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La Buona Università


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se uno non si impegna nello studio e sta parcheggiato all'università tanto per passare il tempo va scoraggiato. so che molti studenti non saranno d'accordo ma io la penso così. diciamo che per il 10% degli studenti che sono i migliori dovrebbero fare l'università senza pagare.

Ho beneficiato di questo sistema già nella mia università italiana (il Politecnico di Milano). Fino alla fascia 6 e con la media superiore al 29/30 si pagano solamente le tasse regionali (che ammontavano a 140 euro all'anno).  Oltre la fascia 6 ma con la media oltre il 29/30 si poteva ottenere uno sconto di fino a 2500 euro sulle tasse universitarie. (Ok, non sarà tanto, ma son sempre soldi).

Edited by losvedese
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@Fe92 le tue idee sul reddito sono applicabili in università che funzionano bene. Nella mia, ad esempio, a causa di una gestione pessima, perdono gli esami sostenuti dagli studenti. Conosco gente che ha dovuto risostenere molti esami perché dai piani alti hanno perso le camicie. Io stesso sono stato vittima di questo giochetto: ho cambiato corso e il tutor mi aveva assicurato che non perdevo nessun esame. Quando la presidenza mi ha fatto passare ha annullato quasi tutti gli esami, facendomi rifare quelli in cui avevo preso 30 e lasciandomi i 18. In conclusione mi laureerò con un voto basso e con 30 esami dati per colpa di quegli incompetenti! Come me ce ne sono molti altri, vittime peraltro di esami volutamente esagerati dai programmi privi di logica e che non ti formano! Alla fine meglio l'università privata che ti tratta con rispetto.

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io non capisco tutte ste difficoltà che voi paventate per valutare i professori. in svizzera quando c'è una cattedra da assegnare si fa il concorso pubblico a cui partecipano anche professori esteri e si sceglie il meglio. se riescono a fare la scelta significa che ci sono criteri per valutarli.

Guarda che tra le alpi le cose non è che vanno necessariamente meglio, un mio amico sta facendo il dottorato lì seguito da un professore che gli fa lanciare simulazioni a caso, di cui nessuno capisce granché, solo per avere dati da pubblicare...

 

 

Se l'università è cazzuta, e gli esami e i prof anche, studiare senza capire comporta il non superamento dell'esame, o un voto basso. E non è detto che bisogna farsi vecchi per CAPIRE un esame. Ma chi ve le dice queste cose? Gli esami sono fatti per essere superati nei tempi indicati, comprensione degli argomenti inclusa. Il resto è fuffa.

Io sono pienamente d'accordo a costruire un'università dove se non hai capito non passi e dove la comprensione viene prediletta all'esposizione, però è una cosa che non puoi fare per decreto. Dipende da come i singoli professori strutturano gli esami e, molto spesso, essi sono pensati per evitare un carico eccessivo di lavoro al docente che deve correggerli piuttosto che all'accertamento di quanto appreso. Negli anni ho visto tanti compagni di università con la capacità di studiare a memoria libri interi passare molto bene alcuni esami anche se la loro conoscenza parlandoci assieme risultava molto lacunosa.

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Guarda che tra le alpi le cose non è che vanno necessariamente meglio, un mio amico sta facendo il dottorato lì seguito da un professore che gli fa lanciare simulazioni a caso, di cui nessuno capisce granché, solo per avere dati da pubblicare..

Idem in Francia. Un corso dura 8 settimane in cui bombardano con argomenti a caso. Così come a caso è l'esame. Non bisogna pensare che in Italia le cose vadano necessariamente peggio. 

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Negli anni ho visto tanti compagni di università con la capacità di studiare a memoria libri interi passare molto bene alcuni esami anche se la loro conoscenza parlandoci assieme risultava molto lacunosa.

 

 

per la mia esperienza dico che chi sa tenersi a memoria libri e varie cose è avvantaggiato e prende spesso note migliori di chi ha capito veramente la materia. purtroppo penso sia così con la maggior parte dei professori e delle materie dappertutto.

 

c'è di sicuro una spinta a tutti i prof a voler pubblicare per pubblicare purtroppo e a mettere nomi sulle pubblicazioni di gente che ha fatto veramente poco per quell'articolo ma se ci sta il nome ha un vantaggio che viene poi ricambiato in altre pubblicazioni ad autori multipli....

 

in ogni caso sono del parere che anche i professori si possono classificare e possono avere note come gli allievi sia per la didattica che per la ricerca che fanno.

 

riguardo alle università private: in svizzera ce ne saranno pure ma nessuno le conosce perchè se le università pubbliche sono buone quelle private diventano ininfluenti. i privati facciano le scuole che vogliono come vogliono. lo stato si occupi di quelle pubbliche e le faccia bene. una università buona non credo che costi molto di più di una non buona. il problema è chi dirige l'università che deve gestirla bene e attrarre professori buoni affinchè l'università sia buona.

 

anche in italia ci sono università migliori di altre. significa che anche in italia si sa come si deve fare per avere una università buona e dove non lo si fa è perchè non lo si vuole fare. inutile prendere scuse.

Edited by marco7
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Ragazzi diciamoci la verità: puoi mai un'università essere valida se ogni anno il corso di francese inizia alla fine di novembre anziché a ottobre? A me è capitato che finisse addirittura ad aprile! Ma che impari così? Poi ogni anno una prof diversa, che non segue i programmi stabiliti: il primo anno era buona, insegnava la grammatica come alla scuola dell'obbligo, al secondo una che in quei pochi mesi di lezione faceva fare delle misere letture che anche un bambino saprebbe fare e dulcis in fundo al terzo una che insegna teatro e che fa tre ore in tutto a settimana parlando in italiano e spronandoci a parlare in italiano (o in napoletano) con l'accento francese. Voi direte, lo fa per insegnarvi la cadenza. Peccato che non ci insegnava ma dovevamo essere noi che magicamente dovevamo già sapere le cadenze. Poi ad un certo punto è venuta una studentessa straniera e lei ha ammesso pubblicamente che aveva paura a parlare in francese. 0 grammatica, 0 varietà di programma. A questo punto potevo farlo anche io il prof. Quindi vi chiedo, è questa un'università seria?

