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NON soffrire per amore.


Iron84

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Premessa cercherò di essere breve (quando lo si premette non lo si è mai ma apprezzate la buona volontà).

Come forse alcuni sanno, da un paio di settimane circa mi sono lasciato con il mio ragazzo definitivamente dopo un lungo periodo di tira e molla.

Da tempo le cose tra noi non andavano, alcune cose mi lasciavano interdetto (cfr discussione da me aperta sull'aspetto fisico) e alla fine dopo quasi 5 anni la nostra storia è finita. Insieme abbiamo vissuto le nostre prime volte e i mille problemi di una storia gay vissuta nelle retrovie, forse ci siamo vissuti poco ma quel poco è stato speciale. Sono stato sempre straconvinto di essere innamorato di lui, negli ultimi due anni spesso mi ha lasciato per i suoi dubbi e dopo poco tornava e mai che la cosa mi scalfisse, ero sempre lì pronto. I miei amici mi hanno sempre detto che ero troppo innamorato, che lo giustificavo e che dovevo trovare il coraggio di lasciarlo ecc.

 

Infine dopo l'ennesimo molla, stavolta ho cancellato il numero e l'ho eliminato da facebook, un taglio netto, definitivo e nemmeno lui si è fatto sentire.

Storia finita...........come sto? Perchè sto bene? Come è possibile che io ,innamorato come ero, possa essermi fatto  scivolare questa cosa? Se non fossi stato innamorato di lui perchè allora ho accettato certe cose negli ultimi periodi? Se non ero innamorato allora ero stupido o terrorizzato dalla solitudine Io che sono una persona così autonoma? E infine se tornasse riuscirei a dirgli di no?.........è brutto scoprire di non conoscersi.

 

Certo sono qui nel forum, conosco gente senza problemi, sinceramente non penso di farmi un'altra storia, meno che mai di sesso perchè avendolo fatto solo con una persona per quanto abbia fantasie spinte nei fatti mi riesce difficile pensare di fare certe cose con qualcun'altro (impensabile con uno sconosciuto). Il pensiero che lui possa fidanzarsi con un altro mi distrugge ma penso che questo sia normale, fa parte della possessività, non c'entrano niente i sentimenti ma a parte questo niente, non sento niente.

 

Ho paura di crollare, eppure ho anche tanta voglia di vivere e forse mi sento liberato, a volte mi sento in colpa, una brutta persona. Insomma come bisogna sentirsi? O meglio è mai capitato a qualcuno di sentirsi così alla fine di una storia importante.

 

Mi sento un alieno.

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Dragon Shiryu

A me è capitato sol mio promo ex... ed è una cosa brutta e, per quanto riguarda me, difficile da far passare (ci sono voluto circa 4 mesi per farmela passare del tutto).

Non per nulla da allora ho sempre (e un po' anche tutt'ora) di ripetere gli stessi errori...

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"Come bisogna sentirsi?". I sentimenti non sono standard (purtroppo e per fortuna) quindi nessuno deve dirti come sentirti.

Il fatto che tu ci stia male a pensare che lui possa farsi un'altra relazione è, come hai già detto, dettato da possesso e non da amore.

La questione del tira e molla è molto delicata. Io non ho tantissima esperienza alle spalle nell'ambiente gay, ma l'unica vera storia importante che ho avuto è finita con un taglio netto. Il tira e molla, per come la vedo io, è solo un tentativo di ricucire quello che si è perso per paura di ripartire daccapo con qualcun altro.

Se hai accettato tutta la tortura finale, secondo me, è perché non volevi buttare all'aria tutta la relazione, perché significava "distruggere" tutto ciò che avevi costruito nei 5 anni passati.

 

Se ti posso dare un consiglio, da' tempo al tempo. Lo so che è banale, ma è così. 

Non sto parlando di uscire a scopare col primo che capita, ma di conoscere persone nuove. Uscire non può che farti bene, a mio parere.

Edited by losvedese
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Non ho capito.. Dobbiamo farti soffrire noi?

