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I preti,nel loro piccolo,stanno cambiando?


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Poi la confessione si fa con la propria coscienza, non certo con un prete: Questo é solo un subdolo modo che ha la chiesa per farsi i fatti tuoi.
 

Per quella poca religiosità che ho sono d'accordo! In fondo basta essere pentiti veramente e fine, come i morti di fine violenta (si chiamavano così?) nel purgatorio dantesco, mica hanno avuto bisogno di un prete per guadagnarsi la salvezza v_v

Hai scritto nel forum sbagliato una cosa giusta. Tieniti il tuo pensiero per te, e così com'è.

Qui troverai solo gente col dente avvelenato.

La Chiesa ha robe allucinanti al suo interno, e mi parrebbe strano se non fosse così. Ma qui ci si aspetta una Chiesa perfetta, e sempre al passo con i tempi, poiché qui dentro ci sono tutte persone perfette, che frequentano gente perfetta e istituzioni perfette.

La maggior parte dei sacerdoti oggi, pur calcolando le bizzeffe di preti anziani in giro, ti risponderebbe allo stesso modo in cui ti ha risposto questo sacerdote.

La Chiesa cambia SEMPRE dal basso ed è una macchina lenta e calcolatrice.

Quanto alla tua fede, chiediti sempre se è al Dio cristiano che credi. Se no, lascia perdere pure la Chiesa, immediatamente. Se si, arrabbiati, perdona, cambia.
 

A me pare più uno spot francescano attuato per ricondurre la pecorella al gregge. Mai fidarsi dei pastori, delle pecore, delle capre. Il lupo si fa agnello, ma alla fine ...

esatto...

 

io trovo squallido che certe persone abbiano bisogno di avere "l'approvazione" del prete... insomma suona un po' come sperare che vanna marchi sia d'accordo con voi e magari non dormirci la notte temendo che non sia così...

 

alcune persone se ne stanno andando via, perlomeno questo vale per certi cittadini di altri stati europei... e la chiesa lì, che non può maleficiare del 8 per mille... tutto ciò lo sente molto bene... stanno disperati a correre qua e là pur di raccattare qualcuna delle pecorelle "fuggitive"

qui ci si aspetta una Chiesa perfetta, e sempre al passo con i tempi, poiché qui dentro ci sono tutte persone perfette, che frequentano gente perfetta e istituzioni perfette.

 

Mi sembra però che l'esigenza della "perfezione ecclesiastica" sia un'esigenza prettamente cristiana e cattolica in particolare, data la possente struttura istituzionale di questa Chiesa.

Il che per altro è anche logico, posto che uno consideri la Chiesa fondazione divina continuamente ispirata dallo spirito divino.

 

Personalmente, essendo ateo, non vedo nessuna eccezionalità "in malam partem" nella Chiesa Romana o nelle altre Chiese od istituzioni religiose non cristiane, rispetto a qualsivoglia altra istituzione umana.

Mi sembra anzi ovvio che non ci siano e non ci possano essere differenze qualitative:

ovunque sono disseminati stupidi ed intelligenti, delinquenti ed onesti, capaci ed inetti, virtuosi e viziosi e d'altronde, se non fosse così, se la Chiesa o le Chiese o le istituzioni religiose in genere fossero perfette sia complessivamente considerate sia nei loro singoli membri, mi potrebbe anche venire il dubbio che ci fosse realmente un dio che le assistesse e le ispirasse.....

Edited by Mario1944

Non vedo in ciò che è scritto grandi cambiamenti

 

Questo non significa che la posizione della chiesa cattolica non possa cambiare

o vi siano tendenze al cambiamento fortemente avversate ( Sinodo )

 

La chiesa ha sempre usato un doppio o forse meglio triplo registro:

 

1) l'omosessualità considerata esclusivamente in astratto su cui esercita un giudizio morale negativo e di negazione ( no orientamento, tendenza-disordine )

2) l'omosessualità considerata come fenomeno sociale, da contenere al massimo perché costituisce un male per la Famiglia e la

     Società ( da cui la scomunica di gruppi associazioni organizzazioni gay o omosessuali e di ogni rivendicazione di diritti etc )

3) l'omosessualità come "condizione-tendenza" e quindi comportamento individuale ( pastorale sulle persone omosessuali da ricondurre al gregge )

 

