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il tempo è la migliore medicina.


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Quanto per voi si può ritenere veritiera o quantomeno attendibile la frase: Il tempo guarisce tutto,è una delle migliori medicine anche se ad azione lenta

 Per me il tempo non guarisce assolutamente nulla,certi dolori e certe ferite hanno un loro peso che ti porti dietro tutta la vita.Per me non si cicatrizza un bel niente al massimo ci si abitua a quel dolore  ma non necessariamente vuol dire impare a conviverci.Io ad esempio ricordo ancora la mia prima volta con un ragazzo,il mio primo amore e confidavo in un momento tenero,di complicità,di passione e invece mi ha segnato completamente.E' stata una delle esperienza piu brutte della mia vita e ancora oggi,quando trovo un nuovo compagno sono totalmente chiuso,psicologicamente non pronto nel farlo sulle prime perchè mi porto dietro tutte le sensazioni orribili,le parole cattive che ho ricevuto in quel momento.Quindi cosa accade davvero?Facciamo finta di niente oppure repriamiamo cosi tanto le esperienze negative da perdere contatto con la realtà delle cose?Non so se sono stato chiaro..

Edited by kintsugi92
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https://www.gay-forum.it/topic/28978-il-tempo-%C3%A8-la-migliore-medicina/
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Il tempo è un buon analgesico, ma come tutti gli analgesici, tratta il sintomo, non la causa. Col tempo ci si abitua al dolore tanto da non sentirlo più, pian piano si affievolisce, ma non cancella niente..si può dimenticare per un po', ma basta poco per rivivere certi momenti e riaprire le cicatrici..Il tempo aiuta sicuramente a reprimere certe esperienze, ma non si può solo reprimerle proprio perché verrebbero fuori quando qualcosa,che sia una situazione, un gesto, un profumo, una parola,riattiva quel circuito neuronale..nn so se mi son spiegato..l'unica cosa da fare è affrontare il dolore cercando di sostituire quelle situazioni con ricordi positivi invece che negativi..

Edited by orione89

Paradossalmente per me sostituire ricordi negativi con ricordi positivi vuol dire rivivere in un certo quello che era,tornerebbe cosi la nostalgia,la malinconia.Forse sono io che vivo sempre e solo nel passato ma mi rifiuto di vivere il presente.Bisognerebbe far tesoro di certe esperienze e imparare da esse,ma ricominciare ogni volta da zero con questo mantra mi sembra una pazzia.

Io ci credo, il tempo guarisce le ferite se siamo in grado di sostituire gli eventi negativi con quelli positivi. Per un'amicizia andata male magari ne nascono altre stupende, su un amore andato male magari può essere la rampa di lancio per la persona della propria vita, un licenziamento a lavoro porta magari la possibilità di realizzarsi meglio professionalmente, ecc ecc.

 

Io credo che molto dipende dalla nostra predisposizione ad essere felici e a guardare avanti, sempre, nonostante tutto. Solo così possiamo migliorare la nostra vita e superare le brutte esperienze. Di batoste ultimamente ne ho prese, una anche molto grossa....ma si va avanti e si ricomincia. E' nella nostra natura.

Forse è anche una predisposizione caratteriale voglio dire c'è chi si scrolla di dosso in tempi relativamente brevi certe situazioni altri invece trovano difficile farsene una ragione e iniziare a mettere le basi per qualcosa di nuovo.Anche io ultimamente ho preso una batosta non indifferente e questa cosi mi ha arenato e portato a fare il ragionamento sul tempo.Passare dalle parole ai fatti mi sembra sempre una sfida impossibile da vincere.Di mezzo c'è sempre Il Forse,il Puo darsi che ti frenano,del futuro non c'è certezza e non c'è modo di averne.So che bisogna ripartire da se stessi per ritrovare un equilibrio ma da dove si riparte esattamente?Dai proprio interessi?Dagli hobby?Sono questi davvero in grado di aiutare a colmare il vuoto?

Forse è anche una predisposizione caratteriale voglio dire c'è chi si scrolla di dosso in tempi relativamente brevi certe situazioni altri invece trovano difficile farsene una ragione e iniziare a mettere le basi per qualcosa di nuovo.Anche io ultimamente ho preso una batosta non indifferente e questa cosi mi ha arenato e portato a fare il ragionamento sul tempo.Passare dalle parole ai fatti mi sembra sempre una sfida impossibile da vincere.Di mezzo c'è sempre Il Forse,il Puo darsi che ti frenano,del futuro non c'è certezza e non c'è modo di averne.So che bisogna ripartire da se stessi per ritrovare un equilibrio ma da dove si riparte esattamente?Dai proprio interessi?Dagli hobby?Sono questi davvero in grado di aiutare a colmare il vuoto?

Certo, devi ripartire da te stesso! Mettere te al primo posto e confidare nel fatto che niente è perso ma che ci saranno ancora mille occasioni di fare meglio di prima, perchè se è andato male qualcosa non è che è perchè tu non meriti di essere felice, ma perchè fa parte della vita. Incontrare persone che non ci meritano, fallire in certi nostri obiettivi, non riuscire ad esprimerci al meglio e quant'altro devono essere solo spinte per fare meglio nel futuro, non motivo di rimanere scottati e diffidenti.