 

Ognuno reagisce a proprio modo. Non é che se non piangi

E non ti tagli con le lamette arrugginite allora non ci tenevi..

 

Ps. É colpa di quei cattivoni del raduno?

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Ciao Iron,

mi dispiace davvero per la tua rottura,capisco bene lo stato di cose in cui adesso ti ritrovi.Io ho lasciato il mio ragazzo dopo due anni e mezzo a malincuore,avevamo dei problemi insormontabili a sua detta e nonostante mi sforzassi costantemente di risolverli vedevo che giorno dopo giorno ci soffocavano e lo soffocavano.Era sempre irritabile,acido(non che io non lo fossi anzi),non disegnava piu,non usciva piu dalla sua camera e quelle poche volte che stavamo insieme litigavamo.Quando è finita mi è venuto giù il mondo,credo di aver pianto tutte le lacrime fino a rimanere vuoto,un involucro vuoto .Da una parte mi sono aggrappato alla speranza che tutto tornasse com'era una volta dall'altra volevo dimenticare;razionalizzare era impossibile avevo troppo idealizzato la mia storia e la sua persona e con il tempo ho capito una cosa fondamentale: io mi ero gia arreso mesi prima della rottura,avevo gia buttato la spugna e sapevo che sarebbe finita ma tra l'ammetterlo e il vederselo materializzare concretamente c'è un mare e quand è successo non volevo crederci .Io direi che non ti sei fatto scivolare la cosa addosso ma ti sei anestetizzato, è un pò il discorso del mio topic.La tua mente sta cercando di proteggerti dal farti troppo male ecco perchè ti sento alienato,estraniato dal tuo corpo e da te stesso  es secondo  me è giusto che sia cosi ora perchè in qualche modo devi sanare quelle perdite,quella falle nella tua sicurezza psicologia ed emotiva che prima non c'erano .Per capire fino in fondo i tuoi di sentimenti ci vuole tempo,devi dare modo alla ferita di smettere di sanguinare e solo allora a mente lucida ti potrai davvero interrogare e darti delle risposte sincere che non sfocino nel: è colpa mia,è colpa sua...non lo amavo piu , mi sono piegato per ostinazione etc etc

Edited by kintsugi92
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L'hai detto tu stesso, da tempo le cose non andavano molto bene e forse inconsciamente eri già ben che pronto alla rottura, per cui ti senti livellato ad uno stato di relativa pace/rassegnazione e lasciarsi è stato meno traumatico di quanto sarebbe stato se tra di voi le cose fossero andate bene - e quindi l'amore nei suoi confronti fosse stato puro e limpido, libero da disagi - 

Qui non conta se la storia durasse da 1, 3, 5, 12, 65 anni... quando le cose non vanno bene, e la situazione perdura da tempo, bene o male ci prepariamo tutti alla rottura e quindi la sofferenza non è così marcata perché "avevo immaginato da tempo di lasciarlo"...

Comunque non è neanche detto che la tua sia una reazione del momento e magari tra settimane inizierai a sentire il vuoto, e starai male...

Non te lo auguro eh, però a volte può capitare, fa parte dell'infinito mondo delle reazioni emotive... mai sentenziare troppo presto :asd:

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secondo me il fatto che ti abbia lasciato così tante volte, in un certo senso ti ha abituato alla sua assenza, e quindi ora neppure la senti. Forse quel che ti legava a lui non era amore ma solo il ricordo di tutto ciò che comportava il primo amore, non so se mi spiego. Non penso stessi con lui per paura della solitudine, perchè come tu stesso dici, sei abbastanza autonomo. Non penso che lo amassi ancora.Penso che tu tornassi ogni volta da lui perchè lui rappresentava tutte quelle belle prime volte. Se vuoi un consiglio, non dargli modo di ritornare, perchè all'inizio si è troppo vulnerabili ad eventuali ricadute. HaI capito che non lo ami, forse da molto prima di quanto pensassi. Ti senti in colpa perché sentendoti libero e indifferente stai sminuendo lui ed il valore che avevi dato a quella storia, che hai esageratamente idealizzato.

