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Pix: se esce il no i creditori non accetteranno alcun piano (visto che la grecia non ne vuole sapere) e pretenderanno il rimborso (che non avverrà perchè la grecia non ha i soldi) e nessuno darà soldi in prestito alla grecia che andrà in default.

 

la grecia a sto punto deve avere una sua valuta altrimenti è in paralisi stazionaria molto a lungo.

 

per avere un'altra valuta deve uscire dall'euro e questo è solo possibile col consenso di tutti i paesi della EU (non solo dei paesi che hanno l'euro) e diventa difficilmente fattibile se non lasciando l'EU.

 

Questa però non è una conseguenza diretta del referendum. I media ne stanno parlando come se fosse il popolo greco, mediante questo referendum, a scegliere non solo se rimanere con l'euro ma a rimanere nell'Unione Europea.

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Questa però non è una conseguenza diretta del referendum.

 

non è una conseguenza diretta ma è una conseguenza indiretta, dunque se c'è il no la grecia esce dall'euro.

 

se fai uno sciopero della fame a oltranza muori pure come conseguenza indiretta in quanto prima o poi un organo non ha più sufficiente cose nel sangue e ti causa la morte. è un organo che cede la causa prima della tua morte che è una conseguenza indiretta del digiuno. la morte non è una conseguenza diretta del digiuno ma indiretta.

 

che poi i giornali scrivano quel che vogliono è un altro paio di maniche.

 

ti sembra normale che sulla scheda del referendum greco la prima risposta possibile è il no e la seconda il si ? a me sembra che di solito è il contrario e non è un caso che hanno scritto prima il no.

 

ti sembra normale che un referendum di questa importanza viene votato dopo la scadenza di ieri per rimborsare un interesse e che ci sono solo pochi giorni per discutere pubblicamente con calma la cosa in un periodo in cui puoi prelevare solo 60 (?) euro al giorno con la coda al bancomat ?

 

mi sembra proprio scemo il governo greco a far votare i greci che stanno in coda ai bancomat sinceramente. se voleva farli votare doveva farli votare prima del primo luglio in modo che si sarebbe discusso con calma la cosa e non c'era tutta la gente esasperata che ora ha paura di perdere i soldi in banca o ha paura della svalutazione dei soldi che ha in banca.

 

lo sai che ora in grecia c'è gente che al supermercato compra cibo per un anno ? non credi che hanno una gran paura ora in grecia ?

 

e si vota in queste condizioni ? mah.

 

tsipras nella migliore tradizione comunista non vuole rimborsare i debiti e vuole rimanere al potere. per questo ha indetto il referendum.

Edited by marco7
Hinzelmann

Le dimissioni del governo direi siano quasi implicite in caso di vittoria del SI

avendo di fatto il governo scelto di sottoporre la sua decisione di dire no alle

proposte europee al giudizio del popolo

 

Al contrario in caso di vittoria del NO sono respinte le proposte europee

ma non sappiamo bene cosa capiterebbe

 

Tsipras dice che la Grecia sarebbe interessata ancora a trattare, ma essendo

la Grecia in crisi di liquidità non potrebbe farlo se non fosse finanziata dall'Europa

I governi Europei tendono a presentare il referendum come un referendum Euro Dracma

ma ovviamente è un argomento propagandistico ed uno strumento di pressione perché

vogliono la vittoria del SI e far fuori un interlocutore ritenuto inaffidabile

so che sembra un'opinione poco seria, però bisognava tenere  separate le due Germanie. Quel paese è un'eterna spina nel culo.

 

Non so se sei serio o no ma da un popolo che è stato artefice di due guerre mondiali c'è poco da stare tranquilli, io questa opinione non la trovo affatto provocatoria anzi è un gesto d'amore.

 

"Amo talmente tanto la Germania che ne preferivo due" cit.

Edited by Iron84

Si sta alzando un polverone inutile sulla situazione greca. Prima di tutto, il referendum fungerà da sondaggio popolare oppure sarà artefice (o meno) dell'uscita dall'euro? Le due cose sono molto diverse e i media stanno puntando al gioco del terrore e alla disinformazione, affermando che se vincesse il "no" la Grecia uscirebbe dall'Unione Europea!