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Credo che per lunga permanenza nell'Università Italiana ho da dire la mia:

1) L'Università Italiana come l'istruzione superiore era una delle migliori al mondo, questo almeno fino agli anni 90, professori della vecchia guardia, da cui grazie a Dio ho ricevuto molto in termini di formazione; l'università vecchio ordinamento sarà stata pure piena di fuoricorso però anche se sforavi producevano buoni ingegneri, buoni architetti, buoni fisici ecc. ecc. buoni medici!; io mi sono trovato a cavallo tra i vecchi e i nuovi ordinamenti e sono rimasto fino alla fine nel vecchio, in fondo ero rimasto fuori per qualche complementare, ho avuto modo di vedere i nuovi studenti e i nuovi esami, vi potrei dire pertanto che oggi pure le scimmie o i cani che una volta dovevano lasciar perdere l'università perchè non passavano l'esame si laurerebbero e con 110 e lode! Sfido io chiunque a procurarsi i testi dei compiti scritti di qualche decennio fa e quelli di oggi: un abisso! E gli orali? ... Quelli di oggi sembrano delle chiacchierate non degli esami, e non lo dico perchè voglio sopraelevarmi ma oggettivamente è così! Ne discutevo con un mio vecchio Professore di Chimica Fisica che condivideva in pieno, il livello si è abbassato in modo stratosferico; ai miei tempi un 24-25 preso ad analisi o a Fisica era già un bel voto .. di 30 in quelle materie ne avrò visto 1 ogni 2-3 sessioni, ultimamente ho visto un esito di un esame scritto con una sfilza di 30, incuriosito sono andato a consultare il testo dello scritto: erano problemi di una banalità enorme che avrei potuto risolvere sul momento anch'io non avendo toccato Fisica ormai da anni! I nuovi ordinamenti hanno sezionato esami annuali in moduli, cioè un esame che era annuale magari lo hanno diviso in 5 esami, questo implica che spesso manchi l'interdisciplinarità tra le varie parti, credo sia diverso dimostrare il possesso completo di una materia e il possesso di parti di materia svolte magari da diversi professori.

3)Sapete che dicono i Professori Universitari? Dicono questo: "L'importante non è che i ragazzi sappiano l'importante è farne laureare il maggior numero possibile nel minor tempo possibile perchè intanto ciò che dovranno fare verrà insegnato loro sul posto di lavoro!" Questo l'ho sentito io dire da un professore di una Università romana ...e se l'applichiamo ai medici vedete voi ....

2) Baronati? Esisteranno ma non credo siano il male peggiore, anche all'estero c'è una certa frequenza di cognomi ed è legittimo che i figli di scienziati talvolta respirino quell'aria e seguano i percorsi materni o paterni ma questo non è un problema; il problema sono le gerarchie che esistono all'interno dell'Università specie nelle Facoltà Scientifiche, può accadere che magari uno studente abbia idee su ricerche ecc. le proponga ai Professori che gli impediscono di fare misure e poi quelle idee le pubblicano a loro nome e con il nome di studenti o dottori che vogliono favorire! Questo è il vero problema ... è che sono tutti una massa di ladri! Ok vuoi favorire tuo figlio, tuo nipote o il figlio dei tuoi amici? Fallo ma fallo con il tuo cervello e le tue risorse non sfruttando altri studenti o le fatiche di altre famiglie! Ci vorrebbero commissioni etiche all'interno di ogni dipartimento e se certe cose vengono dimostrate licenziamento immediato e richiesta danni dell'università al Professore!

3) ISEE ecc. ecc. ho conosciuto gente io che prendeva borse di studio e venva all'università in moto tutto griffato e che aveva 3-4 case pertanto quale sarebbe il metodo migliore? Annullarle! Sì annullarle ! Basta con borse di studio e di collaborazione date ai soliti furbi, ce ne sarà pure qualcuno meritevole ma perferirei che quei soldi venissero utilizzati per delle biblioteche moderne, strumentazioni moderne, corsi di formazione, aule studio, stanze per studenti fuori sede meritevoli ... perchè chi vuole studiare e migliorare lo possa veramente fare! Ad esempio nel mio paese quest'anno hanno concesso 6000 euro per tre borse di studio a gente con genitori figli unici e nonni proprietari di una 15 ina di appartamenti! Cazzo dico io! Avreste fatto meglio a prendere quei 6000 euro e concederli per affrontare i bienni delle scuole superiori a chi non se lo può permettere! o magari la retta universitaria a chi ha precluso l'accesso all'università per reditto! O no? 

4) I dottorati, le pubblicazioni? Ragazzi ma di cosa stiam parlando? Si copiano l'uno con l'altro ripetono i lavori cambiando le virgole con referee compiacenti! Il criterio della pubblicazione è sbagliato perchè oggi ti pubblicano di tutto, pochi sono i gruppi seri al mondo; e se mi schizza la rbbia fra qualche mese ho deciso di aprire un sito web per prenderli un pò in giro pubblicando i vari scopiazzamenti, errori ecc. ecc.

5) Il dottorato deve essere concesso in base a progetti presentati dal candidato dottore di fronte ad una commissione scientifica superpartes di 15-18 professori e 3-4 finanziatori esterni, c'è un ragazzo dotato che ha idee che possano cambiare il mondo o favorire l'economia di un Paese? Cazzo facciamolo lavorare! I soldi vadano a finire in strumentazione scientifica di alto livello! No che in Italia entri in certi laboratori universitari con strumenti vecchi non funzionanti ... ecc. ecc. 