Edited by orione89
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Non ci crederai ma hai anticipato di poche ore un post che avrei scritto oggi pomeriggio. Sulla stessa tematica. Con (quasi) le stesse parole.

 

Parliamo per immagini, ché è più chiaro. Quando ho definitivamente rotto con il mio ragazzo (quello anoressico per cui aprii un topic), il mondo mi è crollato addosso. Mi ritrovo senza bussola, coi punti cardinali sfalsati: so di aver fatto la cosa giusta, eppure vorrei che tornasse da me.

Dopo anni in cui (coscientemente o meno) ragioniamo in termini di "noi", dobbiamo riabituarci al pensiero singolo. Io ero convinto di aver trovato l'amore della vita, la persona con cui arrivare all'ultimo dei miei giorni: tutto è sparito, tutto è crollato.

Eppure, ora sto bene. Non sono in cerca di nessuno, proprio come te, e probabilmente è dovuto alla stessa nausea che ti prende dopo un'abbuffata troppo pesante (ma non dopo il tiramisù di Pompi [emoji14] ): ho il cuore fermo, ancora in fase digestiva. Quello che posso dirti (e forse succede anche a te) è che vorrei prendere quella testolina che ho riempito di baci e sfracellarla contro il selciato.

 

Nemmeno io sto soffrendo, per amore. Inc@zzando, però, sì.

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Ps. É colpa di quei cattivoni del raduno?

 

Si sono delle bruttissime persone TUTTE TUTTE, brutti ceffi proprio mi hanno costretto a mangiare dolci e insalatiere di pasta!!!

 

Comunque non è neanche detto che la tua sia una reazione del momento e magari tra settimane inizierai a sentire il vuoto, e starai male...

Non te lo auguro eh, però a volte può capitare, fa parte dell'infinito mondo delle reazioni emotive... mai sentenziare troppo presto :asd:

 

Questo mi fa molta paura

 

 

Quando è finita mi è venuto giù il mondo,credo di aver pianto tutte le lacrime fino a rimanere vuoto,un involucro vuoto .

 

Così dovrebbero fare le persone normali

 

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Così dovrebbero fare le persone normali

No, non è vero. Il dolore è forse la cosa più intima che abbiamo e sicuramente una delle più personali: non esistono reazioni giuste o sbagliate, quindi non pensarlo nemmeno. Tanto, tranquillo che prima o poi la botta ti colpirà a gamba tesa.

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Non c'è una reazione giusta o sbagliata in questi casi.C'è la reazione che può essere anche andare avanti e chiedersi perché non arrivi il pianto isterico,la rabbia e compagnia bella.Vivi quello che ti senti e tira fuori quello che provi davvero non ciò che si suppone dovresti provare..Ho visto persone rinascere dopo una rottura altre invece dei Titanic come me lol Prenditi il tempo per te stesso e basta

 

 

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L'unico modo per scongiurare il vuoto differito è impedire che ciò succeda, quindi evita il più possibile di stare da solo - e non dico che tu debba ri-fidanzarti immediatamente - ma cerca di uscire coi tuoi amici, di far qualcosa che possa sostituire il tempo che non passerai con lui.

Poi oh, tanto meglio se hai superato così bene la rottura e sei in pace, cioè sarà di certo così eh, non entrare in paranoia suggestionandoti, che poi il vuoto lo sentirai davvero XD

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Esatto colmare o prevenirlo dandoci degli obiettivi,degli impegni.La mente va un po' ingannata per certi versi,tenerla occupata fa si che piano piano il punto dolente dove si batte si raffreddi per così dire e non ci ustioni più così tanto

 

 

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L'hai detto tu stesso, da tempo le cose non andavano molto bene e forse inconsciamente eri già ben che pronto alla rottura, per cui ti senti livellato ad uno stato di relativa pace/rassegnazione e lasciarsi è stato meno traumatico di quanto sarebbe stato se tra di voi le cose fossero andate bene - e quindi l'amore nei suoi confronti fosse stato puro e limpido, libero da disagi - 

Qui non conta se la storia durasse da 1, 3, 5, 12, 65 anni... quando le cose non vanno bene, e la situazione perdura da tempo, bene o male ci prepariamo tutti alla rottura e quindi la sofferenza non è così marcata perché "avevo immaginato da tempo di lasciarlo"...