 

Tsipras, come tutti i partiti pro-Euro, ha mentito ai suoi elettori sin dal principio.

Ha promesso di abbattere l'austerità senza uscire dall'Euro.

I nodi adesso stanno vendendo al pettine: l'austerità c'è perchè c'è l'Euro. 

Quindi adesso deve giustificare l'eventuale Grexit che non fa parte del programma per cui è stato eletto.

 

Ma un popolo impaurito e disinformato da anni è in grado di fare la scelta giusta?

Me lo auguro per loro e anche per noi.

 

 

I nodi adesso stanno vendendo al pettine: l'austerità c'è perchè c'è l'Euro. 

 

se la grecia avesse la drachma risolverebbe il problema stampando tante drachme che si svaluterebbero con l'inflazione alta e l'austerità sarebbe una conseguenza dell'inflazione in questo caso che eroderebbe le pensioni, i salari e i risparmi e farebbe restituire alla grecia meno soldi in termini reali di quelli che ha ricevuto in prestito.

se la grecia avesse la drachma risolverebbe il problema stampando tante drachme che si svaluterebbero con l'inflazione alta e l'austerità sarebbe una conseguenza dell'inflazione in questo caso che eroderebbe le pensioni, i salari e i risparmi e farebbe restituire alla grecia meno soldi in termini reali di quelli che ha ricevuto in prestito.

 

Non è così perchè il punto è sempre la crescita. Con una dracma debole il turismo si raddoppierebbe e anche quel poco di esportazioni andrebbero meglio, inoltre proprio grazie al turismo ci sarebbe un immissione di valuta contante che bilancerebbe anche gli effetti dell'inflazione.

Inoltre il paese è in pesante deflazione al 3% quindi prima di arrivare ad aumenti vertiginosi dei prezzi ce ne vorrebbe, io non ci giurerei.

Ripeto nel breve periodo sarebbe un problema ma nel luogo le cose si riprenderebbero, inoltre ci sono molti paesi pronti ad aiutare la Grecia come la Russia.

Ma roba da matti abbiamo dato miliardi e miliardi per le sanzioni alla Russia sulla questione Ucraina e poi gli regaliamo la Grecia.

Imbecillità a gogò, certo che Obama è un leader debolissimo, rimpiango l'interventismo americano ,se proprio qualcuno deve comandarci lo facciano loro che almeno ci hanno portato il benessere.

Iron84:

 

"Con una dracma debole"

drachma debole significa drachma che continua a perdere valore nel tempo o significa che all'introduzione della drachma il suo valore era paritario con l'euro e dopo poco tempo vale solo un terzo ?

 

"Inoltre il paese è in pesante deflazione al 3% quindi prima di arrivare ad aumenti vertiginosi dei prezzi ce ne vorrebbe, io non ci giurerei."

i paesi "emergenti" con grossi debiti svalutano molto volontariamente la loro moneta stampandone molta apposta con lo scopo voluto di svalutare i debiti che devono ripagare.

 

per i lavoratori ciò può non essere un gross problema perchè se hanno 15% di inflazione e 20% di aumento dei salari annualmente hanno ancora un guadagno netto reale del 5%. per i pensionati e coloro con drachme in banca però il discorso è diverso in quanto loro non ricevono il 15% di aumento delle pensioni e si ritrovano più poveri esattamente come coi tagli dell'austerità. numeri improvvisati da me per dare l'idea del meccanismo.

 

la cosa migliore per un'economia è avere un'inflazione del 2% a cui draghi aspira e non del 15% che porta solo miseria a coloro che non sono sulla cresta dell'onda dell'economia. non è un caso se l'italia è felice di essere riuscita ad eliminare l'infazione a due cifre.

 

i paesi con troppi debiti però devono produrre inflazione per far diminuire il debito o dichiarare default con un taglio successivo del debito.

 

non ci sono altre vie ed entrambe portano a macelleria sociale.

 

il taglio del debito crea conseguenze che si vedono subito mentre l'inflazione alta ha conseguenze che si vedono solo sul lungo tempo.