Ma sinceramente dopo tutta questa menata non credo che in Italia possa cambiare nulla!

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ai miei tempi un 24-25 preso ad analisi o a Fisica era già un bel voto .. di 30 in quelle materie ne avrò visto 1 ogni 2-3 sessioni, ultimamente ho visto un esito di un esame scritto con una sfilza di 30, incuriosito sono andato a consultare il testo dello scritto: erano problemi di una banalità enorme che avrei potuto risolvere sul momento anch'io non avendo toccato Fisica ormai da anni!

Mi viene da dire la stessa cosa, ma al passato. Quando ho fatto l'analisi passammo l'appello in 19 su 223. Era l'esame più difficile capitato fino a quel momento. (alla mano i testi delle prove a partire dal 1995).

 

 

L'importante non è che i ragazzi sappiano l'importante è farne laureare il maggior numero possibile nel minor tempo possibile perchè intanto ciò che dovranno fare verrà insegnato loro sul posto di lavoro!

mai sentita roba del genere. Dipende da che professori consulti, evidentemente.

 

 

ISEE ecc. ecc. ho conosciuto gente io che prendeva borse di studio e venva all'università in moto tutto griffato e che aveva 3-4 case pertanto quale sarebbe il metodo migliore? Annullarle! Sì annullarle !

 

Credo che questa si commenti da sola. Applichi una generalizzazione disarmante.

 

 

Il criterio della pubblicazione è sbagliato perchè oggi ti pubblicano di tutto,

Beh, dipende dal giornale a cui invii il tuo articolo. Se lo mandi alla Gazzetta di San Marzano è un conto, ma se vuoi andare a presentare all'AIAA, ovviamente non puoi essere uno scopiazzatore.

Edited by losvedese
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Ragazzi diciamoci la verità: puoi mai un'università essere valida se ogni anno il corso di francese inizia alla fine di novembre anziché a ottobre? A me è capitato che finisse addirittura ad aprile! Ma che impari così? Poi ogni anno una prof diversa, che non segue i programmi stabiliti: il primo anno era buona, insegnava la grammatica come alla scuola dell'obbligo, al secondo una che in quei pochi mesi di lezione faceva fare delle misere letture che anche un bambino saprebbe fare e dulcis in fundo al terzo una che insegna teatro e che fa tre ore in tutto a settimana parlando in italiano e spronandoci a parlare in italiano (o in napoletano) con l'accento francese. Voi direte, lo fa per insegnarvi la cadenza. Peccato che non ci insegnava ma dovevamo essere noi che magicamente dovevamo già sapere le cadenze. Poi ad un certo punto è venuta una studentessa straniera e lei ha ammesso pubblicamente che aveva paura a parlare in francese. 0 grammatica, 0 varietà di programma. A questo punto potevo farlo anche io il prof. Quindi vi chiedo, è questa un'università seria?

Pix, scusami se te lo chiedo, ma di che universita parliamo? L'Orientale?

 

Non so se vai lì o alla Federico II, ma da quel che so all'Orientale hanno veramente PERSO LA TESTA!!!

 

Lo dicono tutti!

 

Comprendo quel che dici (e mi spiace per te, perchè non è giusto!), ma credo che quella che racconti sia una situazione troppo particolare (e triste) da concedere generalizzazioni di sorta.

 

E credimi, il problema non si risolve con università private, ma con buone università pubbliche, che in Italia pure ci sono... (anche se spesso sono meno titolate!).

Edited by Fe92
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Per lo svedese: 

1) Appelli pre 1990! I nuovi Ordinamenti partono dal 95-96, quindi può essere che ci sia un appello più difficile ma tra quelli dei nuovi ordinamenti, non ci sono dubbi! Già il 1995 credo fosse un periodo di transizione o comunque di pre-programmazione nuovi ordinamenti! E' dal 95 che si sono succedute tutte le riforme fino ad arrivare alla rovina del 3+2, con la quale addirittura credete di prendere due lauree! Stessa cosa quando iniziai io l'Università: c'erano testi d'esame degli anni 70-80 che mi sembravano infattibili!

2) I finanziamenti alle Università in Italia vengono dati in base al numero di fuoricorso ecc. ecc. Ai fuoricorso caro svedese vengono fatte pagare tasse credo al 50% in più e credo che vadano progressivamente aumentando con il numero di anni F.C.! Quindi vorresti farmi credere che all'Università il meccanismo non sia quello che ha descritto il professore da me ascoltato? Ma c'è più gente che si laurea adesso o prima ? Vorresti farmi credere che i ragazzi a cui faccio ripetizione, pertanto il livello dei licei ecc. attuali lo conosco più che bene, siano migliori di quelli pre-riforma? mmmmm Guardati certi libri di testo del passato e poi mi dici!

3) Disarmante? Non credo, ma ricordi lo scandalo a "La Sapienza" in cui scoprirono che solo un numero ridottissimo di persone dichiarava il vero! In un sistema come quello italiano l'unica soluzione al momento sarebbe questa! Come l'università che non è garanzia di lavoro neppure se prendi lauree pesanti!  Devi fare master, corsi ecc. ecc. Tanto vale privatizzare tutto, creare delle università di livello senza illudere la gente e le famiglie per alimentare questo sistema fallimentare, nepotistico e furbesco!

4) Ma scusami ma credi che io parli a vanvera. Se ho descritto certe cose è perchè mi è capitato, ci sono passato e so benissimo ciò di cui parlo! Sicuro che i referee siano onesti? Ti posso garantire che pure riviste a fattore d'impatto 13 (capisci 13?) pubblicano cazzate! E certo le riviste di fattore di impatto 13 non sono le gazzette di san marzano! Per i miei studi ho letto migliaia di lavori scientifici, basta il nome di qualche professore influente e ammanicato, il giusto referee  e l'articolo passa ... Informati! 

