di miriadi di asamkhyakalpa”.
È molto difficile tentare di spiegare il Dharma a parole, esso può essere compreso solo ed esclusivamente attraverso l’esperienza personale.
Da sito della HBS Italia
 
Capito ragazzi? Utilizzate la loro meditazione, senza spirito critico tanto è una pratica che si capirà nel tempo e intanto guarite dalle malattie! Sapete come si chiama questo? Plagio!
Edited by Pix

 

 

REV. FUKUOKA: La ragione di ciò risiede nel fatto che l’Odaimoku contiene i meriti dell’Illuminazione del Buddha, un enorme potere spirituale che protegg e i credenti che abbracciano il Gohonzon

 

Un po' come la dottrina ecclesiastica delle indulgenze, che la Chiesa poteva dispensare ai fedeli, per diminuire il loro passaggio in Purgatorio, attingendo al "tesoro di meriti" acquisiti presso Dio Padre da Cristo, dalla Chiesa stessa e dai santi:

nil sub sole novi.....

Qualunque dizionario può  essere considerato carente rispetto all'uso di una parola in un contesto specialistico, ma io ho fatto un'annotazione proprio considerando l'uso normale della parola meditazione che in sé è un termine ambiguo, perché può essere buono o cattivo secondo il contesto.

 

Ti do 27 perché son buono e ti concedo il beneficio del dubbio :D

Ecco un altro estratto dal sito della HBS Italia.

 

Il Grande Maestro, Nichiren Daibosatsu, affermò: “La preghiera di un seguace del Sūtra del Loto otterrà sempre una risposta”(Kito-shō). Tuttavia possono esservi alcuni ostacoli che impediscono la risposta da parte del Gohonzon e che non rendono possibile la realizzazione dei propri desideri. Nissen Shōnin disse: “Vi sono tre ostacoli che impediscono la realizzazione delle proprie preghiere. Essi sono:

1) hōbō, il peccato contro il Vero Dharma, l’offesa nei confronti del Buddha o degli insegnamenti buddhisti;
2) nutrire dei dubbi sull’insegnamento;
3) negligenza e debolezza nella propria pratica quotidiana. Questi tre sono la causa per la non-realizzazione delle proprie preghiere”. Le offese al Dharma, hōbō, possono essere compiute in molti modi, ognuno dei
quali è una causa che impedisce la realizzazione dei propri desideri e il raggiungimento della Buddhità in questa esistenza. Fra i vari hōbō vi sono:
1. Recarsi a pregare o a praticare in templi, santuari o chiese che non siano templi della Honmon Butsuryūshū;
2. Comprare o possedere amuleti o simboli sacri di altre religioni o di qualsiasi altra scuola buddhista: se possedete queste cose, consegnatele al vostro monaco;
3. Lasciare il Gokaidan, l’altare consacrato al Sūtra del Loto, sporco e privo di offerte; siate sempre attenti e assidui nella pratica di Kyūji e non lasciare fiori appassiti sul Gokaidan;
4. Nutrire avversione e risentimento verso qualcuno, specialmente nei confronti di altri praticanti della Honmon Butsuryūshū; anche maledire qualcuno o svolgere riti magici viene ritenuto hōbō. Il Buddha Sakyamuni deprecava le pratiche magiche e gli incantesimi;
5. Nutrire dei dubbi sulla pratica e/o sull’insegnamento Honmon. Dedicatevi con tutto il tuo cuore all’invocazione continua dell’Odaimoku: più è grande il problema e più Odaimoku è bene praticare. Il
dubbio deve essere dissipato con lo studio e ricevendo gli insegnamenti buddhisti da parte dei monaci;
Se avete compiuto uno o più di questi hōbō è molto probabile che la causa per la quale non riuscite ad
ottenere risposta alle vostre preghiere sia proprio questa.

wikipedia non è il massimo, ma in questo è abbastanza chiara.

 

questa pratica dà beneficio ad alcuni, indifferenza ad altri, chi si trova male smette,

alcuni si trovano male all'inizio perchè per dare effetto ci vuole perseveranza e costanza,

per altri non funziona proprio, "non ci sono cazzi"...
la spiritualità è come un vestito. ognuno ha il suo, magari prima ne prova tanti. o magari sta meglio nudo.

di certo se uno è scettico, e lo rimane, non funziona. è naturale.

 

ad ogni modo lungi da me incoraggiarvi al buddhismo

di certo è che noi glbt mediamente siamo "traumatizzati" dalle religioni, a causa delle religioni rivelate,

diffidenti, stanchi che ci vengano proposti percorsi etici, regole, bigottismo...
Anche io sono cosi...per questo poi si arriva agli estremismi di pix

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...