Edited by marco7

 

quindi vorresti essere così gentile da dirmi chi metterà i soldi per finanziare il debito pubblico italiano e spagnuolo dopo che i salvatori del popolo affamato Podemossi e Grillini, magari con l'aiuto di Salvini e Berlusconi, ci avranno liberati dai lacci e lacciuoli europei seguendo le sante tracce di Tsipras ed avranno espanso ad libitum deficit e debito?

Ho il sospetto che nel mondo non ci sarano soldi sufficienti per sostenere tanta mole debitoria, se non altro perché gli investitori non vorranno beccarsi altre Argentine o Grecie.

 

"il socialismo finisce quando finiscono i soldi degli altri", diceva una signora inglese :grin:

http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2015/07/03/tsipras-accordo-48-ore-dopo-referendum_31d0867b-b0af-4279-bbe0-d5534c21c825.html

 

Ma tsipras ha capito che gli accordi si fanno in due e non puo' ora promettere nulla perche' non sa che gli dicono gli europei ?

 

Sono mesi che racconta che l'accordo e' vicinissimo, e' cosa fatta mentre i creditori continuano a dire che non ci siamo.

 

E' solo un buffone.

 

l'accordo coi creditori ci sara' se vince il si e non se vince il no come lui dice.

Edited by marco7

in questi giorni stanno uscendo molti articoli interessanti sui giornali riguardanti la questione greca

Hugo Dixon del Wall Street Journal ad esempio contesta l'immagine di uno Tsipras inetto-imbroglione etc., facendo presente che, se il suo obiettivo era fin dal principio quello di far uscire dall'euro la Grecia, non avrebbe potuto adottare strategia migliore di questa, ovvero:

- tenere tutti sulla corda annunciando da 5 mesi a questa parte che l'accordo era vicino (questo anche per attutire le fughe di capitali dalle banche)

- far saltare il tavolo qualche giorno prima delle scadenze tecniche di rimborso (a questo è servito l'annuncio del referendum)

- pubblicizzare la disponibilità all'accordo e offrire ipotesi di accordo irricevibili per far sembrare che saranno gli europei a cacciare la Grecia dall'euro

 

Tsipras sarebbe l'ennesima controfigura dei potenti armatori greci, la cui influenza sullo scenario politico mondiale è stata spesso sottostimata

gli armatori greci controllano la flotta mercantile greca, che è pari al 16% dell'intera flotta mercantile mondiale, più quella di Cipro, pari al 4%: dunque una nave mercantile su cinque nel mondo, comprese le petroliere, appartiene agli armatori greci

tra i vari pacchetti richiesti dalla "Troika" per risanare la Grecia, c'era quello di tassare gli armatori (oggi i loro profitti esteri sono esentasse per una norma addirittura inserita nella costituzione greca)

i legami politici internazionali degli armatori greci sono vasti e ramificati, sono ad esempio molto forti con l'amministrazione americana e addirittura in alcuni casi si tratta di amicizie personali e perfino di legami familiari con famiglie di ex presidenti

 

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/23/armatori-greci-casta-esentasse-interessi-spaziano-dal-calcio-media/1448685/

 

con una simile presenza a livello mondiale, è facile supporre che abbiano le mani in pasta anche nei traffici illegali internazionali: armi e droga (chissà magari i famosi SUV bianchi giapponesi di ISIS sono arrivati a destinazione su navi greche)

agli armatori greci fa comodo uscire dall'euro: i loro interessi non collimano con quelli dell'Europa continentale, vogliono conservare il privilegio dell'esenzione fiscale e inoltre la valuta debole gli fa comodo per abbassare i noli e diventare più concorrenziali

dunque il piano potrebbe essere semplice: si sono fottuti alcune centinaia di miliardi di euro (nostri), dichiarano fallimento, non ripagano i prestiti e infine escono dall'euro

un giornale confermava la mia stima che in caso di default greco ogni italiano ci rimette circa 1000 euro

Edited by conrad65
Hinzelmann

Vada come vada, secondo me quei soldi non li rivedremo più

la domanda vera è se ci convenga darne un po' di più, oggi, per

rimandare il momento in cui metterli a bilancio ad un domani - si

spera meno recessivo - dell'attuale

 