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Appelli pre 1990! I nuovi Ordinamenti partono dal 95-96, quindi può essere che ci sia un appello più difficile ma tra quelli dei nuovi ordinamenti, non ci sono dubbi! Già il 1995 credo fosse un periodo di transizione o comunque di pre-programmazione nuovi ordinamenti! E' dal 95 che si sono succedute tutte le riforme fino ad arrivare alla rovina del 3+2, con la quale addirittura credete di prendere due lauree! Stessa cosa quando iniziai io l'Università: c'erano testi d'esame degli anni 70-80 che mi sembravano infattibili!

Portami le prove! E comunque la difficoltà degli esami cambia da università ad università. In certe università la mia Analisi I era divisa in due parti, solo che io poi ho dovuto dare anche anche Analisi II ed Analisi III. 

Nessuno ci fa credere niente! Semplicemente prima ci si laureava in 5 anni e si sceglieva l'indirizzo in itinere. Ora lo si fa alla magistrale: cosa cambia?

 

 

 

2) I finanziamenti alle Università in Italia vengono dati in base al numero di fuoricorso ecc. ecc. Ai fuoricorso caro svedese vengono fatte pagare tasse credo al 50% in più e credo che vadano progressivamente aumentando con il numero di anni F.C.! Quindi vorresti farmi credere che all'Università il meccanismo non sia quello che ha descritto il professore da me ascoltato? Ma c'è più gente che si laurea adesso o prima ? Vorresti farmi credere che i ragazzi a cui faccio ripetizione, pertanto il livello dei licei ecc. attuali lo conosco più che bene, siano migliori di quelli pre-riforma? mmmmm Guardati certi libri di testo del passato e poi mi dici!

Beh, vogliamo parlare dei testi del passato?

Ti faccio un esempio: il Pagani-Salsa, un libro scritto coi piedi datato 1992. Per te quello è un libro serio? Eppure è stato pubblicato prima della riforma universitaria.

 

 

 

Disarmante? Non credo, ma ricordi lo scandalo a "La Sapienza" in cui scoprirono che solo un numero ridottissimo di persone dichiarava il vero! In un sistema come quello italiano l'unica soluzione al momento sarebbe questa! Come l'università che non è garanzia di lavoro neppure se prendi lauree pesanti!  Devi fare master, corsi ecc. ecc. Tanto vale privatizzare tutto, creare delle università di livello senza illudere la gente e le famiglie per alimentare questo sistema fallimentare, nepotistico e furbesco!

Guarda, generalizzi la situazione del singolo. Ok, magari alla Sapienza era vero, ma nel mio caso non lo era, così come non lo è nel caso di molti miei ex-colleghi borsisti. Ma poi cosa ti fa credere che il lavoro non lo si trovi? La TV? Vuoi farmi credere che studiando ingegneria il lavoro non si trova? Dai, su, non prendiamoci in giro. Anche se non particolarmente creativa, ingegneria è la facoltà con più sbocchi lavorativi in assoluto.

Che poi uno abbia la spocchia è un altro paio di maniche.

 

 

 

Ti posso garantire che pure riviste a fattore d'impatto 13 (capisci 13?) pubblicano cazzate! E certo le riviste di fattore di impatto 13 non sono le gazzette di san marzano! Per i miei studi ho letto migliaia di lavori scientifici, basta il nome di qualche professore influente e ammanicato, il giusto referee  e l'articolo passa ... Informati! 

Gli errori sono un conto, le cazzate un altro.

Mi dispiace dirtelo, ma se hai quest'opinione devi davvero aver avuto a che fare con gentaglia. Ti assicuro che non tutti sono così.

Edited by losvedese
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Svedese mi sto annoiando a replicare, mi sembra di aver detto che gli esami dei vecchi ordinamenti i nuovi ordinamenti se li ritrovano sezionati e non per questo potete sostenere che abbiate 5 esami di matematica, o 5 esami di organica o 5 esami di fisica mentre prima ce n'erano 2 !

 Sta storia è una deformazione della realtà, piuttosto a fronte di questa divisione hanno eliminato parecchi esami complementari di alto valore formativo! Il voto finale della magistrale non è lo stesso di quello dei V.O.

Ho io stesso affermato che quando ho iniziato l'università trovavo i testi degli esami degli anni 70-80 difficilissimi se non infattibili con ciò sostengo che il livello della scuola e dell'università in italia sia andato sempre peggiorando e non migliorando! Ho il massimo e infinito rispetto per gli ingegneri e i fisici e i matematici di quegli anni!

A livello di pubblicazioni esistono riviste con diversi fattori d'impatto, infinite riviste e non me le puoi definire gazzette! Sono riviste con un loro fattore d'impatto, su cui puoi pubblicare e  fare conteggio di lavori pubblicati, le cazzate puoi dirle se fai errori concettuali! Dici che un composto dovrebbe essere x e invece non lo è e mandi avanti l'articolo con cose sbagliate ovvero cazzate!  ... Che ne so tu una rivista Angewandte Chemie International Edition me la definiresti gazzetta di san marzano, resta poi il fatto che pure in sede d'esame gli studenti del nuovo ordinamento li ho trovati un pò troppo arroganti e pretenziosi  ... e con questo chiudo!

Condivido pienamente una recensione di un testo di analisi dei nuovi ordinamenti trovato su amazon e che mi ha fatto ammazzare:

Di xxxxxxx il 14 febbraio 2013

 

Formato: Copertina flessibile Acquisto verificato
Libro che rispecchia la drammatica dequalificazione dell'Universita' Italiana dopo le sconsiderate riforme degli ultimi anni,
Ogni argomento e' banalizzato nel tentativo di renderlo accessibile. Versioni semplificate per i nuovi CdL e er le scimmie piu' ardite.
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5 esami di matematica, o 5 esami di organica o 5 esami di fisica mentre prima ce n'erano 2 !