Un cambiamento vi sarebbe se pur mantenendo il giudizio morale negativo, almeno la CC cambiasse in parte

la sua posizione sull'omosessualità come fenomeno sociale, riconoscendo che le unioni omosessuali rappresentano

quantomeno un male "minore", che le terapie di conversione sono inumane o anticristiane, che le associazioni di fedeli

( almeno quelle ) hanno cittadinanza ( per quanto minore ) nella CC e le discriminazioni devono cessare ( sacerdozio

boy scout e ruoli educativi )

 

Questo sarebbe un cambiamento, ovviamente un cambiamento ancora migliore sarebbe una forma di legittimazione

dell'amore omosessuale ( magari non equiparato a quello eterosessuale, ma almeno ammesso pubblicamente )

 

Mentre per quanto riguarda l'approccio individuale, la pastorale, l'atteggiamento accogliente e caritatevole è sempre

esistito, salvo il fatto che ufficialmente sarebbe richiesto l'invito del Sacerdote al fedele a vivere la propria omosessualità

nella castità per accedere ai sacramenti ; mentre nella pratica i sacerdoti con faciloneria sorvolano su questo aspetto, che

di fatto vanificherebbe ogni approccio pastorale di "cordiale accoglienza"

 

Ovviamente - considerata la cosa da ateo e laico - io non dò affatto per scontato che qualunque cambiamento

della chiesa PER ME sarebbe solo positivo

 

Una parziale o parzialissima apertura che escluda forme di riconoscimento PUBBLICHE dell'omosessualità

come fatto sociale, rappresentano per me un pericolo, vista la tendenza dei gay italiani ad adattarsi a forme

di oppressione e a vivere segretamente o riservatamente la propria condizione

 

Tuttavia se queste aperture vi fossero lo riconoscerei e ne riconoscerei i benefici per un credente

 

 

io trovo squallido che certe persone abbiano bisogno di avere "l'approvazione" del prete... insomma suona un po' come sperare che vanna marchi sia d'accordo con voi e magari non dormirci la notte temendo che non sia così...

 

Scusa ma non vedo come questa frase riguardi il discorso ... sia nel mio caso specifico sia in generale ... non ho parlato di "bisogno di avere l'approvazione del prete " ne nel mio caso,ne in generale ... il discorso verteva sul cambiamento di atteggiamento delle figure che sono parte della Chiesa e su come un eventuale cambiamento,se possibile,(per quanto possa esser considerato opportunista)possa influire sugli atteggiamenti omofobi della società ...

 

 

 

 

però ok ;) ho capito!

 

 

...e su come un eventuale cambiamento,se possibile,(per quanto possa esser considerato opportunista)possa influire sugli atteggiamenti omofobi della società ...
 

Penso che le famiglie più cattoliche in caso di aperture non saranno più così inorriditi al nostro cospetto, e si avranno situazioni meno difficili in caso di puff! figlio gay in famiglia religiosa!

 

Io sono convinto che prima o poi qualcosa cambierà, poco o tanto che sia

Scusa ma non vedo come questa frase riguardi il discorso ... sia nel mio caso specifico sia in generale ... non ho parlato di "bisogno di avere l'approvazione del prete " ne nel mio caso,ne in generale ... il discorso verteva sul cambiamento di atteggiamento delle figure che sono parte della Chiesa e su come un eventuale cambiamento,se possibile,(per quanto possa esser considerato opportunista)possa influire sugli atteggiamenti omofobi della società ...

 

 

 

 

però ok ;) ho capito!

 

la mia risposta intendeva mostrare un altro modo di vedere le cose: invece di perdere tempo a chiedersi cosa fa la chiesa... a domandarsi se un cambiamento è in atto e di quale portata... semplicemente li si ignora, come si ignorano i selvaggi superstiziosi che temono gli spiriti delle loro credenze tradizionali. Se la chiesa americana battista del sud decide di terminare le discriminazioni razziali... mica deve essere incensata e tenuta in considerazione... quelli che veramente contano sono coloro che sono stati a favore dell'uguaglianza anche quando erano in minoranza, e che hanno promosso l'avanzamento sociale, non certo dei bigotti che si sono attaccati con le unghie fino all'ultimo per evitare di perdere la possibilità di discriminare il prossimo. Semplicemente tutto ciò che pensano è ininfluente... trovo troppi articoli sulla chiesa sia nei siti gay, sia nei siti di news... alla fine che credano che il sole giri intorno alla terra, o viceversa: ma chissenefrega. Stessa cosa per il sesso prematrimoniale... possono pensarla come vogliono... tanto i giovani e i meno giovani alla fine mica dan loro retta.