Per quanto riguarda le richieste europee sulla tassazione a me risultava

che il problema fondamentale fosse la tassazione nelle isole Greche, che

attualmente godono di un regime agevolato

 

Una esenzione del 30% e poi l'IVA al 13% anche relativamente a beni e

servizi che dovrebbero stare al 23%. In parole povere si tratta della industria

turistica del paese, che non so se pesi sul PIL quanto il settore nautico ma certo

è molto rilevante

 

Si diceva che questa richiesta fosse stata respinta da Tsipras per le pressioni

del partito di destra Greci Indipendenti, che è al governo, ma oggi si vocifera

che il suddetto partito sarebbe orientato ad indicare di votare Sì (?!?)

 

Ho l'impressione che il sistema informativo sia inquinato da notizie difficilmente

verificabili e tale sarà la situazione fino al referendum con bluff e controbluff

 

E' vero che Tsipras aveva detto che avrebbe messo una patrimoniale sugli armatori

greci per 2,5 miliardi, non so se l'europa giudichi tale intervento insufficiente, io non ne

ho trovato traccia nelle richieste europee però nel pacchetto greco c'è ( e se non erro tu

Conrad65 giudicavi tale misura demagogica e pericolosa....rappresentando l'industria nautica

e l'indotto relativo il 20% del PIL greco )

 

Effettivamente continuare a concedere agevolazioni all'industria turistica e agli armatori può essere un lusso

in termini di bilancio, ma è pur vero che sono gli unici settori che tengono a galla il PIL greco trattandosi di settori

che prescindono dalla domanda interna

 

Tolti questi ai Greci resta lo Yogurt e la Feta

Sì, anche secondo me quei soldi non li rivedremo più...C'è da dire però che a prestare soldi al governo greco erano state le banche francesi e tedesche, che sapevano benissimo che sarebbe stato impossibile ripagare quel debito. Quindi hanno fatto un investimento sconsiderato, sapendo benissimo che c'era il rischio, come in qualsiasi investimento, di perdere un sacco di soldi. Poi quando la cosa venne fuori, nel 2011, invece di lasciare che le banche pagassero il prezzo del loro investimento sconsiderato, la BCE, la UE e il FMI dissero che quel debito se lo sarebbero accollati loro (cioè noi).
Come al solito c'è chi investe in maniera molto rischiosa e viene premiato. E poi c'è chi para il culo alle banche, perde un sacco di soldi, e per la rabbia se la prende con qualcuno che è messo peggio (la Grecia). 

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Edited by Orfeo87

Quindi in pratica l'Italia ha speso 26 miliardi per salvare le banche francesi e tedesche dopodiché i tedeschi e i francesi ci hanno rimproverato di avere un debito pubblico più alto e di aumentare le tasse e tagliare i costi, capito siamo veramente un popolo incorregibile menomale che c è l Europa

 

 

e se non erro tu Conrad65 giudicavi tale misura demagogica e pericolosa....rappresentando l'industria nautica e l'indotto relativo il 20% del PIL greco

 

la patrimoniale è sempre una misura demagogica, non è certo depauperando il capitale che puoi sperare di risalire la china di una recessione... altra cosa sarebbe la tassazione dei profitti esteri degli armatori, che mi sembra invece una misura equa

Hinzelmann

Ma l'europa chiede alla Grecia di tassare i profitti esteri degli armatori greci?

Tramite il lussemburghese Juncker magari XD ????

 

In modo che oltre i conti in Svizzera ed in Lussemburgo trasferiscano la

loro attività a Dubai o a Singapore cioè fuori dall'Europa?

 

Io ne dubito, fortemente ( ad ogni modo sarebbe demenziale )

 

La Patrimoniale è certo una misura compromissoria, ma realizzabile

e ciò che invece vuole l'Europa a me risulta essere una profonda riforma

dell'IVA, in cui la Grecia risulta essere penultima nella classifica di efficienza

del prelievo fiscale,pubblicata da Repubblica, nel mio link precedente

 

Una classifica però in cui l'Italia è ultima!!!