Non vuol dire che gli argomenti non siano gli stessi. Mi sembra che tu mostri il classico vizio degli anziani professori universitari che dicono "ai miei tempi...".

Ai tuoi tempi cosa? Credici, credi che la tua generazione sia migliore della mia. Ma se ci ritroviamo nella situazione attuale, di nuovo, è colpa della tua generazione.

Dio santo, ti sei laureato con 106 ed invidi i 110L del nuovo ordinamento? Per questo ci sputi sopra?

Se una volta c'erano meno laureati era anche perché l'università, a livello economico, non era per tutti. Adesso il target ECONOMICO si è abbassato - per fortuna.

Non saprei dirti, non conosco questa rivista. So solo che sull'AIAA Journal, se metti una referenza sbagliata o sbagli una formula, l'articolo non ti viene pubblicato. Sono molto selettivi. Se tu hai avuto un'esperienza diversa, ne potremo riparlare.

 

Io quel libro neppure lo conosco, ma mi sembra che la tua banale considerazione si riduca all'analisi della Sapienza, nonostante l'Italia, per fortuna, abbia molte altre - migliori - università in cui si insegna ingegneria.

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Non vuol dire che gli argomenti non siano gli stessi. Mi sembra che tu mostri il classico vizio degli anziani professori universitari che dicono "ai miei tempi...".

Ai tuoi tempi cosa? Credici, credi che la tua generazione sia migliore della mia. Ma se ci ritroviamo nella situazione attuale, di nuovo, è colpa della tua generazione.

Dio santo, ti sei laureato con 106 ed invidi i 110L del nuovo ordinamento? Per questo ci sputi sopra?

Se una volta c'erano meno laureati era anche perché l'università, a livello economico, non era per tutti. Adesso il target ECONOMICO si è abbassato - per fortuna.

Non saprei dirti, non conosco questa rivista. So solo che sull'AIAA Journal, se metti una referenza sbagliata o sbagli una formula, l'articolo non ti viene pubblicato. Sono molto selettivi. Se tu hai avuto un'esperienza diversa, ne potremo riparlare.

 

Io quel libro neppure lo conosco, ma mi sembra che la tua banale considerazione si riduca all'analisi della Sapienza, nonostante l'Italia, per fortuna, abbia molte altre - migliori - università in cui si insegna ingegneria.

... scusami ma secondo me non hai neppure letto ciò che ho scritto! o forse non l'hai capito! Guarda un diploma di un Liceo Classico o un liceo Scientifico degli anni 50 non credo tu possa equipararlo agli attuali diplomi! E io non ho preso il diploma negli anni 50! Quindi gli anni 50 non sono i miei tempi, sono molto più giovane! Io invidiare? Chi scusami? Gente che alla triennale prende 102 e che poi alla magistrale prende automaticamente 110 e poi risulta che ha preso 110? Non so esattamente cosa dirti! Con la penuria di risorse che hanno i laboratori e le università le tesi di oggi te le sbatti! Ci saranno eccezioni non lo nego.... Il target ECONOMICO non si è abbassato!  Prima gli F.C, gente che lavorava e studiava aveva la possibilità di farlo senza essere strozzata, cosa che oggi non accade e che per molti ha comportato abbandono! Il fatto che l'Università oggi sia pù accessibile è che prima c'era più selezione naturale oggi è difficile che si bocci alle superiori così come all'Università, quindi si ha l'impressione che sia più accessbile, poi quando esci ti rendi conto che la laurea non basta e hai bisogno di altre cose a fronte di ulteriori investimenti! E il mio discorso è del tutto generale, quello de "La Sapienza" era solo un esempio, visto che il criterio dei finanziamenti statali vale per tutti gli Atenei presumo che quanto ascoltai dal Professore sarà un criterio valido anche negli altri atenei! Ovvio che se prendi soldi per non avere F.C. dovrai compotarti di conseguenza, poi che tu sia il migliore studente universitario che ha studiato ingegneria nella migliore università italiana è ormai assodato! AIAA Journal fattore di impatto nel 2013: 1.165 ... scusami ma non farmi perdere tempo per favore neppure stare a replicare!  

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Ho il massimo e infinito rispetto per gli ingegneri e i fisici e i matematici di quegli anni!.

 

stai parlando degli anni post-68, quelli del "18 politico", "abbasso la meritocrazia" et simpatiche amenità simili?

Ora, non posso parlare per le facoltà scientifiche per manifesta incompetenza, ma nel filone umanistico gli studenti di quell'epoca hanno fatto tanti tanti danni: pensa solo ai tanti cialtroni che dal Movimento e/o da Lotta Continua sono finiti a fare gli onorevoli di Forza Italia o i mega direttori di giornali...

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Pix, scusami se te lo chiedo, ma di che universita parliamo? L'Orientale?

 

Non so se vai lì o alla Federico II, ma da quel che so all'Orientale hanno veramente PERSO LA TESTA!!!

 

Lo dicono tutti!

 

Comprendo quel che dici (e mi spiace per te, perchè non è giusto!), ma credo che quella che racconti sia una situazione troppo particolare (e triste) da concedere generalizzazioni di sorta.

 

E credimi, il problema non si risolve con università private, ma con buone università pubbliche, che in Italia pure ci sono... (anche se spesso sono meno titolate!).

 

 

Hanno veramente perso la testa. Non so se con "situazione particolare" ti riferisca a me o alla mia università. Nel primo caso posso dirti che sento molte brutte storie a riguardo, quindi non sono un caso isolato. Se invece parli dell'Orientale, mi tolgo dalla discussione perché se è un caso a sé stante non posso parlare per l'università tutta.

