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Arabia Saudita, è morto Re Abdullah


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Il sovrano saudita Abdullah bin Abdulaziz è morto, aveva 91 anni, per oltre trent'anni è stato uno degli uomini più influenti sul Golfo Persico e alleato cruciale degli USA. Passerà alla storia per aver promosso un Islam ultraconservatore ma anche per aver lanciato un dialogo inter-religioso. Negli ultimi anni di regno aveva cercato qualche opportunità per le donne, rigidamente subordinate ad un'interpretazione islamica, nominando una donna come viceministro nel 2009 e ampliando per tutte le suddite una maggiore possibilità d'istruzione. Dopo l'11 settembre 2001 molti indicarono nell'integralismo di Al-Qaeda delle radici nel Wahhabismo, ovvero l'interpretazione islamica in Arabia (19 dirottatori a New York erano arabi sauditi). Il regno di Abdullah ha visto lo scontro con le ambizioni regionali sciite iraniane e col dissenso sorto durante la Primavera araba, spezzando sul nascere le dimostrazioni di dissenso. Senza mai tradire l'alleanza con Washington, questo re prese le distanze dal desiderio americano di usare basi militari saudite per la guerra in Iraq e nel 2002 un'iniziativa di pace prevedette che si riconoscesse lo Stato ebraico solo con la creazione di uno Stato palestinese con Gerusalemme Est capitale. Gli è succeduto il principe Salman, di 79 anni. Negli ultimi anni la polizia del regno ha represso molto duramente le opposizioni politiche e le minoranze religiose: l'ultimo caso il blogger Raif Badawi, condannato a dieci anni di carcere e a mille frustate per aver aperto un sito in cui criticava il regime assoluto e "insultava l'Islam".

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https://www.gay-forum.it/topic/29190-arabia-saudita-%C3%A8-morto-re-abdullah/
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L'Arabia Suadita è uno dei paesi più estremisti e rigorosi dal punto di vista dell'interpretazione del Corano, non per nulla in Arabia Saudita le donne non possono nemmeno guidare, solo che essendo un paese alleato degli Stati Uniti lo si considera un "paese moderato".

 

Un'alleanza che rispecchia il detto "il nemico del mio nemico è mio amico", visto che nell'area mediorientale il nemico degli Stati Uniti è l'Iran allora l'Arabia Saudita essendo da sempre la concorrente come leader dell'area (anche per una concorrenza religiosa visto che l'Iran è il più importante paese sciita e l'Arabia Saudia è il principale paese sunnita) è diventata negli anni lo storico alleato degli USA.

 

Anche con il successore Salman Abdul Aziz al Saud le cose non sembrano destinate a cambiare.

 

 

l'arabia saudita per me è una pseudo democrazia

 

L'Arabia Saudita non è una democrazia né vuole esserlo e quindi parlare di "pseudo" democrazia è improprio.

Essa ha un regime molto particolare che proietta nell'era tecnologica una compagine statuale, peraltro alquanto recente, fondata sui rapporti tribali che hanno un riferimento unitario ad una famiglia regnante molto numerosa.

A ciò si aggiunga il carattere sacro del regno in quanto custode dei luoghi più sacri dell'Islam.

E' molto simile a qyuello che era lo Stato Pontificio con la non trascurabile differenza che il pontefice - re non era eletto all'interno di una stessa familia regnante.

 

 

 

 

che paga i sudditi per stare buoni.

 

Be' questo è un modo un po' prevenuto di vedere le cose:

in fondo la distribuzione del benessere, ottenuto grazie ai proventi del petrolio,  a tutti i sudditi è quello che altrove verrebbe chiamata "giustizia sociale".

Certamente i beneficiati devono accettare senza fiatare l'ordine costituito politico, sociale ed anche religioso, ma in fondo è quello che ai miei tempi i marxisti più fanatici dicevano dei regimi comunisti:

che toglievano le libertà, ma davano il pane a tutti i sudditi.

Purtroppo non era vero, mentre è vero nel caso dell'Arabia Saudita dove si distribuisce non solo il pane ma anche il companatico!

nell'Arabia Saudita si distribuisce non solo il pane ma anche il companatico!

oddio.. manco tanto...

per quel (poco) che ne so, i sauditi sono odiatissimi da TUTTI i musulmani per il loro razzismo feroce verso chiunque non sia dei loro

(vedi pakistani, filippini e tutti quelli che lavorano da loro e vengono trattati malissimo)

 

 

per quel (poco) che ne so, i sauditi sono odiatissimi da TUTTI i musulmani per il loro razzismo feroce verso chiunque non sia dei loro (vedi pakistani, filippini e tutti quelli che lavorano da loro e vengono trattati malissimo)

 

Gli odii tra Arabi e tra Musulmano non sono una novità e del resto anche i Cristiani non hanno mai scherzato in fatto di odii tra le varie confessioni e sette.

Comunque io mi riferivo al companatico distribuito ai sudditi sauditi, non certo agli immigrati che formano, come del resto da noi, la bassa manovalanza.

 

E' in ogni caso un regno che nonostante tutto si regge su un non trascurabile consenso interno, non necessariamente ottenuto in modi polizieschi, se non altro perché una parte notevole dei Sauditi è di idee fortemente conservatrici, spesso più conservatrici del defunto re che infatti promosse alcune riforme che andavano contro la tradizione ancestrale come il voto alle donne nelle elezioni locali.

 

Tutto considerato mi pare che anche lì, come altrove nei paesi arabi ed in generale in quelli mussulmani, siano più pericolosamente fanatici i rivoluzonari che i conservatori e semmai il problema è che i conservatori troppo spesso sono stati tolleranti o addirittura foraggianti con i rivoluzionari per paura d'esserne scalzati o per simpatia religiosa, accorgendosi poi troppo tardi d'aver alimentato e fatto crescere il proprio nemico giurato (vedi Ben Laden, Al Qaeda, Isis).

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