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Ho fatto "coming in"


NewMarc

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Sono "dichiarato" da tempo. E' una cosa che non rifarei più oggi. Qualche tempo fa si è presentata l'occasione è ho deciso di "dichiararmi" etero con tutte le nuove persone con cui ho rapporti. Devo ammettere che mi ero dimenticato di come non essere dichiarati renda tutto più semplice. Dichiararsi gay nel 2015 non ha alcun senso.

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VermillionLie

Far passare il messaggio che il coming out sia un atto insensato è veramente quanto di più sbagliato possa affermare, 
soprattutto per tutte le persone giovani e più mature titubanti, che cerchino consigli nel forum. 

Ti sei mai sentito a tuo agio per quanto riguarda l'orientamento sessuale?

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Sono "dichiarato" da tempo. E' una cosa che non rifarei più oggi. Qualche tempo fa si è presentata l'occasione è ho deciso di "dichiararmi" etero con tutte le nuove persone con cui ho rapporti. Devo ammettere che mi ero dimenticato di come non essere dichiarati renda tutto più semplice. Dichiararsi gay nel 2015 non ha alcun senso.

E perché?

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Far passare il messaggio che il coming out sia un atto insensato è veramente quanto di più sbagliato possa affermare, 

soprattutto per tutte le persone giovani e più mature titubanti, che cerchino consigli nel forum. 

 

Ti sei mai sentito a tuo agio per quanto riguarda l'orientamento sessuale?

 

"agio" è un concetto difficile da definire. Sono quello che sono.

 

 

@d.gar88

 

 

E perché?

 

C'è questa cosa chiamata omofobia.

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VermillionLie

Fra le altre cose certo. Ma mi rendo conto di essere uno dei pochi a ritenere che in Italia esista la discriminazione omofobica. 

NewMarc tra gli etero o tra le persone LGBT?

 

Mi rendo conto che una serie di fattori possano far sembrare allettante il tornare "in the closet", 

ma credo che, a lungo andare, ti genererà solo altra frustrazione.

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"agio" è un concetto difficile da definire. Sono quello che sono.

 

 

@d.gar88

 

C'è questa cosa chiamata omofobia.

Sì...questo lo so. Era per capire se si trattava di un gesto in qualche modo provocatorio (non so in che modo, francamente) o se risponde semplicemente all'esigenza di tutelarti, e se, quindi, il fatto di raccontarlo è un modo per segnalare con forza, un'inversione di tendenza che denota preoccupazione. 

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Ma è uno scherzo?

Allora torniamo a nasconderci tutti -.-

Io non vivrò mai nascosto per "far contenta" gente che non si merita nemmeno considerazione.

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Ciao gentile NewMarc. Leggo con interesse il thread e Ti ringrazio per la condivisione. 

Premetto che in caso di fraintendimento sono disposto a tirare una bella riga sulle seguenti considerazioni. 

Vorrei dire che leggere su questo Forum le tue deduzioni può suscitare perplessità, specie alla analisi di chi, attivista o meno, si è fatto o si fa il mazzo per combattere l'omofobia, e reputa quasi diseducativo postare tale affermazione.

D'altra parte, la tua testimonianza non può essere censurata, caso mai esaminata.

 

... Però ...

 

Sono "dichiarato" da tempo. E' una cosa che non rifarei più oggi. Qualche tempo fa si è presentata l'occasione e ho deciso di "dichiararmi" etero con tutte le nuove persone con cui ho rapporti. Devo ammettere che mi ero dimenticato di come non essere dichiarati renda tutto più semplice. Dichiararsi gay nel 2015 non ha alcun senso.

 

...non so se dichiararsi omo con tutte le nuove persone come riferisci fosse una gran buona idea, francamente.

 

Banalmente, arrivava un nuovo collega di lavoro (magari carino) e tu lìpperlì ti dichiaravi? in assemblea con i condòmini? in viaggio in treno con gli sconosciuti dello scompartimento? Se fosse stato così, prima, imho fai bene a cambiare strategia, ora. 

Ritengo che il Coming Out debba essere studiato, pianificato, razionalizzato con grande attenzione e senso del realismo, da chi inevitabilmente deve essere manager di sè stesso.