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... scusami ma secondo me non hai neppure letto ciò che ho scritto! o forse non l'hai capito! Guarda un diploma di un Liceo Classico o un liceo Scientifico degli anni 50 non credo tu possa equipararlo agli attuali diplomi! E io non ho preso il diploma negli anni 50! Quindi gli anni 50 non sono i miei tempi, sono molto più giovane! Io invidiare? Chi scusami? Gente che alla triennale prende 102 e che poi alla magistrale prende automaticamente 110 e poi risulta che ha preso 110? Non so esattamente cosa dirti! Con la penuria di risorse che hanno i laboratori e le università le tesi di oggi te le sbatti! Ci saranno eccezioni non lo nego.... Il target ECONOMICO non si è abbassato! Prima gli F.C, gente che lavorava e studiava aveva la possibilità di farlo senza essere strozzata, cosa che oggi non accade e che per molti ha comportato abbandono! Il fatto che l'Università oggi sia pù accessibile è che prima c'era più selezione naturale oggi è difficile che si bocci alle superiori così come all'Università, quindi si ha l'impressione che sia più accessbile, poi quando esci ti rendi conto che la laurea non basta e hai bisogno di altre cose a fronte di ulteriori investimenti! E il mio discorso è del tutto generale, quello de "La Sapienza" era solo un esempio, visto che il criterio dei finanziamenti statali vale per tutti gli Atenei presumo che quanto ascoltai dal Professore sarà un criterio valido anche negli altri atenei! Ovvio che se prendi soldi per non avere F.C. dovrai compotarti di conseguenza, poi che tu sia il migliore studente universitario che ha studiato ingegneria nella migliore università italiana è ormai assodato! AIAA Journal fattore di impatto nel 2013: 1.165 ... scusami ma non farmi perdere tempo per favore neppure stare a replicare!

Convinto te... ;) Non si boccia in università? Ma da quanto non ci metti piede? Oppure hai a che fare con gente che va al CEPU?

Secondo me la tua è solo frustrazione.

PS: paragonare IF di riviste in ambiti diversi è totalmente insensato. Specie se si pensa a quanti sono i dottorandi in chimica&co e quanti in ingegneria aerospaziale&Co (e di conseguenza tutta la produzione scientifica che ne deriva). In base a questo, considerando le citazioni, appare chiaro che le riviste di chimica abbiano un impatto più elevato. È questo tipo di classificazione a non avere senso.

Edited by losvedese
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Hanno veramente perso la testa. Non so se con "situazione particolare" ti riferisca a me o alla mia università. Nel primo caso posso dirti che sento molte brutte storie a riguardo, quindi non sono un caso isolato. Se invece parli dell'Orientale, mi tolgo dalla discussione perché se è un caso a sé stante non posso parlare per l'università tutta.

No, mi riferisco che dell'Orientale le uniche voci che mi arrivano sono lamentele, perlopiù legate ai compiti di segreteria e di organizzazione didattica.

 

Chiaro è che anche il tuo mi pare un caso particolare, tuttavia ritengo - dalle voci che ho in proposito -  che, come tu stesso dici, il tuo non sia l'unico caso in quell'ateneo, che di fatto sta diventando famoso per questo (ed è un peccato, perché potrebbe dare tanto e ha CdL che sono di fatto praticamente solo lì).

 

 

Condivido pienamente una recensione di un testo di analisi dei nuovi ordinamenti trovato su amazon e che mi ha fatto ammazzare: Semplifichiamo o banalizziamo? Di xxxxxxx il 14 febbraio 2013   Formato: Copertina flessibile Acquisto verificato Libro che rispecchia la drammatica dequalificazione dell'Universita' Italiana dopo le sconsiderate riforme degli ultimi anni, Ogni argomento e' banalizzato nel tentativo di renderlo accessibile. Versioni semplificate per i nuovi CdL e er le scimmie piu' ardite.

Non entro nel merito della questione, tuttavia quella che segnali è una versione "minimal" di un testo che è invece più completo.

 

http://www.amazon.it/Analisi-matematica-1-Paolo-Marcellini/dp/8820728192/ref=sr_1_2?s=books&ie=UTF8&qid=1421965403&sr=1-2

 

E, come puoi leggere, ha commenti migliori (sebbene personalmente a me non sia mai piaciuto).

 

Tutti i libri "Elementi di.. " sono sintesi di qualcos'altro.. e sono di norma fatti per Corsi di Laurea che trattano gli argomenti in maniera meno specifica (ad es. l'analisi per gli studenti di economia come la biologia per gli studenti di scienze infermieristiche) :).

 

 

Edited by Fe92
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Caro svedese... io frustrato? Sono serenissimo e sempre più consapevole che probabilmente tu non abbia compreso una sola riga di ciò che ho scritto! Il fattore d'impatto è valido per ogni campo scientifico (ognuno con un proprio range ovviamente!) per le scienze naturali, la chimica, la medicina così come per l'ingegneria, ad esempio esistono riviste del campo credo di tua competenza con fattore di impatto notevolmente più elevato di quello della rivista da te citata che ahimè vedo che è anche free ..., e pertanto sulla quale è criterio assodato è più facile pubblicare!

Per tua conoscenza ho sempre continuato a sostenere esami nonostante sia laureato come corsi singoli, master ecc.  Scusami al CEPU? Secondo me hai una scarsissima perspicacia avendo colto solo qualche considerazione superficiale di quanto da me scritto.