Ce ne sono tanti di ostacoli della vita,ben piu grossi di una rottura,di un allontamento lo so bene questo ma è come se ogni volta che si riparte da zero,ri ricomincia si affievolisca un pò di più quella voglia di rivalsa,di riprendersi ciò che si è perduto.E' un pò un loop continuo o meglio ancora un serpente che si morde la coda.Dobbiamo sottostare per forza a questo circolo vizioso impotenti e totalmente tirati fuori?Il tempo si prende gioco di noi e noi ci lasciamo beffare per come la vedo.Ci sta che quando sarò pronto mi butterò a capofitto in nuovi impegni e attività ma non posso farlo con il pensiero costante del : e se accadesse di nuovo?

davydenkovic90

in alcune occasioni mi sono sentito come ti senti tu adesso, ma poi ho cambiato idea.

forse le cose veramente brutte sono incancellabili... tipo un lutto, o che ne so. quei dolori lì non se ne vanno. si riesce a vivere perchè comunque la forza vitale supera tutto, ma sono dolori forti.

la prima delusione d'amore, mah, si dimentica molto facilmente. non so di quanto tempo fa parli, ma al massimo massimo un paio d'anni da quando ti è successo commenterai l'accaduto con una sonora risata e ciao.

 

Mi fai venire in mente l'incipit di uno dei miei romanzi preferiti in assoluto, Semninario sulla gioventù di Aldo Busi.

 

«Che resta di tutto il dolore che abbiamo creduto di soffrire da giovani? Niente, neppure una reminiscenza. Il peggio, una volta sperimentato, si riduce col tempo ad un risolino di stupore, stupore di essercela presa per così poco, e anch’io ho creduto fatale quanto poi si è rivelato letale solo per la noia che mi viene a pensarci. A pezzi o interi non si continua a vivere ugualmente scissi? E le angosce di un tempo ci appaiono come mondi talmente lontani da noi, oggi, che ci sembra inverosimile aver potuto abitarli in passato».

 

 

...ma non si può solo reprimerle proprio perché verrebbero fuori quando qualcosa,che sia una situazione, un gesto, un profumo, una parola,riattiva quel circuito neuronale..nn so se mi son spiegato..l'unica cosa da fare è affrontare il dolore cercando di sostituire quelle situazioni con ricordi positivi invece che negativi..

 

 

condivido totalmente quello che ti è stato detto nel post. 

il tempo non cancella i ricordi, ma li reprime soltanto, basta poco per farli riaffiorare.

E in effetti anche gli psicologi usano una tecnica chiamata EMDR, per desensibilizzare il ricordo originale, e ricostruire ricordi positivi.

Un consiglio che ti do è tieniti occupato, sennò si finisce per rimuginare su cosa è andato storto, di chi è stata la colpa, cosa ho sbagliato, ecc 

per esperienza è proprio quello che ho passato negli ultimi mesi, finché alla fine non inizi a vedere le cose in modo diverso; semplicemente certe volte le cose non vanno nel modo in cui vorresti, per molteplici motivi, e forse ti sembra ingiusto o altro, ma "someday this pain will be useful to you" (libro), e imparare dal passato aiuta, non si riinizia mai da zero, abbiamo sempre un bagaglio di esperienze...e poi in amore serve un po' farsi la pelle dura all'inizio.

 

"Time waits for no man. Time heals all wounds. All any of us can wants, is more time. Time to stand up. Time to grow up. Time to let go." (Grey's Anatomy)

 

 

E in effetti anche gli psicologi usano una tecnica chiamata EMDR, per desensibilizzare il ricordo originale, e ricostruire ricordi positivi.

 

Forse è proprio questo di cui ho bisogno,desensibilizzare alcune sensazioni,ricordi,slegare delle situazioni da ciò che vi era legato altrimenti sento davvero di non poterne uscire.

Dipende da che esperienze hai avuto, ad ogni modo se rimaniamo nell ambito sentimentale una persona sana deve riuscire a superare il dolore della fine di una storia se non ci riesce è il caso che Chieda aiuto. In situazioni patologiche il tempo invece di sminuire gli eventi li amplifica così come il mito delle persone

il problema è la idealizzazione della relazione e del rispettivo partner.Entrano in gioco quei meccanismi per cui si pensa che non lo si troverò più uguale in certe espressioni,in certi gesti,in certi atteggiamenti che sono poi quelli che ci hanno fatto scegliere tra tanti di stare con lui.Almeno agli inizi cosi io la vivo poi me ne faccio una ragione certo,ma molte volte non posso fare a mano in maniera quasi istintiva di guardarmi dietro e ripensare a ciò che era.

Gli psicologi dicono che un lutto o una profonda rottura sentimentale per elaborarla (non si dice guarirla) ci vogliono 2 anni, questo non significa che sparisca tutto allo scoccare della mezzanotte, ma significa tornare alla routine e sentire meno dolore. La mia esperienza personale é stata affrontare il problema dopo averlo tenuto nel cassetto, e non dover ritornare in situazioni spiacevoli impreparato, poi c'é la chimica: ansiolitici e co. che però servono per non sentire il dolore sul momento e affrontare la vita nel momento più buio, ma alla fine il "problema" torna sempre e va preso per le corna

Questa cosa dell'elaborazione e del tempo stimato mi sembra alquanto assurda e azzardata.Fatto sta che condivido l'inutilità di far finta che il problema non ci sia perchè verrà fuori sempre sopratutto più si cerca di nasconderlo.Certi scheletri negli armadi vanno tolti volenti o nolenti,il fatto è che ha ragione chi mi ha detto che quando diventa impossible andare avanti bisogna farsi aiutare...

Per me non si cicatrizza un bel niente al massimo ci si abitua a quel dolore.

Quoto in pieno.

Certo, forse dopo un po' non stilli sangue vivo, ma ci sono groppi nel mio stomaco che sono ancora là, pronti a salirmi in gola al momento meno opportuno.

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