Comunque non è neanche detto che la tua sia una reazione del momento e magari tra settimane inizierai a sentire il vuoto, e starai male...

Non te lo auguro eh, però a volte può capitare, fa parte dell'infinito mondo delle reazioni emotive... mai sentenziare troppo presto :asd:

 

E' quello che avrei voluto dire io! In un certo senso sapevi che sarebbe successo di nuovo e ti eri preparato psicologicamente e quindi non va così male come magari è stata la prima o la seconda volta che ti aveva lasciato. E' successo anche a me, dopo la quarta volta che mi aveva lasciato ci sono rimasto male ma non così male come la prima volta e non mi sono sentito per nulla in colpa, io non avevo fatto nulla di sbagliato. Anzi, sono stato fortunato a non piangere come un cretino per giorni e giorni! 

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"Come bisogna sentirsi?". I sentimenti non sono standard (purtroppo e per fortuna) quindi nessuno deve dirti come sentirti.

Innanzitutto quoto questo. Ogni persona è diversa, ogni persona prova cose diverse e reagisce in modo diverso. Tu stai reagendo così... io avrei reagito in un altro modo e Tizio, Caio e Sempronio in un altro ancora. 

 

 

Il fatto che tu ci stia male a pensare che lui possa farsi un'altra relazione è, come hai già detto, dettato da possesso e non da amore.
 
Delle volte ci penso anche io. Quando si ama una persona si vuole soltanto il suo bene, vero? E allora perchè una volta che la si lascia si pensa al dolore e alla rabbia che si prova se questa persona si mette con qualcun altro? Anzichè essere felici se questa persona trova di nuovo l'amore, torna a stare bene con qualcun altro e non soffre più, perchè ci si logora l'anima? Gelosia? Possessione? Amore non è sicuramente...
 

 

è solo un tentativo di ricucire quello che si è perso per paura di ripartire daccapo con qualcun altro.
 
Quoto. Ma sono anche dell'opinione che delle volte tornare sui propri passi possa servire. Magari ricucendo e aggiustando si può recuperare e tornare a stare bene. Non è detto che finisca male.
Magari Iron lo pensi anche tu e per questo hai acconsentito a tutti i tira e molla e ogni volta che tornava eri pronto a riaccoglierlo. Non che sia totalmente per questo motivo, però magari eri fiducioso e questa fiducia ha contribuito a non farti dare un taglio netto.
 

 

Comunque non è neanche detto che la tua sia una reazione del momento e magari tra settimane inizierai a sentire il vuoto, e starai male...
 
Esatto. Quello che successe a me infatti. Il mio primo ragazzo mi lasciò e io cercai di reagire bene sin da subito. Il problema fu dopo... dopo qualche settimana. Il vuoto, la mancanza, un dolore atroce.
 

 

secondo me il fatto che ti abbia lasciato così tante volte, in un certo senso ti ha abituato alla sua assenza, e quindi ora neppure la senti. Forse quel che ti legava a lui non era amore ma solo il ricordo di tutto ciò che comportava il primo amore, non so se mi spiego. Non penso stessi con lui per paura della solitudine, perchè come tu stesso dici, sei abbastanza autonomo. Non penso che lo amassi ancora.Penso che tu tornassi ogni volta da lui perchè lui rappresentava tutte quelle belle prime volte
Anche questa può essere un'ipotesi attendibile che appoggio
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Beh, si soffre per una separazione

quando noi siamo ancora innamorati e l'altro ci molla

o quando lo lasciamo sconvolti per un tradimento:

in casi come questo invece è normale essere sollevati.

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Infine dopo l'ennesimo molla, stavolta ho cancellato il numero e l'ho eliminato da facebook, un taglio netto, definitivo e nemmeno lui si è fatto sentire.