 

((OT : ora scrivo un attimo di me:

Personalmente, sono circondato da amici, colleghi, professionisti vari, parenti, vicini di condominio, ai quali realmente nulla frega della mia sessualità peraltro non decifrabile in 5 minuti.

Alcuni di essi, quelli che lo meritavano, vennero a suo tempo informati, poi sai com'è, c'è il passaparola...  Volli informarli, avevo 32 anni, ero stato sposato per 5 e dovevo ricostruirmi una nuova vera identità, davanti agli altri e davanti allo specchio, salvo scoprire pian piano che la gente informata apprezzava la schiettezza, venendo ricambiata dal sottoscritto con aumentata cortesia e disponibilità. 

Non posso che ringraziare la Dea Bendata per non avere mai subìto in vita mia un milligrammo di discriminazione o di isolamento per via delle mie scelte. 

fine OT, scusatemi))

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..non so se dichiararsi omo con tutte le nuove persone come riferisci fosse una gran buona idea, francamente.   Banalmente, arrivava un nuovo collega di lavoro (magari carino) e tu lìpperlì ti dichiaravi? in assemblea con i condòmini? in viaggio in treno con gli sconosciuti dello scompartimento? Se fosse stato così, prima, imho fai bene a cambiare strategia, ora.  Ritengo che il Coming Out debba essere studiato, pianificato, razionalizzato con grande attenzione e senso del realismo, da chi inevitabilmente deve essere manager di sè stesso.

 

Quoto Capricorno 

 

Beh io credo che il coming out renda liberi ... liberi di essere se stessi nel rapporto con gli altri(e quindi di crescere,sotto tanti punti di vista) D'altra parte è vero che viviamo in una società omofoba ... e non tutti sono pronti ed aperti alla relazione sincera con noi(ma questo lo sappiamo già no?infondo non vale solo per l'omofobia ma per tante altre cose) quindi come per molte cose c'è una buona variabilità dell'esito in base ad alcune variabili...

 

Se mi trovassi ad un raduno di neo nazi fascisti (puramente per sbaglio) terrei molto ben segreto il mio stato di omosessuale perchè ciò che è libertà in un caso ... può essere condanna in un altro...

 

Come un po' pensare di volare con le pinne e il boccaglio o nuotare con un elicottero  .... 

 

Il CO non è tout court libertà o prigione dipende da dove metti in gioco questa parte di te ... Per molti ragazzini del liceo talvolta è meglio passare per etero e solo in un secondo momento ...  grazie al lavoro o all'università .... quando i contesti diventano meno soffocanti e le persone attorno a te sono più mature,mettere in gioco se stessi per come si è davvero..

io la vedo così ...

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A me sembra una discussione provocatoria. Inoltre l'area è sbagliata e direi quasi offensiva.

Qui gli utenti scrivono le esperienze di coming out che hanno ottenuto spesso non senza sofferenze e difficoltà.

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Certo, la gente è cattiva e ti prende in giro. Molto meglio nascondersi dietro un dito e far finta di essere qualcosa che non sei.

 

Se c'è anche un minimo di speranza di eliminare le discriminazioni idiote, questo passa per il mostrarsi per quel che si è. Cazzo, io ho toccato mezzo pisello in vita mia, ma COMUNQUE mi presento come bisessuale perché spero che questo possa insegnare alla gente che ho attorno che non siamo bestie informi e malate ma persone normalissime indipendentemente da cosa ci piace in mezzo alle gambe delle persone che amiamo.

 

Poi oh, son fatti tuoi. Però la mia la dico comunque.

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Banalmente, arrivava un nuovo collega di lavoro (magari carino) e tu lìpperlì ti dichiaravi? in assemblea con i condòmini? in viaggio in treno con gli sconosciuti dello scompartimento? Se fosse stato così, prima, imho fai bene a cambiare strategia, ora. 

Ritengo che il Coming Out debba essere studiato, pianificato, razionalizzato con grande attenzione e senso del realismo, da chi inevitabilmente deve essere manager di sè stesso.

 

 

Certamente non mi dichiaro gay appena incontro qualcuno.

 

 

 

 

@marvin

 

 

 

mi presento come bisessuale perché spero che questo possa insegnare alla gente che ho attorno che non siamo bestie informi e malate ma persone normalissime 

 

Anche io la pensavo così. Ora sinceramente non mi importa più.