chiedigli espressamente che pensa degli omosessuali.

se vuoi intrattenere un rapporto con lui, no doppi sensi sto parlando seriamente di amicia di tipo spirituale (parlo da ateo, ma rispetto la scelta di questo tipo di spiritualità) è necessaria sempre sempre chiarezza a tutto tondo

chiedigli, che ne pensa della omosessualità, che ne pensa degli omosessuali?

non è sufficiente una "non presa di posizione"  accettabile da parte di altri, ma qui si tratta di un rappresentante di un 'istituzione che considera l'omosessualità una malattia, quando va bene, espressione diabolica quando va male. 

Pertanto ... chiarezza

Il sacerdote, per chi è cattolico, funge da "guida" spirituale. Di modo tale che io possa sempre fare riferimento a qualcuno nel mio rapporto con Dio e con quanto vi è nelle Scritture...ciò presuppone che uno abbia fede. Se si legge il Vangelo (laddove non si fa riferimento MAI e dico MAI all'omosessualità...il riferimenti più chiaro al tema sta nel Levitico, dove sta scritto anche quali pesci non andrebbero mangiati e cosa fare quando una donna ha il ciclo) si scopre che in realtà ci sono una molteplicità di valori che (sempre per chi ha fede, si intende) sono un punto di riferimento importante per la crescita della propria coscienza. Il prete guida e accompagna il fedele in questo percorso. Ma tanto il prete (vescovo, papa...) quanto il fedele sono parte della Chiesa. Sono tutti persone e possono sbagliare. Le istituzioni ecclesiastiche, sbagliano, anzi, talvolta sembra che non ne prendano una giusta, essenzialmente perché sono fatte da persone. Al di là di questo, mi è capitato di conoscere vari preti e con alcuni sono in buoni rapporti. Nessuno, e dico nessuno, dice e pensa quelle baggianate che sentiamo dire in televisione. E questo perché, tendenzialmente, mi piace relazionarmi con persone colte (qualcuno è anche docente all'università) a prescindere dall'abito. E di certi argomenti si parla in pubblico. 

 

Anche a e poi è capitato di confessarmi e di trovare un sacerdote che ha piuttosto cercato di portarmi a riflettere su quali mie condotte cozzavano con il mio "sentire della mia coscienza" e il messaggio è stato più o meno quello che alla fine è emerso dall'esperienza di Plutone.

 

Che il cattolicesimo sia stato per molti versi un disastro per l'evoluzione della civiltà non ci sono dubbi...ma così come è stato per molte istituzioni comunque amministrate dall'uomo...ma qui poi si amplierebbe il discorso.

Ma tanto il prete (vescovo, papa...) quanto il fedele sono parte della Chiesa. Sono tutti persone e possono sbagliare. Le istituzioni ecclesiastiche, sbagliano, anzi, talvolta sembra che non ne prendano una giusta, essenzialmente perché sono fatte da persone.

 

Quello che non capisco, leggendo questi ragionamenti, è questo:

ma che vi serve a fare la Chiesa con i suoi preti, i suoi vescovi, i suoi papi, i suoi concili, il suo magistero infallibile, il suo apparato istituzionale e dottrinale, se poi pensate che essa sbagli e sapete voi certamente quali sono i confini del lecito e dell'illecito, del pio e dell'empio, del peccaminoso e del retto, tanto da non aver bisogno della sua guida per trovare e percorrere fino alla meta la via della salvezza eterna, scansando quella della perdizione?

 

Sta a vedere che rimarremo soli noi atei a difendere, almeno sul piano della coerenza logica, il ruolo magistrale e sacramentale della Chiesa per chi si professi cattolico!  ;-)

Edited by Mario1944

Quello che non capisco, leggendo questi ragionamenti, è questo:

ma che vi serve a fare la Chiesa con i suoi preti, i suoi vescovi, i suoi papi, i suoi concili, il suo magistero infallibile, il suo apparato istituzionale e dottrinale, se poi pensate che essa sbagli e sapete voi certamente quali sono i confini del lecito e dell'illecito, del pio e dell'empio, del peccaminoso e del retto, tanto da non aver bisogno della sua guida per trovare e percorrere fino alla meta la via della salvezza eterna, scansando quella della perdizione?