Storia finita...come sto? Perché sto bene? Come è possibile che io, innamorato come ero, possa essermi fatto scivolare questa cosa? 

 

Da quel che scrivi, può darsi che tu avessi già sofferto a sufficienza...

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Da quel che scrivi, può darsi che tu avessi già sofferto a sufficienza...

La stessa cosa me l'hanno detta due amiche durante il tira-e-molla con il mio ex.

In un certo senso, ti sei (ci siamo) portati avanti col purgatorio, e parte dell'amore che provavi in precedenza era già in via di trasformazione.

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davydenkovic90

Mi ricordo della tua domanda riguardante il tuo ragazzo, e mi dispiace che sia finita così.

Non ci sono situazioni analoghe, la storia è vostra, unica e irripetibile, quindi non ci sono neanche consigli validi da dare, non c'è "giusto" o "sbagliato" in quello che farete da qui in poi... dovete decidere voi e guardare le cose cose vanno giorno dopo giorno cercando di stare bene.

Posso intuire come ti senti, so che non è bello. Cerca di non lasciarti sopraffare dall'apatia. 

Ciaao.

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Forse non è un buon esempio, ma posso dire la mia testomianza riguardo una mia amicizia, con una "amica". Eravamo veramente migliori amici, parlavamo tutti i giorni, tutti i giorni 2 ore al telefono a raccontarci la nostra vita, a dirci cose come "migliori amici forevah xdxd". Poi un giorno mi sono svegliato con il piede storto, un po' perchè lei si era fatta nuovi amici, aveva trovato lavoro ecc. un po' perchè mi ero stancato del suo caratterino *troppo* appiccicoso, abbiamo discusso, nemmeno tanto su whatsup e basta, fine. 2 anni di superamicizia finiti. E sai come mi sentivo il giorno dopo? Come te, la cosa mi era scivolata. E come te, mi sono chiesto "ma come è possibile?".
Forse semplicemente, le persone si *stancano*. E cambiano, se non consciamente ci si obbliga a cambiare a qualcos'altro che susciti maggiore interesse, che ci stimoli come ci stimolava quella cosa in precedenza.
Forse ti sei semplicemente stancato :)

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Le domande che ti poni, le incertezze, il tuo scoprire di non conoscerti, non son di per loro già sofferenze, Iron? :)

La verità è che tu non devi espiare un bel niente, nessun conto da pagare, ma devi solo fare i conti con te stesso e con una vita cambiata, ma non per questo migliorata o peggiorata. Di grazia, cos'altro?

Se riuscirai a crearti un modello di equilibrio alternativo con le tue nuove dinamiche quotidiane in grado di reggere anche con il tempo, tutto ok. Altrimenti, sofferenza diventerà il tuo gap, il tuo non esserti adeguato, la tua "anomia" (per dirla alla Durkheim) con il nuovo te.

Probabilmente ti poni la domanda perché amavi questa persona e t'aspettavi di rimanerci peggio, ma di fatto mi sembri un tipo razionale, e per fare questa scelta suppongo che la situazione proprio s'era fatta non più sostenibile. E allora la sofferenza sarebbe stato continuare, non troncare :).

Forse il tranello che t'aspettavi dietro un fatto del genere semplicemente non esiste :).