 

Tanto è vero che - già operativa - pende sull'Italia

una clausola di salvaguardia con l'IVA al 25%

 

Ed in ogni caso una revisione delle aliquote IVA sui cd beni di prima

necessità ( peccato che i paesi nordici abbiano leggi molto più favorevoli

delle nostre su IRPEF etc )

Varoufakis ha detto che piuttosto di firmare un accordo senza il taglio del debito si fa tagliare il braccio.

 

Iniziano scontri con la polizia intanto.

 

Perche' non fate anche voi in italia una votazione per non rimborsare un terzo del vostro debito ?

Edited by marco7

 

 

Quindi in pratica l'Italia ha speso 26 miliardi per salvare le banche francesi e tedesche

 

Veramente l'Italia ne spese una quarantina per salvare la Grecia che ha sua volta ripagò le banche francesi e tedesche, che erano le più esposte, oltre a quelle italiane, olandesi e di altri Stati.

In sostanza, stando al grafico citato da Orfeo87 che comunque corrisponde ai giudizi di numerosi commentatori (ad esempio Zingales che scrive sul Sole24Ore), nel 2011 finanziando la Grecia la Germania salvò, in parte perché sono ancora le più esposte con la Grecia, le sue banche e ci aggiunse una trentina di miliardi, l'italia salvò le sue banche e ce ne aggiunse 35, la Spagna ce ne mise 26 e la Francia..... incassò netti una trentina di miliardi, perché ne mise 46 come Stato per salvare la Grecia, ma ne incassò 76 per le sue banche salvate dall'esposizione con la Grecia.

 

Quindi l'affare lo fece la Francia, che tra l'altro è anche alquanto indisciplinata con i parametri europei di deficit pubblico annuale:

è consuetudine dare contro la Germania e la Merkel, ma ci sarebbe invece da considerare come si comportano  la Francia ed Holland.... 

in questa paginetta viene spiegato l'imbroglio, ovvero come un debito bancario è stato "spostato" sull'erario di alcuni Stati europei (e dunque sulla rispettiva cittadinanza) senza che peraltro in Grecia se ne avesse alcun beneficio

 

http://www.repubblica.it/economia/2015/07/04/news/le_retromarce_dell_fmi_su_atene_tra_austerita_e_sconti_sul_debito-118307101/

 

ROMA. Ormai parlare di scontro vuol dire fare un favore che i protagonisti del pasticcio greco non meritano. Più corretto parlare di mischione, un tutti contro tutti, compresi quelli della propria squadra. A cominciare dall'Fmi, impegnato contemporaneamente su due fronti contrapposti: la faccia più feroce di tutti sull'austerità di Atene, la mano tesa a Varoufakis sulla ristrutturazione del debito. A Washington, nel palazzo dell'Fmi, ci sono due agende diverse sulla Grecia e il vertice, in particolare Christine Lagarde, non riesce a tenerle insieme. D'altra parte, non è colpa sua: la schizofrenia dell'Fmi nasce dal peccato originale alla radice della lunga tragedia greca. Quando, nel 2010, Atene fa crac, il Fondo avrebbe dovuto reclamare, come da consuetudine, un taglio dei debiti, di fatto un parziale default, per tenere a galla la nave. Ma tre francesi  -  il direttore generale Dominique Strauss- Kahn, il presidente della Bce, Trichet, il presidente francese, Sarkozy, con l'attivo sostegno di Angela Merkel  -  bloccano questa strada. Il motivo? Le banche europee sono esposte per 134 miliardi di euro verso la Grecia e per due terzi si tratta di banche francesi e tedesche: oltre 50 miliardi per le prime, oltre 30 per le seconde (i crediti di banche italiane sono trascurabili). Un default greco costringerebbe Parigi e Berlino a correre in soccorso delle proprie banche. Si preferisce usare lo stesso i soldi dei contribuenti, ma sotto forma di prestiti alla Grecia, nella speranza che li restituisca.
E' la trappola in cui ancora adesso sono tutti prigionieri. Il 90% delle centinaia di miliardi ingoiati da Atene in questi anni non sono andati alla Grecia, ma a pagare i prestiti ricevuti. Per rendere il debito "sostenibile", tuttavia, cioè perché Atene abbia i soldi per pagare, alla fine, interessi e capitale, occorrono attivi di bilancio consistenti. Ecco la motivazione dell'austerità selvaggia imposta ai greci in questi anni. Troppo selvaggia. Al vertice del Fmi, i membri non occidentali, come Brasile e India, avevano avvertito Strauss-Kahn: se non si ristruttura il debito e si sgrava la Grecia degli interessi, la ricetta economica non funziona. Christine Lagarde combatte ancora quella battaglia. Deve dimostrare che il salvataggio della Grecia non è stata un azzardo. La direttiva al rappresentante Fmi nella troika, Poul Thomsen, è di massima intransigenza.