 

La logica è: Lo stato finanzia gli Atenei in base al numero di Fuori Corso, meno ne hai e più prendi, mettiamo pure il caso che il fenomeno degli F.C. del periodo pre-riforma fosse l'estrema impreparazione e stupidità degli studenti rispetto al tuo immenso sapere e agli standard attuali, vorresti farmi credere in un tale sistema l'Università avrebbe l'interesse ad aumentare gli standard qualitativi e di difficolà degli esami per fare meno F.C. ... scusami ma ho serie difficoltà a credere ad una cosa tanto irrazionale!

 

Ci sarebbe poi da vedere perchè si prende 100-102 alla triennale e poi quasi tutti prendono 110 e lode alla magistrale, c'è qualcosa che non quadra!

 

Avendo nipoti che fanno la scuola secondaria sento raramente di bocciature, ovvio che gli insegnanti abbiano l'interesse primario di promuovere tutti, onde limitare l'abbandono e mantenere il proprio posto di lavoro anche considerato il drammatico decremento demografico, guarda come frequentemente il numero di studenti in una classe raramente supera i 20 alunni. 

 

Svedese stai sereno ... nessuno mette in dubbio che tu sia il ragazzo più preparato d'Italia che studia ingegneria aerospaziale nel migliore Ateneo di Italia con gli esami più difficili da un secolo e mezzo ad oggi e in grado di superare gli studenti di mezzo mondo laureati nel tuo medesimo campo. Su questo non credo io possa sollevare nessun dubbio!

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Alla mia università si boccia. In particolare, il corso di giapponese e quello di inglese ha un tasso di bocciatura del 90% (approssimativamente, perché su 300 studenti ne passano 20).

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Avendo nipoti che fanno la scuola secondaria sento raramente di bocciature, ovvio che gli insegnanti abbiano l'interesse primario di promuovere tutti, onde limitare l'abbandono e mantenere il proprio posto di lavoro anche considerato il drammatico decremento demografico, guarda come frequentemente il numero di studenti in una classe raramente supera i 20 alunni. 

 

Svedese stai sereno ... nessuno mette in dubbio che tu sia il ragazzo più preparato d'Italia che studia ingegneria aerospaziale nel migliore Ateneo di Italia con gli esami più difficili da un secolo e mezzo ad oggi e in grado di superare gli studenti di mezzo mondo laureati nel tuo medesimo campo. Su questo non credo io possa sollevare nessun dubbio!

1. ma viviamo nello stesso paese?? No, perchè amici che insegnano alle superiori mi raccontano una realtà MOLTO diversa da quel che scrivi tu: classi MINIMO di 30 alunni in prima (ossia dei bordelli ingestibili, in cui il prof può solo cercare di uscire vivo da quell'ora, mica fare lezione..), che poi vengono accorpate in 3^ o 4^, quando tra ritiri & bocciature scendono sotto i 20 ragazzi a classe. Con conseguente taglio delle cattedre e prof che si ritrovano a spasso.

Effetti collaterali del drammatico taglio di risorse di questi decenni.

 

2. magari non lo sai, ma Svedese è un (gran bel) cervello in fuga, visto che studia & lavora fuori Italia da anni

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1. Se insegna all'alberghiero o in qualche altro istituto promosso dal regime in questi ultimi anni sono d'accordo, per quanto io sappia le classi ai Licei sia classici e scientifici della mia zona si aggirano attorno i 20 studenti, e quando io iniziai il Liceo io eravamo in 35 e lo stesso alle Medie e resto stupito del numero di studenti per classi in alcuni scuole medie superiori e licei oggi. Avrò generalizzato ma credo che gli insegnanti quando decidano di promuovere o bocciare oggi stiano ben attenti alla greppia propria e quella dei propri colleghi più dei loro colleghi di qualche decennio fa!

 

2. Non ho sostenuto il contrario, anche se mi sembra non proprio un campione d'umiltà, e per una cosa frustrante come la ricerca non essere muniti di una buona dose d'umiltà e analisi non credo sia una buona premessa, anche se spesso i cervelli in fuga hanno background e budget famigliari discreti se non buoni: i dottorati all'estero ti consentono di vivacchiare, sopravvivere, in Gran Bretagna parliamo di 20k sterline all'anno, 25k ... quindi fatti due calcoli e nelle altri parti del mondo ho visto che è approssimativamente lo stesso; spesso le aziende che assumono all'estero richiedono profili alti, gente che abbia un dottorato, un post-dottorato uno IELTS di almeno 6.5, un "a lot" di esperienza nell'ultilizzo di strumentazione che raramente un laureato italiano può avere se non con qualche buon contatto all'interno del mondo universitario o con aziende  ... tutte cose che raramente un poverissimo può permettersi! Conosco gente io che per imparare ad ultilizzare qualche strumento lavora in nero presso laboratori analisi senza alcuna protezione o assicurazione gente che tramite amici o con la benevolenza di qualche Professore si è fatto un buon curriculum, ... io non dico che sia la regola ...ma quasi.

 

3. Il punto cmq focale di tutto il discorso è che un sistema che dà finanziamenti e fa lavorare i Professori in base al numero di non F.C. in base al numeri si studenti ecc. non potete definirmelo più selettivo di un tempo, oggi ormai la Laurea è come un Diploma ... un tempo non era così, era un titolo con un maggiore prestigio, pertanto a fronte di un sistema scolastico disastroso io tirerei le debite conseguenze che neppure mi sembrano tanto difficili da tirare ... Ahimè la state prendendo sul lato personale!