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Anche io la pensavo così. Ora sinceramente non mi importa più.

E allora ti meriti, a mio avviso, che la gente ti consideri come una bestia malata ed informe. Perché non fai nulla per cambiare le cose.

 

Se tutti fossero come te, ci sarebbero ancora le scuole divise per razze negli stati uniti. Saremmo ancora sotto il giogo dei nobili, o ci sarebbe ancora la santa inquisizione.

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Qualche tempo fa si è presentata l'occasione è ho deciso di "dichiararmi" etero con tutte le nuove persone con cui ho rapporti.
io non ci vedo nulla di male :sisi: il colmo sarebbe se ti presentassi etero e "visibilmente" vieni smentito dal tuo corpo/mente. 
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@@Almadel, sai che non si può usare il termine "troll" e le sue declinazioni nei confronti di un utente anche quando questo lo sia palesemente e sistematicamente (dico in generale, s'intende) . I sinonimi tipo "perculare" e "sberleffare" si possono comunque usare .

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Ok, scusa.

 

Sconsiglio agli utenti di prendere sul serio NewMarc. :)

 

Tanto tutti noi sappiamo la verità,

perché tutti noi siamo stati sia dichiarati che non dichiarati

e ricordiamo bene la differenza.

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Uhm.... Sono d'accordo con NewMarc in parte, ma sarebbe OT adesso. Però non condivido appieno il "coming in". Non si dovrebbe proprio retrocedere a dichiararsi etero, lo trovo deleterio per la persona e per la sua psicologia. Vero è però che da "non dichiarato" si vive meglio in alcune situazioni. Dipende da tanti fattori, però ad esempio un insegnante, ex in realtà, della scuola privata dove lavoro non ha mai detto agli allievi di essere gay (cosa tra l'altro ovvia, non devono sapere i cazzo tuoi a letto gli alunni) e neanche a tanti colleghi, perché nella realtà im cui era inserito la gente è idiota e allora poi sarebbero scattati tutti i meccanismi di noia tipo "mio figlio a lezione dal gay non ci va" ecc ecc. Io condivido, io stesso ho detto, in modo estremamente casuale e tra un discorso e l'altro, alla mia responsabile che sono bisessuale e non credo lo farò con gli altri colleghi; voglio vivere tranquillo, ho già abbastanza rotture di balle... Quindi, da una parte sono sul pensiero di Marc, l'Italia è ancora molto omofoba, soprattutto le cittadine piccole e, a volte, meglio evitare semplicemente di dire. Che poi, è necessario Davvero? Cioè, io mi presento e poi dico "sono gay, sai?"

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Che poi, è necessario Davvero?

 

Se intendi morire da solo, non è necessario.

 

Se invece intendi avere una famiglia col tuo ragazzo,

andarci a convivere, sposarti e magari averci anche dei figli

esattamente come fanno gli eterosessuali

le risposta è: "Sì, ovviamente devi dichiararti".

 

Il motivo per cui in Italia ancora non possiamo sposarci

è perché i gay hanno paura di dichiararsi

(e qualche bisex immaginerà di farlo solo con una donna)

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Beh per l'insegnante gay della scuola privata, potrebbe avere

un senso il tutelarsi se "privata" significa "cattolica"

 

Però io al posto suo cercherei di passare come minimo ad

una scuola pubblica, invece di farci la "tana"

 

Comunque non fare CO, non significa fare Coming In

per il semplice fatto che non c'è bisogno di dire di essere

etero, la società è fatta in modo tale da ignorare la possibilità

che una persona sia gay

 

"Beh non l'ho detto, ma Tizio o Caia l'avranno sicuramente capito"

Non lo capiscono mai....l'omosessualità o viene detta o viene urlata

altrimenti è semplicemente ignorata, punto e chiuso

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Che poi, è necessario Davvero? Cioè, io mi presento e poi dico "sono gay, sai?"

Così no, gli dai troppa importanza. Però dichiararsi etero è un po' oltre... un conto è non ostentare, un conto è nascondere.

Per dire, non mi son mai presentato ad una persona dichiarando esplicitamente la mia bisessualità prima anche del nome, ma mi sto abituando a non aver problemi a parlarne se salta fuori nel discorso. Un po' come il mio (non) credo religioso, i miei gusti culinari, il mio colore preferito, la musica che ascolto...

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