 

Altro che Greci, in strada a manifestare dovremmo andarci noi... contro la Francia :sisi:

Edited by conrad65

conrad: i debiti italiani, greci e degli altri paesi sono sotto forma di obbligazioni statali che sono vendute in borsa.

 

se tu hai obbligazioni statali italiane lunedì puoi venderle e chiunque può acquistarle, dunque il debito esiste di per se indipendentemente da chi possiede le obbligazioni e "spostare" il debito greco dalle banche tedesche e francesi ad altri possessori è un'operazione legittima che chiunque emette un debito sa che può essere fatta.

 

a me sembra troppo comodo fare i debiti e poi pretendere il taglio del debito.

Edited by marco7

@@marco7 qui parliamo di un'altra cosa

la regola base del capitalismo è che chi investe o presta denaro assume su di se un rischio: le banche francesi e tedesche avevano prestato denaro alla Grecia, la Grecia era fallita, dunque le banche dovevano perdere i soldi incautamente prestati e questa farsa sarebbe finita 3 o 4 anni fa

invece a suo tempo è stata fatta un'operazione-propaganda per il salvataggio della Grecia, ma in realtà al solo scopo di salvare le banche, con gli stati europei che sono intervenuti mettendo denaro fresco, con il quale le banche creditrici sono state sgravate dai loro crediti inesigibili

i crediti ovviamente sono rimasti inesigibili, ma spostando nel tempo il "redde rationem", in modo che l'opinione pubblica idiota (ovvero noi, il cosiddetto popolo sovrano) non potesse ricollegare gli eventi

Edited by conrad65

@conrad65

 

se la grecia era fallita 3-4 anni fa per me in ogni caso è troppo comodo fare il fallimento e tagliare il debito e chi s'è visto s'è visto. i debiti li hanno fatti ed è troppo comodo tagliarli.

 

per entrare in EU la grecia ha fatto conti statali falsificati, non dimentichiamolo.

Edited by marco7

@conrad65

 

se la grecia era fallita 3-4 anni fa per me in ogni caso è troppo comodo fare il fallimento e tagliare il debito e chi s'è visto s'è visto. i debiti li hanno fatti ed è troppo comodo tagliarli.

 

per entrare in EU la grecia ha fatto conti statali falsificati, non dimentichiamolo.

 

Si vabbè se si fossero voluti fare veri controlli si sarebbero fatti detto ciò l'interesse è il pagamento di un rischio, altrimenti prestare i soldi non dovrebbe essere a titolo oneroso. Chi presta si assume un rischio che viene lautamente retribuito. Se apro un ristorante e non ho clienti non posso lamentarmi con loro se le cose vanno male obbligandoli a mangiare da me.

Prestiti scellerati fatti da banche che hanno marciato pensando che non fosse possibile uscire dall'euro e che qualcuno le avrebbe salvate, cosa che è poi è accaduta, chi è più immorale la banca che si fonda sugli aiuti degli altri stati o il paese che fa debiti che non è in grado di pagare?

è nel principio stesso del debito che c'è il fatto che il debito verrà ridato alle condizioni stabilite. non è una questione morale.

 

naturalmente con bonità scadente i rischi e gli interessi sono maggiori ma il principio del rimborso del debito deve sempre esserci fin dall'inizio altrimenti non è un debito ma un regalo.

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