Edited by Fe92
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Non so come affronterei una separazione, soprattutto se portata avanti per anni. Conoscendomi, probabilmente mi sentirei a pezzi come uno specchio frantumato. E' difficile che lego con le persone, ma nel momento in cui entrano a far parte di me, creo un'empatia fortissima. Anche se non ci conosciamo bene, o meglio affatto, mi dispiace.
Mi sono capitate esperienze simili, non in campo amoroso, ma la reazione è stata pressochè simile.
Il fatto che tu abbia l'impressione che tutto ti scivoli addosso(nonostante gli anni, la possessività e tutte le volte che eri pronto ad accoglierlo) è una manifestatzione di "auto-difesa", ovvero, il tiro e molla ha ammortizzato l'urto finale. Credo sia una manifestazione spontanea dovuta all'abitudine e allo stress emotivo e anche fisico, in quanto lo stress si ripercuote in diversi ambiti. Una manifestazione quasi automatica che il nostro corpo e la mente cercano. E alla fine molli tutto senza nemmeno accorgertene, scavalcando tutto e ti ritrovi dall'altra parte senza nemmeno saperlo.
Inizialmente ti senti libero, ma avrai delle ricadute in futuro(non te le auguro <3) - fase abbastanza pesante, poi si passerà all'indifferenza totale. Tutto prenderà del tempo e dipenderà soprattutto da te.
Il mio consiglio è quello di occupare il tempo e distrarsi, per ammoritzzare successivi rimpianti o sbalzi d'umore e non fossilizzarti troppo nei pensieri, quelli giocano sporco.
E' andata, prendila così com'è. Se hai mollato e chiuso il libro perché dentro di te si è mosso qualcosa, non condannarti, in questi casi la colpa non è di nessuno. Semplicemente avete perso il punto d'incontro che vi legava e avete preso un treno diverso.

E non essere severo con te stesso. Cosa c'è di sbagliato nel "non conoscersi" e trovare dei lati che erano all'oscuro? Nessuno ha la piena conoscenza di sé. Ci sarà sempre un momento dove avremo reazioni e copriremo dei ruoli del tutto inaspettati. E' sempre un bene scoprirsi e trovare dei nuovi aspetti. Lati che non devono essere necessariamente punti forza o da valorizzare, ma anche punti "teneri".
Dai, su su :P

Edited by Kiri
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Le domande che ti poni, le incertezze, il tuo scoprire di non conoscerti, non son di per loro già sofferenze, Iron? :)

Questa mi sembra una considerazione a dir poco geniale.

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Forse il tranello che t'aspettavi dietro un fatto del genere semplicemente non esiste :).

 Può essere, lo spero

 

Il fatto che tu abbia l'impressione che tutto ti scivoli addosso(nonostante gli anni, la possessività e tutte le volte che eri pronto ad accoglierlo) è una manifestatzione di "auto-difesa", ovvero, il tiro e molla ha ammortizzato l'urto finale. Credo sia una manifestazione spontanea dovuta all'abitudine e allo stress emotivo e anche fisico, in quanto lo stress si ripercuote in diversi ambiti. Una manifestazione quasi automatica che il nostro corpo e la mente cercano. E alla fine molli tutto senza nemmeno accorgertene, scavalcando tutto e ti ritrovi dall'altra parte senza nemmeno saperlo.

Inizialmente ti senti libero, ma avrai delle ricadute in futuro(non te le auguro <3) - fase abbastanza pesante, poi si passerà all'indifferenza totale. Tutto prenderà del tempo e dipenderà soprattutto da te.

 

 

Sai cos'è? Nonostante abbia tagliato i ponti, temo che in cuor mio sia convinto che lui ritorni e quando realizzerò che questa cosa non accadrà ci starò male. E' pur vero che anche se in passato ci siamo lasciati altre volte lui tornava già dopo pochi giorni massimo una settimana.

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Sai cos'è? Nonostante abbia tagliato i ponti, temo che in cuor mio sia convinto che lui ritorni e quando realizzerò che questa cosa non accadrà ci starò male. E' pur vero che anche se in passato ci siamo lasciati altre volte lui tornava già dopo pochi giorni massimo una settimana.

Beh, come hai detto stesso tu, in cuor tuo speri. I sentimenti non svaniscono nel nulla da un giorno all'altro, soprattutto se passiamo molto tempo con le persone. E dipende anche dal tipo di sentimenti. Ogni persona lascia qualcosa dentro di noi che alimenta col proprio essere, se quest'ultima viene a mancare si crea un vuoto. Quindi è ovvio che ci resterai male, assoperari dell'amaro. Purtroppo bisogna fare delle scelte, non sempre bisogna affidare tutto ai sentimenti, ma le persone devono ricambiare, non c'è verso. Non può essere unilaterale.

Non posso andare oltre dato che non conosco la situazione. :P

Edited by Kiri
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