 

Sta a vedere che rimarremo soli noi atei a difendere, almeno sul piano della coerenza logica, il ruolo magistrale e sacramentale della Chiesa per chi si professi cattolico!  ;-)

credevo che dalla mia risposta si fosse capito...preti and co avrebbero il compito di mettersi a disposizione dell'uomo (e del fedele innanzitutto) quale figura di confronto e di consiglio per tutto quanto riguarda l'aspetto spirituale della dimensione umana. 

 

 

.preti and co avrebbero il compito di mettersi a disposizione dell'uomo (e del fedele innanzitutto) quale figura di confronto e di consiglio per tutto quanto riguarda l'aspetto spirituale della dimensione umana.

 

Insomma vorresti che la Chiesa Cattolica fosse una specie di consultorio per persone con problemi eistenziali.....

Be' posso anche capirti, ma francamente tanto apparato cerimoniale, gerarchico, magistrale e dottrinale, tanta pretesa d'essere fondazione divina sarebbero palesemente sprecati:

qualunque persona d'esperienza, di buon senso e, se proprio ci tieni a rimanere nella greppia in cui sei nato, di fede cristiana, basterebbe per il confronto e consiglio che cerchi.

Ma il discorso che fa d.gar88 mi sembra abbastanza autoesplicativo ... il fatto è che si scontra con l'idea che alcuni anno della Chiesa(e che per certi versi la Chiesa stessa ha alimentato ed alimenta) ... la Chiesa non è immutabile!... la maggior parte dei riferimenti che fai Mario, sono connessi all'aspetto delle leggi dell'antico testamento che con il nuovo testamento sono state ampiamente ridimensionate.

 

La Chiesa inoltre è uscita secoli fa dall'approccio dogmatico(mentre tu continui a vederla in questi termini) ... oggi la sua posizione è Ermeneutica ...il che rende le cose estremamente differenti. Nessun prete ti dirà che l'apocalisse avverrà con l'avvento di angeli,trombe,sigilli e bestie infernali,perchè si è capito che queste fanno riferimento ad uno stile narrativo e ad un ottica vigente a quel periodo,il che non esclude affatto la dimensione sacra dell'antico testamento ma lo inquadra diversamente. ciò che rimane attivo di quelle scritture è il suo senso profondo non l'estetica narrativa reificata come tale...

Poi possiamo metterci qui a fare trattati di teologia ma non mi sembra il caso ... non era nei miei intenti sollevare queste questioni,per cui ritengo di non esser sufficientemente preparato e francamente ... non credo che lo siate nemmeno voi;)

Peraltro, aggiungo una banalità, ma a me pare che si confonda il concetto di chiesa da quello di istituzioni ecclesiastiche. La prima comprende semplicemente l'insieme dei fedeli, le seconde sono date da un apparato (istituzionale appunto) che dovrebbe organizzare tutto ciò che ruota attorno alla chiesa. Ma chiesa erano anche i primi fedeli che si riunivano nelle catacombe...

La Chiesa inoltre è uscita secoli fa dall'approccio dogmatico(mentre tu continui a vederla in questi termini) ... oggi la sua posizione è Ermeneutica ...il che rende le cose estremamente differenti. Nessun prete ti dirà che l'apocalisse avverrà con l'avvento di angeli,trombe,sigilli e bestie infernali,perchè si è capito che queste fanno riferimento ad uno stile narrativo e ad un ottica vigente a quel periodo,il che non esclude affatto la dimensione sacra dell'antico testamento ma lo inquadra diversamente. ciò che rimane attivo di quelle scritture è il suo senso profondo non l'estetica narrativa reificata come tale...

 

Guarda io non ho affatto tirato in ballo la lettura più o meno testuale del Vecchio o del Nuovo Testamento, prima di tutto perché non c'entra un'acca con la questione sollevata e poi perché so benissimo che, se c'è una Chiesa cristiana che privilegia l'interpretazione (l'ermeneutica) e l'elaborazione dottrinale fatta dal magistero ecclesiale nei suoi organi preposti, è proprio la Chiesa Cattolica.