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Forse ci aiutano dei dati statistici:

Il tasso di immatricolazione all'Università italiana nel 2010 era del 30,8% ( fra l'85,8% dei diplomati al classico e l'11% dei diplomati

al professionale la media è questa )

 

contro il 29,8% della Spagna

il 25% del Regno Unito

il 17,8% della Francia

il 14,9% della Danimarca

il 10,3% della Germania

 

Meglio ( o peggio? ) di noi la Grecia (35,4% ) il Belgio e l'Irlanda

 

Questi dati di altissima immatricolazione sono però condizionati dal tasso basso di diplomi

che li precede, in Italia abbiamo un altissimo tasso di bocciati,ritirati, evasoti totali ( dell'obbligo

scolastico ) che funziona al contrario

 

Si boccia poco ai Licei e tantissimo ai professionali, si abbandona poco il Liceo e tanto il

Professionale e le percentuali mostrano un differenziale geografico altissimo ( +30% di

abbandoni al Sud )

 

Non è quindi la scuola che seleziona, ma sono i fattori sociali ed economici che inducono

mediamente la dispersione scolastica determinando un basso numero di diplomati

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Si boccia poco ai Licei e tantissimo ai professionali, si abbandona poco il Liceo e tanto il

Professionale e le percentuali mostrano un differenziale geografico altissimo ( +30% di

abbandoni al Sud )

beh, magari il fatto che ai licei ci vai se almeno sei in grado di mettere in fila 4 parole di senso compiuto aiuta a diminuire sta dispersione...

 

cmq, quando parlavo di classi partite da 30 alunni in prima e poi accorpate verso la 3^-4^, pensavo a quanto mi raccontava un'amica che insegna matematica allo scientifico..

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condivido cmq ciò che ha scritto Hinzelmann, quanto da me scritto forse va anche a sottolineare quanto postato dal suddetto. Fai il TFA o il dottorato anche se puoi permettertelo sia in Italia che all'estero così come sarei curioso di vedere la distribuzione degli studenti nelle varie scuole a livello territoriale ..

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beh, magari il fatto che ai licei ci vai se almeno sei in grado di mettere in fila 4 parole di senso compiuto aiuta a diminuire sta dispersione...   cmq, quando parlavo di classi partite da 30 alunni in prima e poi accorpate verso la 3^-4^, pensavo a quanto mi raccontava un'amica che insegna matematica allo scientifico..

 

 

Non sono d'accordo

 

E' vero che se ti iscrivi al Classico magari hai una migliore propensione allo studio

ma è anche vero che al professionale studi cultura generale e non il greco antico

 

Le statistiche servono - o dovrebbero servire - proprio a relativizzare le "impressioni"

basate sulle testimonianze di singole persone, che possono essere influenzate da visioni

parziali ( ad esempio il fatto di insegnare nel miglior liceo della città, o in un capoluogo di

regione etc )

 

E pur non disponendo di dati da citare a me risulta un rapporto di almeno 1 a 2 ( se al

classico boccia il 15% al professionale la percentuale cresce al 30% )

 

Quanto al fatto che le classi siano accorpate incidono le norme di finanza pubblica che

per risparmiare impongono un numero minimo di studenti per classe, ma non sono rari neanche

i professionali in cui vengono a scomparire interi corsi di studio dopo il triennio ( impedendo a

chi ha iniziato studi di un certo tipo, il completamento del corso di studi nello stesso indirizzo )

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mah..

mi dicono però che Itis venga ancora considerato l'acronimo di

Inutile

Tentare (di)

Insegnare (agli)

Stupidi

 

invece che istituto Tecnico Industriale...

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Beh di gente che dice stupidaggini ce n'è tanta!

 

Non appartengo certo a coloro che ritengono per partito preso che la scuola faccia schifo e gli studenti

siano tutti intelligenti e bravi e diligenti

 

Ciò che trovo discutibile è il doppio standard

 

Pur avendo fatto il liceo classico, l'università etc. trovo  fastidioso  - per non dir peggio - lamentarsi

delle scuole  che si sono frequentate ( baronia corruzione etc. ) e disprezzare  invece gli studenti che

ne hanno fatte altre.

 

Tanto più considerato il livello disastroso dell'istruzione tecnica e professionale italiana

 

La battuta l'accolgo in ogni caso - anche se forse qualche ragazzo che ha fatto quelle scuole potrebbe

risentirsi - però il ragionamento fa acqua da tutte le parti

 

Nei paesi più avanzati il numero di diplomati è più alto perché l'istruzione professionale e tecnica funziona

( e non è un simulacro di serie B per deficienti ) e serve ; poi, complice il fatto che l'istruzione superiore costa di più

( e da noi troppo poco ) e il lavoro si trova ( e da noi no ) e l'accesso è più selezionato,  il numero di immatricolazioni

universitarie è percentualmente più basso ( vedi alla voce : scuola - parcheggio )

 

Ma non può esistere una buona università, se non c'è prima una buona scuola

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eh, ma qui rischiamo di imbarcarci in una di quelle discussioni da papirone..

insomma, perchè sti benedetti istituti tecnici & professionali funzionano così ad minkiam?

solo perchè ci parcheggiano quelli che c'hanno zero voglia di studiare?

o forse pure perchè sono scuole con scarsi rapporti con le aziende che poi dovrebbero assumere quei diplomati come mano d'opera?

 

insomma, a parte gli hotel che prendono come stagisti quelli dell'alberghiero, così c'hanno personale a gratis -o quasi- per tutta l'estate, quante sono le fabbriche che organizzano corsi pratici in officina per quelli del tecnico industriale, o centri servizi che fanno vedere a quelli del commerciale come si lavora in ufficio?

 

sì ok, la scuola sarà il disastro che sarà, chi lo nega;

però se consideriamo anche questi aspetti, il problema mi pare ancora più complesso; non credi?

Edited by freedog
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Saramandasama

Con sto mito che altrove il lavoro si trova illudete molti. O credete che con il minijob tedesco ci si campi dignitosamente? La verità è che chi ha una qualifica tale da aspirare ad un buon lavoro all` estero, in realtà, lo troverebbe anche in Italia. Chi aspira ad andare in Cermania campando di minijobs è meglio che sapesse che ci pagarebbe giusto l` affitto.

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