 

Ma è giusto per questo, per questa sua natura peculiare soprattutto rispetto a gran parte delle Chiese riformate, che non capisco come un cattolico possa nello stesso tempo essere seguace di tale e tanta Chiesa e contestarne tuttavia la dottrina di fede e di costumi:

non capisco nel senso che mi pare assurdamente contraddittoria la cosa.

 

Se credi che la Chiesa Cattolica abbia per ispirazione divina una facoltà ermeneutica, dottrinale e magistrale che i singoli fedeli, per quanto dotti ed intelligenti, non hanno, non si capisce come ragionevolmente tu possa contestarne l'ermeneutica, il magistero, la dottrina.

Se non lo credi, non si capisce come ragionevolmente tu possa pretendere d'essere e di sentirti cattolico.

 

Questo ovviamente non implica che tu non possa sperare che il magistero cambi o almeno corregga certe dottrine che ti spiacciono perché condannano le tue opinioni o il tuo modo d'essere o di sentire, ma implica che, finché vorrai essere cattolico, non potrai ragionevolmente essere tu a stabilire quale sia la giusta dottrina in materia di fede e costumi e non lo potrai per la "contraddizion che no'l consente":

o accetti l'intermediazione ecclesiale o non l'accetti.

 

O forse vuoi sostenere che tu sei cattolico in tutto fuorché nella sessualità, perché questa non può essere omosessualità lecitamente per la dottrina morale della Chiesa?

Sia pure, ma rimane la contraddizione che tu chiedi l'intermediazione della Chiesa fino a dove fa comodo a te e la rifiuti dove non ti fa più comodo!

Ma se la Chiesa è divinamente ispirata in tutto il suo magistero di fede e di morale, mi spieghi perché solo in quello pertinente alla TUA morale sessuale l'ispirazione divina fallirebbe?

E d'altronde, se uno crede che la Chiesa non sia divinamente ispirata nel suo magistero di fede e di morale, mi spieghi che senso ha che egli se ne dichiari fedele?

 

 

 

 

Peraltro, aggiungo una banalità, ma a me pare che si confonda il concetto di chiesa da quello di istituzioni ecclesiastiche. La prima comprende semplicemente l'insieme dei fedeli, le seconde sono date da un apparato (istituzionale appunto) che dovrebbe organizzare tutto ciò che ruota attorno alla chiesa. Ma chiesa erano anche i primi fedeli che si riunivano nelle catacombe...

 

Va bene, ma questa è una dottrina protestante o comunque "eretica", non cattolica:

come puoi essere cattolico ed avere tali opinioni?

Per te la Chiesa Cattolica come istituzione è chiaramente superflua o comunque non necessaria per un cristiano, ma allora perché ti rivolgi a lei, ai suoi organi, ai suoi uomini?

Non sarebbe sufficiente che tu fossi cristiano nel modo che più ti piacesse?

Edited by Mario1944

 

 

Non sarebbe sufficiente che tu fossi cristiano nel modo che più ti piacesse?
 

No, le cose devono cambiare. L'omofobia religiosa alla fine infetta troppe persone. Qualcosa cambiato là è anche qualcosa cambiato nella società in cui viviamo.

Non lo vorresti anche tu?

 

 

No, le cose devono cambiare. L'omofobia religiosa alla fine infetta troppe persone. Qualcosa cambiato là è anche qualcosa cambiato nella società in cui viviamo.

 

Sì, va bene, le cose devono cambiare, ma mi pare assurdamente contraddittorio che uno rimanga entro un'associazione in cui non si riconosce perché essa ha dottrine etiche omofobe, ma nella cui intermediazione divina e quindi nell'eccellenza delle sue dottrine purtuttavia crede, tant'è vero che non vuole andarsene.

Mi sembra l'Enea del Metastasio:

"Intanto confuso

nel dubbio funesto

non parto, non resto,

ma provo il martire

che avrei nel partire,

che avrei nel restar."

 

 

 

 

Non lo vorresti anche tu?

 

Da ateo non m'impiccio dei quello che dovrebbe insegnare o non insegnare un'istituzione religiosa per trattenere i suoi adepti!

Mario,scusa ma continuo a trovare fuori luogo (e un po' off topic)quello che dici ... se vuoi parlare di fede nell'omosessuale perchè non apri un topic a riguardo?

 

In secondo luogo se hai letto il mio primissimo messaggio,esplicitavo proprio il fatto di non esser un super cattolico,che sono distante dalla Chiesa e che sento molte contraddizioni a riguardo(che saranno un po' anche fatti miei no?)

 

Ma ribadisco ste cose non centrano nulla con l' intento che ha mosso l'apertura della discussione ... però vabbè ...

 

 

 

Io continuo a leggere peti al posto di preti che imbarazzo
 

 

 

eheheheh XD da quando l'hai scritto è capitato anche a me

Edited by Plutone

@d.gar88, non è mica un problema di scomunica, ma semplicemente di razionalità:

sarebbe come se io ateo e quindi negatore che ci sia un dio creatore e provvidenziale, mi mettessi a pregarlo per riceverne benefici o allontanare disgrazie.

Che senso razionale avrebbe?

 

E' vero che la fede esclude la ragione, ma proprio per questo dovreste abbandonarvi nelle braccia di colei in cui avete fede:

credo quia absurdum!

 

 

E' vero che la fede esclude la ragione

Mai.

Fosse vero allora sarei un super bigotto, e invece non lo sono.

E se uno vuole avere fede, non deve farlo senza averci pensato.

La mia visione è più tipo: come tutti noi vogliamo i nostri diritti di gay, io voglio che la chiesa si liberi di questo masso vecchio stravecchio, ma non perché così è più bella e basta, ma per un bene di TUTTI. Non so come spiegartelo in altre parole...

davydenkovic90

più cresco e più i cattolici mi sembrano bestie strane

ma come fate a essere cattolici e gay contemporaneamente?

ma perché avete bisogno che qualcuno vi faccia da "guida spirituale" e monitori dove voi guidate il vostro pisello, dicendovi cosa è giusto e cosa è sbagliato?

come fate a non capire che loro vi inculcano il senso di colpa e il senso del peccato perché voi accorriate presso di loro a comprarvi il perdono, la salvezza, la vita eterna, un pacchetto di valori da tirar fuori, all'occorrenza, per non rischiare di non passare per perbenisti.

io spero che non sia la chiesa ad accettare me o l'autore del topic, io spero che finalmente sia la società civile, lo stato italiano che inizi a non accettare più la chiesa, che finalmente ci liberiamo da questo giogo dittatoriale (voglio ricordare che la chiesa ha sempre fatto comunella con la destra più fascista, tanto è vero che se hanno uno stato vaticano, se il rinascimento è in mano a loro e se ci ritroviamo, in ogni scuola di ordine e grado, un'ora di religione, facoltativa, ma pur sempre un'ora di religione cattolica, è proprio grazie all'accordo tra la Chiesa e Mussolini, non proprio mr. liberalismo "do what you want with your body" per dirla alla lady gaga).

Oh god inizio a delirare.

Niente, penso che sarebbe l'ora che lo stato italiano iniziasse a fondarsi sui propri cittadini, anziché essere un feudo vaticano.

E quando leggo di gay cattolici, che vanno dai preti, li difendono, iniziano a dire "eh ma bisogna distinguere fra preti all'avanguardia e preti arretrati, eh ma la chiesa è fatta da uomini ed errare è umano" mi salgono i brividini su per la schiena brr

Penso che la bontà e la giustizia - così come la cattiveria e la crudeltà - sono cose umane.

Ed i preti sono uomini.

E quindi buoni o cattivi a seconda della loro attitudine.

 

Certo, oggi del cristianesimo rivoluzionario dei primi anni del primo secolo è rimasto poco e quest'anima cristiana del parroco che ti ha confessato sembra un'eccezione.

 

Abbiamo fede... (e lo dice un ateo "praticante")

 

 

E se uno vuole avere fede, non deve farlo senza averci pensato.

 

Se ci pensi bene, se ci pensi troppo, perderai la fede, perché è il concetto stesso che esclude la possibilità di ragionare e di rifiutare la tradizione.

 

 

 

 

io voglio che la chiesa si liberi di questo masso vecchio stravecchio,

 

Be' su questo non c'è da discutere:

ciascuno ha i suoi gusti.

Il problema è che la Chiesa Cattolica non sei tu e quindi devi prendere quel che passa il convento, sia pur sperando altro.

 

 

 

 

oggi del cristianesimo rivoluzionario dei primi anni del primo secolo è rimasto poco

 

E direi: per fortuna!

Ne abbiamo già a sufficienza di sconsiderati fanatici!

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